bar Abba

figlio del Padre o figlio di Abba?

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    עם ישראל חי

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    QUOTE (Admin Forum Biblico @ 18/1/2008, 12:14)
    QUOTE
    Bisogna vedere se qualche professore di lingue semitiche è in grado di dimostrare questa ipotesi.

    Non è possibile dimostrare una simile ipotesi proprio per il fatto che esisteva un nome proprio Abba. I nomi sono autodeterminati, il termine bar si applica di regola davanti ad un nome proprio per indicare l'appartenenza familiare. Non sono un grande esperto di Ghemarà, ma ogni tanto partecipo a qualche studio e sono in grado di poter dire che non è possibile utilizzare la forma scritta bar Abba senza che Abba sia un nome proprio.

    Non ho letto tutta la discussione, ma credo che il nocciolo della questione sia proprio questo. Se non fosse esistito a quei tempi un nome proprio Abba si potrebbe ipotizzare che la forma bar Abba significhi "figlio del Padre" (bar=figlio + Abba=il Padre). Ma non credo che questa forma sia ammissibile in Aramaico, ci vorrebbe una prova, trovare almeno una sola ricorrenza da qualche parte dove con bar Abba si intende figlio di un padre qualunque o figlio di un rabbino (abba significa anche rabbino). Ma facciamo la prova del nove, mi chiedo: se volessi dire in Aramaico "figlio del Padre" nel linguaggio del Targum come direi?
    Io direi: berè deAbba (בריה דאבא = suo-figlio del Padre)

    QUOTE
    Per gli esperti:
    Potrebbe essere valido questo esempio: bar Raba, berè deraba ?

    Credo di aver capito cosa vuoi dire, se in Aramaico dico bar Raba (בר רבה) intendo dire il figlio di Raba che è il nome di un rabbino, ma se dico berè deRaba (בריה דרבה ) intendo dire il figlio del rabbino. Si, può essere una prova.

    Shabbat Shalom


    C'è comunque da sottolineare che nessun ebreo che conosce l'Ebraico, l'Aramaico e la letteratura aramaica farebbe mai un'ipotesi del genere bar Abba=figlio del Padre. E' da considerarsi un'ipotesi derivata dall'ignoranza. Infatti bar lo si usa attaccato ad un nome proprio.

    Shabbat Shalom
     
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  2. Hard-Rain
     
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    Per la verità in questo momento ho qui davanti a me alcuni libri del prof. Mauro Pesce, uno dei più autorevoli biblisti italiani, non c'è scritto da nessuna parte che consideri Barabba come pseudonimo di "figlio del Padre", non dice nulla al riguardo, lo tratta come se fosse il nome di una persona. Stessa posizione anche nel Gesù di Nazaret di Joachim Gnilka, altro accademico, tedesco, ve ne ho parlato altre volte.

    Sostiene invece la tesi del "figlio del Padre" David Donnini. E' un ricercatore non professionista. Dal nome mi pare che possa essere ebreo, anche se questo non vuol dire che conosca ebraico e aramaico, vive in Italia, so che ha viaggiato anche in Israele. Ha pubblicato alcuni libri e scrive in internet. Una delle pagine in cui dimostra che Barabba era il "Figlio del Padre" è la seguente, ve la sottopongo per una vostra perizia, se vi va di dare un'occhiata. Penso comunque che la faccenda sia abbastanza chiara per quanto detto prima e confermato dall'ultimo intervento di Abramo:

    http://www.etanali.it/mar_morto/files/analisi_processo.htm

    Il passaggio di David Donnini sotto attenzione è in particolare il seguente, come potete vedere dal link di cui sopra:

    CITAZIONE
    L'espressione "bar Abbà", può essere condensata, e diventa così "Barabba". La contrazione è del tutto normale: Barnaba, Bartolomeo... si tratta di termini di derivazione aramaica per "figlio di...". E' assolutamente sorprendente che, ai giorni nostri, a nessun cristiano educato e catechizzato sia mai stata fatta notare la questione, non del tutto irrilevante (!!!), che il termine Barabba corrisponda all'espressione usata dagli ebrei dei tempi di Gesù per dire figlio di Dio! Si è dunque voluta nascondere qualche evidenza?

    Per chi si vuole divertire, cito anche questa pagina:

    http://www.storiacristianesimo.it/processo...ue%20messia.htm

    Domanda: Stella ha citato un rabbì Abba da Mishnah Peà 2,6 è vissuto prima di Cristo o comunque non dopo i suoi tempi, cioè il I sec. d.C.? Elisha Kimron ha citato un rabbì Abba al tempo delle zugot, quello che ricevette la tradizione da Hillel/Shammai e la trasmise a Meiasha, siamo quindi due generazioni prima di Gamaliel, quindi ben prima di Cristo: è lo stesso personaggio citato da Stella oppure è un altro ancora? Avete notizia di altri Abbà o bar Abbà vissuti prima di Gesù o contemporanei a Gesù? Se il nome proprio Abba è fatto risalire dal Talmud addirittura ad epoche così antiche, risulta priva di fondamento l'affermazione dell'enciclopedia secondo cui Abba è un nome tardo, nato ben dopo il I d.C. A meno di non supporre che il Talmud sia falso e abbia inventato dei personaggi, si sa che quando qualcuno non sa come dimostrare una cosa tira in ballo i dubbi sulla genuinità della tradizione, con i vangeli lo fanno spesso. Probabilmente dicono che Abba è un nome tardo perchè non avranno mai trovato iscrizioni nelle tombe o negli edifici in Israele (ipotizzo io), ma il fatto che non si trovi non vuol dire che non esistesse, a meno di non avere la presunzione di aver scoperto e controllato ad una ad una tutte le tombe palestinesi di tutti i secoli!

    Ci sentiamo dopo lo shabbath!

    Shalom.

    Edited by Hard-Rain - 19/1/2008, 11:17
     
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  3. Hannah1
     
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    CITAZIONE (Hard-Rain @ 18/1/2008, 20:36)
    Per la verità in questo momento ho qui davanti a me alcuni libri del prof. Mauro Pesce, uno dei più autorevoli biblisti italiani, non c'è scritto da nessuna parte che consideri Barabba come pseudonimo di "figlio del Padre", non dice nulla al riguardo, lo tratta come se fosse il nome di una persona. Stessa posizione anche nel Gesù di Nazaret di Joachim Gnilka, altro accademico, tedesco, ve ne ho parlato altre volte.

    Sostiene invece la tesi del "figlio del Padre" David Donnini. E' un ricercatore non professionista. Dal nome mi pare che possa essere ebreo, anche se questo non vuol dire che conosca ebraico e aramaico, vive in Italia, so che ha viaggiato anche in Israele. Ha pubblicato alcuni libri e scrive in internet. Una delle pagine in cui dimostra che Barabba era il "Figlio del Padre" è la seguente, ve la sottopongo per una vostra perizia, se vi va di dare un'occhiata. Penso comunque che la faccenda sia abbastanza chiara per quanto detto prima e confermato dall'ultimo intervento di Abramo:

    http://www.etanali.it/mar_morto/files/analisi_processo.htm

    Il passaggio di David Donnini sotto attenzione è in particolare il seguente, come potete vedere dal link di cui sopra:

    CITAZIONE
    L'espressione "bar Abbà", può essere condensata, e diventa così "Barabba". La contrazione è del tutto normale: Barnaba, Bartolomeo... si tratta di termini di derivazione aramaica per "figlio di...". E' assolutamente sorprendente che, ai giorni nostri, a nessun cristiano educato e catechizzato sia mai stata fatta notare la questione, non del tutto irrilevante (!!!), che il termine Barabba corrisponda all'espressione usata dagli ebrei dei tempi di Gesù per dire figlio di Dio! Si è dunque voluta nascondere qualche evidenza?

    Ci sentiamo dopo lo shabbath!

    Shalom.

    Non è vero che i cristiani ignorino questa traduzione e la possibilità che Barabba significa Figlio del Padre, almeno non tutti. Ma contrariamente a quello che pensa lo studioso questo non crea problemi ma casomai aggiunge qualcosa in più dal punto di visto simbolico e della redenzione.
    Se prendiamo i versi Gv cap. 11 dai vangeli si legge: 49 Ma uno di loro, di nome Caifa, che era sommo sacerdote in quell`anno, disse loro: "Voi non capite nulla 50 e non considerate come sia meglio che muoia un solo uomo per il popolo e non perisca la nazione intera". 51 Questo però non lo disse da se stesso, ma essendo sommo sacerdote profetizzò che Gesù doveva morire per la nazione 52 e non per la nazione soltanto, ma anche per riunire insieme i figli di Dio che erano dispersi. 53 Da quel giorno dunque decisero di ucciderlo. 54

    In realtà Barabba per i cristiani è anche figura di tutti i figli di Dio, caduti con il peccato, condannati, meritevoli della punizione e della morte ma che vengono graziati dalla morte di Gesù. Per cui il fatto che colui che abbia ricevuto la vita in cambio della morte di Gesù si chiami Barabba, non solo è perfettamente compatibile per un cristiano ma è è una coincidenza positiva in più. In altre parole, secondo il cristiano, Yeshua è morto per tutti i Barabba. Ci sono altre coincidenze che sono state interpretate in senso simbolico: lo stesso fatto che il luogo in cui fu crocifisso Gesù, il Golgota si traduce anche cranio che è la sede dell'intelligenza, così come la corona di spine che gli fu posta sul capo, ecc.. Da tutti questi simbolismi, un certo cristianesimo, anche non ufficiale, ha tratto tutta una serie di interpretazioni teologiche molto interessanti.
    Un po' come Betlemme che siginifca casa del pane, laddove Gesù in senso simbolico si è definito il pane vivo disceso dal cielo. E' vero che non tutti i cristiani conoscono questi simbolismi ma ce ne sono molti ed aumentano sempre più a mano a mano che ci si addentra nello studio.
    Shalom
     
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  4. Hard-Rain
     
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    Hannah, spendo due parole per dire come la vedo io.

    La questione è molto semplice.

    L'episodio di Barabba può essere storicamente vero oppure redazionale, cioè una invenzione letteraria messa lì da chi scrisse i vangeli molti anni dopo e non si sarebbe mai verificato.

    Se l'espisodio è falso, penso che gli si debba attribuire assai poco valore storico: non è mai accaduto. Come possiamo derivare degli insegnamenti da cose false?

    Bisogna quindi a mio avviso verificare se può essere vero. Affinchè sia autentico, il famigerato Barabba doveva essere un ebreo, vissuto nel I secolo, con un suo nome inquadrabile nella cultura ebraica, no?

    Ora, l'unica possibilità è che Barabba significhi bar Abba e nell'ebraismo ci è stato spiegato bene che questo può significare soltanto figlio di Abba, come patronimico. Non è nemmeno scandaloso che alcune versioni del vangelo secondo Matteo riportino Gesù figlio di Abba, abbiamo visto nella lista dei rabbini l'esistenza anche di uno Yeshua bar Abba.

    Solo una mentalità greca posteriore al I secolo può aver paura di un Yeshua bar Abba credendo che significhi Gesù figlio del Padre cioè figlio di Dio. Un ebreo ancora oggi non la interpreta certo in questa maniera.

    Di conseguenza l'assurdo è che se Barabba volesse dire figlio del Padre come in queste tradizioni che tu riporti, saremmo davanti a un personaggio che non può essere esistito nel I secolo, nè prima nè dopo.

    Saremmo davanti a una costruzione greca, non certo ebraica, assolutamente incoerente con la realtà ebraica. A meno che qualcuno non sia in grado di dimostrare il contrario. Ma dove sono le prove? Qualcuno le ha? Esistono in letteratura dei passi dove l'aramaico bar Abba è figlio di D-o?

    Se non esistono, eppure la letteratura ebraica anche in lingua aramaica è sterminata, significa che Barabba è un falso storico, un personaggio che non è mai esistito. Se non è mai esistito, cosa mai vogliamo dedurre, anche dal solo punto di vista teologico? A mio avviso nulla, se non una certa stratificazione redazionale del testo dei vangeli (come vuole il prof. Pesce e tanti altri biblisti).

    Nella fattispecie, i cristiani sbagliano se leggono Barabba figlio del Padre, mentre David Donnini sbaglia due volte primo perchè è uno di quelli che interpreta Barabba come figlio del Padre e conferisce a Barabba una certa credibilità storica, il suo secondo errore è dato dal fatto che afferma che i cristiani ignorano "figlio del Padre" in Barabba, quando invece alcune tradizioni, a mio avviso sbagliate, lo contemplano.

    Shalom.
     
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  5. Hannah1
     
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    La mia risposta si riferisce chiaramente a quanto affermato da Donnini e non alla tua posizione che hai già espresso, comunque ti ringrazio per il tuo punto di vista. Quanto alla possibile confusione tra due possibili Gesù o due possibili Barabba, la trovo francamente improbabile.
    Shalom
     
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  6. Tigerman78
     
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    CITAZIONE (Abramo @ 18/1/2008, 14:36)
    Ma non credo che questa forma sia ammissibile in Aramaico, ci vorrebbe una prova, trovare almeno una sola ricorrenza da qualche parte dove con bar Abba si intende figlio di un padre qualunque o figlio di un rabbino (abba significa anche rabbino).

    La prova esiste e proviene da S. Gerolamo:

    Questo (Barabba) nel vangelo che - scritto secondo gli Ebrei - interpretato "figlio del loro maestro" (in Mt 27, 16).

    Dire "figlio del maestro" o dire "figlio del rabbino"...non è la stessa cosa? :biggrin2.gif:


     
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  7. Hard-Rain
     
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    Bar Abba non è confondibile con il figlio del maestro o rabbino che dir si voglia, lo hanno spiegato molto bene Admin forum biblico e Abramo, poco sopra:

    Figlio di Raba = bar Raba (patronimico)

    Figlio del rabbino = berè deraba (espressione)

    Il vangelo degli Ebrei è una edizione diversa dai vangeli greci. Questo vuol dire che gli autori di quel testo hanno sostituito a Barabba "figlio del maestro". Girolamo non riporta l'esatta espressione aramaica, non è da escludere che ci fosse scritto proprio berèdeabba. In secondo ordine, se fosse corretto quel che ice questo vangelo, esso sposterebbe di molto i termini del problema perchè non avremmo più Figlio del Padre ma, appunto, figlio di un maestro o di un rabbino, una cosa completamente diversa. Tanto per dire, una edizione ebraica attuale citata da Abramo invece di Iscariota riportava Giuda di Qeriot, interpretando a modo suo Iscariota, ma l'autore del vangelo non ha scritto chiaramente "di Qeriot". Più che di traduzioni, siamo davanti a interpretazioni.

    Tra l'altro questo passo che hai citato dal vangelo degli Ebrei, a sua volta citato da Girolamo in latino e non in aramaico, dimostra solo una cosa, cioè che il vangelo degli Ebrei dipende dal vangelo di Matteo. Infatti se Matteo fosse stato scritto dopo questo testo, che problema avrebbe avuto a scrivere che quel prigioniero era chiamato "figlio del maestro"? A me pare piuttosto che sia il vangelo degli Ebrei a forzare la situazione, cercando di spiegare una parola altrimenti incomprensibile. Nota che lo stesso vangelo degli Ebrei rende più semplice la situazione sostituendo allegramente a Zaccaria figlio di Barachia, Zaccaria figlio di Ioiada, tagliando alla radice ogni problema.

    Detto questo, leggendo Matteo e Marco l'impressione che si ricava è che Barabba fosse un soprannome, non un patronimico formale, proprio come nel caso di Iscariota. Matteo e Marco non usano mai legomenon quando i nomi sono ben determinati. Matteo lo usa per Pietro (soprannome), Cristo (titolo regale, non nome proprio) e per il sommo sacerdote Caifa (Caifa dovrebbe essere un soprannome, non il nome proprio). Legomenon è particolarmente utilizzato per i luoghi geografici e anche per le città (una città chiamata X), anche nella LXX.

    Abbiamo una eccezione, però, infatti in Mt. 9:9 il testo dice che Gesù vide un uomo chiamato (legomenon) Matteo, quello che diventerà poi uno dei dodici, si tratta di un nome proprio di persona che effettivamente ha il legomenon davanti. Tuttavia Marco, che usa anche lui "chiamato (legomenon) Barabba" se avesse saputo che Bar Abba = bar Abba come patronimico, allora lo avrebbe detto, infatti penso non sia un caso che di fatto Marco sia l'unico vangelo che spiega che Bartimeo è il figlio di Timeo e lo spiega esplicitamente nel testo, senza tra l'altro usare il legomenon. Certo, in teoria è sempre possibile che Barabba fosse chiamato "figlio di Abba" come soprannome e non come patronimico e che Marco abbia spiegato solo il primo Bar- che cita, prima di Barabba, altrimenti avrebbe dovuto spiegarne più di uno. Un'altra ipotesi interessante presuppone che l'evangelista non avesse mai sentito parlare prima di questo Barabba, che sarebbe un personaggio che cita di sfuggita. Riporta cioè un racconto (supponiamo per un istante che sia vero) in cui sente parlare in mezzo alla folla di questo Barabba che deve essere liberato ma egli non lo conosce, sente che gli altri lo chiamavano Barabba ma egli non è certo di questo nome, riporta il pensiero e le affermazioni di altri (da cui il legomenon anteposto a Barabba). Era cioè chiamato Barabba dalla folla e da Pilato, ma l'evangelista non sapeva altro di questo misterioso personaggio. Invece di altri personaggi che probabilmente conosce meglio è più sicuro. Oltretutto forse i banditi (come Bar Abba) giravano sotto falso nome e non c'era da dare molto credito a quello che la gente diceva di loro. Sono ovviamente proposizioni ipotetiche le mie. Cfr. Bell. 4:145 dove è citato "Giovanni chiamato figlio di Dorcado", sicuramente è un appellativo impostogli dalla gente o che si era dato lui, Bell. 2:433 dove abbiamo il celebre "Giuda detto il Galileo", è giusto che Giuseppe dica "detto" proprio perchè Giuda non era galileo ma veniva da Gamla, nella Gaulanitide, era le gente che lo chiamava così oppure si faceva chiamare lui galileo impropriamente.

    Da queste considerazioni mi verrebbe da rilanciare la possibilità almeno del "figlio del maestro" come preteso da Girolamo e dal vangelo degli Ebrei, citato dallo stesso. Se però mi dite che non è ammissibile, allora non si può che andare verso la tesi dell'episodio redazionale, cioè inserito tardivamente nel testo evangelico, senza alcun collegamento con vicende storiche reali. In alternativa: esiste una parola aramaica/ebraica che possa somigliare a Barabba (l'esatta parola greca è Barabbas nel nominativo, Barabban nell'accusativo)?

    Shalom.

    Edited by Hard-Rain - 19/1/2008, 16:58
     
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  8. Hard-Rain
     
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    Domanda. Tornando indietro un istante, come si spiega grammaticalmente il caso di Bar Kokhba, che significherebbe figlio della stella? Kokhba è un nome determinato come Abba oppure è un caso diverso? Mi pare che nel Talmud sia scritto senza la dalet davanti a Kokhba e con bar davanti.

    Come vi dicevo, abbiamo il caso di un terrorista con un soprannome, si tratta di Giovanni detto (ekaleito) (figlio di) Dorcade. In greco dorkas è una gazzella, come si direbbe in aramaico una tal cosa, cioè figlio della gazzella? Questo Giovanni aveva evidentemente un altro patronimico ufficiale e formale, però come il nostro bar Abba e come bar Kokhba aveva un suo nome di battaglia. E' possibile che il legomenon in conessione con un bandito significasse il nome di "battaglia" del personaggio, un nome non reale e alternativo.

    Shalom.

    Edited by Hard-Rain - 19/1/2008, 17:58
     
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  9. Hannah1
     
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    Comunque il sito http://www.etanali.it/
    è un sito che sponsorizza di corsi yoga e che nel logo unisce i simboli di tutte le fedi....Per la serie il relativismo, senza dimenticare la dedica a John Lennon. Senza aggiungere altro, mi incuriosirebbe sapere a quale tipo di fede fa capo. Altro che D-o unico, è un sito che trasuda new age da tutte le parti. Non lo dico in senso dispregiativo ma è evidente al 100%.
    shalom
     
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  10. Pecora selvatica
     
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    Pace a tutti Voi! :)

    secondo il Vostro autorevole parere è possibile che il famoso Barabba (inteso come figlio di D-o Padre) non fosse un nome ma una sorta di "soprannome"...magari un nome di battaglia...se si considera il personaggio come "guerrigliero" ?

    ...mi ha fatto venire in mente questa ipotesi (non so quanto assurda) la lettura di alcuni versetti del Vangelo di Matteo, li riporto di seguito (dal capitolo 27, traduzione CEI):

    CITAZIONE
    Il governatore era solito, per ciascuna festa di Pasqua, rilasciare al popolo un prigioniero, a loro scelta. 16 Avevano in quel tempo un prigioniero famoso, detto Barabba. 17 Mentre quindi si trovavano riuniti, Pilato disse loro: "Chi volete che vi rilasci: Barabba o Gesù chiamato il Cristo?".

    un fraterno saluto!
     
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  11. Hard-Rain
     
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    Sì, è praticamente sicuro, vedi anche la questione del legomenon, il participio greco anteposto a Barabban/Barabbas nel testo greco di Matteo e Marco, i guerriglieri avevano dei nomi di battaglia, bar Kokhba (per il quale attendiamo il parere grammaticale degli esperti di aramaico) era "figlio della stella" poi abbiamo il figlio della gazzella di cui parla Giuseppe Flavio, Giuda il Galileo, famosissimo per aver fondato la setta degli zeloti, era chiamato appunto Galileo ma in realtà era di Gamla, una città della Gaulanitide e non della Galilea. Il vangelo di Marco usa legomenos solo nel caso di Barabba mentre quando parla di altri personaggi non dice di loro "era detto" o "era soprannominato". Quindi bar Abba non è il nome reale oppure l'evangelista o chi per lui ha voluto mettere il dubbio in quanto per i banditi, come il nostro Barabba, era risaputo che spesso avevano dei nomi di battaglia.

    Shalom.
     
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  12. Stella Maris2
     
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    Beh se dice legomenon e non lego la questione è sostanzilmente diversa,

    QUOTE
    Barabban nell'accusativo

    questo per esempio potrebbe essere l'esatta traslitterazione di bar rabban, che significa "adatto a fare il rabbino", quindi un soprannome.
     
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  13. Pecora selvatica
     
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    CITAZIONE (Hard-Rain @ 19/1/2008, 22:10)
    Sì, è praticamente sicuro, vedi anche la questione del legomenon, il participio greco anteposto a Barabban/Barabbas nel testo greco di Matteo e Marco, i guerriglieri avevano dei nomi di battaglia, bar Kokhba (per il quale attendiamo il parere grammaticale degli esperti di aramaico) era "figlio della stella" poi abbiamo il figlio della gazzella di cui parla Giuseppe Flavio, Giuda il Galileo, famosissimo per aver fondato la setta degli zeloti, era chiamato appunto Galileo ma in realtà era di Gamla, una città della Gaulanitide e non della Galilea. Il vangelo di Marco usa legomenos solo nel caso di Barabba mentre quando parla di altri personaggi non dice di loro "era detto" o "era soprannominato". Quindi bar Abba non è il nome reale oppure l'evangelista o chi per lui ha voluto mettere il dubbio in quanto per i banditi, come il nostro Barabba, era risaputo che spesso avevano dei nomi di battaglia.

    Shalom.

    Grazie Hard! :) ...e ritieni/ritenete possibile che essendo un probabile "nome di battaglia"...fosse da intendersi proprio come "figlio di D-o" ?...nonostante in ebraico ...non sia corretto...perchè mi sembra di aver capito che Bar Abbà vuol dire "figlio del padre"...ma tattandosi di un "soprannome"...spesso gli stessi sono...per così dire delle "storpiature"...di un termine/nome..ecc...esistenti..........

    un fraterno saluto!

    CITAZIONE (Stella Maris2 @ 19/1/2008, 22:21)
    Beh se dice legomenon e non lego la questione è sostanzilmente diversa,

    CITAZIONE
    Barabban nell'accusativo

    questo per esempio potrebbe essere l'esatta traslitterazione di bar rabban, che significa "adatto a fare il rabbino", quindi un soprannome.

    ...ops!...mi avvedo ora della risposta di Stella!....scusate!............
     
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  14. Stella Maris2
     
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    QUOTE
    Tornando indietro un istante, come si spiega grammaticalmente il caso di Bar Kokhba, che significherebbe figlio della stella?

    Non vorrei entrare nella questione controversa del nome di Bar Cochba/bar cosiba, i ritrovamenti confermano la versione talmudica e non quella patristica, anche se quest'ultima sicuramente ha una base ebraica. Ma tralasciamo se no ci allontaniamo dal vero tema della discussione.
    "bar cochba" non significa "figlio della stella", questo è un altro uso del termine "bar" il cui senso è "adatto a...", la traduzione esatta è "adatto ad essere la stella". Abbiamo una marea di parole aramaiche con questo significato non solo talmudiche perché sono entrate nell'uso anche oggi nell'ebraico moderno. Per esempio "bar mizwah" significa "adatto ai comandamenti" (mizwah è un nome di gruppo) e designa chi ha raggiunto la maturità religiosa. "bar chalfata" adatto a cambiare idea; bar caret, adatto a ricevere la condanna del caret; bar mazal,adatto alla fortuna, fortunato, ecc. ecc.
     
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  15. Hard-Rain
     
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    Stella che ne pensi di quell'interpretazione di Girolamo? Secondo i vostri ragionamenti, debbo dedurre che è errata. Anche se noi non abbiamo qui davanti a noi il vangelo degli Ebrei di cui parla Girolamo, magari conteneva barè deabba.

    Altra domanda: possiamo ipotizzare anche per bar abba un uso simile a quelli che tu hai citato, cioè non come patronimico? Oppure la parola abba in nessuna sfaccettatura si presta a un uso simile, nè come Padre, nè come rabbì (o maestro), nè come altro ancora?

    Per bar Kokhba mi interesserebbe sapere qual è la versione talmudica del nome, se non è troppo disturbo.

    Shalom.

    Edited by Hard-Rain - 19/1/2008, 22:42
     
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