Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by Ayalon

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    CITAZIONE (Giiseppe @ 27/5/2017, 00:46) 
    Molto interessante davvero. Colgo l'occasione per chiedere se qualcuno sappia qualcosa dell'osservazione che sarebbe stata fatta, per la prima volta, da un rabbino di Praga, H. M. D. Weissmandel, secondo cui "se saltiamo 50 lettere, altre 50 e altre 50 ancora, troviamo la parola "torah" scritta all'inizio del libro del Genesi".
    Gli stessi salti nella sequenza numerica consentirebbero di trovare la parola "torah" nell'Esodo, nei Numeri e nel Deuteronomio, il secondo, il quarto e il quinto dei libri di Mosè. ( questo metodo non sarebbe applicabile al terzo libro, il Levitico ). Ho provato a controllare sul testo della bibbia in ebraico che ho a casa ma (non avendo il tempo di fare una verifica sistematica seria) vorrei sapere dove procurarmi un testo serio al riguardo, magari con testo biblico in ebraico a fronte (ovviamente non sono interessato a quello che si trova in internet qualora non presenti adeguate garanzie di attendibilità).
    Qualora nessuno possa fornire notizie al riguardo ne approfitto per augurare a tutti sogni d'oro
    Giuseppe

    Porebbe interessarti leggere "Codice Genesi":
    https://www.macrolibrarsi.it/libri/__codic...ione-finale.php
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    CITAZIONE (Maurizio 1 @ 25/5/2017, 00:02) 
    Deuteronomio 34:6

    E il SIGNORE lo seppellì (Mose')nella valle, nel paese di Moab, di fronte a Bet-Peor; e nessuno fino a oggi ha mai saputo dove è la sua tomba.

    Ecco un altro verso che da molta evidenza di un narratore diverso e lontano nel tempo da Mose'.

    Bravo, hai vinto la bambolina.
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    Nel giorno che è festa di Yerushalaim ma anche, nuovamente, tempo di dolore e di orrore, una riflessione può scaturire proprio dal nome di questa città, Yerushalaim.

    Secondo alcuni midrashim, il nome Yerushalaim è la sintesi voluta dal Signore di due diversi appellativi con i quali – in altrettanti episodi della Torah aventi come protagonista il patriarca Abramo – vengono ricordati la città e il monte ad essa legato dove, secondo la tradizione, sarebbe stato edificato il Santuario. Dei due episodi cui fa riferimento il midrash, uno è molto noto, si tratta della “akedah”, la prova a cui l’Eterno sottopone Abramo, fino al punto in cui il patriarca si dispone ad offrire in sacrificio il figlio Isacco già avvinto sull’altare (da cui il termine ebraico) per essere poi fermato dal richiamo divino (Genesi 22,1-19). L’altro episodio, meno conosciuto, ha come protagonista Malkizedek re di Shalem, che viene incontro ad Abramo allorquando il patriarca è di ritorno dopo aver liberato il nipote Lot e molti altri prigionieri catturati in un episodio di guerre locali (Genesi 14, 1-24).

    Il midrash si esprime così: “Disse il Santo, benedetto Egli sia: Abramo l’ha chiamata “Ir’eh" - "vedrà”, come è detto: Abramo chiamò il luogo ( dove era stato messo alla prova dal Signore) "Hashem Ir’eh - D.O vedrà" Shem ( il midrash identifica con Shem il re Malkizedek) l’ha chiamata “Shalem” . Se la chiamerò “ Ir’eh” , come scelto da Abramo, si risentirà Shem, il giusto; se la chiamo “Shalem”, come voluto da Shem, si risentirà Abramo, il giusto. La chiamerò Yerushalaim, che comprende il nome dato da entrambi”( Bereshit Rabbà 56,10).

    Il nome “Shalem” contiene un evidente richiamo alla parola “Shalom” che indica la pace; l’espressione “Ir’eh”, secondo alcune spiegazioni, può alludere al termine “ir’ah” che indica il sentimento di reverente timore di D.O; in ogni caso la prima parte del nome di Yerushalaim , secondo il midrash si richiama direttamente all'evento della “prova del sacrificio”. La conclusione dell’episodio manifesta che non era mai stata intenzione del Signore che Isacco venisse immolato; secondo un midrash , Abramo aveva interpretato come richiesta del Signore di offrire il figlio in sacrificio un’espressione con la quale in realtà D.O intendeva ordinare al patriarca di condurre Isacco a compiere un’offerta sacrificale: “ Disse il Santo, benedetto Egli sia, ad Abramo: quando ti ho detto di prendere Isacco non intendevo dire di immolarlo, solo di farlo salire sul monte” (Bershit Rabbà 56,8) . Uno dei significati della prova era proprio portare il patriarca ad essere inconfondibile esempio di un servizio rivolto a D.O con fede pura, con reverente timore e animo riconoscente della sovranità assoluta del Signore ma anche con purezza di opere, in assoluta,radicale inversione rispetto alle pratiche barbare, violente e disumane con le quali allora – e come vediamo non solo in quei tempi – si riteneva di compiere azioni gradite alle divinità anche con il versare cruentemente sangue umano in nome di presunti atti di fede. Il Signore ha voluto che la città a Lui sacra portasse , nel suo nome, attraverso l’esempio del patriarca Abramo, innanzitutto il ricordo di questo inequivocabile ripudio di qualsiasi appannaggio di sacralità a gesto orrendi, che fosse chiaro fin dalle origini che spargere il sangue dei propri o di altrui figli non costituisce atto di fede in D.O ma la più spregevole idolatria, un culto estraneo a qualsiasi valore che abbia a che fare con la venerazione del Signore, D.O Uno.

    Il richiamo allo shalom, alla pace nel nome Yerushalaim, pur richiamandosi ad un episodio cronologicamente precedente nel racconto biblico ( qual è l’incontro di Abramo con Malkizedec) compare nella seconda parte del nome della città, forse perché la pace è il punto d’arrivo, cui deve portarci l’essenza stessa di questa città, nella sua concretezza reale e nella sua dimensione spirituale; per giungere alla pace vera e completa è prima necessario che il messaggio della prova del sacrificio, affrontata e superata da Abramo, venga compreso e fatto proprio da ogni essere umano che si definisce credente in qualche religione. Quando “ Hashem ir’è”, quando “il Signore vedrà” che gli uomini tutti hanno ripudiato questi orrendi servizi a culti barbari ,ad idolatrie che sono estranee all’uomo quanto a D.O, allora il nome della città sarà veramente completo,sarà “ Yerushalaim” che vedrà la pace, dalle sue vie e piazze e mura uscirà la parola dell’Eterno, che tutti gli uomini, liberamente e spontaneamente, aneleranno di ascoltare e mettere in pratica: “ Andranno molti popoli e diranno: - venite che saliremo sul Monte del Signore,alla Casa del D.O di Giacobbe, affinchè Egli ci ammaestri sulle Sue vie, affinchè procediamo nei Suoi sentieri. Perchè da Zion uscirà l’insegnamento e la parola del Signore da Gerusalemme.” (Isaia 2,3).
    Rav Giuseppe Momigliano
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    CITAZIONE (leviticus @ 21/5/2017, 12:12) 
    Ce un qualche parametro oltre alla nostra testa?

    La Torah.
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    CITAZIONE (Amos74 @ 20/5/2017, 22:44) 
    Per il "moderatore" Ayalon:

    Se tu sei uno che "modera", io sono il Presidente della Repubblica.

    Ti ho risposto come semplice utente, altrimenti avrei scritto in rosso.

    CITAZIONE
    Hai risposto al mio intervento con una caterva di insulti e di minacce,

    La mia risposta è ancora lì, non ci sono nè insulti nè minacce,
    a meno che tu non ti riferisca alla tentazione del Ban, ma forse sei nuovo
    del forum e non puoi capire.

    CITAZIONE
    voglio bene a Gesù il Nazoreo anche se non sono cristiano.

    Sì, l'avevo capito, buon pro ti faccia.

    CITAZIONE
    Mi vorresti "bannare"( che brutto neologismo pseudo-anglofilo, usiamo pure un verbo come eliminare o cancellare, Dante ringrazierà)?

    Qui si usa dire così, non è una mia idea, comunque nel caso dovesse accadere, terrò presente e dirò: "Ti ho cancellato"

    CITAZIONE
    Fai pure, accomodati,non mi interessano le tue minacce;

    É evidente che non sei mai stato minacciato in vita tua, non sai cosa è una minaccia.

    CITAZIONE
    gli altri utenti capiranno che sarà stato un atto di repressione pura e semplice per un intervento che ti ha dato fastidio

    Ognuno capisce quello che capisce, non è un problema.

    CITAZIONE
    consulenza sulle parole di una sua opera a chi mi devo rivolgere, agli shintoisti?

    Era riferito alla tua solerzia di suscitare dibattiti.

    CITAZIONE
    prima di insultarmi e minacciarmi?

    Non voglio ripetermi.

    CITAZIONE
    esattamente come da sempre fanno i papi della chiesa cattolica.

    Credo che una leggera documentazione in merito non ti farebbe male.

    CITAZIONE
    Vorrei che Abramo intervenisse nella questione, per accertare se vi siano gli estremi per la mia eliminazione dal forum.

    Sei stato bann oops eliminato?

    CITAZIONE
    spero tu voglia richiamare il "moderatore" Ayalon ad essere veramente "moderato" e non estremista ed intollerante.

    Vedrai che stasera Abramo, mi sculaccerà di brutto.

    CITAZIONE
    Sono molto triste.

    Don't worry, be happy, vengo da un posto in cui gli uomini erano uomini e le pistole cantavano.

    CITAZIONE
    Shalom a tutti (anche ad Ayalon, voglio precisarlo).

    Grassie Shalom anche a te.

    Edited by Ayalon - 21/5/2017, 11:51
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    CITAZIONE (Amos74 @ 20/5/2017, 16:24) 
    bensì stimolare il dibattito presso questo forum e soprattutto richiedere una consulenza ebraica sul tema.

    A parte che ti bannerei subito, ma ho promesso ad Abramo di fare il bravo.
    Non ti commento e basta, venite qui solo per cercare la conferma della vostra fede, fareste meglio a non venire. Qui c'è poco da dibattere, forse hai sbagliato forum.

    Basta un ebreo che dice una frase la storpiate, la travisate, le date la spiegazione che più vi piace,
    e poi parlate di autorità ebraiche e volete i dibatiti.
    Noi abbiamo solo Una Autorità ed Una Torah senza minoranze o maggioranze.
    Non abiamo ne papi neè preti da cui dipendiamo.

    CITAZIONE
    Cito di seguito alcuni estratti di due opere estremamente interessanti che mi hanno molto colpito: una è “Il vangelo ebraico” dell’israelita americano prof. Daniel Boyarin, esperto talmudista ed ebreo ortodosso; l’altra è “L’origine dei dogmi cristiani” di rav Elia Benamozegh (1823-1900), una delle più illustri figure dell’Ebraismo italiano del 19esimo secolo (questo secondo libro è ancora da parte mia in fase di lettura).

    Daniel Boyarin

    Membro della facoltà di base presso il minore in Gay e Lesbian Studies e del Gruppo di laureati in storia antica e archeologia mediterranea e l'accento posto nelle donne, nella sessualità, negli studi di genere e nella facoltà di base del Centro per lo studio della cultura sessuale
    Da “Il vangelo ebraico” del prof. Daniel Boyarin (editore Castelvecchi)


    CITAZIONE
    lte autorità ebraiche, forse addirittura la maggioranza, hanno interpretato Isaia 53 fino al periodo moderno come un testo riguardante il Messia. Fino a pochi secoli fa, la lettura allegorica era in netta minoranza." (pag. 134)

    CITAZIONE
    "Il Messia sofferente che espia i nostri peccati è stata un'idea assai comune nella storia della religione ebraica, anche molto prima della separazione dal cristianesimo. L'idea di un Messia sofferente è presente tanto nell'ebraismo antico quanto in quello medievale moderno. Questo fatto, come minimo, mette in dubbio il clichè secondo il quale la formazione e l'accettazione di questa idea da parte dei seguaci di Gesù abbia costituito un punto di rottura necessario e assoluto con la religione di Israele. Il Messia sofferente è parte integrante della tradizione giudaica dall'antichità alla modernità. Il Vangelo attinge quindi dalla tradizione ebraica, e non solo: questa idea è rimasta ebraica per molto tempo dopo la separazione dal cristianesimo nella tarda antichità." (pag. 132)

    Ci sono traduzioni sballate vedi la LVXX per compiacere i gentili, traduttori che non avevano la minima idea di ciò che traducevano. Le cose sono complesse...


    CITAZIONE
    Da “L’origine dei dogmi cristiani “di rav Elia Benamozegh (editore Marietti)



    “Un’idea equivalente a quella di Verbo, un’altra a quella di Figlio e di Padre, una qualche distinzione trinitaria, e in generale la dottrina dell’’emanazione: tutte cose che si cercherebbero invano nell'Ebraismo essoterico, ma che costituiscono veramente la base degli insegnamenti cabbalistici (pag. 25)


    “Quando studieremo il personaggio di Maria, vedremo che l’attributo Madre di Dio riferito alla madre terrestre di Gesù risale a quella origine ( cabbalistica, n.d.r.) ,e anche Gesù è rivestito di un altro degli appellativi favoriti dalla Qabbalah, quello di figlio di Dio” (pag. 27)


    “L’esistenza nel Cristianesimo di dottrine misteriose trafugate dai santuari farisaici, penetra sempre di più nelle nostre convinzioni” (pag. 87)

    Povero Elia, in ogni famiglia ci sono le disgrazie, ciò vale meno di zero.


    Mi dispiace per il buon Elia, ma se ha detto questo ha toppato alla grande.

    CITAZIONE
    “Quando studieremo il personaggio di Maria, vedremo che l’attributo Madre di Dio riferito alla madre terrestre di Gesù risale a quella origine ( cabbalistica, n.d.r.) ,e anche Gesù è rivestito di un altro degli appellativi favoriti dalla Qabbalah, quello di figlio di Dio” (pag. 27)
    “L’esistenza nel Cristianesimo di dottrine misteriose trafugate dai santuari farisaici, penetra sempre di più nelle nostre convinzioni” (pag. 87)

    Ripeto se ognuno ha le proprie disgazie in famiglia, se Benamozegh aveva i suoi motivi per uscirsene con simili bischerate, aveva i suoi problemi e ciò non significa niente, nulla, zero.

    CITAZIONE
    Mi interesserebbe molto conoscere il parere degli esperti del forum ( e di tutti coloro che vogliano intervenire, naturalmente!) sui due libri sopra citati, scritti da due ebrei ortodossi i quali, in contesti temporali ed ambientali molto differenti, sostengono l’origine genuinamente ebraica anche di quei punti teologici del Cristianesimo che sembrano comportare una rottura con la tradizione religiosa d’Israele, come ad esempio l’interpretazione messianica del “servo sofferente” di Isaia 53 o quella molto particolare di Daniele 7, o addirittura la teologia dell’incarnazione o della Trinità ( intese da rav Benamozegh, se ho capito bene, come connessi agli insegnamenti esoterici propri della Qabbalah).

    N.C. Altrimenti Abramo mi rileva gli ultrapoteri.

    Il vangelo ebraico

    Nel luglio del 2008 il "New York Times" pubblicava in prima pagina la notizia del ritrovamento di un'antica tavola ebraica, risalente a prima della nascita di Cristo, che riportava una profezia: l'annuncio di un Messia che sarebbe risorto tre giorni dopo la morte.

    SI ACCENNA A UN «SIMONE» CHE AVREBBE GUIDATO UNA RIVOLTA CONTRO I ROMANI
    La tavola che racconta la storia
    del messia risorto prima di Cristo
    L'interpretazione dell'iscrizione su un reperto del Mar Morto divide gli studiosi

    E' uno dei reperti storici più controversi dell'antichità e la sua dubbia interpretazione da circa un decennio causa interminabili dibattiti tra insigni studiosi internazionali. Si tratta di una tavola di pietra, scoperta circa dieci anni fa vicino al Mar Morto e lunga circa 90 cm. Su di essa sono iscritti 87 versi in ebraico che narrano la storia di un Messia che sarebbe risorto tre giorni dopo la sua morte. Niente di nuovo se si pensa alla storia di Cristo narrata nei Vangeli, ma vi è un particolare davvero singolare: il reperto storico risalirebbe ad un’epoca antecedente alla nascita di Gesù. A riproporre il mistero di questa tavola di pietra, conservata all'Israel Museum di Gerusalemme, è il New York Times: il quotidiano della Grande Mela afferma che nuovi interessanti particolari su questo reperto saranno rivelati nei prossimi giorni durante una conferenza che si terrà nello stesso museo di Gerusalemme per festeggiare i 60 anni dalla scoperta dei Manoscritti del Mar Morto (i preziosissimi frammenti archeologici ritrovati in undici grotte nell'area di Qumran a metà del Novecento)

    STORIA - Scoperta da un antiquario giordano e in seguito comprata dal collezionista svizzero di origine ebraiche David Jeselshon, secondo alcuni studiosi questa tavola di pietra metterebbe seriamente in discussione l’originalità del Cristianesimo e della resurrezione di Cristo. Gran parte del testo riporterebbe passi dell’antico Testamento, specialmente i libri dei profeti Daniele e Zaccaria in cui l’angelo Gabriele presenta una visione apocalittica della storia di Israele. Secondo gli archeologi tra le iscrizioni presenti sulla tavola vi sarebbe anche un passo in cui è raccontata la storia di un Messia risorto dopo tre giorni. Ciò confermerebbe che una vicenda simile a quella della Resurrezione di Cristo era presente nella cultura ebraica prima che Gesù nascesse ed era ben conosciuta dai cittadini che vivevano nell’antico Israele. Successivamente sarebbe stata ripresa dai seguaci di Gesù e riadattata per diffondere la nuova fede. Altri studiosi sembrano più cauti: essi sottolineano che sulla pietra molte parole appaiono illeggibili, in alcuni punti sono addirittura scomparse, quindi è impossibile per adesso stabilire la verità.

    IL MESSIA - Una ricerca pubblicata l’anno scorso da Ada Yardeni e di Binyamin Elitzur, entrambi studiosi di iscrizioni antiche, sulla rivista specialistica «Cathedra» gettò una nuova luce sul mistero della tavola di pietra: l'articolo, intitolato «La rivelazione di Gabriele» confermava che la pietra risalisse al I secolo A.C. e i due studiosi mettevano in dubbio che il tema del Messia risorto fosse un evento raccontato per la prima volta dai Vangeli cristiani. A dire il vero già nel 2000 il professor Israel Knohl della Hebrew University aveva presentato una dettagliata e originale interpretazione sulla contiguità tra la resurrezione di Cristo e un precedente racconto ebraico che aveva come tema il Messia risorto. Nel libro intitolato «Il Messia prima di Gesù» Knohl asseriva che il protagonista della resurrezione di cui parla la tavola di pietra era un certo Simone, un condottiero ebreo che avrebbe scatenato una rivolta all’indomani della Morte di Erode per liberare Israele dal giogo romano. Tale vicenda sarebbe presente anche nel Talmud, uno dei testi sacri dell’Ebraismo e la rivolta sarebbe stata brutalmente soffocata dalle armate romane. Secondo lo studioso, la tradizione narrava di questo condottiero, che sebbene ucciso, sarebbe risorto tre giorni dopo la morte e avrebbe aperto la strada della libertà al popolo di Israele. Secondo lo studioso ciò risulta chiaro nei versi 19-21 presenti sulla tavola di pietra nei quali si può leggere: «In tre giorni tu saprai che il diavolo sarà sconfitto dalla giustizia» mentre in altre righe si legge che il sangue e la morte del Messia sono la strada che porterà alla giustizia. Infine in due altri versi successivi, difficili da decifrare, Knohl sostiene che vi siano scritte le testuali parole: «Dopo tre giorni tu rivivrai, Io, Gabriele, te lo comando» (Gabriele è l'arcangelo che secondo la religione ebraica era il messaggero di Dio. Nel Vangelo di Luca è lui ad annunciare a Maria che partorirà il figlio di Dio)

    CRITICHE - «Questi versi mettono in discussione l'originalità del Cristianesimo» afferma il professor Knohl. «La resurrezione dopo tre giorni del Messia è qualcosa che esisteva già nella tradizione ebraica prima che Cristo comparisse sulla Terra». Tuttavia molti studiosi non sembrano accettare le tesi del professor Knohl. La stessa ricercatrice Yardeni sostiene che sebbene la tavola di pietra mette seriamente in discussione l'originalità del tema della resurrezione, è abbastanza discutibile affermare che il personaggio storico Simone sia il Messia da cui poi i cristiani avrebbero tratto ispirazione. Anche il professor Moshe Bar-Asher, docente emerito di Ebraico e Aramaico all'Università Ebraica di Gerusalemme appare scettico: «In passi cruciali del testo mancano troppo parole».

    Daniel Boyarin

    Membro della facoltà di base presso il minore in Gay e Lesbian Studies e del Gruppo di laureati in storia antica e archeologia mediterranea e l'accento posto nelle donne, nella sessualità, negli studi di genere e nella facoltà di base del Centro per lo studio della cultura sessuale


    È solo uno dei tasselli con cui Daniel Boyarin, vorrebbe spiegare perché questa storia non rappresenta, come da secoli si ritiene, un momento di rottura con il senso religioso ebraico. L'idea di un'incolmabile scissione teologica tra cristiani ed ebrei, diffusa tanto da una parte quanto dall'altra, dimentica una natura comune profondamente e radicalmente unitaria. Gesù era un ebreo osservante, un ebreo che mangiava kosher. Si era presentato nel modo in cui molti ebrei si aspettavano che facesse il Messia: un essere divino incarnato in un corpo umano. All'epoca dei fatti, del resto, la questione non era "Giungerà il Messia?", ma solo "Questo falegname di Nazareth è Colui che aspettavamo?".
    Alcuni credettero di sì, altri di no,

    (E già questo losqualifica)
    Dan. 11, 14
    *Dei rinnegati nel tuo popolo si esalteranno tentando di
    realizzare la visione, ma saranno abbattuti*.
    Tutti i profeti parlarono del Messia come del Redentore
    d'Israele e Salvatore, che avrebbe radunato gli esiliati e avrebbe
    rinsaldato in loro le Mitzvot.
    Al contrario [Gesù], causò agli ebrei di essere ammazzati dalla spada,
    i sopravvissuti furono dispersi e umiliati, la Torà fu alterata e la maggioranza dei popoli del
    mondo fu ingannata e posta al servizio di una divinità ben diversa dal Signore.
  7. .
    Gen 6:3 I suoi giorni dureranno quindi centoventi anni.

    Sara, ebbe un figlio a 90 anni.

  8. .
    CITAZIONE (Abramo @ 19/5/2017, 17:57) 
    Il regno dell'umano è messo in confronto con gli altri regni inumani che lo avevano preceduto, che hanno sembianze bestiali. Si tratta del regno di Israel. E di questo evento ne parla Daniel anche negli altri sogni e anche i profeti di Israel ne parlavano. Il definire il figlio dell'uomo il messia è un'anomalia perché è un simbolo che nulla centra con il messia perché è già interpretato dallo stesso Daniel nello stesso capitolo.
    Shalom

    Infatti ritrovamenti archeologici confermano questo, con il ritrovamento di resti di
    antichissime civiltà in ogni luogo del mondo e sul fondale degli oceani.
    La terra è abitabile da un miliardo di anni, chissà quante civiltà ci hanno preceduto
    e si sono estinte, cataclismi cosmici, guerre, malattie, ecc... non sappiamo nulla, noi
    abbiamo scarse notizie perfino della nostra civiltà nell'arco degli ultimi milleni, una bazzecola.
  9. .
    http://www.video.mediaset.it/video/tg5/ser...ano_721741.html
  10. .
    L’Islam prevede la circoncisione femminile

    La circoncisione femminile o mutilazione genitale femminile (khafd o khitan al-untha) viene prevista dall’Islam e ciò è dovuto al fatto che il profeta Maometto la inserì in un elenco di pratiche positive.

    Narró Abu Huraira: ho sentito il profeta dire “Cinque pratiche sono caratteristiche della fitra: circoncisione, rasarsi i peli pubici, accorciare i baffi, tagliarsi le unghie e depilarmi i peli delle ascelle“. (Sahih al-Bukhari, Volume 7, Libro 72, Numero 779)

    Qualcuno potrebbe ipotizzare che la circoncisione è prescritta solo per i maschi (khitan), ma la Sunna ci dice che la stessa Aisha, la sposa bambina di Maometto, venne mutilata.

    Narrò Aisha: “Quando il circonciso incontra il circonciso, allora è richiesto il Ghusl. Io e il messaggero di Allah lo avevamo fatto [l’atto sessuale, ndt], quindi praticammo il Ghusl”. (Jami` at-Tirmidhi Volume 1, LIbro 1, Numero 108)

    Questo hadith dimostra chiaramente che la circoncisione è prescritta per entrambi i sessi. Infatti le maggiori scuole tradizionali dell’Islam – Shafi, Hanbali, Maliki e Hanafi – la prescrivono come obbligatoria o come preferibile.

    Il seguente hadith ci conferma che Maometto consentì la mutilazione genitale:

    È stato narrato da Muhammad bin Hassan – Abdul Wahab (uno dei narratori) disse: Al-Kufi – da ‘Abdul-Malik bin ‘Umair, da Umm ‘Atiyyah Al-Ansariyyah, che una donna facesse le circoncisioni alle femmine di Medina, e il profeta le disse “non tagliare in maniera estrema, perché è meglio per la donna e piace di più al marito”. (Daif) (Sunan Abi Dawud Book 42, Hadith 525)

    Jad-al-Haq, lo sceicco dell’Università Al-Azhar, dichiarò in una fatwa (decisione religiosa) nel 1994 che:

    Se una regione cessa, di comune accordo, di praticare la circoncisione maschile e femminile, il capo di Stato deve dichiararle la guerra dato che la circoncisione fa parte dei riti e delle specificità dell’islam. Ciò significa che le circoncisioni maschile e femminile sono obbligatorie. [fonte: V. Aldeeb Abu-Sahlieh: Khitan, annesso 6.]

    Sotto alcuni link con fatwe e pareri sulla circoncisione (in inglese):

    https://islamqa.info/en/45528
    https://islamqa.info/en/60314

    Una veloce ricerca su internet è sufficiente per capire quali gravi rischi comporti per la salute delle donne la mutilazione dei genitali.

    Dunque la causa principale della diffusione della mutilazione femminile è l’Islam. Solo per fare un esempio, basti pensare che prima del XIII secolo, quando l’Islam non si era diffuso in Indonesia, in quella regione la circoncisione femminile non esisteva. Oggi in Indonesia l’87% dei suoi abitanti è musulmana. Le indagini hanno rilevato che oltre il 95% delle femmine musulmane subiscono mutilazioni genitali prima dei diciotto anni di età.
    http://islamicamentando.altervista.org/isl...ione-femminile/
  11. .
    CITAZIONE (Genequant @ 12/5/2017, 14:17) 
    Ciao a tutti nei giudici 8-27 la Bibbia cattolica CEI scrive:

    27Gedeone ne fece un efod che pose in Ofra sua città; tutto Israele vi si prostrò davanti in quel luogo e ciò divenne una causa di rovina per Gedeone e per la sua casa.

    Che cosa è efod?
    Come viene tradotto nel testo ebraico?

    Grazie

  12. .
    CITAZIONE (Abramo @ 10/5/2017, 12:06) 
    Cosa pensate bisogna fare per migliorarlo?

    Come hai constatato questo non è un forum inutile.
    Potrei solamente dire che forse aggiungendo qualche sezione in più,
    si suddividerebbero meglio gli argomenti per una maggiore fruibilità.
    Inoltre visto l'affollamento in bacheca, sembra che gli utenti abbiano
    una gran voglia di fare quattro chiacchiere tra di loro, si potrebbe
    mettere una sezione apposita.
  13. .
    CITAZIONE (Abramo @ 8/5/2017, 21:10) 
    Grazie per i vostri commenti, ma siete troppo pochi quelli seriamente interessati a questo forum. Ciò si nota anche dai partecipanti a questa triste discussione.

    Purtroppo questo forum ha fallito nel suo scopo.

    Non direi, anche nel suo piccolo 658.705 visite a questo momento, a qualcuno è stato utile,
    a qualcuno ha cambiato la vita ed anche se fosse servito solo per una sola persona, avrebbe adempiuto il suo scopo, sul Talmud c'è scritto “Chi salva una persona, salva il mondo intero”


    CITAZIONE
    Molti studiosi non hanno bisogno di consulenza ebraica come pensavo inizialmente, preferiscono più consultare gli studi che più si conformano alle loro idee e li modellano a loro piacere. Ho potuto constatare personalmente quanta disonestà intellettuale c'è fra molti studiosi, anche ebrei, più desiderosi di vendere libri anziché far conoscere i fatti per quello che sono. Naturalmente mi riferisco ad argomenti che conosco bene dove è stato facile per me riconoscere e saper distinguere il vero dal contraffatto.

    E allora? Hai scoperto oggi come è fatto il mondo?

    CITAZIONE
    Peccato, con l'apertura di questo forum pensavo di dare una mano, ma da quanto si è constatato in tutti questi anni sono troppo pochi coloro cui interessa la consulenza ebraica.

    Quindi? A quei pochi che interessa vuoi negarglierla?

    CITAZIONE
    C'è anche un altro argomento, molto pesante, di cui volevo mettervi al corrente.

    Nel corso dell'esistenza di questo forum si sono sviluppate alcune comunità cristiane che hanno inserito nel loro culto alcune preghiere ebraiche ma allo stesso tempo incitano odio contro gli ebrei raggiungendo il più alto apice dell'antisemitismo, negazionisti della Shoà e contro il focolare nazionale ebraico.

    Ne venni a conoscenza già a partire dal 2002, ma all'inizio non erano così, poi periodicamente alcuni amici mi hanno informato sul nascere e lo svilupparsi di comunità giudeo-cristiane di stampo protestante-evangelico con idee molto insolite e antistoriche.

    All'inizio tali comunità adattarono solo alcuni concetti ebraici alla dottrina cristiana creando pian piano un falso Giudaismo credente in Gesù Cristo (da loro chiamato Yehoshua). La nascita del Forum Biblico Ebraico nel 2004 ha messo fortemente in crisi tali comunità, quando alcuni dei loro membri decisero di parteciparvi con scopi di proselitismo. Si videro smontare praticamente tutti i dogmi cristiani, che sempre avevano creduto avessero basi ebraiche. I dibattiti partirono inizialmente dal forum evangelici.net nel 2002 dove uno degli utenti un giorno mi scrisse che erano stati toccati tutti gli argomenti della fede cristiana e che io ero il colpevole principale per aver totalmente smontano la fede cristiana. A tale messaggio seguiva un lungo elenco di argomenti del dibattito soprattutto inerente le varie profezie bibliche che la tradizione cristiana solitamente applica erroneamente all'idolo Gesù Cristo. Date le accuse e le cattive intenzioni di questi tali, ne fu modificato il regolamento del Forum Biblico Ebraico che da allora vieta in modo assoluto di affrontare argomenti neo-testamentari.

    É una novità? Sono duemila anni che succedono queste cose, ma noi dobbiamo farci conoscere,
    altrimenti è peggio.



    CITAZIONE
    In quel periodo, ricevetti una telefonata da un loro membro che chiedeva di essere invitato al seder di Pesach camuffandosi da ebreo. Queste le sue parole: "sono un ebreo italiano, mi chiamo Yochanan Melech e vorrei partecipare al seder di Pesach da te. Siamo in tre: io, mia moglie e mia figlia". Ho subito detto che la mia casa è aperta e che erano i benvenuti.
    Quando arrivarono a casa mia, in Israel, subito mia moglie notò, dalle parole della moglie dell'ospite, che qualcosa non andava. Quelle non erano le parole di un'ebrea, gli ebrei usano un linguaggio diverso, univoco e molto particolare. Dissi subito a mia moglie che applicherò un sistema per riconoscere il falso ebreo. Allora durante una passeggiata dissi che Gesù Cristo fu un bastardo, essendo figlio illegittimo, dato che Giuseppe diceva di non essere il padre. A quelle parole, qualunque ebreo le avesse ascoltate non avrebbe dato alcun peso e avrebbe risposto scherzosamente. Ma l'animo di Yochanan, al sentire quelle parole, si turbo e, alterandosi bruscamente, si mise a gridare per strada.
    Yochanan è un nome falso che aveva usato per farmi credere di essere ebreo. Poi confessò il suo vero nome quando gli chiesi che mi mostrasse il passaporto.
    Malgrado ciò il seder di Pesach lo passarono da me e furono miei ospiti con vitto e alloggio.

    Troppo buoni significa essere fessi, altro che seder gli facevo fare io, gli facevo un sedere come a una capanna, un calcio in culo e lo rimandavo da dove era venuto. (Scusa i francesismi)

    CITAZIONE
    Ebbene questo tale fa parte di una di queste comunità giudeo-cristiane che si spacciano per ebrei. Mettono anche la Kippà. Il loro scopo è far credere che esistono ebrei che credono in Gesù Cristo come messia, un'enorme assurdità. Oggi questo tipo di comunità abbondano.

    A chi lo dici, ti ricordi quando stavo in Brasile che ci siamo sentiti la prima volta via Skype?
    La mattina avevo visto una bellissima sinagoga e tutto contento ero entrato, tutti con le kippot, arrivato vivino alla Tovà, mi vedo un cristone enorme sulla croce, momenti lo prendo e glielo spacco in testa.

    CITAZIONE
    Ultimamente, un mio amico, con cui ci sentiamo spesso via Skype, mi ha mostrato quali argomenti va divulgando una di queste comunità e come è divenuta oltremodo antisemita. Mi ha anche confessato che uno dei membri di questa comunità divulga argomenti antisemiti privatamente via email.

    Ma direte...cosa centra tutto questo con questo forum?

    Il membro capo di questa comunità era un nostro utente che scriveva nel nostro forum. Quando constatò che le conferme al cristianesimo non arrivavano per tempo e che anzi arrivavano nient'altro che smentite, decise di prendere un'altra strada e maledire il popolo di Israel nel peggiore dei modi: con l'antisemitismo.

    Beh? E i cristiani? E Maometto? Un classico.


    CITAZIONE
    Il loro stesso maestro diceva: non date le perle ai porci perché non le calpestino e si rivoltano contro di voi.

    Anche un orologio rotto, segna l'ora esatta due volte al giorno.

    CITAZIONE
    Questo forum dovrà prendere una svolta decisiva questa volta, se no chiuderà per sempre.

    Questo forum è UNICO e troppo prezioso per soggiacere allo yetzer harà, ridammi gli ultrapoteri,
    fai rientrare Lea e la musica cambia.


    CITAZIONE
    Fuori da questo forum tutti i falsi millantatori affinché non calpestino le nostre perle per poi maledire gli ebrei.

    Shalom e scusate lo sfogo.

    Non dobbiamo scusare niente, l'unico guaio, non per causa tua è che sei mancato troppo, la tua presenza è indispensabile, inoltre sei troppo buono Heaven Can Wait.
  14. .
    CITAZIONE (cogito @ 5/5/2017, 17:56) 
    Come volevasi dimostrare.

    Che Gesù è il messia?
    Cogito, ma ci faccia il piacere, ma hai letto? Hai capito?

    CITAZIONE
    Il fatto che bisogna sempre tener presente è che con Yeshua ci troviamo di fronte a qualcuno ben al di là del Messia nazionale di Israele, così com'è codificato dai rabbini,

    Codificato dai rabbini? Ma cosa dici???

    Credi quello che vuoi chissenefrega, ma falla fininila con le tue baggianate,
    vai a predicare altrove, finiscila di dire stupidaggini, hai esaurito anche la mia pazienza.
    Se vuoi fai domande, ti rispondiamo, poi vai e non rompere, se non capisci o non vuoi capire,
    se sei innammorato di Gesù, ok, te lo regalo tienitelo adoralo e vai.........

    CITAZIONE
    Considerando che l'Ebraismo non consente il proselitismo,

    In tempi passati (forse fino al secondo sec. dopo E.V.) ci fu proselitismo, interrotto quando l’imperatore Adriano proibì la pratica della circoncisione.
    Al giorno d’oggi non c’ è proselitismo sia per il rispetto verso altre religioni e modi di vita, sia perché diventare ebrei non apre vie ad alcun tipo di “salvezza”, ma comporta invece un impegno a conformarsi ad un determinato stile di vita nonché impegno allo studio. Impegni che non devono e non possono essere imposti.
    L’unica forma di “proselitismo”, se così si può chiamare, dovrebbe essere l’esempio che gli ebrei dovrebbero offrire con il loro modo di vivere, ispirato a moralità e rispetto del prossimo.

    Se non sai le cose chiedile te le spieghiamo, ma basta volerci vendere una pseudoreligione da una
    setta di ignoranti, basandosi su ridicole supposizioni o desideri infantili.
    Basta con le baggianate vai altrove.
  15. .
    La parashà di questa settimana è chiamata Qedoshìm, Santi, in cui troviamo uno dei versi più citati della Torà: “Amerai il tuo prossimo come te stesso” (Levitico 19:18).
    Il testo riporta la base dell’etica ebraica e contiene leggi di comportamento con gli altri, ma anche vari divieti come quello di non mischiare tra due cose. La grandezza del pensiero ebraico si coglie nell’importanza che attribuisce all’applicazione del discernimento, havdalà: il bene e il male, il profano e il sacro, l’impuro e il puro e così via.
    Osservare queste leggi nella natura ed applicarle nel quotidiano hanno lo scopo d’insegnare in questo caso, che non tutto è amore e non basta amare, si deve sapere come amare. In nome dell’ “amore” si fanno i peggior crimini e per questo che un’emozione così “naturale” dovrebbe essere studiata, accompagnata e non lasciata in preda degli istinti umani. Ci sono leggi da osservare anche nell’amore. Ma chi ama la parola “legge”?
    E commenta Rabbi Aqiva:” Amerai il tuo prossimo come te stesso” – questo è il più grande principio della Torà” (Nedarim 9:4).
    Un aspirante proselita andò da Rabbi Hillel chiedendo di convertirsi all’ebraismo a condizione che gli spiegasse tutta la Torà stando su un piede solo. Gli rispose il Rabbi: “Ciò che è odioso per te, non farlo al prossimo. Questa è tutta la Torà; il resto è commento. Vai e studia” (Shabbat 31a). Aggiunge il Ramban: “Amerai il tu prossimo come te stesso, tutto quello che vorresti che il tuo prossimo faccia a te fallo tal tuo prossimo”.
    “Amerai” allude al fatto che l’amore è un processo di crescita continuo, in divenire, una creazione graduale, se non viene accompagnata o è mal seguita, muore ancora prima di nascere.
    L’amore è l’espressione del sacro, la manifestazione della Shekhinà in terra, poiché senza amore non c’è vita, con c’è respiro, non c’è Dio e non c’è Uomo. L’amore non è Hollywood o Bollywood ma Holy, sacro, non lasciamolo in balia dei social-media, libri, sogni o alle false aspirazioni, portiamolo nella dimensione terrestre, qui tra noi, e sì, ci vorrà tanto lavoro, sudore e lacrime.
    L’amore che dipende da qualcosa; annullata la cosa, annullato l’amore; l’amor che da nulla dipende non s’annulla mai” (Perché Avot 5,16).
    Shabbat Shalom!
1737 replies since 14/10/2007
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