Questo è il mio corpo

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  1. Hannah1
     
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    Ho iniziato a leggere con molto interesse il libro di Lapide "predicava nelle loro sinagoghe" e sono rimasta molto colpita da un passaggio. Pinchas Lapide sostiene che le frasi pronunciate da Gesù durante l'ultima cena non hanno un equivalente nella lingua ebraica o aramaica, per cui non è possibile che Gesù abbia pronunciato qulle frasi. In particolare, la frase: "Questo è il mio corpo", su cui da secoli dibattono cattolici e protestanti e che lo stesso Lutero aveva ribadito con forza affermando: "ma c'è scritto est, est est", non avrebbe potuto essere nemmeno pronunciata. Purtroppo, pur essendo arrivata già oltre la metà del libro, non viene fornita né un'alternativa né viene spiegato il perché quella frase in ebraico non sarebbe mai potuta essere pronunciata. Sicuramente, l'autore presuppone che chi legga abbia già delle conoscenze di base sull'ebraico che a me mancano quasi del tutto. Mi sembra di aver capito che il verbo essere al presente non esista in ebraico ma vorrei lumi per inquadrare questa frase e la sua possibile alternativa.
    Shalom
     
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  2. Jesuslives
     
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    Ciao Hannah,

    dammi il riferimento preciso del libro che lo leggo così vedo se riesco a chiarirti il punto.

    Shalom
     
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  3. Hannah1
     
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    CITAZIONE (Jesuslives @ 28/1/2008, 12:23)
    Ciao Hannah,

    dammi il riferimento preciso del libro che lo leggo così vedo se riesco a chiarirti il punto.

    Shalom

    In generale non dice molto di più, però per avere il riferimento di pagina devi aspettare stasera quando tornerò a casa, perché non ho il libro con me.
    Shalom
     
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  4. Hannah1
     
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    Ecco qui. Pag 16,da libro di Lapide, ti riporto il brano in questione:
    "Si può dire che buona parte delle dispute sull'ultima cena deiriformatori del XVI secolo è priva di rilevanza linguistica, poiché il verbo delle parole istitutive di Gsù <<questo è il mio corpo>> non esiste né in ebraico né in aramaico. Quando quindi a Mademburgo nel1529 Martin Lutero batté tre volte il pungo sul tavolo dicendo a Zwingli :"ma c'è scritto est, est, est!", si parlava di un termine che, anche con la migliore buona volontà, Gesù non avrebbe mai potuto pronunciare - perchè è e resta un termine totalemnte sconosciuto alle sue lingue materne"

    Mi chiedo cosa avrebbe potuto dire Gesù in quell'occasione? Ancora: come si potrebbe rendere un'espressione con lo stesso significato e come si tradurrebbe in ebraico o aramaico e italiano?
    Shalom
     
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  5. Jesuslives
     
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    Ciao Hannah,

    credo di aver capito.
    Nella lingua Ebraica il verbo essere non è utilizzato come lo utilizziamo noi nelle lingue indoeuropee perchè nella maggior parte dei casi è superfluo (anche per noi sarebbe superfluo nella maggior parte dei casi).
    Infatti, se io ti dicessi: «Io uomo», tu capiresti lo stesso che sto affermando di essere un uomo.
    Il modo semitico di dire "Io sono un uomo" sarebbe «Io uomo», sottintendendo il verbo dell'esistenza perchè implicito nella frase stessa.
    Questo tipo di frase si chiama "frase nominale" perchè il complemento (uomo) diventa il predicato del soggetto (io) ed evita quindi l'utilizzo di un predicato verbale (un verbo) che esprima il senso dell'essere.

    Gesù quindi da Ebreo si sarebbe espresso con una frase nominale di questo tipo: «Questo il mio corpo» composta quindi da:
    1. soggetto sottinteso (pane)
    2. aggettivo dimostrativo (questo).
    3. complemento con funzione di predicato nominale (il mio corpo) che per tradurlo in italiano aggiungiamo il predicato verbale (è) che è sottinteso («Questo [è] il mio corpo»).

    In Ebraico «pane questo» è un "sintagma nominale" il qualè è composto da un nucleo, cioè il soggetto (pane) e uno o più attributi, cioè aggettivi. Gli aggettivi dimostrativi (come "questo") si collocano sempre alla fine del sintagma, quindi Gesù si sarebbe dovuto esprimere in questo modo: «Pane questo il mio corpo» .

    Per questo motivo l'ira di Lutero nel sostenere ciò che sosteneva sarebbe stata ingiustificata dato che nel testo originale Ebraico non ci sarebbe potuto essere scritto il verbo essere in una struttura sintattica come quella del nostro esempio.

    Personalmente però sono un po' perplesso dal fatto che Lutero non abbia tenuto conto di una cosa così banale dato che conosceva l'Ebraico, a meno che il famoso episodio riportato sia avvenuto in un momento della vita sua vita nella quale non aveva ancora imparato l'Ebraico.

    Shalom

    Edited by Jesuslives - 29/1/2008, 00:23
     
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  6. Hannah1
     
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    Grazie Jesus, allora si tratta di un problema solo linguistico non sostanziale.
    In questo caso, sarebbe solo un problema di traduzione. Da questo deduco che anche tutte le volte che Gesù ha affermato io sono il pane della vita, io sono la vite, ecc. abbia usato la stessa forma. Questo però mi fa sorgere un'ulteriore domanda.
    Quando al momento dell'arresto Gesù ha detto alle guardie "Io sono" che poi si trova anche nella frase che D-o disse a Mosè: "Io sono colui che sono", mi chiedo come erano nella versione originale in ebraico.
    Ma a questo punto c'è da chiedersi anche ma allora il tetragramma YHWH non significa sinteticamente l'essere al passato, al presente e al futuro?
    Shalom
     
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  7. Jesuslives
     
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    CITAZIONE (Hannah1 @ 29/1/2008, 10:04)
    Grazie Jesus, allora si tratta di un problema solo linguistico non sostanziale.

    Non capisco qual'è la differenza che vuoi sottolineare...

    CITAZIONE (Hannah1 @ 29/1/2008, 10:04)
    In questo caso, sarebbe solo un problema di traduzione

    No, non hai capito.
    La traduzione «questo è il mio corpo» va bene, solo che non si può fondare una dottrina sulla presenza letterale del verbo "é" perchè assente nella frase Ebraica.

    CITAZIONE (Hannah1 @ 29/1/2008, 10:04)
    Da questo deduco che anche tutte le volte che Gesù ha affermato io sono il pane della vita, io sono la vite, ecc. abbia usato la stessa forma.

    In quello stesso discorso sarebbe ovvio aspettarselo.

    CITAZIONE (Hannah1 @ 29/1/2008, 10:04)
    Questo però mi fa sorgere un'ulteriore domanda.
    Quando al momento dell'arresto Gesù ha detto alle guardie "Io sono" che poi si trova anche nella frase che D-o disse a Mosè: "Io sono colui che sono", mi chiedo come erano nella versione originale in ebraico.
    Ma a questo punto c'è da chiedersi anche ma allora il tetragramma YHWH non significa sinteticamente l'essere al passato, al presente e al futuro?

    Io non ho detto che in Ebraico non esiste il verbo essere. Il verbo "essere" esiste ed è "haiàh" con radice "h.'.h" (h=he', '=yod).
    Ho spiegato però che in una frase sintatticamente strutturata come quella del nostro esempio (frase nominale), non serve.

    Shalom

    Edited by Jesuslives - 29/1/2008, 18:55
     
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6 replies since 28/1/2008, 09:59   624 views
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