ipotesi su Gesù zelota

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  1. Cicconetti G.
     
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    Abramo ha scritto,
    Nell'interpretazione cristiana invece, l'intero capitolo è tradotto ed interpretato nella maniera che il mashiach diviene un sacrificio umano che da se stesso in riscatto per salvare l'umanità dal peccato mettendo in tavola due concetti assenti nell'Ebraismo: 1) l'esistenza di una colpa da cui è necessario riscattarsi per poter essere accetti a D-o. 2) la funzione di un sacrificio umano, proibito dalla Toràh, che paradossalmente provvede a questo scopo…


    Ciao Abramo sono Gabriele,
    leggendo queste parole mi è venuto in mente uno dei miei ragionamenti un po’ strani,come mi dicono i miei amici. Se infatti Gesù,che secondo la tradizione cristiana è Dio fattosi uomo, si fa uccidere sulla croce per perdonare i peccati all’umanità, allova va da sé che gli esseri umani non hanno più peccati;altrimenti si potrebbe parlare di sacrificio inutile e di fallimento di Dio.
    Un po’ duro come ragionamento ma non sbagliato del tutto.
    Ciao da Gabriele e salutoni da Rimini.

     
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  2. Cicconetti G.
     
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    Una domanda per chiunque sia in grado di darmi una risposta ( se esiste).

    Quando il popolo osannava un uomo come Messia e poi questa persona veniva portata davanti al Sommo Sacerdode, questi aveva una serie di domande da fare all'ipotetico Messia?
    Per meglio capirci; c'era un rituale classico fatto di parole che potesse aiutare il Sacerdote nella sua funzione di riconoscimento?
    Questa domanda mi è sorta mentre ripensavo all'interrogatorio di (Giuseppe) Caifa a Gesù. Siccome ho imparato leggendo che nei vangeli alcune cose sono,con molta probabilità,false,vedi Barabba.Oppure sono state interpolate o mitizzate,vedi i 2000 maiali indemoniati che corrono per circa 10 km senza che nessuno li veda.Mi è venuto il dubbio che magari Caifa prima di consegnare il Messia, ossia il Re di Israele,in mano ai romani abbia voluto fare una,passatemi l'espressione,prova del nove facendo a Gesù le domande di rito per riconoscere in lui un ipotetico Messia.Che è vero che non perde poichè è l'uomo promesso da D-o per la liberazione di Israele,ma se lo dai in mano nemica portandoglielo in casa la riuscita della sua missione si fa più ardua.

    Grazie in anticipo e salutoni da Rimini.
     
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  3. G70
     
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    Ciao Gabriele sono G70,
    non solo il tuo raggionamento non è del tutto sbagliato, ma aggiungo che l'esistenza di Gesù, imposta dalle profezie, è la chiara dimostrazione dell'incoerenza di Dio che castigando o premiando pur conoscendo il futuro, ci porta a chiederci: se tutto ciò che avviene era prestabilito, come può Dio giudicare gli uomini, ritenendoli responsabili delle loro azioni?
     
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  4. Cicconetti G.
     
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    Ciao G70,
    Questi sono chiaramente argomenti ostici e difficili che,per lo meno per quel che mi riguarda,mi portano a dedurre che Gesù non sia venuto sulla terra per essere ucciso a causa dei nostri peccati ( per nostri intendo di tutta l'umanità presente,passata e futura) e quindi questa mia consapevolezza mi ha spinto negli ultimi anni ad una ricerca storica di Gesù per cercare di capire,se è possibile, quale obbiettivo perseguisse. Non sono convinto che fosse il prototipo del pacifista anti guerra e anti violenza per eccellenza e che facesse i miracoli che gli sono attribuiti altrimenti non si spiegherebbe come mai nessuno delle persone che aveva miracolato o semplicemente aiutato in pochi giorni passassero da suoi amici a suoi accusatori,sono tutte gran "scemenze".Se nasco senza occhi e una persona solamente toccandomi me li fa crescere,oppure se nasco senza l'uso delle gambe e la stessa persona solo con le parole me le fa funzionare,di sicuro prima che questa persona venga ingiustamente uccisa dovrebbero passare sul mio cadavere. Non so se mi spiego. A meno che non si riesca a dimostrare che 5 0 6 mila persone si rimbecciliscano tutte insieme allo stesso momento.
    Vale invece,per me,ciò che ha scritto Negev,che saluto,quando dice che il popolo accortisi che Gesù non era il Messia, ma una persona qualsiasi come loro,una volta arrestato lo abbiano abbandonato al suo amaro destino.
    Ma poi mi sorge un dubbio. Ed ecco un'altra domanda da affiancare alla precedente.Ai tempi di Gesù poteva il figlio di un falegname,vero o adottato,divenire un Rabbì o un sacerdote autorizzato ad alzarsi nelle sinagohe per leggere i libri sacri? Oppure era un diritto che si acquisiva per discendenza? E,se possibile,era normale che vi fossero dei Rabbini o sacerdoti che girassero lo stato di Israele predicando gli insegnamenti dei libri sacri?
    Grazie mille a chi mi risponderà e salutoni da Rimini.
     
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  5. Enrico65
     
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    Ciao a tutti ho appena seguito il consiglio di Barionu e mi sono catapultato su questo topic.Non vorrei essere ripetitivo ( Ho già inserito una risposta simile nel topic sul quale ho iniziato una discussione) ma per la faccenda Gesu' zelota si o no perchè non prendete in considerazione la condanna e l'esucuzione romana per crocefissione pena che veniva applicata proprio per i ribelli? Con lui furono crocefissi anche 2 ladri ma dubito che si arrivasse alla croce per aver rubato una mela al mercato o 2 galline probabilmente erano 2 zeloti.Se non sbaglio, vista la grande preparazione che ho notato sul topic, di fronte alla quale mi sento una formica, in quei giorni c'era stata una sommossa terminata con la cattura di questo improbabile Bar Abba e di altri zeloti ( i 2 ladroni ?).Come è possibile che Gesu' sia arrivato al Tempio, abbia fatto il finimondo, abbia insultato i sacerdoti, abbia poi tranquillamente predicato nello stesso senza che nessuno facesse nulla per fermarlo? Poi, improvvisamente cambia tutto e ,da predicare nel tempio liberamente ,si passa ad aver bisogno di qualcuno che faccia una soffiata per sapere dov'è finito?
    Credo che nell'intervento di Roma, nella sentenza di condanna e nel tipo di pena applicata ci sia moltissimo che faccia pendere la bilancia verso se non altro, un'azione finale di stampo zelotico di Gesu.
     
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    L'Egregio Sig. Enrico65 scrive:
    Ciao a tutti ho appena seguito il consiglio di Barionu e mi sono catapultato su questo topic.Non vorrei essere ripetitivo ( Ho già inserito una risposta simile nel topic sul quale ho iniziato una discussione) ma per la faccenda Gesu' zelota si o no perchè non prendete in considerazione la condanna e l'esucuzione romana per crocefissione pena che veniva applicata proprio per i ribelli? Con lui furono crocefissi anche 2 ladri ma dubito che si arrivasse alla croce per aver rubato una mela al mercato o 2 galline probabilmente erano 2 zeloti.Se non sbaglio, vista la grande preparazione che ho notato sul topic, di fronte alla quale mi sento una formica, in quei giorni c'era stata una sommossa terminata con la cattura di questo improbabile Bar Abba e di altri zeloti ( i 2 ladroni ?).

    Buona giornata a Lei, per un senso di responsabilità, di cortesia e di ringraziamento per il suo interesse, eccomi a risponderLe.

    Da diverso tempo rifletto su tali argomenti, e dopo aver raccolto e ascoltato le opinioni di vari scrittori critici di diverso orientamento, ho maturato un'idea personale molto chiara e precisa su tale argomento. Poichè, il sottoscritto non ha alcun interesse ad influenzare alcuno con le proprie conoscenze raggiunte, preferisce interloquire, anche per verificare la bontà delle proprie convinzioni, con persone di cui ha potuto leggere alcuni loro interventi precedenti, in modo tale di non essere nei loro confronti invadente o ferire la loro sensibilità e tutto questo per il grande rispetto che nutre per il suo prossimo. Scusandomi Le porgo i miei più cari saluti e appena lo riterrò opportuno le illustrerò una mia analisi molto precisa e dettaglata sui fatti da Lei riportati.
     
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  7. Enrico65
     
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    La ringrazio per l'interesse, anche se con riserva, che ha posto ad uno dei miei numerosi dubbi.il mio desiderio e di poter discutere di questo argomento con persone che abbiano una grande preparazione ( il mio livello è di semplice lettore di libri ma senza una profonda conoscenza ) ed umanità. Sono cattolico, meglio dire cristiano, ma la mia mente ha diverse concezioni della figura di Gesu'.A volte penso sia stato un "Superuomo del bene" con un'apertura mentale e spirituale che ancora oggi sarebbe futuristica.Si dice che l'uomo sfrutta una minima parte del proprio cervello e vede, sente, percepisce e conosce solo una minima parte di ciò che lo circonda.Forse, Gesu', era un uomo del 3000 vissuto 5000 anni prima, un uomo che aveva trovato o conosceva la chiave dell'esistenza.Forse era un patriota ebreo che ha vissuto,combattuto e morto per il suo popolo e non avrebbe mai pensato che, il suo popolo, avrebbe sofferto tanto a causa del suo nome.O, forse, come credo speriamo tutti, sia stato ciò che in fondo al nostro cuore vorremmo che sia.
    Colgo l'occasione per ringraziarla nuovamente rassicurandola che,ormai 45enne (forse la stessa età di Gesu') in me c'è solo una grande voglia di sapere e di conoscere indipendentemente dall'esito finale.Cmq sia, chiunque sia stato, Gesu'( o chi per lui) rimane un esempio di fede,per chi crede, o di patriottismo.
     
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    cita da pag 3 di questo topic





    ....... da Chaim Cohn , ad es. , nel suo libro " IL processo a Gesu " ed . Einaudi, forse nel circuito Feltrinelli c'è rimasta qualche copia.

    Ritengo quest' Opera un vero capolavoro.

    E ancora una volta il punto di vista Ebraico appare illuminante rispetto tanti particolari incomprensili per quel periodo, il libro è pieno di perle incredibili,

    e ve ne voglio citare una.

    A pag 40 del suo libro Cohn fa una giusta ( ed esilarante )
    osservazione.

    Trattando di Pilato,

    che , come sostiene Filone di Alessandria,

    nella sua "Lettera a Gaio ",

    " era uomo di inesauribile e insopportabile crudeltà ",

    o come sostiene Giuseppe Flavio,

    "venne richiamato a Roma dall' Imperatore Tiberio
    per eccesso di metodi brutali " ( !!!!! )( Ant.giud. 18.4.1 ),



    a proposito di un Pilato Santo,

    che si applica con generosità per salvare
    Gesù dalla perfidia degli Ebrei
    Cohn recita, papale papale :

    la versione di Giovanni, secondo la quale gli ebrei
    avrebbero minacciato Pilato:

    " Se liberi costui, non sei amico di Cesare " Gv 19, 21.

    Tutto ciò che noi sappiamo di Pilato e del suo Imperatore,

    invece, conferma senza dubbio che un Ebreo che avesse osato
    ricordare al Governatore i suoi doveri nei confronti di Tiberio

    o avesse fatto mostra di nutrire un sentimento patriottico
    più fervido o una lealtà nei confronti dell'Imperatore

    più salda di quella del Governatore stesso,

    non avrebbe avuto altre ore da vivere.




    ( In pratica, lo accoppavano all'istante ) :ph34r:


    Nel fare un raffronto con il Pilato visto al Cinema,
    in innumerevoli versioni,

    così fervido di umanità e filosofia,
    l'individuazione colta da Cohn

    mi risulta completamente comica.

    Avrei voluto vederla realizzata da Mel Brooks,
    o dai Monthy Python in Brian di Nazareth. :lol: :lol: :lol:


    Questo per indicarvi di come la propria formazione culturale
    sia essenziale per determinare gli aspetti di una scena.

    Cohn, da Ebreo, nel suo libro
    coglie in 'infinità di " aspetti " in uso ai Romani
    che non hanno niente di Romano.





    ///////////////////////////////////////////////////////////////









    Per Enrico65 da pag 3 di questo Topic



    zio ot :lol:
     
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  9. Enrico65
     
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    Forse non sono stato chiaro nel mio ragionamento, io credo che Pilato abbia condannato Gesu' senza nessun tipo di influenza da parte di nessuno.Abbia semplicemente applicato la legge romana di lesa maestà e tradimento.Gesu' a mio avviso qualche cosa che lo mettesse fuorilegge agli occhi di Roma l'ha fatta.Forse non era il suo ideale di partenza, forse ci è stato spinto dalle pressioni zelota, forse è stato costretto dagli eventi o è stato dagli stessi travolto, molto probabilmente, ma sempre secondo la mia modestissima idea, la sua azione finale è stato un qualche cosa di zelota che ha fatto precipitare gli eventi fino alla morte.
    Una preghiera per tutti Voi del forum, sto cercando da mesi questo libro di COHN processo di Gesu' da un punto di vista ebraico ma non si trova sapete darmi delle dritte?
    Ciao e grazie
     
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  10. Veritas
     
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    CITAZIONE
    barionu ha scritto:

    ....a proposito di un Pilato Santo,che si applica con generosità per
    salvareGesù dalla perfidia degli EbreiCohn recita, papale papale :

    la versione di Giovanni, secondo la quale gli ebrei
    avrebbero minacciato Pilato:

    " Se liberi costui, non sei amico di Cesare " Gv 19, 21.

    Tutto ciò che noi sappiamo di Pilato e del suo Imperatore,
    invece, conferma senza dubbio che un Ebreo che avesse osato
    ricordare al Governatore i suoi doveri nei confronti di Tiberio
    o avesse fatto mostra di nutrire un sentimento patriottico
    più fervido o una lealtà nei confronti dell'Imperatore più salda
    di quella del Governatore stesso, non avrebbe avuto altre ore
    da vivere.
    .

    Ciao Barionu!

    " Se liberi costui, non sei amico di Cesare " Gv 19, 21.

    Il racconto della presunta 'passione' di Gesù, fatta dagli evangelisti, è un coacervo di notizie relative a svariati fatti, collattate insieme all'insegna della più disinvolta mistificazione storica!..

    Tanto per iniziare, basti dire che tale evento, quello della passione, celebra in realtà tre distinti eventi non contemporanei, i quali videro coinvolti tre distinti personaggi storici: il CROCIFISSO (Giovanni di Gamala), il SEPOLTO (Giovanni il Battista) ed il 'RISORTO' (Gesù di Nazareth).

    La frase che tu hai riportata, presente nel vangelo di Giovanni, ha molte probabilità di essere stata pronunciata davvero. Solo che Pilato in tale contesto non c'entrò assolutamente nulla, dal momento che l'azione si svolge oltre 30 anni dopo la sua morte!

    Il destinatario di tale frase fu, con molta probabilità, Tito, il fratello dell'imperatore Flavio Vespasiano, il quale, per alcuni anni dopo la distruzione di Gerusalemme, rimase la più alta autorità romana in Palestina.

    Gesù venne catturato, probabilmente nella città di Tiberias, intorno all'anno 72 e venne portato a Cesarea Marittima, dove Tito aveva la sua temporanea residenza ed il suo quartier generale. Gesù gli venne consegnato ed egli lo sottopose a processo.

    Quando divenne chiaro, in base alle testimonianze giudaiche, che l'uomo arrestato (sicuramente sotto mentite spoglie) era proprio Gesù di Nazareth, Tito venne preso dagli scrupoli, in quanto egli aveva conosciuto Gesù in precedenza e gli era stato anche amico, così come pure Vespasiano. (*) (il 'miracolo' della guarigione del cieco, accreditata a Vespasiano, fu sicuramente la conseguenza degli 'insegnamenti' da parte del guaritore esseno-nazareno Gesù di Nazareth)

    Per cercare di salvargli la vita, Tito cercò di insistere sul fatto che non era certo che l'uomo catturato fosse veramente il Gesù 'Galileo' che, come capo di una fazione dei galilei, fu presente in Gerusalemme sino a qualche tempo prima che la città cadesse nelle mani dei legionari di Tito, i quali distrusssero ogni cosa, compreso il Tempio da pochi anni inaugurato!

    Proprio per il fatto che Gesù aveva combattuto con i suoi uomini contro Roma, nel corso della guerra del 66-70, egli non avrebbe potuto godere della clemenza del più alto rappresentante del potere romano in Palestina e su tale aspetto le autorità giudaiche, soprattutto quelle religiose (inferocite verso il mondo dei ribelli per la distruzione del Tempio, oltre che della capitale giudaica), le quali volevano a tutti i costi la condanna a morte di Gesù, fecero pressione su Tito, ricordandogli che il suo dovere, come funzionario dell'impero, era quello di condannare a morte il colpevole.

    A questo punto Tito si trasse d'impaccio 'lavandosene' le mani e consegnando Gesù alle autorità giudaiche affinchè lo processassero loro. Gesù venne condotto a Lydda, dove nel frattempo era stato spostato il 'tribunale sinedriale' (il Bet Din), a causa della distruzione di Gerusalemme, sede tradizionale di tale tribunale.(**)

    Dopo la condanna a morte pronunciata dal sinedrio, Gesù venne condotto nella immediata periferia di Lydda, all'interno di un podere incui vi era una piantagioni di ulivi. Successivamente egli venne LAPIDATO accanto al GOLGOTAH, vale a dire al pozzetto (Gol o Gal) funzionale al frantoio (Goth o Gath) per le olive (shemen: da cui 'gath-shemen', cioè 'getzemani').

    Dopo lapidazione, in ossequio ad un preciso comandamento della Legge (v. Deuteronomio), il corpo di Gesù venne APPESO (e NON crocifisso!) ad un albero: con tutta probabilità un ulivo.

    Con molta probabilità, nel luogo in cui fu supposto sia avvenuta la lapidazione di Gesù, venne successivamente costruita una basilica cristiana: quella dedicata a SAN GIORGIO, una figura di pura invenzione rigettata successivamente dal martiriologico della chiesa apostolica romana (v. il canone gelasiano), in quanto mai esistito. Non è da escludere, tuttavia, che la basilica possa essere stata costruita sul luogo in cui si riteneva essere stato sepolto Gesù.

    Leggendo, anche distrattamente, l'agiografia di questo pseudo santo, di natura assolutamente 'fictionale', si intuisce facilmente che si trattò di un alias per Gesù di Nazareth.


    Veritas

    ______________________________

    Note:

    (*) - idem per Giuseppe Flavio, il quale Vespasiano, quasi sicuramente, conobbe già a Roma ai tempi di Nerone, e fu sicuramente per tale motivo che gli risparmiò la vita quando Giuseppe venne catturato a Sepphoris

    (**) - per la cronaca, detto tribunale venne spostato in varie città superstiti, nelle quali era presente un'accademia rabbinica. La dodicesima di queste città fu Tiberias, nella quale il tribunale sinedriale venne insediato definitivamente.

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    Colgo l' occasione per ririnnovare la mia stima a Veritas.

    Tra l' altro , il primo in assoluto , a presentare sul net una visione alternativa del Gesù storico.

    ..... certo , caro Veritas , il tuo sospirato libro :) sarebbe veramente utile per qvere una visione d' assieme delle tue idee.

    Per il resto , sai della mia posizione Arpiolide . ^_^

    L' Armata Arpiolide sta preparando un' offensiva DEVASTANTE,

    per questo Autunno , .... nel frattempo, qualche Arpiolide è nervosetto .... :B):



    zio ot
     
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    Cè voluto Saviano per farmi venire in mente il possibile e assai probabile significato di

    Matteo X 34-37



    L'INIZIAZIONE DELLA ' NDRANGHETA


    www.youtube.com/watch?v=B9vh8C9FiRQ...uDKJi_iBPTKzmvO


    Notare come il Presidente dica all' iniziato che la Società , da ora in poi sarà più importante della sua stessa famiglia .

    " Prima della famiglia, dei genitori , dei fratelli e delle sorelle, viene l' interesse e l'onore della Società, essa da questo momento è la vostra famiglia ... "

    Non crediate che io sia venuto a portare la pace sulla terra; non sono venuto a portare la pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa. Chi ama il padre o la madre piú di me, non è degno di me; chi ama il figlio o la figlia piú di me, non è degno di me. (Mt 10, 34-37)



    Si tratta del giuramento di affiliazione alla setta dei Berionin.

    בירונין



    Anche se queste parole non appartengono all'ispirato e profetico Rabbi Yeshùah,

    l'uomo artefice di Q e del discorso della montagna,

    ma al grande condottiero che , secondo l' ipotesi di Filipponi , conquistò e tenne Gerusalemme per alcuni anni ,

    ... forse quel tale, l'amatissimo Giovanni di Gamala , in aramaico Yohanan mi Gamlà


    יוחנן מגמלא

    Naturalmente sono ipotesi , ma le ritengo molto più valide dalla tradizione teologica con la quale abbiamo letto i Vangeli , dal momento dell' ultima cena in poi ,

    visto che ne abbiamo ormai assodato la totale inesistenza come fonti storiche, negli ultimi 2000 anni

    अर्जुन



    דוד ות

    Edited by barionu - 13/3/2011, 14:24
     
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  13. Veritas
     
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    CITAZIONE (barionu @ 24/7/2010, 12:46) 
    cita da pag 3 di questo topic

    ....... da Chaim Cohn , ad es. , nel suo libro " IL processo a Gesu " ed . Einaudi, forse nel circuito Feltrinelli c'è rimasta qualche copia.

    Ritengo quest' Opera un vero capolavoro.

    E ancora una volta il punto di vista Ebraico appare illuminante rispetto tanti particolari incomprensili per quel periodo, il libro è pieno di perle incredibili, e ve ne voglio citare una.

    A pag 40 del suo libro Cohn fa una giusta ( ed esilarante ) osservazione.

    Trattando di Pilato, che , come sostiene Filone di Alessandria, nella sua "Lettera a Gaio ", " era uomo di inesauribile e insopportabile crudeltà ", o come sostiene Giuseppe Flavio, "venne richiamato a Roma dall' Imperatore Tiberio per eccesso di metodi brutali " ( !!!!! )( Ant.giud. 18.4.1 ),

    a proposito di un Pilato Santo, che si applica con generosità per salvare Gesù dalla perfidia degli Ebrei Cohn recita, papale papale: la versione di Giovanni, secondo la quale gli ebrei avrebbero minacciato Pilato:

    " Se liberi costui, non sei amico di Cesare " Gv 19, 21.

    Tutto ciò che noi sappiamo di Pilato e del suo Imperatore, invece, conferma senza dubbio che un Ebreo che avesse osato
    ricordare al Governatore i suoi doveri nei confronti di Tiberio o avesse fatto mostra di nutrire un sentimento patriottico
    più fervido o una lealtà nei confronti dell'Imperatore più salda di quella del Governatore stesso, non avrebbe avuto altre ore da vivere.
    ( In pratica, lo accoppavano all'istante ) :ph34r:

    Nel fare un raffronto con il Pilato visto al Cinema, in innumerevoli versioni, così fervido di umanità e filosofia, l'individuazione colta da Cohn mi risulta completamente comica.

    Avrei voluto vederla realizzata da Mel Brooks,
    o dai Monthy Python in Brian di Nazareth. :lol: :lol: :lol:

    Questo per indicarvi di come la propria formazione culturale sia essenziale per determinare gli aspetti di una scena. Cohn, da Ebreo, nel suo libro coglie in 'infinità di " aspetti " in uso ai Romani che non hanno niente di Romano.

    Per Enrico65 da pag 3 di questo Topic

    zio ot :lol:
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    Paradossalmente, tali stupefacenti contraddizioni, fatte emergere dal Cohen, sarebbero dovute essere stigmatizzate dal mondo erudito che affronta, da un punto di vista 'professionale', lo studio e l'esegesi neotestamentaria; tuttavia, incredibilmente, ciò è stato completamente ignorato, come del resto è stata ignorata un'altra infinità di contraddizioni, non fatte emergere dal Cohen in quanto esulavano dalla sua trattazione, presenti ugualmente nel contesto neotestamentario.

    Esiste una spiegazione logica per le contraddizoni fatte emergere da Chaim Cohen (o Haim Cohen), ed anche per le altre rimarcate da altri partecipanti a questo thread.

    La spiegazione risiede nel fatto che, quasi sicuramente, (il 'quasi' è d'obbligo, quando si trattano eventi di cui si è cercato di farne scomparire le tracce storiche), l'autorità romana in questione, cioè quella che cercò di salvare la vita a Gesù ed a cui i notabili religiosi giudaici ricordarono il proprio dovere nei confronti dell'impero, non fu Pilato, ma TITO, il primogenito dell'imperatore Vespasiano!...Gesù venne giustiziato (per lapidazione: v. il Talmud) intorno all'anno 72, a due anni circa dalla fine ufficiale della prima Guerra Giudaica (66-70).

    A quel tempo, la più alta carica romana presente in Palestina fu proprio Tito e NON Pilato, il quale a quella data doveva essere morto da più di 30 anni. Esiste una spiegazione storica del motivo per cui Tito cercò di salvare la vita a Gesù: più o meno la stessa che portò alla grazia del 'governatore' Giuseppe Flavio da parte dello stesso Vespasiano.

    La mistificazione dell'intero 'affair' Gesù di Nazareth, operata dai santi padri falsari delle origini, fu possibile a motivo del fatto che Gesù, in effetti, subi' REALMENTE un processo davanti a Pilato! (v. Iesoun Barabban: al secolo Gesù di Bazareth). Secondo i vangeli canonici, Gesù Barabba venne rimesso in libertà da parte di Pilato; secondo la versione slava di Giuseppe Flavio, Gesù venne rimesso in libertà da Pilato.

    Probabilmente ciò non avvenne spontaneamente da parte del 'sanguinario' Pilato (come attestato da Filone e dallo stesso G. Flavio), malgrado il fatto che, sicuramente, Gesù risultò estraneo all'omicidio commesso nel corso di un tumulto scoppiato in una via o in una piazza di Gerusalemme, a seguito del quale lo stesso Gesù ed altri presenti all'accaduto vennero arrestati. Fu solo grazie all'intervento di Erode Antipa che Pilato decise di liberare il Nazareno. Anche se in una forma decisamente mistificata, l'episodio dell'intervento di Antipa in tali avvenimenti è anche testimoniato dai vangeli.

    Esiste una motivazione 'storica' che giustifica l'intervento di Antipa (il quale odiava Pilato per la cudeltà con cui quest'ultimo trattava i suoi compatrioti palestinesi) in favore di Gesù. Quasi sicuramente, fu il probabile intervento di Maria Vergine, la quale supplicò Antipa ad intervenire a favore del figlio, che fece smuovere la volontà dell'erodiano. (non si deve dimenticare che il padre di Maria Vergine, falsamente chiamato 'Gioacchino' nei vangeli dell'infanzia, fu una persona ricchissima e quindi sicuramente molto influente nel panorama socio-politico del tempo)

    Il secondo processo a Gesù, come si evince dallo stesso contesto evangelico, venne tenuto davanti al sinedrio. Infatti, quasi sicuramente, Tito si limitò ad interrogare Gesù, poi, vista l'impossibilità di salvarlo, lo consegnò alle autorità religiose e governative giudaiche affinchè lo giudicasero secondo le loro leggi(*). Ciò avvenne nella città di Lydda, in cui temporaneamente risiedeva il Bet Din (tribunale sinedriale), essendo stata distrutta la sede storica di tale istituto nel corso della conquista di Gerusalemme (v. Tempio)

    A seguito della sentenza di morte emessa dal sinedrio, Gesù venne giustiziato mediante lapidazione nella stessa città di Lydda. Non è certo un caso che in quella città venne edificata, sin dai primi secoli, una basilica in onore di St. Giorgio, un'evanescente figura creata ad-hoc per venerare i luoghi in cui effettivamente Gesù di Nazareth venne giustiziato e sepolto, senza suscitare sospetti da parte degli 'ingannati': vale a dire i creduli devoti che pendevano dalle labbre dei 'santi' missionari cristiani!(**)


    Saluti

    _____________________________

    Note:


    (*) - nei vangeli è detto che 'Pilato', al fine di cercare di salvare la vita a Gesù, affermò che lui 'non vedeva colpa alcuna in Gesù'. Nella vicenda storica reale, Tito non avrebbe potuto fare altrettanto, in quanto i 'misfatti' dell'uomo conosciuto come 'Gesù il Galileo', il quale aveva partecipato come uno dei vari caporibelli alla difesa di Gerusalemme assediata dallo stesso Tito, erano ben conosciuti da tutti. Semplicemente Tito cercò di far credere che non era certo che l'uomo che aveva di fronte fosse stato proprio il Gesù Galileo a cui i giudei si riferivano. (sino al momento del suo arresto, infatti, Gesù il Galileo, l'uomo che aveva scacciato i mercanti dal tempio, era creduto che fosse rimasto ucciso in seguito alla caduta di Gerusalemme)

    (**) - nel corso del VI secolo, tale santo venne cancellato dal martiriologico della chiesa cattolica apostolica romana, in quanto mai esistito. Basta fare una semplice ricerca su questa fittizia figura e sulla sua pseudo vicenda storica, per rendersi conto che dietro la sua figura venne celata quella di Gesù di Nazareth. (tanto per fare un esempio, S. Giorgio, secondo tale pseudo storia, venne giudicato da un tribunale composto da 72 giudici: vale a dire quanti erano i componenti del tribunale sinedriale!)


    Veritas

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    Stiamo preparando anche uno studio su Gesù zelota per la rivista dove scriveranno Arpiolidi, philo Arpiolidi , indipendenti , pirati e corsari ...

    Ormai siamo a tiro di schioppo.

    Se qualche Accademico fosse interessato , mi riservo una valutazione .


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