Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by Ayalon

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    CITAZIONE (Maurizio 1 @ 8/4/2017, 18:42) 
    Se cerchi un po più di precisione posso aiutarti io.
    Comincia a dare un occhiata a quel che dice questo signore:

    Il solito immam che fa propaganda per i fessi e i sempliciotti, ignoranti
    che ci cascano.
    Non andare mai dall'oste a chiedere se il vino è buono.


    Taqiyya o Kitman: mentire nell’interesse dell’Islam


    Taqiyya o Kitman: mentire nell’interesse dell’Islam


    Il concetto islamico di taqiyya per infiltrarsi nei paesi kafir e conquistarli

    Secondo la taqiyya, ai musulmani viene concessa la possibilità di infiltrarsi nel Dar-al-Harb (la “casa della guerra”, ovvero i territori non islamici), fingendosi moderati per insediarsi nelle città e nei luoghi vitali dei nemici, al fine di aprire la strada all’islam. I dissimulatori agiscono spesso per conto delle autorità musulmane, e di conseguenza non sono da considerarsi apostati o nemici dell’ortodossia islamica.

    I dissimulatori sono legittimi mujaheddin, la cui missione è quella di fiaccare la resistenza del nemico e il suo livello di mobilitazione. Uno dei principali obiettivi è quello di causare divisioni tra gli avversari, sminuendo le responsabilità dell’islam (“Oh, ma io non sono religioso”, “Ma quello non è il vero islam, ti stai sbagliando, c’è così tanta disinformazione”, “oh, ma quella è un’interpretazione sbagliata”, “fratello, l’islam significa pace, amore”, “hey, leggi questo versetto pacifico“).

    La taqiyya è infatti la pratica di mentire nell’interesse dell’islam. L’obiettivo è quello di ingannare i miscredenti, convincendoli della bonarietà dell’islam attraverso l’eliminazione di dubbi e preoccupazioni su questa religione. La taqiyya è alla base della propaganda musulmana presente oggi in Occidente. Uno degli argomenti principali di chi pratica la taqiyya é quello presentare l’islam come una religione che promuove l’uguaglianza dei diritti per le donne. Tutto questo è concepito con lo scopo di portare quante più persone possibili alla conversioneall’islam. Su questo articolo l’Imam Durham ci fornisce un classico esempio di taqiyya, giacché afferma di sentirsi obbligato dalla sua religione a impedire a un vandalo di distruggere le proprietà di una chiesa o di una sinagoga. Questo genere di affermazioni vengono diffuse in pubblico con l’intento di presentare aspetti della religione islamica che non riflettono la realtà. Certamente l’atteggiamento storico dei musulmani verso le chiese e le sinagoghe NON è stato quello di proteggerle dal vandalismo ma anzi, piuttosto è stato il contrario. Simili menzogne, quando i musulmani sono minoranza e deboli politicamente, devono essere proferite in pubblico per presentare l’islam in una luce positiva e tollerante così da risultare appetibile agli occidentali e poco criticabile, in modo da far credere che l’immagine dell’islam come religione intollerante e violenta è soltanto un mito creato dai razzisti o più semplicemente da chi vuol diffamare la Vera Fede.

    Questa sorta di santificazione della disonestà è viene giustificata da molti musulmani sulla convinzione che chi si oppone all’islam sta mentendo, perciò è legittimo usare la stessa arma. Per la maggior parte dei musulmani è assolutamente inconcepibile rifiutare l’islam, anche se lo si fa sulla base di ragionamenti razionali. Di conseguenza l’insistere nella miscredenza denota una mancanza di intelligenza o di moralità da parte dell’infedele. Frithjof Schuon su questo atteggiamento dei musulmani dice:

    “Le basi intellettuali e quindi razionali dell’islam hanno l’effetto nel musulmano medio di provocare la curiosa tendenza a credere che i non musulmani o sappiano che l’islam è la verità e quindi la rifiutino per pura ostinazione, o siano semplicemente ignoranti riguardo ad esso e quindi possano essere convertiti da spiegazioni elementari; il fatto che qualcuno possa volersi opporre all’islam con coscienza pulita eccede di gran lunga l’immaginazione musulmana, precisamente perché l’islam coincide nella loro mente con l’irresistibile logica delle cose.”

    Queste parole ci fanno capire molte cose che possono essere facilmente osservate da chi ha regolarmente a che fare con i musulmani. Ci fa capire perché gli argomenti degli apologeti dell’islam sono elementari, quasi fanciulleschi, e perché molte volte questi apologeti si riducano ad insultare l’infedele che li confuta. Ci fa capire inoltre il perché molti musulmani lodino pomposamente la “logica” e la “razionalità” dell’islam mentre allo stesso tempo difendono la loro fede con ragionamenti circolari e spesso contraddittori. E’ per questo che i musulmani possono, senza alcuna ironia, affermare che l’islam è una “religione di pace”, anche quando la testimonianza della storia e delle cronache odierne contraddicono nettamente questa affermazione. Per molti musulmani l’idea che un infedele possa rifiutare l’islam a causa di una sincera ricerca della verità è assolutamente inconcepibile. Per loro la verità dell’islam è evidente, quindi un rifiuto di fronte all’evidenza viene motivato dal fatto che l’infedele, con i suoi argomenti confutativi, stia mentendo, ed è persino molto abile a farlo dato che risulta impossibile controbattere in maniera logica alle sue “menzogne sull’islam”. Anche in quesi casi che subentra il ricorso alla taqiyya, per deviare le “menzogne dell’infedele” così che la logica della verità, definita a priori come esclusivamente islamica, possa prevalere.

    La taqiyya va al di la del semplice scopo di propaganda. L’origine etimologica della parola significa “per proteggersi da, per mantenere (se stessi).” Include quindi anche la dissimulazione da parte dei musulmani nel dare l’idea di non essere religiosi, in modo da non creare sospetti. Sotto queste mentite spoglie un musulmano, se necessario, può mangiare carne di maiale, bere alcolici, e persino rinnegare verbalmente la fede islamica, fintanto che “non lo intenda nel suo cuore”. Se il risultato ultimo di una menzogna è percepito dai musulmani come utile per l’islam o utile per portare qualcuno alla “sottomissione” ad Allah, allora la menzogna può essere permessa attraverso la taqiyya.


    Il concetto di taqiyyah si trova anche nel Corano:


    Che i fedeli non prendano per amici o protettori gli Infedeli al posto dei fedeli: se qualcuno lo facesse, in nulla vi sarà aiuto da Allah: eccetto come precauzione, così che possiate guardarvi da loro. Ma Allah vi avverte di ricordarlo; perché l’obiettivo finale è Allah.” Corano 3:28

    In questo versetto si sconsiglia ai musulmani di prendere gli infedeli per amici, a meno che farlo possa essere utile a difendere l’islam dai suoi nemici (o percepiti come tali), possa prevenire perdite o possa proteggere i musulmani da chi li minaccia per la loro fede. In altre parole, il fine giustifica i mezzi. Se un musulmano deve dare l’apparenza di non credere nell’islam, ad esempio andando contro il principio generale di non avere infedeli per amici, in base alla dottrina della taqiyya ció è accettabile.

    Teniamo presente che tutto ciò che un musulmano praticante considera come “buono” è tutto ció che contribuisce alla diffusione e il trionfo dell’islam. Un esempio di qualcosa di “buono” é il numero e la posizione dei membri musulmani nelle forze armate Americane, alcuni dei quali sono stati arrestati mentre cercavano di trasmettere informazioni ad al-Qaeda e altre organizzazioni terroristiche islamiche.





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    CITAZIONE (Maurizio 1 @ 6/4/2017, 21:08) 
    Bergoglio sta sempicemente riportando un affermazione che ha sentito dagli stessi musulmani,

    Farebbe bene ad informarsi un po' meglio:





    LEGGERE QUI:
    Le radici dell’antisemitismo islamico:
    https://consulenzaebraica.forumfree.it/?t=73581372
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    CITAZIONE (Vikhyngk podéyah @ 6/4/2017, 12:43) 
    Da un primo ascolto ad una persona che nulla ne sa poteva sembrare questo, dato che il termine non risulta comprensibile ad un esterno e non veniva tradotto. Per quanto con stupore, perchè non mi risultava da nessuna parte, non ho insultato nessuno comprendendo in modo scorretto.

    Se poi per te è un insulto è un problema tuo che non mi riguarda in quanto io non studio con animosità verso cio che studio.

    Non è un problema mio, ma non capiresti.


    Per il resto se sei esaurito forse una camomilla.

    E tu fatti un trapianto di neuroni.

    Ringrazia questi "cretini" che si informano piuttosto, invece di insultare.

    RINGRAZIARE DI COSA?
    TU RINGRAZIA PER LE RISPOSTE.


    Non so quanto sia coerente con un forum di consulenza insultare invece di dare risposte: non è che migliori il tuo risultato.

    Non è un tuo problema.

    Non sono tenuto a sapere tutto di ebraismo.

    Comunque, grazie per la precisazione, visto che ti è costata uno sforzo così immenso anche essere educato.

    Prego.


    Dovrò riascoltare tutto per capire cosa c'entra allora la tevillah in quel discorso, a meno che tu non voglia fare lo sforzo così immenso e insopportabile di spiegarlo ad un cretino come me.

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    Violazione Art.21[/color]

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    Violazione Art.21[/color]

    Violazione Art.21[/color]

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    Fatemi casomai sapere se posso fare altre domande sul video qualora ne necessiti senza essere insultato e se possono scegliermi un altro intelocutore che non sia tu. Grazie.

    É un forum aperto al pubblico, risponde chi ritiene opportuno.
    oppure usa MP con chi ti pare


    CITAZIONE (ashkenazi @ 6/4/2017, 11:18) 
    Non esiste, ma chissà che hai capito.

    Ci sono alcuni passaggi che non ho capito benissimo, ho ascoltato una volta sola, e comunque una certa quantità di spiegazioni sono una novità per me, quindi è comprensibilissimo che possa non aver capito qualcosa, mi necessita almeno un secondo ascolto, ma inutile se non identificavo prima quei termini.
    E se temporaneamente ho avuto il dubbio che potesse trattarsi di un corrispettivo femminile facoltativo non vedo che male ci sia, come anche a non capire tutto a primo ascolto.

    Voi capite sempre tutto senza sbagliarvi mai in prima istanza?

    No ma prima di sparare una cavolata simile almeno ci pensiamo.
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    CITAZIONE (Vikhyngk podéyah @ 6/4/2017, 13:06) 
    Ah, di più, ero stanco, ho avuto una giornata infernale, avevo già ascoltato altri video ed ho voluto per forza sentire anche questo ma ero stanco. Che non esistesse circoncisione femminile lo sapevo, ma mi è venuto il dubbio che potessi aver capito o saputo male, e allora? Ah, dovevo limare la formulazione della domanda.....

    No, tu non hai fatto una domanda, hai fatto un'affernazione gravissima, citando a supporto,
    il Rav capo di Roma.
    Essendo internet un luogo infestato di antisemiti, non gli sarebbe parso vero prendere per oro colato quesa tua affermazione.

    Ah tu eri stanco per la giornata infernale e allora va bene.
    Ed io che è una vita che sento le più infamanti affermazioni
    sull'Ebraismo, Israele, e gli ebrei? Allora non va bene?
    Se una cosa non la sai limitati a domandare senza dare
    per scontato cose inverosimili.
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    CITAZIONE (Vikhyngk podéyah @ 5/4/2017, 19:36) 
    Dimenticavo, in questo video Di Segni parla anche di pratiche di cosiddetta circoncisione femminile, adottata da un certo numero di donne ebraiche in israele (circa il 10/30 per cento, se non ho capito male) e ne dice il nome in ebraico ma non riesco a capirlo. Qualcuno mi può dire come si chiama?

    Ma che accidenti dici?

    Tevillà = Immersione non Circoncisione!


    La circoncisione femminile ebraica non esiste.
    Se non capisci quello che ascolti, non sparare cavolate a vanvera,
    inventandoti fatti o cose che non esistono.
    "Le donne che fanno la tevillà"
    Il significato esoterico del mikvé è l’annullamento della propria persona; la vasca, infatti, contiene una quantità d’acqua in grado di coprire tutto il corpo.
    L’immersione nel mikvé rappresenta il concetto di annullamento assoluto, al punto che neanche un capello può restare fuori dall’acqua. Le lettere della parola ebraica tevillà (immersione) sono le stesse della parola habitùl (annullamento) di colui che riesce a trascendere il proprio ego sottomettendosi alla volontà di Ha-Shèm.

    Non lo so se ci fai o ci sei, ringrazia Abramo che mi ha
    messo in condizione, di non eliminare i cretini.
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    1491372021-7152807

    "Ecco perché integrare l'islam resta soltanto un'illusione"

    Il professore spiegava così i pericoli che incombono sull'Occidente: "Siamo sottoposti a un'invasione"

    Giovanni Sartori, fiorentino, 91 anni (quasi 92), considerato fra i massimi esperti di scienza politica a livello internazionale, da anni è attento osservatore dei temi-chiave di oggi: immigrazione, Islam, Europa.

    Professore su queste parole si gioca il nostro futuro.

    «Su queste parole si dicono molte sciocchezze».

    Su queste parole, in Francia, intellettuali di sinistra ora cominciano a parlare come la destra. Dicono che il multiculturalismo è fallito, che i flussi migratori dai Paesi musulmani sono insostenibili, che l'Islam non può integrarsi con l'Europa democratica...

    «Sono cose che dico da decenni».

    Anche lei parla come la destra?

    «Non mi importa nulla di destra e sinistra, a me importa il buonsenso. Io parlo per esperienza delle cose, perché studio questi argomenti da tanti anni, perché provo a capire i meccanismi politici, etici e economici che regolano i rapporti tra Islam e Europa, per proporre soluzioni al disastro in cui ci siamo cacciati».

    Quale disastro?

    «Illudersi che si possa integrare pacificamente un'ampia comunità musulmana, fedele a un monoteismo teocratico che non accetta di distinguere il potere politico da quello religioso, con la società occidentale democratica. Su questo equivoco si è scatenata la guerra in cui siamo».

    Perché?

    «Perché l'Islam che negli ultimi venti-trent'anni si è risvegliato in forma acuta - infiammato, pronto a farsi esplodere e assistito da nuove tecnologie sempre più pericolose - è un Islam incapace di evolversi. È un monoteismo teocratico fermo al nostro Medioevo. Ed è un Islam incompatibile con il monoteismo occidentale. Per molto tempo, dalla battaglia di Vienna in poi, queste due realtà si sono ignorate. Ora si scontrano di nuovo».

    Perché non possono convivere?

    «Perché le società libere, come l'Occidente, sono fondate sulla democrazia, cioè sulla sovranità popolare. L'Islam invece si fonda sulla sovranità di Allah. E se i musulmani pretendono di applicare tale principio nei Paesi occidentali il conflitto è inevitabile».

    Sta dicendo che l'integrazione per l'islamico è impossibile?

    «Sto dicendo che dal 630 d.C. in avanti la Storia non ricorda casi in cui l'integrazione di islamici all'interno di società non-islamiche sia riuscita. Pensi all'India o all'Indonesia».

    Quindi se nei loro Paesi i musulmani vivono sotto la sovranità di Allah va tutto bene, se invece...

    «...se invece l'immigrato arriva da noi e continua ad accettare tale principio e a rifiutare i nostri valori etico-politici significa che non potrà mai integrarsi. Infatti in Inghilterra e Francia ci ritroviamo una terza generazione di giovani islamici più fanatici e incattiviti che mai».

    Ma il multiculturalismo...

    «Cos'è il multiculturalismo? Cosa significa? Il multiculturalismo non esiste. La sinistra che brandisce la parola multiculturalismo non sa cosa sia l'Islam, fa discorsi da ignoranti. Ci pensi. I cinesi continuano a essere cinesi anche dopo duemila anni, e convivono tranquillamente con le loro tradizioni e usanze nelle nostre città. Così gli ebrei. Ma i musulmani no. Nel privato possono e devono continuare a professare la propria religione, ma politicamente devono accettare la nostra regola della sovranità popolare, altrimenti devono andarsene».

    Se la sente un benpensante di sinistra le dà dello xenofobo.

    «La sinistra è vergognosa. Non ha il coraggio di affrontare il problema. Ha perso la sua ideologia e per fare la sua bella figura progressista si aggrappa alla causa deleteria delle porte aperte a tutti. La solidarietà va bene. Ma non basta».

    Cosa serve?

    «Regole. L'immigrazione verso l'Europa ha numeri insostenibili. Chi entra, chiunque sia, deve avere un visto, documenti regolari, una identità certa. I clandestini, come persone che vivono in un Paese illegalmente, devono essere espulsi. E chi rimane non può avere diritto di voto, altrimenti i musulmani fondano un partito politico e con i loro tassi di natalità micidiali fra 30 anni hanno la maggioranza assoluta. E noi ci troviamo a vivere sotto la legge di Allah. Ho vissuto trent'anni negli Usa. Avevo tutti i diritti, non quello di voto. E stavo benissimo».

    E gli sbarchi massicci di immigrati sulle nostre coste?


    «Ogni emergenza ha diversi stadi di crisi. Ora siamo all'ultimo, lo stadio della guerra - noi siamo gli aggrediti, sia chiaro - e in guerra ci si difende con tutte le armi a disposizione, dai droni ai siluramenti».

    Cosa sta dicendo?

    «Sto dicendo che nello stadio di guerra non si rispettano le acque territoriali. Si mandano gli aerei verso le coste libiche e si affondano i barconi prima che partano. Ovviamente senza la gente sopra. È l'unico deterrente all'assalto all'Europa. Due-tre affondamenti e rinunceranno. Così se vogliono entrare in Europa saranno costretti a cercare altre vie ordinarie, più controllabili».

    Se la sente uno di quegli intellettuali per i quali la colpa è sempre dell'Occidente...

    «Intellettuali stupidi e autolesionisti. Lo so anch'io che l'Inquisizione è stata un orrore. Ma quella fase di fanatismo l'Occidente l'ha superata da secoli. L'Islam no. L'Islam non ha capacità di evoluzione. È, e sarà sempre, ciò che era dieci secoli fa. È un mondo immobile, che non è mai entrato nella società industriale. Neppure i Paesi più ricchi, come l'Arabia Saudita. Hanno il petrolio e tantissimi soldi, ma non fabbricano nulla, acquistano da fuori qualsiasi prodotto finito. Il simbolo della loro civiltà, infatti, non è l'industria, ma il mercato, il suq».

    Si dice che il contatto tra civiltà diverse sia un arricchimento per entrambe.


    «Se c'è rispetto reciproco e la volontà di convivere sì. Altrimenti non è un arricchimento, è una guerra. Guerra dove l'arma più potente è quella demografica, tutta a loro favore».

    E l'Europa cosa fa?

    «L'Europa non esiste. Non si è mai visto un edificio politico più stupido di questa Europa. È un mostro. Non è neppure in grado di fermare l'immigrazione di persone che lavorano al 10 per cento del costo della manodopera europea, devastando l'economia continentale. Non è questa la mia Europa».

    Qual è la sua Europa?


    «Un'Europa confederale, composta solo dai primi sei/sette stati membri, il cui presidente dev'essere anche capo della Banca europea così da avere sia il potere politico sia quello economico-finanziario, e una sola Suprema corte come negli Usa. L'Europa di Bruxelles con 28 Paesi e 28 lingue diverse è un'entità morta. Un'Europa che vuole estendersi fino all'Ucraina... Ridicolo. Non sa neanche difenderci dal fanatismo islamico».

    Come finirà con l'Islam?

    «Quando si arriva all'uomo-bomba, al martire per la fede che si fa esplodere in mezzo ai civili, significa che lo scontro è arrivato all'entità massima».


    Luigi Mascheroni - Mer, 05/04/2017 - 08:00
    www.ilgiornale.it/news/spettacoli/e...ne-1382714.html
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    Original Video - More videos at TinyPic
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    CITAZIONE (Xabarnax @ 3/4/2017, 13:40) 
    Sì, cerco analogia con la crocifissione. Ho letto questa modalità a + diciamo di infilzare l'agnello. Ci sono dei riscontri di ciò?

    Ma perchè non rifletti pacatamente e senza agitarsi.
    Supponiamo che tu fossi un agnello ed io e io ti volessi mettere sul
    girarrosto,
    Dove pensi che te lo infilerei lo spiedo?
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    CITAZIONE (Negev @ 3/4/2017, 14:06) 
    L'analogia con l'anello non c'entra

    Sono duemila anni che provano ad attaccare l'appendice
    "vangeli" alla Torah e non ci riescono.
    Non riescono proprio a far quadrare il cerchio, questo
    succede quando ad un film completo, vogliono aggiungere
    un sequel, (per far soldi) ma che non ha niente a che
    spartire con l'originale, o meglio con gli originali,
    in quanto il cristianesimo ha depredato a man bassa anche
    da altre civiltà, romane, egiziane, ecc....



    Hanno tolto anche il secondo comandamento per far quadrare il cerchio,
    ma non quadra e adesso vengono qui ancora a cercare l'analogia.

    Una Pasqua di duemila anni fa

    GESU-E-BARABBAI Vangeli collocano l’arresto e la crocifissione di Gesù nei giorni intorno alla Pasqua, la principale festività ebraica, di duemila anni fa.

    Questo episodio viene trattato dalla quasi totalità degli storici come un fatto veramente avvenuto, lasciando la risurrezione alla fede di ciascuno, oppure, dalle correnti miticiste che vogliono che Gesù non sia mai esistito, come un fatto allegorico con diverse interpretazioni.

    Dirò subito che queste brevi note vogliono propugnare questa seconda ipotesi, ma forse in un modo alquanto originale perché si seguiranno le indicazioni, presentate in altri precedenti articoli, che il racconto evangelico sia basato su un canovaccio allegorico avente contenuti di una teologia solare, ovvero di una astrologia. (Si veda ad esempio l’articolo I Vangeli erano, e sono, racconti allegorici).

    Torniamo, quindi, alla Pasqua descritta nei Vangeli cristiani e cerchiamo di capire l’allegoria in essi contenuta.

    Prima dell’arresto di Gesù avviene l’ultima cena e Gesù si preoccupa di trovare un posto per l’occasione.

    In Mc 14,13-14 leggiamo: “Allora mandò due dei suoi discepoli dicendo loro: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo e là dove entrerà dite al padrone di casa: Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, perché io vi possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli“.

    Il termine Pasqua, in Ebraico Pesach, significa passare, scavalcare, salvare (si riferisce infatti all’angelo che preserva gli ebrei dalla strage dei primogeniti in Egitto) ed è quindi simbolo di salvezza e gratitudine verso il loro Dio, ma gli ebrei l’hanno importata dall’Egitto in cui veniva celebrata con la processione della Festa del vascello di Iside, come ci dice Apuleio nelle Metamorfosi. Questa festa, arrivata anche a Roma nei primi secoli, veniva celebrata dagli Egizi ogni anno, con la luna piena dopo l’equinozio di primavera, perché voleva essere un auspicio per il nuovo anno di navigazione e di commercio che iniziava in quel giorno, quando, cioè, la luce sopravanza le tenebre, finisce l’inverno e avviene la rinascita della natura. Sopra la bianca vela della navicella erano impressi i voti per cominciare una felice navigazione, ma era anche il modo per ricordare il mitologico viaggio fatto da Iside (Luna) per recuperare i pezzi dispersi di Osiride (Sole) per farlo risorgere (Si veda anche il capitolo Spiegazione dei viaggi di Iside in La Favola di Cristo, Quattro capitoli estratti da L’origine di tutti i culti di Charles Francois Dupuis).

    La Pasqua degli Ebrei, come quella egizia festeggiata nel giorno della prima luna piena dopo l’equinozio di primavera, era anche un punto fermo del loro calendario perché esso si riadattava ogni anno dovendo ricorrere sempre il 14 Nisan, il quattordicesimo giorno del ciclo lunare in cui avviene l’equinozio di primavera, primo mese dell’anno. I Cristiani la sposteranno poi alla domenica successiva per mettere in risalto la risurrezione rispetto alla morte avvenuta di venerdì.

    Ma perché questo giorno di luna piena aveva un così importante significato?

    Esso deriva dalla sizigia fra Iside e Osiride, della Luna e del Sole, che si uniscono e la loro unione raggiunge l’apice nel quattordicesimo giorno del ciclo lunare, quello in cui la Luna-Iside si riempie della Luce del suo sposo Sole-Osiride. Ciò avviene ogni mese ma la sizigia all’equinozio di primavera era considerata sacra perché in quel mese risorge la natura.

    Questo quattordicesimo giorno corrisponde all’ultimo pezzo di Osiride ritrovato, il pene fecondante.

    Ci dice infatti Plutarco, Iside e Osiride, IV,11: “Festeggiano il plenilunio del mese “Famenoth” chiamandolo “entrata d’Osiride nella Luna”, che è il principio di primavera; e cosi riponendo la virtù d’Osiride nella Luna dicono che Iside (significante la generazione) si congiunge con lui”.

    Da questa unione la terra ne trarrà il beneficio di essere anch’essa fecondata e potrà generare i suoi frutti che permetteranno di continuare a nutrirsi dopo un inverno freddo e sterile.

    La Pasqua è quindi simbolo di risurrezione per la natura ma lo è anche per il suo responsabile, il Sole. Infatti dopo l’equinozio di primavera, dopo Pasqua, il sole giovane e ancora inefficace, chiamato dagli egizi Arpocrate, viene sostituito da un sole maturo che esplica tutta la sua potenza generativa: Horus vecchio. (Questa alternanza è anche descritta nei vangeli cristiani con la morte di Gesù e la liberazione di Barabba; si veda a tale proposito l’articolo Barabba: www.academia.edu/11862196/Barabba

    L’inizio della primavera è stato festeggiato da tutti i popoli in tutti i tempi, non solo dagli egizi e dagli ebrei ma anche dai Greci, dai Romani (carrus navalis), dai popoli nord europei. Nel IV secolo la festa cristiana fu scissa in due, la parte dei festeggiamenti sfrenati fu anticipata di quaranta giorni e nacque il carnevale.

    Il passo di Marco, citato all’inizio, è invece l’indizio di un’altra allegoria rinchiusa nei Vangeli: Gesù è il Messia di una nuova Era gnostica. Infatti l’uomo con la brocca d’acqua è un riferimento alla costellazione dell’Acquario, il passaggio alla prossima Era: il sacrificio di Gesù nell’era dei Pesci, nella sua crocifissione a Pasqua, permetterà il passaggio alla vita eterna nel tempo che verrà (l’Era dell’Acquario), il passaggio dal mondo delle tenebre al mondo della luce (esseno), dalla morte alla risurrezione (egiziano), dalla dannazione alla salvazione (cristiano). (Altri dettagli in Cristianesimo e Mitraismo)



    Luce-tenebre, bene-male, vita-morte sono tutte dicotomie associate a giorno-notte e estate-inverno che cadenzano il ritmo della vita. Fra di esse, una sola è una trasformazione irreversibile: vita-morte, e da sempre tutte le religioni hanno cercato di renderla reversibile: morte-risurrezione.

    Pier Tulip
    http://apocalisselaica.net/una-pasqua-di-duemila-anni-fa/
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    Chi me l'avesse detto che mi sarei messo a postare le ricette di cucina licklips

    Io veramente l'ho sempre mangiato arrosto con patate, comunque questa sembra
    invitante.

    Pesah l'uscita dall'Egitto degli schiavi ebrei nei tempi dei faraoni.
    Il termine Pesah viene dal verbo "pasoach", che vuol dire oltrepassare. L'angelo della morte guidato dal sangue di agnello che ungeva gli stipiti delle porte delle case degli ebrei, le oltrepassava e ne risparmiava la vita. E gli ebrei, oltrepassando il Mar Rosso, son passati dalla schaivitù alla libertà.
    Ed è di questa libertà che il popolo ebraico ha fatto un valore fondamentale, un bene supremo.
    Durante la sua storia questo popolo ha oltrepassato innumerevoli volte dal rischio della morte alla vita, dalla prigionia alla libertà ed è ancora vivo.
    Egiziani, babilonesi, persiani, greci, romani, il Terzo Reich, tutti i nemici sono scomparsi, mentre il popolo ebraico continua ad essere tutt'oggi quello che è sempre stato e mentre tutto passa, lui rimane, nonostante i nuovi nemici.
    Offesi, calpestati, umiliati, attraversati ma VIVI e LIBERI.
    Ed è ciò che ogni anno si festeggia a Pesah.

    Questa ricetta è una specialità degli ebrei marocchini di Meknès e Fez per la Pasqua ebraica. Come d'abitudine in Marocco, dove le due culture si mescolano attraverso il cibo, i piatti di festa sono dolci. Se siete scettici per la quantità di miele riportato, provate a metterne un solo cucchiaio, e poi ne riaggiungerete, se vorrete.
    Qualche giorno dopo averla realizzata, mi sono accorta che anche Claudia Roden, nel suo libro "The book of jewish food" riporta questa ricetta con il titolo di "agnello all'uva passa e alle mandorle" ed è praticamente uguale, cambiano alcune quantità e Claudia Roden usa olio di arachidi invece di quello di oliva.


    Agnello alle mandorle e miele

    Ingredienti per 6 persone

    1kg di cipolle piccole
    olio extra vergine di oliva
    1 kg di carne di agnello, sia spalla o coscia, tagliata a pezzi
    1 cucchiaino di cannella in polvere
    un pizzico generoso di zafferano
    un cucchiaino colmo di zenzero in polvere
    200 gr di uva passa bionda
    4 cucchiai di miele
    200 gr di mandorle pelate
    sale
    pepe


    Nell'olio caldo far soffriggere le cipolle e la carne. Al dorare la carne aggiungere zafferano, zenzero e cannella e coprire d'acqua. Una volta che bolle, tappare la pentola e far cuocere a fuoco basso per circa due ore, poi si aggiuge il miele e l'uva passa ed eventualmente un'altro poco di acqua se si è seccata troppo. Dopodichè si lascia cuocere ancora finché la salsa non sarà ridotta. A parte, in una pedella con qualche cucchiaio d'olio, si fanno saltare le mandorle fino a farle dorare uniformemente.
    Servire caldo, con sopra le mandorle ancora calde.

    Da http://burro-e-miele.blogspot.it/2012/04/a...-per-pesah.html

    CITAZIONE (Negev @ 31/3/2017, 10:43) 
    mai sentito e nemmeno mi pare tanto rilevante.
    cerchi una analogia con "l'agnello" cristiano che fu crocifisso? :D

    Non se ne può piùùùùù!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
    ABRAMOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

    Non vedo ancora l'opzione del Ban!
  11. .
    Che cosa è l'Io?
    Apparentemente un qualcosa che si trova dietro gli occhi al centro del cranio.
    Ma non è così, i volontari di esperimenti in stato di deprivazione sensoriale, si
    sono ritrovati a vivere dopo un po' in una "realtà" parallela simile a sogni, ma
    da svegli, simile a stati di coscienza indotti da sostanze psicotropiche.
    Dunque, cos'è l'"io"? Quel qualcosa che ti fa dire: "Io sono io"? I tuoi ricordi?
    No, quelli sono i tuoi ricordi.
    I tuoi pensieri? No, quelli sono i tuoi pensieri che oscillano dal passato al futuro,
    ma non sei tu.
    Allora cosa è l'io? Sappiamo molto dell'Io dal punto di vista scientifico e filosofico:
    struttura psichica organizzata... personalità umana....ecc.....
    Ma non sappiamo cos'è; scientificamente a tutt'oggi è stato dimostrato che si tratta di
    un particolare tipo di energia principalmente collegata ai microtuboli di alcune cellule
    cerebrali, che si estende oltre il nostro corpo fisico, è stato inoltre dimostrato che
    ogni particella subatomica è connessa non localmente con tutte le altre particelle
    dell'universo (entanglement) azzerando così la velocità della luce.
    Pertanto cos'è l'Io? Illusione.
  12. .
    CITAZIONE (Vikhyngk podéyah @ 30/3/2017, 15:12) 
    sempre fantasmagorico cherry picking a gogò.

    cherry-wallpaper-16

    Ammiratissimi per la tua conoscenza di questa allocuzione
    inglesi, buana.

    Cherry picking:
    La frase in lingua inglese cherry picking indica una fallacia logica
    che si esplica nel selezionare le sole prove a sostegno della propria
    tesi ignorando le prove ...

    Dove sarebbe questa fallacia logica a gogò, buana?

    A./Andalù portalo via.
  13. .
    CITAZIONE (Eterea @ 30/3/2017, 15:45) 
    E in tutto questo ragionamento continua a picchiarmi in testa la parola “Volontà”, che questo Nulla fosse il risultato della Volontà di non esercitare la Volontà? Che la contrazione coincida più che altro con “il libero arbitrio”?

    Sì, nello Tzimtzum (lo spazio vuoto), le "scintille" hanno il libero arbitrio, ma possono
    percepire solo il mondo "apparentemente materiale" e, a secondo del loro grado di sviluppo,
    a volte anche qualcosa in più.
    In pratica coesistono sia i mondi "materiali" che "spirituali", il limite è la nostra percezione.
    Il libero arbitrio paradossalmente esiste e non esiste allo stesso tempo; esiste per noi che
    abbiamo l'illusione del tempo, ma nella Realtà esiste solo “l'eterno presente”
    (come giustamente hai osservato), per cui, in il mondo è “un pensiero di Dio”.
    Lui è il Padrone della Realtà.
    L'illusione ci fa identificare con i nostri corpi (materia densa destinata a sparire), in realtà
    il nostro essere fa parte dell'Essere Infinto, pertanto non possiamo morire in quanto non
    siamo mai nati.
    Una frase classica della cabalah è: "Lui è il Luogo del Mondo, ma il Mondo non è il Suo Luogo"
    Paradosso che riflette la situazione in cui ci troviamo essendo noi stessi “parte” di Dio, ma non
    ne abbiamo consapevolezza.
  14. .
    CITAZIONE (Eterea @ 28/3/2017, 14:40) 
    1. Secondo alcuni D-o si è “ritirato” per lasciar spazio alla creazione, ma se D-o E', se è Tutto, allora non dovrebbe essere anche lo stesso vuoto generato dalla sua “ritirata”?
    2. Se fosse anche quel vuoto allora che significato bisogna attribuire al concetto di “ritirata”, in che chiave va interpretato?

    L'Infinito che si "ritrae" allora non è più infinito.
    La caballah parla di "contrazione".
    Parlare di infinito in termini "finiti" è praticamente impossibibile,
    per forza di cose, se lo vogliamo, dobbiamo, se non seguiamo la
    via scientifica bensì quella filosofica (cabal) fare uso di metafore.
    Quindi dovremmo immaginare un Campo Energetico Infinito,
    produrre all'interno di sè stesso un "sottocampo delimitato da
    una "bassa" frequenza vibrazionale.
    Questo mondo "apparentemente" circoscritto è il creato.

    CITAZIONE
    3. Possibile che per “vuoto” si intenda proprio il piano fisico (Il Creato)
    e che questo non sia il risultato ottenuto grazie al vuoto, ma che sia il
    vuoto stesso?

    No. Dio è infinito è anche quel vuoto.

    CITAZIONE
    4. Nel dire questo mi vengono alla mente coloro che sostengono che
    l'inferno non sia altro che la lontananza da D-o, l’Assenza di D-o; ma
    se D-o è ovunque, allora il problema sarebbe illusorio in quanto relativo
    solo dalla nostra incapacità di coglierlo, giusto?

    Esattamente, il problema è illusorio, l'inferno e il paradiso sono stati dell'essere.

    CITAZIONE
    Può essere per tanto che il Creato diventi il Vuoto stesso (ritirata di D-o)
    a causa della nostra limitata percezione di ciò che trascende il piano fisico?
    Della nostra incapacità di cogliere D-o?

    Non c'è "Vuoto" Dio è infinito.

    CITAZIONE
    5. Può essere che il piano fisico coi suoi limiti, non sia altro che una grande
    illusione? Che D-o sia costantemente manifesto, ma siamo noi che non
    sappiamo sentirlo, riconoscerlo?

    Esattamente.

    "La realtà è una illusione molto persistente."
    A. Einstein

    CITAZIONE
    Può essere che la nostra condizione limitata non sia una conseguenza del
    piano fisico, ma invece sia il piano fisico una la conseguenza della nostra
    bassa e gretta coscienza/consapevolezza? Che si sia in questo senso “creatori”
    della nostra realtà?

    Questo è stato scientificamente Provato.
    Fisica quantistica .
    cfr. Planck, Einstein, Heisenberg, Schrödinger, Feynman .......
    Leggi l'"esperimento delle due fenditure" che dimostra che se osservi una
    particella vedi una particella, ma se non la osservi è un'onda.
    Oppure "l'esperimento del gatto" di Schrödinger, che è sia vivo che morto
    fino a qundo non guardi.



    CITAZIONE
    6. Si legge che “D-o trascende il piano fisico” ma se Egli è Tutto come possono
    esserci confini da valicare? Che sia invece più corretto dire che essendo D-o Unità,
    trascende tutti i piani dell’esistenza coesistendo contemporaneamente ogni piano
    d’esistenza in quando nella Sua Unità Egli è tutti i piani dell’esistenza?

    Giustissimo.



    CITAZIONE
    7. Ma se D-o è Tutto e Indivisibile, cosa sono le Emanazioni divine,
    le scintille divine?

    Si definiscono "scintille divine esiliate da Tohu", incorporate in basso
    nella creazione fisica.
    (La terra era informe (tohu) e deserta (bohu)

    CITAZIONE
    8. Ma se D-o è Tutto e permea ogni cosa, vuol dire che è “solo”
    anche in noi?

    Esiste solo Lui.

    CITAZIONE
    9. Possibile che torni tutto ai punti 4 e 5? Che il solo problema è la nostra coscienza/consapevolezza derivante dalla nostra limitata capacità di interpretazione della Realtà?

    Sì.

    ------------------------------------------------------------------------------------------------------------


    ~ ALBERT EINSTEIN ~
    "La vita e la morte confluiscono in uno, e non c'è né evoluzione né destino;
    soltanto essere".


    «Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo 'universo', una parte limitata nel tempo e nello spazio.
    Sperimenta se stesso, i pensieri e le sensazioni come qualcosa di separato dal resto, in quella che è una specie di illusione ottica della coscienza.
    Questa illusione è una sorte di prigione che ci limita ai nostri desideri personali e all'affetto per le poche persone che ci sono più vicine.
    Il nostro compito è quello di liberarci da questa prigione, allargando in centri concentrici la nostra compassione per abbracciare tutte le creature viventi e tutta la natura nella sua bellezza»
    "...analizzando e valutando ogni giorno tutte le idee, ho capito che spesso tutti sono convinti che una cosa sia impossibile, finché arriva uno sprovveduto che non lo sa e la realizza..."
    "La mente intuitiva è un dono sacro e la mente razionale è un fedele servo. Noi abbiamo creato una società che onora il servo e ha dimenticato il dono"
    "La scienza senza la religione è zoppa. La religione senza la scienza è cieca"
    "La mia religione consiste di un'umile ammirazione per l'illimitato spirito superiore che rivela se stesso nei leggeri dettagli che siamo capaci di percepire con la nostra mente gracile e debole"
    "Tanto più avanza l'ulteriore evoluzione del genere umano, tanto più certo mi sembra quel sentiero verso la genuina religiosità che non si adagia sulla paura della vita, sulla paura della morte e sulla fede cieca"
    "Ogni persona seriamente risoluta nella ricerca della scienza diventa convinta che nelle leggi dell'Universo si manifesta uno spirito - uno spirito di gran lunga superiore a quello dell'uomo, e uno di fronte al quale noi, con i nostri modesti poteri, dobbiamo sentirci umili"
    "Il sentimento religioso degli scienziati prende la forma di un entusiastico stupore di fronte all'armonia della legge naturale, che rivela una intelligenza di tale superiorità che, comparati con essa, tutto il sistematico pensiero e l'azione del genere umano non ne sono che un riflesso completamente insignificante"
    "La cosa più bella che possiamo sperimentare è il mistero; esso è la sorgente di tutta la vera arte e la vera scienza"
    "Tutto il nostro lodato progresso tecnologico - la nostra molta civiltà - è come la scure nella mano di un criminale patologico"
    "Dovremmo stare attenti a non fare dell'intelletto il nostro Dio; esso ha, certamente, muscoli potenti, ma nessuna personalità"
    "Chiunque si accinga a eleggere se stesso come giudice del vero e della conoscenza è affondato dalla risata degli dei"
    "Quando la soluzione è semplice, Dio sta rispondendo"
    "Dio non gioca a dadi con l'universo. Dio è sottile ma non è malizioso"
    "L'uomo che considera la propria vita e quella dei suoi simili senza senso non è soltanto sfortunato ma è quasi squalificato per vivere"
    "L'autentica religione è il vero vivente; vivente tutt'uno con l'anima, tutt'uno con la bontà e la rettitudine"
    "Due cose mi ispirano soggezione - i cieli stellati sopra e l'universo morale dentro"
    "Sono convinto che alcune attività e pratiche, politiche e sociali, delle organizzazioni cattoliche sono dannose e pericolose per la comunità intesa nel suo insieme, qui e dovunque"
    "Mi fa arrabbiare come nient'altro l'insieme di dicerie che girano sul mio conto. Io non credo affatto in un Dio personale che giudica l'uomo per il suo operato"
    "Non posso immaginare un dio che premi e punisca gli oggetti della sua creazione, i cui fini siano modellati sui nostri - un dio, in breve, che non è che un riflesso della fragilità umana. Né posso credere che un individuo sopravviva alla morte del suo corpo, sebbene gli animi deboli nutrano tali opinioni per paura o per ridicolo egoismo"






    .
  15. .
    CITAZIONE (acarlo @ 29/3/2017, 18:18) 
    Eterea, d'accordo, la realtà è complessa. Ma allora cerchiamo di affrontarla e capirla, con metodi scientifici basate su delle prove, senza fuggire e senza lasciarci suggestionare da fantasie basate sul niente.

    http://www.lescienze.it/news/2014/09/27/ne...istico-2308668/
1737 replies since 14/10/2007
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