Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by Negev

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    Ti ho risposto nell'altra discussione
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    Ma scusa, quale truffa? lo sanno anche alle elementari che il 25 dicembre è una convenzione per sostituire una festa pagana del culto del sole, con una cristiana.
    Hai scoperto l'acqua calda
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    il contesto nella lettura è tutto....
    comunque secondo me no, ma ovviamente io non sono certo il più grande semitista esistente, chiederò ad Abramo e ti dirò, se non interviene prima lui
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    CITAZIONE (leviticus @ 20/2/2018, 04:08) 
    Sto lavorando sul discorso verbi 1.1., veniamo ora a esodo 1.5...erano settanta persone...
    In ebraico letteralmente ci dovrebbe essere scritto settanta anima e non anime , cioe anima e' singolare.
    Rashi e altri commentatori chassidi e ortodossi danno varie spiegazioni sul fatto che il termine sia al singolare.
    Ma grammaticalmente puo' essere corretto?Un singolare "collettivo"?
    Anche per il termine settanta dovrebbe valere un discorso simile a quello della profezia di daniele?
    Pero'qui 70 shauvim vuol dire proprio settanta.

    Si può essere un singolare collettivo, come nel caso di shanà (anno)
    puoi dire shiv'im shanà o shiv'im shanim (settant'anni)
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    il verso dice
    ַה ְ ר ָ ֤בּ ה ַ א ְ ר ֶבּ ֙ה
    "arbé arbà
    il secondo vocabolo (che è il primo che vedi in quanto si scrive da destra a sinistra) ha la alef della prima persona singolare del plurale, quindi è un verbo, mentre l'altro è un aggettivo (grande) o anche avverbio (grandemente)
    Letteralmente: "grande(mente) ingrandirò"
    Letteralmente non può essere "moltiplicare", perché da una connotazione di quantità ed intensità, non di numero di volte. Inoltre Si riferisce ai dolori e alle difficoltà delle gravidanze e del parto, quindi per quanto numerose queste non possono essere moltiplicate di chissà quante volte.
    la radice "rav" implica il senso di grandezza, sia fisica che figurata
    Rav: molto, grande
    Rabot: molto (quantità)
    Rav: Rabbino (nel senso di persona "grande" per autorevolezza e conoscenza)
    Ribui: crescita
    Ribonut: sovranità (cioè controllo del comando)
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    La Ghematria non mi interessa molto. essendo un pragmatico uomo di scienza, preferisco mantenere sempre i piedi a terra e non fantasticare.
    Però vorrei sottolineare questo:

    Davide unto re a Ebron nel 995 a.C.
    Gli arabi che si sono appropriati di Hevròn non lo vogliono sentire (e nemmeno il resto del mondo) e gli Ebrei in quel luogo devono vivere asserragliati e protetti dall'esercito.....
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    dalla Torah non risulta affatto che la sua parentela era pagana. Era pagano suo padre, che pure riconobbe Dio, ma Rivka (Rebecca) risulta già essere credente nel Dio Unico.
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    Ma il verbo non è affatto in forma diversa: è un presente che viene precisato e aggettivato da “ha”.
    La spiegazione di mamash (che è Chabad) può anche piacere (non a me) na non si fonda su grammatica né testo, bensì sul loro caratteristico modo di interpretare fantasiosamente

    Successivamente dice:yaacov ish uvetò bau
    ֵ֣את ַֽיֲע֔קֹב ִ֥אישׁ וֵּבי֖תוֹ ָֽבּאוּ
    L'uomo Yaacov e sua moglie vennero (bau: tempo passato) (Il termine ish, uomo, è aggiunto per dare importanza a Yaacov in quanto personaggio altolocato)

    Poi ancora:
    Vaieì col nefesh iotzé ierech Yaacov
    ו ְיִ֗הי ָכּל־ֶ֛נֶפשׁ ֽיְֹצֵ֥אי ֶֽי ֶר ־ַיֲע֖קֹ
    Tutte le anime "uscenti" dalla coscia (anca) di Yaacov
    qui il tempo passato è dato da Vaieì, mentre iotzè (esce) è presente.
    si tratta di una forma verbale che usa il verbo essere al passato e il verbo principale al presente. generalmente fa le funzioni dell'imperfetto italiano. Potremmo renderlo come "erano uscenti, allo stesso modo in cui se dico "Aiti roé". lo rendero con "vedevo" (ero vedente), che indica un'azione che si sta svolgendo mentre se volessi dire "vidi", allora dirò "raiti", chiaramente al passato con azione già compiuta. Nel caso di Vaie' è ancora una ulteriore forma verbale "il vav inversivo" che è molto solenne e poetica e oggi non più usata in ebraico. Si tratta di apporre vav al tempo futuro (iheì), trasfomandolo (invertendolo) in tempo passato: intendo dire che "Ahià "fu" è lo stesso che "va-iheì" (letteralmente: "e sarà")

    in altri termini sono forme verbali diverse che esprimono concetti e movimenti diversi e diversa compiutezza dell'azione.
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    é possibile. durante la diaspora molte comunità hanno stabilito usi propri e tramandati nel tempo (minaghim)
    D'altra parte, la Torah è piena di esempi di personaggi che si prostrano in preghiera.
    Quest'uso non è poi così musulmano.
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    La proibizione del matrimonio con i cananei era semplicemente dovuto all'idolatria di costoro, ecco tutto.
    Il contatto con gli idolatri esponeva al rischio di deviazione e dsi creazione di una famiglia idolatra. Questo è quanto fatto da Esaù e Ishmael che in tal modo hanno mostrato che effettivamente non erano degni di divenire leader della futura nazione ebraica, laddove le leggi della torah sono leggi non solo religiose, ma legislazione di nazione.
    Se lo straniero entrava a far parte del Popolo d'Israel e si sottometteva alle leggi della Torah, era permesso eccome, anzi il gher, colui che non nascendo ebreo, decideva di diventarlo, godeva di grande prestigio e ammirazione e questo vale tutt'oggi.
    Nei due millenni della diaspora il divieto è stato anche legato all'esigenza di sopravvivere all'assimilazione e quindi di evitare la scomparsa come è accaduto per i grandi popoli dell'antichità. egizi, assiri, babilonesi, romani.
    Non si può certo paragonare questa norma ai divieti o al rifiuto dei bianchi di sposare un nero, diniego legato solo al colore della pelle e quindi vero razzismo, poiché si trattava di "razza inferiore.
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    Riporto quanto ho scritto nell'altro forum
    Notate che il verbo è preceduto da "ha"
    "Veelle shemot B'nè Israel habaim"
    in questo caso l'articolo determina il sostantivo soggetto e lo precisa. I figli d'Israel "proprio quelli" che vennero in egitto
    Diverso il caso di "Ha b'nè isrel baim miztraimah" che andrebbe tradotto "I figli d'israel vengono in Egitto"
    Nel primo caso:" Questi sono i nomi dei figli d'Israel QUELLI (ha) venienti in Egitto.
    Il tempo presente in fondo è come un aggettivo ed un participio presente.
    Va benissimo tradurlo con "venuti" o con "che vennero"
    Se volessimo tradurre letteralmente "Anì medaber", in realtà è come se dicessimo "Io parlante"
    Non bisogna fare l'errore di trasferire troppo alla lettera l'ebraico nella traduzione, tenendo a mente le regole grammaticali delle lingue a noi note, compreso il latino ed il greco.
    in questo caso, "ha" che svolge la funzione di pronome dimostrativo, oltre a precisare che sono proprio quelli, conferisce al verbo il senso di realizzazione dell'azione
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    La Ghematria di doxa!!!!
    Certo non bisogna mai porre limiti alla fantasia.
    Che c’è di male?
    Ancor meglio la citazione di Giovanni:non c’è che dire ....
    Avanti un altro, c’è posto per tutti
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    CITAZIONE (MvsKakashi @ 10/2/2018, 11:23) 
    A me però sembra di capire (come ha anche confermato Negev) che aldilà di questo episodio, la pena di morte sarebbe ancora in uso.
    Dunque sarebbe ancora voluta da Dio?

    Non ho detto questo.
    la pena di morte non può esserci perché non vi è il Sinedrio, unico istituto che può condannare e comunque, il giorno che vi fosse il Sinedrio, vorrebbe dire che vi sarebbe anche il Terzo Tempio, che il Messia avrebbe già completato la sua opera e quindi non esisterebbe più la pena di morte, come non vi sarebbero i sacrifici, già da 2000 anni sostituiti con la preghiera.
    la pena di morte biblica, è estremamente teorica per le condizioni necessarie ad applicarla.
    Nello stato d'Israele non c'è, tranne che per i crimini contro l'umanità ed è comminata dalla corte marziale. Unica esecuzione effettuata fu quella di Eichmann

    Edited by Negev - 12/2/2018, 01:07
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    In qualsiasi momento, fino all’attimo prima dell’infrazione stessa
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    Si secondo il diritto biblico è prevista e sarebbe prevista se ci fosse di nuovo il Sinedrio ma per le condizioni che ho spiegato si tratta di una misura estremamente teorica e rarissimamente applicabile poiché se pure ci fossero i due testimoni idonei e la flagranza di reato occorrerebbe l’avvertimento preventivo gratuito con l’esatta Citazione del passo biblico
3704 replies since 8/12/2007
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