Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by Alessandro977

  1. .
    Eden=Paradiso? Bah...

    Cmq Caino e Abele nascono entrambi dopo la "cacciata dal giardino"
  2. .
    A mio modestissimo avviso, valutando questo brano si potrebbe desumere che il il raggiungimento della piena coscienza di ciò che è bene e ciò che male passa inevitabilmente per una sperimentazione personale completa

    Valutando nell’insieme

    1) Che la prima coppia (prima o poi) avrebbe trasgredito e assaggiato il frutto non può essere inaspettato per Dio - onnisciente. Per cui direi più che sembra una prova piuttosto che un reale divieto. Una prova superata aggiungerei.
    Un po’ come un padre che imponendo una regola al figlio sa già che verrà il giorno in cui il figlio mancherà. E di lì dal ragazzo inizia a farsi l’uomo, ovvero una persona che non ha più bisogno che qualcuno provveda a lui e provvederà per se stesso (salvo poi magari accorgersi che la regola era buona - “aveva ragione il babbo!” - ma il percorso personale è inevitabile). Che poi è un po’ quello che succede nel racconto biblico

    2) Non esisto in quel momento altri divieti, per cui trasgredire a quell’unico significa trasgredire ogni divieto. Sarebbero state possibili altre disobbedienze poiché Dio prescrive anche cose da fare, ad esempio di mangiare del resto del giardino: un digiuno ostinato sarebbe quindi stata una disobbedienza. Ma l’uomo non rinuncia a quello che già ha piuttosto cerca di prendere ciò che gli è vietato - pulsione mai sopita - anche se gli è vietata un’unica cosa.

    Per cui lo schema potrebbe essere questo: La crescita e la comprensione di quel che è bene e male passano inevitabilmente per la sperimentazione personale > tale sperimentazione dev’essere altrettanto inevitabilmente completa, senza alcun tabù. Nemmeno uno. > Per fare questo, ulteriore inevitabile premessa, non è possibile avvalersi della parola di nessuno. Neanche quando, come nel racconto, la voce è innegabilmente autorevole.

    Certo, ogni azione ha delle conseguenze. E parte essenziale della crescita e della comprensione personale è accettare anche quelle.
  3. .
    Grazie del link Lv
    E grazie come sempre a tutti
    Scrivo poco ma vi leggo sempre molto
    Forum preziosissimo

    (Ps. Tutto queste cose, non so com’è, mi fanno irresistibilmente suonare in testa tutto il capitolo 3 in chiave laica, anzi direi atea. Come il passaggio di fatto dall’ominide all’homo sapiens. Bah..)
  4. .
    CITAZIONE (LvBv1983 @ 29/9/2015, 11:46) 
    Tanto cerco nel forum la spiegazione di Abramo.
    Ho già trovato un tuo post sul נחש che comunque in parte ha risposto ai miei quesiti sull'interpretazione del "peccato" del mangiare del frutto.

    Puoi inserire il link?

    Grazie mille
  5. .
    Grazie mille Negev

    Davvero interessante

    Rinnovo l’invito a postare l’intera conferenza qualora vi fosse una registrazione, convinto sia altrettanto interessante.

    A.
  6. .
    Suppongo sia solo una delle possibili chiavi di lettura ma direi di sì, umanissimi per il racconto.

    Se è vero che uno era Shem, figlio di Noè (immagino vecchiiissssimo) e l’altro un suo nipote(?)
  7. .
    Non so se è questo che cercava dovellonsky e se può interessare ma guardando indietro ho ritrovato questo in cui a pag.6 Abramo (il nostro) identificava due dei tre personaggi che visitano Abramo (nel testo)

    CITAZIONE
    Fra i tre, uno era Shem, la più alta carica teocratica in quel periodo, l'altro era 'Ever, un'altra importante carica politica.
  8. .
    Riserratevi con qualche amico nella maggiore stanza che sia sotto coverta di alcun gran navilio, e quivi fate d'aver mosche, farfalle e simili animaletti vo- lanti; siavi anco un gran vaso d'acqua, e dentrovi de' pescetti; sospendasi anco in alto qualche secchiello, che a goccia a goccia vadia versando dell'ac- qua in un altro vaso di angusta bocca, che sia posto a basso: e stando ferma la nave, osservate diligentemente come quelli animaletti volanti con pari ve- locità vanno verso tutte le parti della stanza; i pesci si vedranno andar notan- do indifferentemente per tutti i versi; le stille cadenti entreranno tutte nel vaso sottoposto; e voi, gettando all'amico alcuna cosa, non più gagliardamente la dovrete gettare verso quella parte che verso questa, quando le lontananze sie- no eguali; e saltando voi, come si dice, a piè giunti, equali spazii passerete verso tutte le parti.
    Osservate che avrete diligentemente tutte queste cose, benché niun dubbio ci sia che mentre il vassello sta fermo non debbano succeder così, fate muover la nave con quanta si voglia velocità; ché (pur che il moto sia unifor- me e non fluttuante in qua e in là) voi non riconoscerete una minima muta- zione in tutti li nominati effetti, nè da alcuno di quelli potrete comprender se la nave cammina o pure sta ferma.
    Voi saltando passerete nel tavolato i medesimi spazii che prima, nè, perché la nave si muova velocissimamente, farete maggior salti verso la pop- pa che verso la prua, benché, nel tempo che voi state in aria, il tavolato sotto- postovi scorra verso la parte contraria al vostro salto; e gettando alcuna cosa al compagno, non con più forza bisognerà tirarla, per arrivarlo, se egli sarà verso la prua e voi verso la poppa, che se voi fuste situati per l'opposito; le gocciole cadranno come prima nel vaso inferiore, senza caderne pur una verso poppa, benché, mentre la gocciola è per aria, la nave scorra molti pal- mi; i pesci nella loro acqua non con più fatica noteranno verso la precedente che verso la sussequente parte del vaso, ma con pari agevolezza verranno al cibo posto su qualsivoglia luogo dell'orlo del vaso; e finalmente le farfalle e le mosche continueranno i lor voli indifferentemente verso tutte le parti, né mai accaderà che si riduchino verso la parete che riguarda la poppa, quasi che fussero stracche in tener dietro al veloce corso della nave, dalla quale per lungo tempo, trattenendosi per aria, saranno state separate


    Galileo - Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo
  9. .
    Mi sembra di ricordare da una vecchia discussione che l’espressione “trovarsi faccia a faccia con Dio” (panim el panim) potesse essere intesa anche col senso di aver corso un pericolo mortale, tipo “aver visto la morte negli occhi” per capirsi

    Ma potrei ricordare male. Chiedo conferma
  10. .
    CITAZIONE (Duenda @ 1/4/2015, 21:13) 
    Alessandro 977 Certo, il diluvio, l'ho preso in considerazione ovvio, ma non sembra che quel particolare diluvio fosse mondiale. Almeno a me non risulta.

    Penso che comunque non riceverai risposta diversa degli utenti ebrei del forum. Mi stupirei del contrario.

    CITAZIONE
    Mi sto interessando a Caino, perché secondo le mie deduzioni è un personaggio cruciale per comprendere il nostro mondo attuale. Non mi si dica di non posare la mia attenzione su noi stessi e il mondo di oggi, perché mi pare una proposta indecente. Per capire il passato è necessario scrutare, perlustrare e vagliare il presente, e andando a ritroso, dopo averlo compreso, si potrebbe ricostruire una storia più sana, meno faziosa e più utile per andare avanti nel modo migliore, che non è certo quello attuale. Ed è quello che sto facendo. Sappiate soltanto che da quello che ho compreso io sino ad ora, mi sto premunendo per creare una vita alternativa a quella imposta dal sistema vigente.

    Buona fortuna per il tuo percorso

    CITAZIONE
    GICO Sì, vero, ma credi che i cristiani lo abbiano compreso? Ovvio che lui arriverà al punto di screditare anche Gesù e quando questo avverrà, solo allora, se ne renderanno conto, ma ugualmente non capiranno. Non ho avuto ancora la possibilità di seguire una sua conferenza dal vivo, e neanche mi necessita per la verità, lo seguo su Youtube e osservo molto gli interventi e le aspettative della gente. Non aspettano altro che lui giunga a Gesù.

    Son venuto a conoscenza di Biglino da questo forum e ho seguito (come molti qua) il suo excursus nel momento più caldo, nel momento d’ascesa. Poi me ne sono completamente disinteressato per un bel po’ ma nell’ultimo mese (son curioso) sono andato a rivedermi un paio di suoi “comizi” e sì, concordo con te, sta arrivando di rincorsa su Gesù. E sì, anche secondo me è quello che il suo pubblico si aspetta. Un pubblico che ormai, vedo, lo conosce benissimo. Un pubblico che lo cita e lo completa nei suoi interventi. Un pubblico che a me pare composto per lo più, non di curiosi o di “ricercatori” di vario genere, ma piuttosto di cristiani (cattolici) disillusi in cerca di qualcos’altro.
  11. .
    CITAZIONE (Duenda @ 31/3/2015, 23:16) 
    Ho una domanda da fare agli utenti ebrei: secondo il pensiero Ebraico chi sono i discendenti di Caino oggi?

    Non sono ebreo ma credo proprio che siano tutti morti durante il “diluvio”
  12. .
    CITAZIONE (Aialon @ 11/3/2015, 14:27) 
    Quelle da me postate sono solo alcune pagine del libro, leggilo tutto è molto bello.

    Grazie della segnalazione
    Lo farò senz’altro
  13. .
    CITAZIONE (Aialon @ 11/3/2015, 10:24) 
    CITAZIONE (Alessandro977 @ 11/3/2015, 01:54) 
    il tempo dell’orologio divino si dovrebbe dilatare e contrarre di giorno in giorno, di “minuto” in “minuto” per rispettare più o meno la cronologia scientificamente accreditata.

    Il tempo è relativo.

    Il tempo è una convenzione umana.

    Il tempo non esiste.

    A maggior ragione quindi la scelta di raccogliere tutto in 6 giorni risulta arbitraria al massimo grado e non fornisce al lettore indicazione alcuna su quanto tale creazione è durata rispetto alla convenzione umana del tempo ipoteticamente preso da un osservatore sulla terra (che per buona parte non esisteva ancora)

    Insomma, secondo la tua considerazione si sarebbe potuto scrivere un giorno o un anno o un istante, e questo tempo sarebbe stato altrettanto corretto.
    Perciò dico che il valore di circoscrivere l’intera creazione in 7 giorni resta prettamente allegorico o metaforico o quello che ti pare a te.
    In più si deve considerare che quella parte del racconto biblico riguarda appunto un periodo in cui l’uomo per lo più non c’era e che non può in nessun modo aver dedotto o evinto dall’ambiente circostante. L’unico modo di averlo saputo è appunto una rivelazione diretta da parte del Creatore alla quale ad oggi solo un atto di fede può portare a credere.
    E quindi al di là dell’affascinante speculazione mentale tendente a ricondurre il racconto a una congruenza scientifica direi che filosoficamente potrebbe bastare l’affermazione che “7 giorni sono passati nella mente di Dio” senza andare a immaginarsi orologi che viaggiano vicini alla velocità della luce

    Parere mio, ci mancherebbe
  14. .
    Ciao Aialon

    trovo molto interessante il brano da te riportato, anche se a mio avviso non appiana di certo le divergenze tra il testo biblico e la storia ufficiale - si dovrebbe ad esempio trovare prova, non tanto del diluvio in se, ma del fatto che a seguito di quello l’umanità intera sarebbe rinata da una manciata di uomini e donne con una sorta di nuovo inizio della civiltà a partire da un dato punto geografico sul pianeta.

    Seguendo poi il ragionamento sull’effettivo scorrere del tempo nei primi 6 giorni della creazione (o almeno nei primi 5 + parte del sesto, ovvero fino alla creazione di Adamo, in cui se non ho capito male il tempo del racconto si sincronizza col nostro) ci sarebbe da notare inoltre che anche all’interno dell’esempio stesso il tempo dell’orologio divino si dovrebbe dilatare e contrarre di giorno in giorno, di “minuto” in “minuto” per rispettare più o meno la cronologia scientificamente accreditata. Poiché le “ore" che trascorrono tra la nascita dell’universo e la formazione del pianeta terra non possono essere le stesse "ore” che passano ad esempio tra la comparsa delle piante e quella delle creature marine.
    Tanto che la scelta di inscrivere l’intera creazione in sei (/7) giorni risulta talmente arbitraria da renderne pressoché invariato il senso allegorico.
  15. .
    Segnalazione

    www.tubechop.com/watch/5415859
154 replies since 11/9/2012
.