Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by Eterea

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    Invece ho trovato molto interessante questo articolo postato da Jean Paul Vanoli, anche se la parte idiota della mia testa nel leggere “Bara + Shit” si è immaginata una scena girata durante una mano di poker in un film western rocket .
    Appena ho un attimo di tempo ne riprendo un paio di punti

    CITAZIONE (Jean Paul Vanoli @ 9/11/2016, 15:09) 
    (altri la scrivono Bereshit - e' una parola composta da Bara e da Shit)


    Edited by Eterea - 9/11/2016, 19:06
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    Uhum ho provato a scrivere Sameach in molti, modi .. può essere che sia שמח allegro?
    La voglio capire anch’io!
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    Si potrebbe anche mettere una sezione “archivi” dove spostare tutte le cose vecchie e mano a mano che vengono ripescate, ecc.. un po’ tutti li aggiorniamo con l’indicazione su dove spostarli o i vari volontari posso mettersi a spulciare e upparli per farli spostare nella sezione corretta e poi si cancella il messaggio postato.
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    Come aveva già suggerito ashkenazi: secondo me la cosa idea sarebbe iniziare con una griglia, coi vari argomenti e poi da lì sviluppare il resto. Ovviamente ho preso ispirazione da Wikepedia, scusate se a causa della mia ignoranza ho scritto involontariamente delle castronerie.

    Il regolamento magari andrebbe messo in evidenza come topic chiuso in ogni sezione

    PRESENTAZIONI
    PERSONAGGI
    - Biblici (ma se svisceriamo gli argomenti sottostanti, forse sarebbe una ripetizione)
    - Personaggi storici
    - Rabbini
    - Contemporanei

    TORAH
    (mettere in evidenza un’introduzione al tema)
    - Bereshìt – Genesi
    - Šemot – Esodo
    - Vaiyikra el Mosheh – Levitico
    - Bemidbar- Librodei numeri
    - Devarim - Deuteronomio
    - Parashot (io ci provo ... :D)

    NEVIIM - Libri dei profeti (mettere in evidenza un’introduzione al tema e magari un riepilogo:
    - Y'hoshua - Libro di Giosuè. (Profeti anteriori)
    - Shoftim - Libro dei Giudici. (Profeti anteriori)
    - Sh'muel - Libri di Samuele I e II. (Profeti anteriori)
    - M'lakhim - Libri dei Re I e II. (Profeti anteriori)
    - Isaiah - Libro di Isaia (Profeti posteriori).
    - Yermĭyahu - Libro di Geremia (Profeti posteriori).
    - Yehzqè'l - Libro di Ezechiele. (Profeti posteriori)
    - Trei Asar - Profeti minori
    - Hošeah - Libro di Osea (Profeti posteriori).
    - Joel - Libro di Gioele (Profeti posteriori).
    - Amos - Libro di Amos(Profeti posteriori).
    - Obadiah - Libro di Abdia (Profeti posteriori).
    - Jonah - Libro di Giona (Profeti posteriori).
    - Micà - Libro di Michea (Profeti posteriori).
    - Nachum - Libro di Naum. (Profeti posteriori)
    - Ḥavaqquq - Libro di Abacuc (Profeti posteriori)
    - Tsefanjà - Libro di Sofonia (Profeti posteriori).
    - Haggai - Libro di Aggeo (Profeti posteriori).
    - Zekharya - Libro di Zaccaria(Profeti posteriori).
    - Malachì - Libro di Malachia (Profeti posteriori).

    Kethubhiìm - Agiografi (mettere in evidenza un’introduzione al tema con un riepilogo)
    - Tehillim - Libro dei Salmi.
    - Mishlei - Libro dei Proverbi.
    - `Iyyov - Libro di Giobbe.
    - Shir ha-Shirim - Cantico dei Cantici.
    - Shavuot - Libro di Rut.
    - Eikhah - Libro delle Lamentazioni.
    - Qohelet - Libro dell'Ecclesiaste.
    - Esther - Libro di Ester.
    - Daniyyel - Libro di Daniele.
    - Ezra v'Nechemia - Libro di Esdra e al Libro di Neemia.
    - Divrei Hayamim - Libri delle Cronache I e II.

    ESEGESI EBRAICA - LETTERATURA RABBINICA
    mettere in evidenza un’introduzione al tema con gli argomenti inerenti: TALMUD - MIDRASH (Halakhah e Aggadah ) - Sarebbe anche interessante mettere un sezione o una discussione con le mitzvot visto che in passano hanno creato tanti stupidi pregiudizi

    TEMI A CONFRONTO
    - CRISTIANESIMO
    - ISLAMISMO
    CURIOSITA’ E INTERROGATIVI
    - STORIA E CULTURA EBRAICA
    - ESPRESSIONI
    - ATTUALITA’
    - NOTIZIE DA ISRAELE (in evidenza link a siti di informazione)
    - SPAZIO OFF TOPIC
    -
    LINGUA EBRAICA
    -
    RECENSIONE LIBRI, CONFRONTI E OPINIONI
    Qui andrebbe posto un indice coi l’elenco dei libri posto in ordine alfabetico e il relativo link alla discussione inerente

    Ok, spero di aver rotto il ghiaccio e che ne vengano tante belle idee, data l’unicità e l’importanza di questo forum
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    CITAZIONE (ashkenazi @ 8/11/2016, 14:22) 
    ...
    E non ci sono più le mezze stagioni.
    Ogni generazione sostiene che "prima" si stesse meglio, che fossimo più felici o solidali o generosi o aperti o sani o morali o più rispettosi delle leggi o a piacere, basta poter arrivare a dire che "oggi" sia il momento della decadenza. È una visione viziata da un "sentimentalismo ideologico", la storia ce la racconta diversamente.

    Off topic portami via :)

    Dici che ne ho una visione distorta? Ci rifletterò, dico davvero, non sono ironica.

    Però non credo di idealizzare il passato, anche perché vivendo in campagna ho un discreto bagaglio fatto di storielle che parlano anche di gente vissuta anche nel 1800 e alcuni non brillavano di certo per l'alta morale, come chi si sbarazzava dei figli “in surplus” gettandoli neonati nel letame, ecc...
    Se il passato fosse così bello non avremo avuto, l'inquisizione, la shoah, le torture, ecc... ma analizzando quest'ultimo periodo, mi sembra che si sia andati da un estremo all'altro, forse è solo una sorta di “effetto pendolo” che ci porta per reazione ad oscillare da un estremo all'altro e questo finché non ci assesteremo trovando il punto di equilibrio.
    Non so ci penserò ancora su e la smetto con l'offtopic :P
  6. .
    Grazie della condivisione, però non so se è un problema solo mio, ma non riesco a visualizzare queste pagine (numerazione tua):

    Dalla 69 alla 71 compresa
    73 e 74
    76
    78
    81e 82
    85
    Dalla 88 alla 92
    Dalla 95 alla 98
    100
    102 e 103
    105
    110
    113
    118 e 119
    123 e 124
  7. .
    CITAZIONE (acarlo @ 7/11/2016, 22:38) 
    E' una mia personale convinzione. Ma io penso che il tempo non gioca a favore delle religioni, delle rivelazioni, del trascendente.
    Anche se ci sono cellule di fondamentalisti e fanatici religiosi, globalmente il tempo delle religioni ha raggiunto il suo massimo già da un pezzo.
    Chiunque ha a che fare con i giovani non può non notare che la vera e sincera fede occupa uno spazio sempre più limitato nella loro vita.
    Il desiderio di credere sonnecchia sempre meno nella loro coscienza.
    I luoghi di culto sono frequentati più per motivi storici e artistici, che per la fede.

    Sai un giorno ho avuto modo di parlare con un medico italo-olandese, che ha sempre vissuto in Olanda e gli ho chiesto se era vero quello che si legge sulla bassa natalità e sull'eutanasia praticata con “facilità”. Mi ha raccontato che i figli vengono visti come un fardello e un ostacolo alla carriera, specie dalle donne. Mi ha portato il caso di una sua paziente che voleva abortire al 5 mese perché aveva cambiato idea e invece della stanza del bambino preferiva uno studio. Giovani ai quali viene somministrata l'eutanasia perché malati di depressione, vedi i casi belgi.
    Quindi secondo me ci siamo un po' persi e ci siamo persi un sacco di motivi vuoi per inseguire ideali frutto di femminismo malato, vuoi per obbedire ai diktat di una società basata sul consumismo, vuoi perché molte religioni hanno tradito la loro natura e hanno smesso di parlare di D-o, di parlare alle coscienze.
    Ma per quanto sopra e per altri milioni di motivi ed indizi credo che stiamo attraversando semplicemente una fase di “decadentismo”. Siamo troppo concentrati su falsi valori e proprio per questo non può durare ancora a lungo.

    Anche perché, secondo me, a ogni fase di allontanamento corrisponde poi un avvicinamento.
    Inoltre ci sono anche tanti casi positivi, ma che non siamo “allenati” a riconoscere.
    Secondo me ognuno di noi vede ciò che la sua mente è più abituata a riconoscere. Ti faccio un esempio stupido, prendi un surfista e un ambientalista e falli andare nella stessa spiaggia e nello stesso momento, poi chiedigli di descrivere quello che hanno visto.
    Il surfista ti descriverà le onde con dovizia di particolari “tecnici”, ti dirà com'era il vento, la temperatura dell'acqua, magari valuterà le cose lasciate dal mare sulla spiaggia ma allo scopo di valutare le correnti e/o se ci sono stati temporali.
    L'ambientalista ti dirà se ha visto sacchi della spazzatura abbandonati, cicche di sigaretta in mezzo alla sabbia, guarderà cosa ha portato la risacca e magari noterà molto più spazzatura, mentre l'altro racconterà di alghe e legni. Quasi non sembrerà nemmeno la descrizione della stessa spiaggia.

    CITAZIONE (Marvin il marziano @ 8/11/2016, 00:41) 
    ...
    I giovani crescono in un contesto che li bombarda con la pubblicità, che propaganda come valori la bellezza, la ricchezza, il divertimento, anche nella forma estrema di "sballo".

    Ma volendo si può vedere anche il bene di questa fase decadente che stiamo vivendo. Come una sorta di elastico che più lo tiri indietro, più forza metti in questa azione di repressione delle coscienze e più ampio sarà dopo il salto in avanti.
  8. .
    CITAZIONE (acarlo @ 6/11/2016, 10:56) 
    CITAZIONE (Eterea @ 11/5/2016, 05:49 PM) 
    credo che il senso sia quello di essere “semplicemente” un modello.
    riconoscere in essi un modello da seguire e a cui ispirarsi.

    E' un po' il principio di certe scuole, in cui non esisto banchi, ne obblighi. I bambini vengono lasciati liberi di girare mentre il maestro seduto al centro della stanza studia e legge senza prestargli attenzione. A un certo punto saranno i bambini ad andare a vedere cosa sta facendo e a interessarsi a lui.

    Io ho assitito a una situazione del genere. C'è un alunno ben educato e secchioncello (e un pò isolato) che si interessa a cosa sta facendo il maestro. Mentre tutti gli altri si scatenano, fanno casino, giocano, si rincorrono, si fanno dispetti, si pestano, e va a finire che fanno dei danni agli oggetti del locale.
    Ed è andata proprio così. Gli ebrei si dedicavano con grande soddisfazione a mettere per iscritto quello che il Creatore gli aveva fatto l'onore di rivelare a loro. In più esibivano con orgoglio un tempio stupendo. Pensavano di essere un modello e che i gentili venissero "gentilmente" a chiedere cosa il Creatore gli aveva rivelato. Ma i babilonesi e i romani non erano alunni ben educati...

    All'epoca c'erano stati anche episodi di proselitismo, quindi secondo me le cose vanno invertite.
    Dal momento che i babilonesi e i romani, come dici tu non sono stati “alunni ben educati”, si trovarono costretti a interrogarsi sul rischio della perdita di identità e identificarono nelle preservazione della Torah, e di tutte le tradizioni annesse, la soluzione. Da lì la redazione prima della Mishnà e poi del Talmud. E va anche considerato che per il completamento della sola Mishnà ci vollero secoli.
    Il dire che ci si dedicarono con soddisfazione non so quanto sia corretto, perché fu una scelta rivoluzionaria, combattuta e frutto di grandi sofferenze.
    Eppure parlando di epoche più recenti, secondo te sotto il dominio del cristianesimo, avevano diritto di parola? E' stato già tanto che abbiano conservato quello di vivere e il metodo migliore di sopravvivere in certe condizioni (a mio personalissimo avviso) è quello di tenere un profilo “esterno” bassissimo e “camminare radente i muri”.

    Per quanto riguarda il presente, il mio pensiero è nella parte che non hai quotato.

    CITAZIONE (Eterea @ 5/11/2016, 17:49) 
    Ma occorre che i tempi siano maturi, come diceva Gibran : “ Nessun uomo può rivelarvi nulla, se non quello che già sonnecchia nell’alba della vostra conoscenza.”
  9. .
    Perché proprio un esempio coi 13 anni? Stai alludendo a qualcosa di connesso con l'età in cui i ragazzi ebrei hanno il loro bar mitzvah? Cosa stai suggerendo? Vuoi portare un determinato caso sul quali hai dubbi?
    Questa domanda detta così a me, come minimo sembra tendenziosa .. o magari sono io che vedo accuse mal celate ovunque.
  10. .
    Visto quanto ha linkato anche a Ayalon, credo che il senso sia quello di essere “semplicemente” un modello. Il resto lo farà il popolo quando sarà pronto, quando avrà raggiunto la maturazione per vedere e riconoscere in essi un modello da seguire e a cui ispirarsi.

    E' un po' il principio di certe scuole, in cui non esisto banchi, ne obblighi. I bambini vengono lasciati liberi di girare mentre il maestro seduto al centro della stanza studia e legge senza prestargli attenzione. A un certo punto saranno i bambini ad andare a vedere cosa sta facendo e a interessarsi a lui. Più bambini andranno e più la curiosità si diffonderà e motivati da una vera curiosità, impareranno con piacere e in maniera più sentita e quindi efficace.

    Ma occorre che i tempi siano maturi, come diceva Gibran : “ Nessun uomo può rivelarvi nulla, se non quello che già sonnecchia nell’alba della vostra conoscenza.”
  11. .
    CITAZIONE (leviticus @ 5/11/2016, 10:13) 
    TRovato
    Allora vai su youtube metti genesi rabbinato milano
    E trovi questo simpatico rav arbib che spiega tutta la torah
    Quindi tu vuoi genesi 3,metti bereshit 3 e lui spiega tutto leggendo da ebraico e citando vari commentari, adesso ascolto anche io,quello che chiedi tu lo dice in bereshit 2 poi ci dicano amici del forum se personaggio e valido se canale va bene se concordano con quello che dice.
    O ma che storia voglio andare anche io a questi incontri :-)

    Prendo spunto anch'io e grazie della dritta.
    Sto ascoltando mentre riempio le solite paginate di lettere in ebraico ... e una parte di me si gode queste visioni e l'altra si rammarica per la visione limitata che ho avuto su tante cose, meglio tardi che mai ... però però quanti anni sprecati. Per evitare di sprecare altro tempo, penso che da oggi la Torah la leggerò solo con l'aiuto di filmati come questo o coi commenti che riuscirò a trovare
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    Navigando per il sito linkato da Ænim (grazie di aver condiviso il link) ho letto un altro articolo www.ucei.net/giornatadellacultura20...&pag=7&subpag=2 e ora sto riflettendo su quanto letto, su vecchie mie idee, su qualche articoletto di carattere più scientifico letto in passato e di questo genere: www.lastampa.it/2013/03/08/scienza/...qhI/pagina.html, ecc.. via sto preparando uno dei miei minestroni.
    Nel secondo articolo linkato si legge che:
    «Sono evidenti anche differenze sull’impiego delle aree del cervello – spiega Federico – le donne utilizzano in maniera dominante il lobo frontale, area legata ai processi decisionali, molto connessa alle cosiddette aree “limbiche”, sede dell’emotività, mentre l’uomo è tendenzialmente portato a coinvolgere, nel processo di ragionamento, una zona più vasta di corteccia. Il processo decisionale delle donne è quindi influenzato dall’area emozionale in misura maggiore rispetto a quello degli uomini: l’uomo tende ad elaborare la realtà basandosi soprattutto sull’emisfero sinistro, razionale, logico e rigidamente lineare, al contrario la donna utilizza in misura maggiore l’emisfero destro che permette di compiere operazioni mentali in parallelo. Il celebre “intuito” femminile si basa quindi proprio sulla possibilità del cervello di elaborare la realtà in modi diversi e paralleli».
    «A parità di quoziente intellettivo, gli uomini hanno sei volte e mezzo la materia grigia delle donne, che è collegata all’intelligenza generale – fa notare il prof. Federico – mentre le donne hanno dieci volte la materia bianca dell’uomo, che ha la funzione di relazionare le aree cerebrali tra loro».

    Secondo altri studi in cui sono incappata, pare che le capacità individuali aumentino all’aumentare delle singole connessioni fra i due emisferi. Più uno ne ha e più è geniale.
    Vedasi il caso sugli studi effettuati sul cervello di Einstein (www.repubblica.it/scienze/2013/10/1...genio-68300167/)
    “...Sotto la lente è dunque finito lo spessore del cosiddetto corpo calloso. Di cosa si tratta? Dell’importante lamina interposta appunto tra i due emisferi cerebrali, costituita da fasci di fibre mieliniche e amieliniche che collegano tra loro aree corrispondenti nelle due metà. Serve a dare uniformità all’informazione elaborata in maniera diversa da ciascun emisfero. È esclusivamente grazie a quel ponte fibroso che i due aspetti del cervello, quello creativo e razionale, il cervello poeta e quello ingegnere, riescono a comunicare. Partorendo un unico risultato. A quanto pare gli scienziati hanno scoperto che il corpo calloso di Einstein – che in fondo sembra proprio figlio di questo prodigioso mix mentale – era più spesso in diverse zone ...”

    Archiviamo un secondo questa parte e passiamo a quello che mi ha colpito di quanto letto relativamente alla Torah e all'ebraismo (primo link):

    Bereshit barà Elokim et hashamaim veet haaretz…” (In principio il Signore creò il cielo e la terra). Una tradizione insegna che la Torah inizia con la lettera Bet, il cui valore numerico è due, per indicare che l’universo, creato dal Signore unico e indivisibile, è paradossalmente ispirato al principio della dualità, che pare contraddire l’essenza Divina e la Sua Unità. Nel verso citato compare la dialettica che si svilupperà nel corso dei secoli: il cielo e la terra, il giorno e la notte, il maschile e il femminile, una dualità che con fatica deve tendere alla realizzazione dell’unità. Sembra che la chiave del superamento della dualità sia contenuta proprio nel rapporto tra uomo e donna. Nel dare al primo uomo un partner di sesso diverso, un interlocutore, il Creatore gli fornì la possibilità di iniziare quest'opera di riunificazione degli opposti. Attraverso il rapporto d'amore infatti l'uomo dovrebbe diventare capace di riconoscere l'alterità come parte di sè. L’essere se stessi coincide con la capacità di trasmettere le proprie emozioni, di entrare in contatto con l’altro. Fin dai tempi della creazione l’uomo è stato accompagnato da un suo simile, la donna, detta Ishà perché creata dalla stessa carne dell’uomo, Ish.

    … In Genesi 1, 26 e 27, abbiamo visto come è stata presentata la creazione di Adamo a immagine e somiglianza del Signore: perché l’uomo fosse simile al Creatore era necessario che fossero lui e lei assieme. Ma quest’unione di polarità conosce due fasi diverse.

    La parola Adam inizialmente è usata per indicare entrambi, Adamo ed Eva, uniti in un unico corpo: infatti, la Torah li descrive con il pronome singolare barà otò, cioè lo creò. Solo in seguito il suffisso diventa plurale, barà otàm, li creò. In questo passaggio dal singolare al plurale è contenuto uno dei più importanti insegnamenti della Torà per quanto riguarda il rapporto di coppia.
    Inizialmente, il Signore creò l’uomo e la donna uniti assieme, legati fianco a fianco (Tzela, cioè la costola, da cui in seguito il Creatore trasse Eva, non è, infatti, una semplice costola, ma un lato intero, un fianco al quale era legata la metà di Adamo (i riferimenti al mito dell’androgeno raccontato da Platone nel Simposio sono evidenti). La prima versione di Adamo era quella di un essere androgeno, che non aveva accesso alla comunicazione con l’altro: non poteva comunicare panim el panim, faccia a faccia, attraverso lo sguardo. Questo stato di fusione (o con-fusione) primordiale, può essere paragonato all’unione tra coppie nelle quali la percezione dell’alterità non sia stata ancora sviluppata, e in cui l’altro sia vissuto come un’estensione di sé, non come una persona con suoi bisogni e desideri, con una propria individualità.
    Allora l' Eterno disse: “Non è bene che l’uomo sia solo, gli darò un compagno che l’aiuti…” (Gen. 2, 24). L’espressione ezer kenegdò significa sia un aiuto di fronte a lui, sia un aiuto contro di lui: in questo modo, quando uno dei due fosse caduto, vittima della propria visione separata ed egoistica dell’esistenza, l’altro (grazie alla propria individualità, trovandosi faccia a faccia con lui) avrebbe potuto aiutarlo a ravvedersi, diventando momentaneamente suo avversario.
    Successivamente è affermato: “L’uomo si unirà alla sua donna e diventeranno una sola carne” (Gen. 2, 24). Non si tratta della riproposizione della singolarità, di barà otò, lo creò, ma di un’unione di livello superiore. L’elemento endopsichico inconscio che era contenuto nell’interiorità d’Adamo al momento della creazione, è ora accanto a lui, gli è di fronte come la sua altra parte, interna ed esterna ad un tempo, con cui entrare in un rapporto dinamico, con cui vivere, soffrire, ma soprattutto costruire, nella diversità, attraverso l’integrazione degli opposti, un’unità. Quest’unità, questo concetto di coppia che cammina insieme, è forse la realizzazione più piena del processo della creazione.
    ______

    Quindi per quanto sopra citato, il minestrone che mi sta bollendo in testa mi porta a ragionare su una serie di cose:
    Ma se D-o non ha una forma descrivibile, cosa vuol dire allora che ci ha fatto a sua immagine e somiglianza?
    Ragionando su questa cosa, mi sembra di intuire la vera importanza del divieto di raffigurarlo. Non solo perché è una cosa inutile in quanto va oltre la nostra attuale capacità di comprensione, come si può inoltre confinare ciò che non ha confini? Ma anche perché raffigurandolo ci freghiamo da soli. Nel momento in cui lo si rappresenta, in cui ci costruiscono idoli, si smette di astrarre, di lasciare la mente libera di spaziare, di espandersi nella sua ricerca e ci si focalizza sull'oggetto. Si finisce per adottare un'immagine preconfezionata da altri, cadendo nel ben noto tranello di antropomorfizzarlo e così facendo lo riduciamo ai minimi termini e lo fissiamo in un idea che ci autolimita nel nostro tentativo di capirlo.
    Quindi se non è la forma che dobbiamo ricercare, allora forse è la sostanza, l'essenza? Può essere che quello che ci manca è la consapevolezza di ciò a cui apparteniamo, di ciò che siamo oltre i limiti della carne?
    E come può D-o agevolarci in questo viaggio? Come può aiutarci a prendere coscienza di noi stessi, della nostra essenza? Dal momento che secondo me, il nostro cammino è disseminato di indizi, allora mi viene da riformulare la domanda e chiedermi qual è stato il primo strumento attraverso cui l’uomo ha iniziato a scoprirsi, a “delinearsi”? Lo specchio.
    E in questa mio contorsionismo mentale mi trovo sempre più orientata nell'interpretare gli altri come innumerevoli specchi in cui guardarci; infatti per esempio spesso troviamo detestabili negli altri proprio le caratteristiche che non accettiamo di noi stessi. Vediamo dell'altro e della realtà che ci circonda solo una minima parte che è direttamente proporzionale al nostro grado di comprensione, alla nostra limitata esperienza personale, noi non vediamo la realtà nella sua interezza, ma solo la mappa che la nostra mente ne sa trarre (presupposto inoltre della PNL, “la mappa non è il territorio).
    Contemporaneamente abbiamo l’istinto che ci porta verso l’altro sesso. E qual è la prima sensazione che si ha rispetto al proprio amato/a? Quello che ci completi e il desiderio irrazionale che ne deriva è quello di “fondersi” a un livello che va oltre il carnale, di diventare (tornare) un'unità indivisibile, di sentirsi finalmente arrivati a casa.
    Volendo ora gettare un ponte fra quanto detto sugli emisferi cerebrali e la loro divisione e l’azione di D-o di separazione durante la Creazione. Mi viene da pensare alle diverse funzioni dei due emisferi cerebrali e alle differenze fra uomo e donna. Di come al pari di un maggior numero di collegamenti fra i due emisferi porti a una maggior capacità interpretativa e di astrazione, così un unione forte e ben bilanciata fra uomo e donna, in un continuo scambio di informazioni e confronto sia funzionale nell'accrescere la capacità interpretativa della realtà in cui siamo immersi.
    Vedo così la natura dell'uomo e della donna come incredibilmente complementari, al punto che mi appaiono come le due parti in cui è stata strappata una “mappa del tesoro”. E' solo riunendole, solo unendo le capacità che rappresentiamo, si può sperare di iniziare quel viaggio emozionante che ci condurrà “all'isola del tesoro” che fra l'altro credo essere dentro di noi.

    CITAZIONE
    Funzioni: Emisfero sinistro - Emisfero destro
    logica - istinto
    lingua, parole (parlare, leggere, scrivere) - disegno, musica, canto, arte, danza
    affronta una cosa alla volta - integra diversi input contemporaneamente
    elabora le informazioni in maniera lineare - percepisce e pensa in modo olistico
    compie operazioni in modo sequenziale - sede dei sogni
    concreto, razionale - spirituale, sacro, mistico
    calcolo matematico - interpretazione di forme e volumi
    dogmi e vecchie regole - dà nuove regole
    vecchie soluzioni a nuovi problemi - nuove soluzioni a vecchi problemi
    comunicazione logica - comunicazione gestuale, emozionale
    mette in sequenza, linearità, lista - visione d’insieme, schemi
    classificazione - percezione
    ragionamento - sintesi
    memoria verbale - memoria visiva
    dettagli - globale
    bianco e nero - colori
    spazio 2D - spazio 3D
    metodo - intuito
    nota le differenze - nota le somiglianze
    scompone - ricompone
    pone obiettivi - più sensibile alle idee positive
    tempo (prima, dopo) - focalizzazione sul presente (qui e ora)
    orecchio sx (linguaggio, particolari del discorso) - orecchio sx (musciale, discorso in generale)
    occhio dx (vedere da vicino, mettere a fuoco) - occhio sx (vedere da lontano, spaziare)

    E da qui secondo me che appare ovvia la valenza della donna all’interno della cultura ebraica (così torno anche in topic :P), perché l'uomo e la donna proprio grazie alla loro diversità sono talmente complementari, da essere un'unica cosa, da essere uguali.

    A me devono aver sbagliato le dosi ... perchè la capacità di sintesi a quanto pare proprio non ce l'ho ;)
  13. .
    CITAZIONE (Ayalon @ 3/11/2016, 12:12) 
    CITAZIONE (tramadol @ 3/11/2016, 10:24) 
    A conoscerle proprio le famiglie, di ogni cultura civile, dove le donne non decidono per lo più loro in quasi tutte le occasioni ...

    e per le questioni non di loro pertinenza danno sempre una serie di consigli che sono molto indicativi...

    -_- -_- -_- -_- -_-

    i1086053_sdsja
    unsure

    Troppo comodo fingervi morti, dovete imparare a prevedere le reazioni ... :P
    bkdhs0rqh4-amore-sai-che-mi-vedo-un-po-ingrassata-beh-non-sei-mai-stata-magra_b
  14. .
    CITAZIONE (Ayalon @ 2/11/2016, 20:10) 
    CITAZIONE (Eterea @ 2/11/2016, 19:53) 
    Poi qualche anno fa ho avuto un brutto incidente di moto, in pratica sono caduta per

    Più che una caduta, io la definirei un salto evolutivo.

    Sai com'è se non la capisci con le buone, poi la impari con le brutte ;)
  15. .
    CITAZIONE (acarlo @ 2/11/2016, 10:08) 
    CITAZIONE (Eterea @ 11/1/2016, 12:25 PM) 
    Ispirarsi, tendere a qualcosa di positivo come D-o, aiuta a sintonizzarsi su frequenze positive.

    Se ti fa piacere dire le cose che ti piace dire, fallo pure. Ti avverto che però possono far sorridere.
    Basta pensare alla “positività” che da sempre si respira in quelle aree geografiche dove la presenza di D.o è maggiormente sentita.
    La religione è la presunzione che il proprio D.o è quello giusto. E’ questo genera prepotenza, altro che “sintonizzarsi su frequenze positive”.
    La posività e le regole di buona convivenza vanno ricercate con il buon senso, l’etica, la razionalità, e non perché suggerite da chissà chi ad alcune persone.

    Non credere che non capisca il tuo punto di vista, non ignoro certe situazioni.
    Però secondo me non c’è solo una strada che porta alla “buona convivenza”. C’è chi ci arriva, come dici giustamente tu, per mezzo dell’intelletto e si migliora per esempio traendo ispirazione dalle opere di filosofi e chi attraverso il proprio istinto, la propria fede. In pratica c’è chi usa di più l’emisfero destro e chi l'emisfero sinistro del proprio cervello. Quindi per me sono semplicemente percorsi diversi, ma che portano entrambi alla stessa meta e quindi entrambi buoni.
    Sai c’è stato un periodo della mia vita in cui provavo a razionalizzare tutto, ridicolizzavo chi credeva in D-o fino a diventare offensiva, nutrivo il mio ego nel sentirmi superiore, diversa “dal volgo di pecoroni credenti” e mi divertivo a demolire gli aspetti più spirituali del mondo in cui viviamo e il credo degli altri. Ero peggio del diserbante e purtroppo la sono ancora su altre cose.
    Continuavo ad ignorare volutamente tutte le cose che mi capitavano e che mi avrebbero potuto far mettere in dubbio le mie certezze sulla non esistenza di D-o. E questo credo a causa dell'arroganza derivante dalla mia ignoranza. Nel mio credere di aver trovato “la ragione”mi ero fermata, cristallizzata, e questo perché se si crede di aver ragione, si vuole avere ragione anche a discapito della propria evoluzione. Ci si attacca alla proprie idee e si smettere di ricercare per la paura inconscia di scoprire di avere torto.
    Poi qualche anno fa ho avuto un brutto incidente di moto, in pratica sono caduta per non passare sopra al cadavere di un mio amico. Premetto non ho avuto traumi cranici, non ho mai perso i sensi e non ho visto “la luce” ;)
    So solo che quel giorno sarei dovuta morire anch’io. Ho impattato contro il guardrail anche con il collo che infatti era livido e con una bella abrasione , ma per una serie di eventi “fortuiti” evidentemente ;) non me lo sono rotto, ne sono rimasta decapitata o paralizzata. So solo che negli attimi precedenti ho compiuto azioni insolite che mi hanno portato a non morire e allo stesso modo per una serie di circostanze negative ed insolite invece il mio amico ha perso la vita.
    Tutti mi dicevano: “è stato un miracolo che ti sei salvata!”, “vai ad accendere una candela alla madonna della guardia” e più lo dicevano e più mi cresceva la rabbia, perché non ero di certo migliore del mio amico, non meritavo più di lui di vivere. Detestai ancora di più tutto quel microcosmo che orbitava intorno alla concezione di D-o e di religione. Passai i mesi di convalescenza in solitudine, a spaccarmi la testa, a provare a trovare un senso logico, ho rivissuto mentalmente quell'incidente migliaia di volte. Non riuscivo ad accettare l’idea di essere sopravvissuta al mio amico, che tutta la nostra vita fosse ridotta a un lancio di dadi, a una questione di fortuna o sfortuna.
    E alla fine in tutto quel caos ho trovato un ordine, ho ricollegato quei tasselli del mio vissuto che prima avevo ostinatamente voluto ignorare e ho fatto pace con l’idea che esista D-o. E non perché “speciale” in quanto sopravvissuta, “miracolata” (cosa a cui non credo), ma perché ho intuito che ci deve essere qualcosa di superiore, che certi eventi non possono essere frutto solo del caso.
    Ho intuito l’esistenza di un ordine nell’apparente caos in cui viviamo. Mi sono fatta tante domande sul perché siamo al mondo, che senso hanno le nostre vite, ecc.. e per quanto provassi a rinnegare D-o alla fine finivo sempre per tornare a lui. Potresti dire che era la risposta più facile, ma ti assicuro che per me sarebbe stato molto più facile continuare a negare che iniziare ad accettare.
    Così ho iniziato a farmi una mia personalissima idea di D-o che è in gran parte svincolata dalla religione in cui sono cresciuta e molto simile a quella che mi ero fatta tra l'altro da bambina, ma che poi crescendo ho rinnegato. Ad oggi la mia ricerca di D-o non è finita, anzi è all'inizio e spero che non finisca mai, perché ogni giorno che mi sembra di capire qualcosa in più di D-o (anche grazie al materiale ereditato dalle religioni) ne traggo ispirazione e un pochino a mia volta mi miglioro. So bene che la strada che ho da fare è ancora lunghissima, nemmeno ne intravedo la fine.
    Ora ti avrò fatto sorridere ancora di più, ma non m’importa del tuo giudizio, ho giudicato tanto io prima in questi stessi termini che ti capisco. E va bene così, vinciamo entrambi, tu sorridi che fa bene alla salute e io resto serena che fa bene allo spirito.
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