ipotesi su Gesù zelota

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    Caro Giovanni il sig tulip non capirà mai quello che stai dicendo ,lui che ha scritto un libro delle cui pagine ci stiamo ancora pulendo il culo !!!

    Attenzione nochiesa che le mie pagine sono state impregnate di peperoncino e presto ti brucerà il culo.
     
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    Ok , diamoci subito un taglio .

    Avevo chiesto a nochiesa di cancellare il suo commento , assolutamente ingiusto.

    Noc, nota linguaccia del forum , ogni tanto deraglia , come in questo caso .

    Passiamo oltre.


    zio ot
     
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  3. Karmelsr
     
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    Discussione interessante...non so se serve a supportare l'argomento del topic, ma mi ricordo del Vangelo dell'infanzia attribuito a Tommaso che descrive un bambino Gesù capriccioso e dispettoso, simile insomma all'indole zelota...certo essendo scritti più tardi dei canonici è probabile che siano solo raccontini

    Edited by Karmelsr - 31/5/2013, 22:29
     
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  4. Karmelsr
     
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    CITAZIONE (Haviland Tuf @ 31/5/2013, 19:10) 
    come quel vangelo gnostico anch'esso tardo, dove Gesù ammazza un soldato romano...

    In quale Vangelo è riportato questo evento?
     
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    Si asserisce da più parti che l’appellativo “galileo” abbia una provenienza regionale,pertanto Giuda il Galileo sarebbe originario della Galilea !
    Flavio in Guerra Giudaica II,8,2 lascerebbe intendere proprio questo!
    Poi si contraddice,infatti:

    Lo stesso Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche VIII,1,1 asserisce che Giuda il Galileo era un Gaulaunita di Gamala!
    Uno storico non dovrebbe commettere certe leggerezze,ma capita!

    Dopo la morte di Erode il Grande la Galilea fu un territorio sotto il governo di Antipa mentre la Gaulanitide sotto il governo di Fipippo.

    Stiamo parlando,quindi di due territori distinti e separati,politicamente diversi e governati sempre da regnanti diversi!

    Giuseppe in Antichità Giudaiche libro VIII,2,3 distingue bene le due regioni ovvero la Galilea governata da Achinadab ,la Gaulanitide da Gabares.
    Morale della favola ,per quale motivo Giuda il gaulanita di Gamala fu soprannominato “Galileo”?

    Non certamente perche fosse della Galilea!!lui era di una regione diversa era un gaulanita!!

    Pertanto il termine “galileo” dovette significare qualcos’altro !

    Poi.addirittura arrivare a dire che il nome Galileo deriverebbe dal fatto che Giuda imperversò in Galilea ,e se avesse imperversato in Giudea come sicuramente avvenne come lo avrebbero chiamato ,il giudeo!?

    Gesù era un Galileo!
    Celso nel suo “discorso verace” parla di Gesù come di un capo banda!!

    L’autore degli Atti,per bocca di Gamaliele, paragona il movimento di Gesù alla stregua di quello di Giuda il Galileo,il fondatore dello zelotismo!

    Pietro nel cortile del Grande Sacerdote fu terrorizzato dall’accusa di essere un “Galileo”

    I Galilei durante la guerra Giudica si distinsero per essere i peggiori e più crudeli!

    La maggiore crudeltà come ci racconta Flavio non potè essere un fatto” regionale” ma un fatto legato alle idee e al modo di operare di una certa setta!

    Ora se due più due fa quattro il signor Pier Tulip che di numeri se ne intende non dovrebbe trovare difficoltà a capire!
     
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    CITAZIONE (nochiesa @ 31/5/2013, 23:17) 
    Si asserisce da più parti che l’appellativo “galileo” abbia una provenienza regionale,pertanto Giuda il Galileo sarebbe originario della Galilea !
    Flavio in Guerra Giudaica II,8,2 lascerebbe intendere proprio questo!
    Poi si contraddice,infatti:

    Lo stesso Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche VIII,1,1 asserisce che Giuda il Galileo era un Gaulaunita di Gamala!
    Uno storico non dovrebbe commettere certe leggerezze,ma capita!

    Dopo la morte di Erode il Grande la Galilea fu un territorio sotto il governo di Antipa mentre la Gaulanitide sotto il governo di Fipippo.

    Stiamo parlando,quindi di due territori distinti e separati,politicamente diversi e governati sempre da regnanti diversi!

    Giuseppe in Antichità Giudaiche libro VIII,2,3 distingue bene le due regioni ovvero la Galilea governata da Achinadab ,la Gaulanitide da Gabares.
    Morale della favola ,per quale motivo Giuda il gaulanita di Gamala fu soprannominato “Galileo”?

    Non certamente perche fosse della Galilea!!lui era di una regione diversa era un gaulanita!!

    Pertanto il termine “galileo” dovette significare qualcos’altro !

    Poi.addirittura arrivare a dire che il nome Galileo deriverebbe dal fatto che Giuda imperversò in Galilea ,e se avesse imperversato in Giudea come sicuramente avvenne come lo avrebbero chiamato ,il giudeo!?

    Gesù era un Galileo!
    Celso nel suo “discorso verace” parla di Gesù come di un capo banda!!

    L’autore degli Atti,per bocca di Gamaliele, paragona il movimento di Gesù alla stregua di quello di Giuda il Galileo,il fondatore dello zelotismo!

    Pietro nel cortile del Grande Sacerdote fu terrorizzato dall’accusa di essere un “Galileo”

    I Galilei durante la guerra Giudica si distinsero per essere i peggiori e più crudeli!

    La maggiore crudeltà come ci racconta Flavio non potè essere un fatto” regionale” ma un fatto legato alle idee e al modo di operare di una certa setta!

    Ora se due più due fa quattro il signor Pier Tulip che di numeri se ne intende non dovrebbe trovare difficoltà a capire!

    Purtroppo l'argomento trattato non riguarda i numeri perché in tal caso avremmo una soluzione univoca.

    GG II,56: “A Sepphoris, nella Galilea, Giuda, figlio del capobrigante Ezechia, che un tempo aveva infestato quel paese ed era stato catturato dal re Erode, avendo raccolto una banda non piccola fece irruzione negli arsenali regi e, riforniti di armi i suoi, attaccava gli altri che aspiravano al potere.”

    Questo episodio avviene nel 4 a.C, se non mi sbaglio. Quindi Seffori viene distrutta dai romani e Giuda "il Galileo", perché operava in Galilea, se ne scappa a Gamala. Nel 6 d.C. quando compare di nuovo il Giuda "Gaulanita" di Gamala potrebbe essere addirittura un altro Giuda (come alcuni autori suppongono). Se è lo stesso allora aveva conservato il nome.
    Ma io non sono uno storico e ho solo fatto una lettura veloce di Giuseppe Flavio (perché mi interessava il mito e non la storia) per cui mi aspetto un approfondimento da forumisti più esperti di me.
     
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    Ho appena fatto un intervento qui che penso possa servire anche in questa discussione.
     
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    CITAZIONE (Pier Tulip @ 31/5/2013, 23:51) 
    CITAZIONE (nochiesa @ 31/5/2013, 23:17) 
    Si asserisce da più parti che l’appellativo “galileo” abbia una provenienza regionale,pertanto Giuda il Galileo sarebbe originario della Galilea !
    Flavio in Guerra Giudaica II,8,2 lascerebbe intendere proprio questo!
    Poi si contraddice,infatti:

    Lo stesso Giuseppe Flavio in Antichità Giudaiche VIII,1,1 asserisce che Giuda il Galileo era un Gaulaunita di Gamala!
    Uno storico non dovrebbe commettere certe leggerezze,ma capita!

    Dopo la morte di Erode il Grande la Galilea fu un territorio sotto il governo di Antipa mentre la Gaulanitide sotto il governo di Fipippo.

    Stiamo parlando,quindi di due territori distinti e separati,politicamente diversi e governati sempre da regnanti diversi!

    Giuseppe in Antichità Giudaiche libro VIII,2,3 distingue bene le due regioni ovvero la Galilea governata da Achinadab ,la Gaulanitide da Gabares.
    Morale della favola ,per quale motivo Giuda il gaulanita di Gamala fu soprannominato “Galileo”?

    Non certamente perche fosse della Galilea!!lui era di una regione diversa era un gaulanita!!

    Pertanto il termine “galileo” dovette significare qualcos’altro !

    Poi.addirittura arrivare a dire che il nome Galileo deriverebbe dal fatto che Giuda imperversò in Galilea ,e se avesse imperversato in Giudea come sicuramente avvenne come lo avrebbero chiamato ,il giudeo!?

    Gesù era un Galileo!
    Celso nel suo “discorso verace” parla di Gesù come di un capo banda!!

    L’autore degli Atti,per bocca di Gamaliele, paragona il movimento di Gesù alla stregua di quello di Giuda il Galileo,il fondatore dello zelotismo!

    Pietro nel cortile del Grande Sacerdote fu terrorizzato dall’accusa di essere un “Galileo”

    I Galilei durante la guerra Giudica si distinsero per essere i peggiori e più crudeli!

    La maggiore crudeltà come ci racconta Flavio non potè essere un fatto” regionale” ma un fatto legato alle idee e al modo di operare di una certa setta!

    Ora se due più due fa quattro il signor Pier Tulip che di numeri se ne intende non dovrebbe trovare difficoltà a capire!

    Purtroppo l'argomento trattato non riguarda i numeri perché in tal caso avremmo una soluzione univoca.

    GG II,56: “A Sepphoris, nella Galilea, Giuda, figlio del capobrigante Ezechia, che un tempo aveva infestato quel paese ed era stato catturato dal re Erode, avendo raccolto una banda non piccola fece irruzione negli arsenali regi e, riforniti di armi i suoi, attaccava gli altri che aspiravano al potere.”

    Questo episodio avviene nel 4 a.C, se non mi sbaglio. Quindi Seffori viene distrutta dai romani e Giuda "il Galileo", perché operava in Galilea, se ne scappa a Gamala. Nel 6 d.C. quando compare di nuovo il Giuda "Gaulanita" di Gamala potrebbe essere addirittura un altro Giuda (come alcuni autori suppongono). Se è lo stesso allora aveva conservato il nome.
    Ma io non sono uno storico e ho solo fatto una lettura veloce di Giuseppe Flavio (perché mi interessava il mito e non la storia) per cui mi aspetto un approfondimento da forumisti più esperti di me.

    Ma no ,è lo stesso Giuda !
    Controlla Guerra II,117-118 con Antichita XVIII,I
     
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    Libro II:117 - 8, 1. Essendo stato ridotto a provincia il territorio di Archelao, vi fu mandato come procuratore Coponio, un membro dell'ordine equestre dei romani, investito da Cesare anche del potere di condannare a morte.
    Libro II:118 Sotto di lui un galileo di nome Giuda spinse gli abitanti alla ribellione, colmandoli di ingiurie se avessero continuato a pagare il tributo ai romani e ad avere, oltre Dio, padroni mortali. Questi era un dottore che fondò una sua setta particolare, e non aveva nulla in comune con gli altri.

    Si parla della Galilea. Quindi Giuda, un Galileo, agisce in Galilea

    Libro XVIII:4 Ma un certo Giuda, un Gaulanita della città chiamata Gamala, che aveva avuto l'aiuto di Saddoc, un fariseo, si gettò nel partito della ribellione, gridando che questo censimento ad altro non mirava che a mettere in totale servitù, e invitava la nazione a fare un tentativo di indipendenza.

    I due passi confermano che un Giuda operava in Galilea pur essendo Gaulanita anche se quello estratto da GG fa pensare che fosse Galileo.
    Ma è lo stesso del 4 a.C. a Sefforis? Probabilmente si, ma nulla toglie che ci siano stati due Giuda diversi ad operare in Galilea.
    Ma ciò non è importante, quello che è importante è che la tesi arpiolide fa questa associazione Gamala-Giuda-Gesù rafforzata dal fatto di aver individuato Gamala come città di Gesù.
    Se è valida la mia tesi o quella che deve portare Negev cade l'associazione Gesù-Gamala e quindi anche l'associazione Gesù-Giuda il Galileo.
    Oltre al fatto che prospettare un primogenito di Giuda il Galileo di nome Giovanni è dura.
     
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    L'Egregio e stimatissimo Sig. Pier Tulip scrive:

    Libro II:117 - 8, 1. Essendo stato ridotto a provincia il territorio di Archelao, vi fu mandato come procuratore Coponio, un membro dell'ordine equestre dei romani, investito da Cesare anche del potere di condannare a morte.
    Libro II:118 Sotto di lui un galileo di nome Giuda spinse gli abitanti alla ribellione, colmandoli di ingiurie se avessero continuato a pagare il tributo ai romani e ad avere, oltre Dio, padroni mortali. Questi era un dottore che fondò una sua setta particolare, e non aveva nulla in comune con gli altri.

    Si parla della Galilea. Quindi Giuda, un Galileo, agisce in Galilea

    Libro XVIII:4 Ma un certo Giuda, un Gaulanita della città chiamata Gamala, che aveva avuto l'aiuto di Saddoc, un fariseo, si gettò nel partito della ribellione, gridando che questo censimento ad altro non mirava che a mettere in totale servitù, e invitava la nazione a fare un tentativo di indipendenza.

    I due passi confermano che un Giuda operava in Galilea pur essendo Gaulanita anche se quello estratto da GG fa pensare che fosse Galileo.

    La ringrazio vivamente per questo suo intervento di comparazione che ancora non avevo osservato.



    Questa è la chiara dimostrazione che per Giuseppe Flavio il termine in questo caso, "Galileo" non ha carattere geografico ma bensì appartenente alle genti di quel tempo e luoghi che avevano come loro obbiettivo religioso e politico la ribellione armata ai romani.

    In questo caso le due espressioni si integrano per confermare che il termine per quel tempo e luogo "Galileo" in questo contesto significava "ribelle" cioè Giuda il Galileo corrisponde a "Giuda il ribelle"


    Se vuole ora può pure osservare questo verso del vangelo di Matteo:

    Matteo 26,69 "Anche tu eri con Gesù, il Galileo!"


    Un caro saluto e un ringraziamento per la sua collaborazione.

    Edited by Giovanni della Teva - 2/6/2013, 10:04
     
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    L'Egregio e stimatissimo Sig. Pier Tulip scrive:

    Oltre al fatto che prospettare un primogenito di Giuda il Galileo di nome Giovanni è dura.

    Giovanni di Gamala è un nome che non si troverà nei testi antichi.
    Non si troverà nessun manoscritto che riporti “Giovanni di Gamala” semplicemente perché tale nome è un nome di fantasia usato dal Sig. Luigi Cascioli per identificare un figlio di Giuda il Galileo.

    Luigi Cascioli affermava: “Quello che io chiamo Giovanni di Gamala poteva avere un qualsiasi nome, purchè identificasse il figlio primogenito di Giuda il Galileo”.

    Sicuramente questo sfortunato Messia aveva un nome a noi incerto "Gesù" e un soprannome certo "Il Galileo", Matteo 26,69 "Anche tu eri con Gesù, il Galileo!"

    In quel tempo e luoghi Gesù era un nome frequentissimo; forse unico il soprannome "Il Galileo". Chiunque può osservare i nomi che compaiono negli ossari di quel periodo in Palestina.


    Un caro saluto e un grande ringraziamento.

    Edited by Giovanni della Teva - 2/6/2013, 10:31
     
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    Reputo chiuso il discorso Gamala. Ognuno resta sulle sue posizioni e va bene così, sono tutte equiprobabili e ognuno ha il diritto ad esprimere il proprio parere.
    Vorrei però riallacciarmi all'ultimo intervento di Haviland Tuf e in particolare

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    Non è affatto possibile che sia stato crocifisso per un del tutto ad hoc errore di valutazione di Pilato, mentre è più probabile che fu crocifisso in mezzo ai suoi, e chi dice che fu crocifisso lui soltanto e non i suoi seguaci deve credere all'abbellimento della fuga dei discepoli.

    Oserei dire che trovo decisamente più sconcertante la posizione centrale in mezzo ai due ladroni che il titulum crucis e Pilato e tutti gli altri indizi zeloti.

    Allo sconcerto di Hav associo il mio anche perché voglio ricordare la mia interpretazione dell'allegoria della crocifissione: www.iuppiter.eu/KRST/Cristianesimo_e_Mitraismo.htm
    (Se c'è qualcuno che non ritenga rilevanti e calzanti quelle associazioni me lo dica)

    Ma la mia convinzione è che l'unico vero e iniziale vangelo fosse stato quello di Marco.
    E' mia convinzione che questo vangelo cominciava con l'incontro fra Giovanni e Gesù e finiva con
    14:35 Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora.
    36 E diceva: «Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu».


    Probabilmente il passo successivo era il seppellimento e forse la risurrezione.

    Niente arresto, processo, crocifissione.
    Pensateci
    Ciò giustificherebbe il fatto che la crocifissione compare nell'iconografia cristiana solo nel V secolo (L. Bréhier, Les origines du crucifix dans l'art religeux) e farebbe cadere completamente l'ipotesi arpiolide.
     
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    L'Egregio e stimatissimo Sig. Pier Tulip scrive:

    Ma la mia convinzione è che l'unico vero e iniziale vangelo fosse stato quello di Marco.
    E' mia convinzione che questo vangelo cominciava con l'incontro fra Giovanni e Gesù e finiva con
    14:35 Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora.
    36 E diceva: «Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu».

    Probabilmente il passo successivo era il seppellimento e forse la risurrezione.

    Niente arresto, processo, crocifissione.
    Pensateci
    Ciò giustificherebbe il fatto che la crocifissione compare nell'iconografia cristiana solo nel V secolo (L. Bréhier, Les origines du crucifix dans l'art religeux) e farebbe cadere completamente l'ipotesi arpiolide.

    Questa è solo e niente altro che una sua convinzione, rispettabile in quanto tale. La storia che noi stiamo ad interpretare si basa su documenti scritti non su disegni o sculture. Sono gli scritti che hanno influenzato l'arte oppure l'arte ha cercato di interpretare gli scritti e non viceversa.

    Un caro saluto.
     
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    E a quel punto la posizione centrale della Croce è un indizio interessante. Penso al genio di Stanley Kubrick e a come sceneggiò la morte di Spartaco nel film omonimo.
    Non mi ricordo cosa dicono le fonti sulla sorte di Spartaco dopo la disfatta. Però Kubrik si guardò bene dal rappresentare una scena della crocifissione simile a quella evangelica, con Spartaco al centro e gli altri attorno, fosse pure in linea retta sulla via Appia. Forse voleva evitare di suonare in questo modo troppo arpiolidamente blasfemo, però ebbe una scusante: istanziare la tradizione comunista dello Spartachismo con la memorabile frase ripetuta da tutti i seguaci di Spartaco: Io sono Spartaco, no Io sono Spartaco.

    Hieronymus , l' iconografia della Crocifissione è un prestito da Mithra :

    http://originidellereligioni.forumfree.it/?t=64074219


    CITAZIONE
    Viene da pensare, come Price, che perfino Pilato fu un'invenzione letteraria degli evangelisti, non perchè ovviamente Pilato non sia esistito, ma bensì piuttosto perchè è l'unico, tra tutti i Governatori romani, che costituì una autentica Mela Marcia agli occhi degli stessi romani, tant'è che perfino Giuseppe Flavio non rischiava nulla a disprezzarlo, tanto quel sadico era caduto in basso. E se l'ebreo parvenu Giuseppe Flavio poteva disprezzare Pilato nonostante fosse un Romano, quanta più sicurezza avrebbero avuto gli autori dei vangeli a dare a Pilato la parte del killer, seppure involontario.

    Mi associo a Price , le cose andarono ben diversamente , con il Legatus Augusti Vitellio e 3-5 legioni a riprendersi Gerusalemme ,

    come sostiene Emilio Salsi in una delle sue intuizioni più geniali .

    www.vangeliestoria.eu/approfondimento.asp?ID=17




    zio ot :B):

    Edited by barionu - 3/6/2013, 00:37
     
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    CITAZIONE (Haviland Tuf @ 2/6/2013, 15:44)
    i vangeli sarebbero Puro Mito dall'inizio alla fine.

    Una cosa fatemi capire:

    quando dite che i Vangeli sono puro mito, intendete dire che:

    - hanno creato loro il mito (ma viene da obiettare che sono testi diversi per luogo e tempo di scrittura e poi anche contenutisticamente sono diversi tra loro : se avessero voluto fare un mito fatto bene, credibile, lo avrebbero fatto per bene, uguale, senza differenze tra loro, che sono pure grosse)
    oppure
    - raccontano (non bene) di un personaggio già fatto mito, cioè che lo era già e quindi non sono essi che lo creano?
     
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