-
Elisha Kimron.
User deleted
QUOTEmi piacerebbe sapere come ha fatto Elisha a stabilire che Abba hadoresh è del periodo del IItempio.
Non ho stabilito niente, io ricordo così. Se è importante fate una ricerca, ma non contate su di me, ora non posso spostarmi.
Shalom. -
Hard-Rain.
User deleted
CITAZIONEAbbiamo però altri rabbi del periodo che hanno il titolo di Abba, che è come se fosse un nome proprio. Ti può interessare?
Sì interessa. E' necessario, come dicevo, stabilire se il nome esisteva al tempo di Cristo, se era conosciuto l'Abbà come nome di persona. Bisogna verificare se esistono anche semplici personaggi, la ricorrenza del nome. Due li abbiamo trovati e non è poco.
Sul rabbino citato da R. Brown, lo usava appunto per dire che Abbà esisteva al tempo di Gesù come nome. Brown porta l'esempio che ti ho citato, però pare sia "tardo", da quello che è emerso. Brown non cita quello della Mishnah Peà, ma quello di Berakot che dicevo.
STASERA se riesco metto online le prime note sul documento relativo a Barabba di cui si è parlato con Avraham, se volete potete commentare e correggere il tutto quando avete tempo, poi ne parliamo meglio. Il documento è "collettivo" cioè è a nome di Elisha Kimron, Yona Menachem Cochav, Avraham Israel e me stesso, chi vorrà aggregarsi con contributi utili sarà bene accetto. Io faccio un po' da conduttore delle varie opinioni e cerco di arrivare a delle conclusioni che naturalmente voi potete correggere e arricchire.
Shalom.. -
Tigerman78.
User deleted
CITAZIONE (Stella Maris2 @ 22/1/2008, 14:59)Francamente non so cosa risponderti. Potrebbe anche essere che tu abbia ragione, ma mi pare che il Raban nel 33 era ancora un bambino inerme. Si la biografia ce l'abbiamo (in ebraico si intende)
Lascia che siano gli altri a pensare che Gesù morì nel 33!
Se hai la possibilità di passarmi il linck, possiamo incominciare una ricerca seria e approfondita!
Sai...prima vorrei indigare su questa nuova ipotesi, poichè il campo di ricerca si restringe su una sola persona ben specifica: un Nassì.
Voglio incominciare da Simone figlio di Gamliel, visto che comunque i Gamliel, secondo alcuni Vangeli, appogiarono i primi cristiani.
Nell'attesa, vorrei aprire un altro piano di ricerca alternativo.
Visto che erano i Nazirei a considerare Barabba il figlio del loro Maestro, vorrei sapere se esiste un vostro documento dove vengono riportati i nomi dei capi dei Nazirei ( dall'anno 0 fino all'anno 70).
In assenza e per colmare l'ignoranza cristiana, vorrei chiedervi... chi solitamente gestiva o veniva nominato capo dei Nazirei?
Vi chiedo questo, anche perchè nelle nostre Scritture, precisamente in Atti 24:5, a noi compare, come uno dei capi dei Nazirei, Sauolo ( detto Paolo) il fondatore del nostro Cristianesimo.
Come elemento di collegamento, ricordo a tutti che Sauolo fu in principio un discepolo di Gamliel:
Atti 22:3 «Io sono un giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma allevato in questa città, educato ai piedi di Gamaliele nella rigida osservanza della legge dei padri; sono stato zelante per la causa di D-o, come voi tutti siete oggi;
Edited by Tigerman78 - 22/1/2008, 21:00. -
Admin Forum Biblico.
User deleted
Ho spostato i posts off-topic nella discussione: Posticipare la nascita del Cristianesimo.
Edited by Admin Forum Biblico - 27/1/2008, 04:44. -
Saulnier.
User deleted
Cit. Elisha CITAZIONEIl sostantivo Abba in aramaico fa parte di quei sotantivi che esistono solo determinati, l'articolo deteminativo consiste di un alef finale. Apparentemente potrebbe sembrare che significa "il Padre", ma in pratica non è così, come non è così per ar'à che significa la terra, terra. Padre, madre e terra in aramaico designano conceti determinati già di per se , come ognuno di noi ha un solo padre, una sola madre e una è la terra. Se abbiamo un nome di persona così comune perché tanti rabbini si chiamavano Abba, per distinguere l'Abba di cui parliamo, cioè D-o, da quelli di tutti questi rabbini dobbiamo ricorrere ad una determinazione,ma non tanto al determinativo del Padre, perchè tutti siamo figli di un padre, ognuno di noi ha suo padre, qui il particolare è il figlio che lo si vuole figlio di D-o. Come ha ricordato anche Stella in aramaico non abbiamo questo concetto, non è mai usata un'espressione simile, si direbbe figlio di D-o, non figlio del Padre. Abba generalmente significa padre mio, per usare questo termine in terza persona bisogna ricorrere ad una speciale costruzione della frase. Se dico barà deAbba intendo dire: quel particolare figlio che è Suo figlio del Padre. Il determinativo si applica al figlio che da bar diviene barà o (anche berè o berà). Facendo precedere la dalet ad Abba si intende l'appartenenza: il figlio del Padre, così facendo ho determinato anche il Padre.
Cit. Stella Maris2CITAZIONEAnche se uno dicesse "barà deabba" nessuno penserebbe che l'Abba è riferito a D-o (non era usuale), penserebbe a un titolo di un rabbi
Cit. AbramoCITAZIONESe non fosse esistito a quei tempi un nome proprio Abba si potrebbe ipotizzare che la forma bar Abba significhi "figlio del Padre" (bar=figlio + Abba=il Padre). Ma non credo che questa forma sia ammissibile in Aramaico, ci vorrebbe una prova, trovare almeno una sola ricorrenza da qualche parte dove con bar Abba si intende figlio di un padre qualunque o figlio di un rabbino (abba significa anche rabbino). Ma facciamo la prova del nove, mi chiedo: se volessi dire in Aramaico "figlio del Padre" nel linguaggio del Targum come direi?
Io direi: berè deAbba (בריה דאבא = suo-figlio del Padre)
Volevo porre un ulteriore quesito su questo argomento già ampiamente sviscerato in questo forum.
Dunque se in aramaico io intendo dire di una terza persona che questi è il figlio del Padre (D-o) dovrei dire berè deAbba. In quanto occorre prima di tutto applicare il determinativo al figlio (che da bar diventà berè) e così facendo indico quel particolare figlio che è Suo figlio del Padre e in secondo luogo facendo precedere la dalet ad Abba, determino anche il padre (che altrimenti potrebbe essere confuso con una persona il cui nome è Abba).
Quanto detto, da quello che comprendo, vale nel caso di utilizzo dei termini in terza persona.
Ma cosa accade se invece riferiamo il tutto alla prima persona?
Per capirci, vorrei sapere come dovrei tradurre le seguenti due frasi in aramaico:
“Io sono il figlio del Padre mio” (inteso nel senso di D-o)
“Io sono il figlio di D-o”
Quello che mi interessa è capire in primo luogo come il figlio viene reso in aramaico in questa frase e poi se, in entrambe le frasi, è necessario far precedere la dalet ai due termini Abba e D-o e in caso di risposta affermativa, per quale ragione grammaticale (in particolare nel caso di D-o).
La necessità della dalet come determinativa di abba, inteso nel senso di un rabbi riesco a comprenderla, ma quando questi è riferito a D-o o al Padre mio non mi è chiaro il motivo di questa necessità.
Ringrazio sin da ora tutti coloro che vorranno aiutarmi.
Shalom
. -
.
Abramo, aspettiamo il tuo intervento sul post di Saulnier !
zio ot. -
.CITAZIONE (barionu @ 10/11/2009, 02:08)Abramo, aspettiamo il tuo intervento sul post di Saulnier !
zio ot
Abramo, quando hai tempo ...
( Abramo come Figaro nel Barbiere di Siviglia .... uno alla volta , per caritààà !!! )
zio ot
Edited by barionu - 17/7/2010, 01:28. -
.
Cip di esumazione.
zio ot. -
.Dal post di NagevCITAZIONEIl tradimento di Giuda e l'episodio di Barabba (che pare inesistente come nome proprio; il significato prevalente tra il linguisti sembra quello di "figlio del padre" [Gesù Barabba che può significare: Gesù Berabbi (berabbi = titolo riservato ai rabbi più stimati) - Gesù Bar Rabbi (Gesù figlio del Rabbi) - Gesù bar Abba (Gesù figlio del padre)]) hanno le connotazioni di una complessa operazione di spionaggio, disinformazione e "divide et impera" posta in essere congiuntamente tra il Tempio ed i Romani (sempre che non siano state progettate a tavolino).
Bar Abba significa figlio di Abba. Abba è il nome di un rabbino, ricorre spesso nel Talmud. Non significa figlio del padre, che in aramaico acquista il determinativo e diviene barà deabba.
Shalom
ovvero :
בריה דאבא
berè deAbba"="figlio-suo del padre".
ברא דאבא
berà deAbba"="il figlio del padre
Ma il vero problema , a mio avviso , è la traslitterazione storpiata , come nel caso dei boanerghesh . bene reghesh
http://originidellereligioni.forumfree.it/?t=63924012
Difficile risoctruire cosa disse Pilato , tenendo conto che lui parlava in latino , e si deve dedurre che ci fosse un interprete
che traduceva in aramaico al popolo .
( ben inteso , tutto l' episodio è una favola , favola che però nasconde una precisa situazione storica , ovvero quando Vitellio entrò in Gerusalemme si trovò di fronte due bersagli , un rav e un mashiach )
zio ot
Edited by barionu - 11/10/2013, 00:45.