Il Satan nella Bibbia ebraica

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  1. paola860
     
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    CITAZIONE (chimofafà @ 15/4/2010, 19:08)
    Ma se nelle scirtture ebraiche abbiamo due rappresentazioni "antropomorfe" uno é Dio (creatore del bene e del male) ed il satan é inteso come "inclinazione dell'uomo", come fai a capire dove inizia il satan e dove il male "reale"? Su quali differenziali passa? E poi per la cultura ebraica come funziona il meccanismo premio-punizione e praticamente in cosa si traduce, i buoni vanno a Dio (dove? Seno di Abramo é un luogo?) ed i pecccatori nello sheòl? (Ovviamente dopo morti) e se esiste un posto di "transizione" temporaneo.

    Grazie cordiali saluti.

    Non esiste nessuna punizione divina, quindi niente Sheol. L'uomo deve arrivare alla perfezione tramite il bene e il male.
     
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  2. chimofafà
     
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    CITAZIONE
    L'uomo deve arrivare alla perfezione tramite il bene e il male.

    Come lo fa nella cultura ebraica?

    Dopo la morte che succede per voi?

    Cosa si diventa spiriti o anime? E che luoghi percorrono per arrivare a Dio, i buoni ed i peccatori che percorso fanno?

    Ho letto del seno di Abramo e dello sheòl, sono credenze superate o che cosa?

     
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  3. paola860
     
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    CITAZIONE (chimofafà @ 15/4/2010, 19:48)
    CITAZIONE
    L'uomo deve arrivare alla perfezione tramite il bene e il male.

    Come lo fa nella cultura ebraica?

    Dopo la morte che succede per voi?

    Cosa si diventa spiriti o anime? E che luoghi percorrono per arrivare a Dio, i buoni ed i peccatori che percorso fanno?

    Ho letto del seno di Abramo e dello sheòl, sono credenze superate o che cosa?

    Chimofafà, se cerchi nel forum ci sono tante risposte alle tue domande.

    La cultura ebraica conosce bene le due inclinazioni perchè è innata in ogni uomo.
    Per quanto riguarda le altre domande nel forum ci sono molti interventi e la spiegazione di Abramo.

    Se vuoi ti dò una mano, ma non ora.



     
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  4. chimofafà
     
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    Va bene Paola, non c'è problema, però in Dt 18,11 e Is 8,19 si nota una tendenza ad evocare e consultare gli spiriti dei morti. La prova é in 1 Sam 28,3 Saul rivolgendosi alla negromante evoca lo spirito di Samuele dal regno dei morti, di conseguenza, seppur con scarse testimonianze, l'AT ammette che possa esserci un posto per i morti, altrimenti perché fare la negromanzia?

    Ciao.
     
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    אריאל פינטור

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    La punizione divina dopo la morte esiste. E' il Ghehinnom. Solo che non è una una punizione eterna. Nell'Ebraismo non è concepibile una pena eterna per delle colpe commesse durante un arco di tempo limitato quale è la vita umana. La punizione, cioè la privazione di D.O, è limitata ad un periodo che non può superare i dodici mesi
     
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  6. paola860
     
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    CITAZIONE (chimofafà @ 15/4/2010, 20:26)
    Va bene Paola, non c'è problema, però in Dt 18,11 e Is 8,19 si nota una tendenza ad evocare e consultare gli spiriti dei morti. La prova é in 1 Sam 28,3 Saul rivolgendosi alla negromante evoca lo spirito di Samuele dal regno dei morti, di conseguenza, seppur con scarse testimonianze, l'AT ammette che possa esserci un posto per i morti, altrimenti perché fare la negromanzia?

    Ciao.

    Evocare i morti è un pratica contro la legge di Divina, in poche parole è una pratica abominevole. Tieni presente che la Torah ci insegna e ci fa capire il bene e il male, quindi la scrittura (la Torah) riporta esattamente ciò che l'uomo era e che è. L'evocare i morti o rivolgersi ai maghi è una tendenza innata nell'uomo ed è molto pericolosa in quanto D-o ci tenta.

    C'è anche una discussione in merito al passo di Samuele e del regno dei morti. Bisogna avere pazienza nel cercare.







     
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  7. chimofafà
     
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    CITAZIONE (Negev @ 15/4/2010, 20:44)
    La punizione divina dopo la morte esiste. E' il Ghehinnom. Solo che non è una una punizione eterna. Nell'Ebraismo non è concepibile una pena eterna per delle colpe commesse durante un arco di tempo limitato quale è la vita umana. La punizione, cioè la privazione di D.O, è limitata ad un periodo che non può superare i dodici mesi

    Quindi una sorta di "purgatorio", ma a questo punto chiunque ha fatto o faccia del male, se la cava con dodici mesi di espiazione?

    Mi sembrava di aver capito, anche se la situazione é più variegata, che nella concezione ebraica un aldilà non esistesse e che il rapporto di Dio con l'uomo si consumasse tutto sulla terra, concezioni che poi verso il II secolo a.C. cominciarono a mutare con l'apocalittica in cui la Geenna da luogo geografico si trasforma in "inferno", o non é così?

    Ma vedo che non ci sono idee "convergenti" con Paola, come é possibile?

    Ciao.

     
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    אריאל פינטור

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    CITAZIONE (chimofafà @ 15/4/2010, 21:36)
    CITAZIONE (Negev @ 15/4/2010, 20:44)
    La punizione divina dopo la morte esiste. E' il Ghehinnom. Solo che non è una una punizione eterna. Nell'Ebraismo non è concepibile una pena eterna per delle colpe commesse durante un arco di tempo limitato quale è la vita umana. La punizione, cioè la privazione di D.O, è limitata ad un periodo che non può superare i dodici mesi

    Quindi una sorta di "purgatorio", ma a questo punto chiunque ha fatto o faccia del male, se la cava con dodici mesi di espiazione?

    Mi sembrava di aver capito, anche se la situazione é più variegata, che nella concezione ebraica un aldilà non esistesse e che il rapporto di Dio con l'uomo si consumasse tutto sulla terra, concezioni che poi verso il II secolo a.C. cominciarono a mutare con l'apocalittica in cui la Geenna da luogo geografico si trasforma in "inferno", o non é così?

    Ma vedo che non ci sono idee "convergenti" con Paola, come é possibile?

    Ciao.

    Credo che a Paola il discorso non sia completamente chiaro, infatti ci stavamo chiarendo con messaggi.
    Si la punizione non è eterna. Ovviamente non possiamo sapere in che cosa consiste e con che intensità si ha questa punizione, in funzione della colpa. Fatto sta che che per l'ebraismo non è ammissibile punire in eterno un essere umano imperfetto che per giunta ha peccato durante una vita limitata
    Assolutamente il rapporto con D-o non può esaurirsi su questa terra, altrimenti che senso avrebbe questa vita e che senso avrebbe parlare di "Olam Habà" il mondo a venire o mondo futuro?
    il concetto di inferno è un concetto cristiano, non ebraico

    Vi sono anche correnti ebraiche che credono nella reincarnazione e nella pruficazione progressiva dell'anima attraverso stadi differenti.
    Non vi è da meravigliarsi. nell'ebraismo non vi sono dogmi e questo genere di variabili sono del tutto normali. Se rifletti, vi erano anche correnti non trascurabili che negavano completamente l'immortalità dell'anima e questa era una delle divisioni più impoetanti tra sadducei e farisei
     
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  9. chimofafà
     
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    Certamente la situazione era molto più "variegata", ma ogni credenza nasce da qualcosa, tu per esempio da quale fonte attingi che - - - ha previsto questo periodo di pena per dodici mesi?

    Mi sembra un controsenso a veder come si scagliava sul popolo ebraico ogni volta che aveva una relazione con i baal, perché tutta questa agitazione se infondo dopo dodici mesi, amici come prima? Cosa sono dodici mesi di fronte l'eternità?

    Da un lato é un messaggio positivo di speranza per tutti, ma dall'altro che senso ha? E' una beffa per chi ha agito correttamente, che alla fine della fiera guadagna solo dodici mesi, in un certo senso essere buoni non paga.
     
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    אריאל פינטור

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    Il concetto di pena limitata è talmudico. Non so esattamente la referenza. devo chiedere ad Abramo.

    Essere buoni non paga? (si fa per dire) e chi è l'uomo per stabilire i criteri di HaShem, l'entità della pena o che significhi un periodo FINO a 12 mesi?
    Non possiamo saperlo
    All'uomo non deve interessare come HaShem si regolerà nel premio o perchè l'empio sarà comunque perdonato.
    L'uomo deve agire bene solo per agire bene, non per il premio.
    Quando HaShem si scagliava contro il Popolo che peccava e comunque in ogni punizione verso l'uomo, non bisogna dimenticare che ha sempre e solo valore pedagogico, come ha valore pedagogico ogni prova al quale l'essere umano viene sottoposto.
    12 mesi sono nulla rispetto all'eternità, certo, ma l'eternità sarebbe eccessiva rispetto ad una colpa commessa in un arco temporale di una vita di 80 anni che sono anch'essi nulla rispetto all'eternità. Non sarebbe nemmeno questo giustizia e HaShem Ehlohim è Giustizia
     
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  11. chimofafà
     
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    CITAZIONE
    devo chiedere ad Abramo.

    E' la cosa che potrebbe interessarmi di più, se puoi chiedere la fonte ad Abramo ti sarei grato, per il resto sono varianti, modi d'intendere l'aldilà, ma questo riguarda tutte le confessioni.

    Grazie e ciao.
     
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  12. paola860
     
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    Ciao, questa è una discussione dove si parla di Samuele

    http://forumbiblico.forumfree.it/?t=1527116

    http://forumbiblico.forumfree.it/?t=1430152 In quest'altra, invece, troverai il significato di anima

    Cerco altri argomenti e te le incollo.

    In merito all'evocazione dei morti bisogna capire chi sono gli Ovoth e Idde'onim di cui parla il Levitico:
    "Non rivolgetevi agli Ovoth ed agli Idde'onim e non cercate di contaminarvi con essi. Io sono il Singore vostro D-o" Levitico 19,31, vedi anche Deut. 18:9-11.
    Il testo biblico collega il termine ovoth ai defunti, alla pratica di consultarli, severamente proibita dalla Legge Mosaica perchè abominevole ed esercitata dalle nazioni pagane ed idolatre. Israele non deve consultare i morti a favore dei vivi, ma solo il suo D_o (Isaia 8:19).
    Il defunto che riposa in un sonno profondissimo in attesa della resurrezione, non va evocato e dunque disturbato, nè consultato. Ed è proprio di questo che l'ombra di Samuele si lamenta:"Perché mi hai disturbato per farmi salire da te?" profetizzando che si sarebbero persino ritrovati presto assieme:"Domani, tu e i tuoi figli sarete con me".

    http://forumbiblico.forumfree.it/?t=38857407 In questa, invece, trovi degli argomenti che riguardano l'inferno e la valle di Hinnom.


    Edited by paola860 - 16/4/2010, 08:30
     
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  13. chimofafà
     
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    Grazie.
     
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    La durata di dodici mesi del giudizio del Ghehinnom è specificata principalmente nella Mishnàh nella masechet Eduyot 2,10:
    "אף הוא היה אומר חמשה דברים של שנים עשר חדש משפט דור המבול שנים עשר חדש משפט איוב שנים עשר חדש משפט המצריים שנים עשר חדש משפט גוג ומגוג לעתיד לבא שנים עשר חדש משפט רשעים בגיהנם שנים עשר חדש שנאמר והיה מדי חדש בחדשו רבי יוחנן בן נורי אומר מן הפסח ועד העצרת שנאמר ומדי שבת בשבתו "

    Cinque cose durano 12 mesi:
    1) Il giudizio della generazione del diluvio.
    2) Il giudizio di Giobbe
    3) Il giudizio degli egiziani
    4) Il giudizio di Gog uMagog
    5) Il giudizio dei malvagi nel Ghehinom.

    Ma se si leggono tutte le citazioni antiche della tradizione ebraica sul Ghehinnom si evince che altro non è che il fuoco vulcanico, il magma del sottosuolo per mezzo del quale HaShem giudicherà il mondo nella prossima fine di questa era. Le catastrofi vulcaniche durano infatti circa 12 mesi e provocano terremoti, oscuramento atmosferico con conseguenti carestie e pestilenze cui seguono sconvulsionamenti politici e la caduta di grandi imperi. Vedere la castrofe del 531.

    Shabbat Shalom
     
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  15. Hard-Rain
     
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    Chimofafà, ti manca un pezzo del problema che è grosso come una casa, tutto il cosiddetto giudaismo enochico. Per esempio quando il vangelo di Matteo dice: "nel fuoco preparato per il diavolo e per i suoi angeli", a quali angeli pensi faccia riferimento, perchè degli angeli finiscono nel fuoco? Non aggiungo altro in quanto l'analisi delle dottrine evangeliche e la loro origine non compete a questo forum, nè è mio interesse approfondire ora ma ti suggerisco di studiare gli apocrifi veterotestamentari e i testi di Qumran.

    Shalom.
     
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127 replies since 11/4/2010, 21:21   10182 views
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