Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by LvBv1983

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    Lo yetzer ra che subentra pone il dubbio all'uomo.
    Le due formazioni contendono dentro l'essere umano.
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    Lo yetzer tov si pone come guida e consapevolezza dei divieti e delle regole in quanto tali.
    L'uomo di fronte alla scelta sa che D-o ha detto di non mangiare quel dato frutto, ma se da un lato lo yetzer tov gli suggerisce di rispettare il divieto in quanto tale, dall'altro non dà risposte sul "perché" e l'uomo si chiede allora "cosa succederebbe se..."
    Lì lo yetzer ra si insinua e istiga a violare il precetto.
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    Lo yetzer ra suggerisce di trasgredire
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    La "connessione" si basa sul presupposto che "la vicinanza" a D-o non si misuri in "metri", ma in "somiglianza".
    Più uno cammina con D-o (vedi il significato di Halakha) più è vicino a Lui.
    In ambito kabbalistico questo si traduce nell'essere più vicini alla Sua Presenza, all'essere ancor più illuminati (e allo stesso tempo veicolo) per la Sua Luce. Ciò equivale alla realizzazione di sè stessi e al raggiungimento della felicità in sé e nel mondo, se così si può dire

    Lasciando perdere i discorsi "mistici" (che in effetti sono un poco spinosi), ritorno alla prima cosa detta: rispettare la Legge è essere vicini al Creatore.
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    Shalom
    Ovviamente siamo nel folklore, nelle dottrine dei Maestri non vedrai apparire certi elementi se non come parti di racconti omiletici ricalcanti un po' quello che è la fiaba presso il mondo occidentale.
    Questo credo sia di origine medievale, interessante comunque.

    http://ejmmm2007.blogspot.it/2006/11/vampi...ewish-goth.html
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    Quello che ho letto in merito ai 613 punti riguarda ovviamente gli israeliti, agli altri è dato di rispettare le leggi di Noach, non so come sia trattata la cosa a livello mistico, nello specifico.
    Sicuramente un giusto delle Nazioni è un giusto e basta.
    Dovessi dire pare che, dato il suo ruolo, a Israel sia dato di offrire un esempio maggiore
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    Provo a rispondere io: perché in QUEL momento, QUEL mal'akh è "ostacolo" sul percorso di Bilaam.
    Non era previsto inoltre che Bilaam morisse, doveva ancora (anche se contro la sua stessa volontà) benedire Israel!
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    Cercherò di essere molto riassuntivo e tienti conto che quanto sto per scrivere qui sotto risponde a concetti tipici della cultura Chassid e di movimenti come quello Chabad.
    Non si può "perdere l'anima", quanto piuttosto "perdere" la connessione con il Creatore.
    Abbiamo 613 punti di connessione (uno per ogni mitzvah) che si "rompono" contravvenendo alla Legge, non "camminando con D-o".
    C'è da dire che anche nell'ipotesi (di fatto praticamente impossibile) su che si "spezzino" tutti 613, rimane comunque quel legame che corrisponde all'esistere di ognuno di noi e di tutto il creato, che dipende costantemente dal Creatore. la T'shuvah quindi (il ritorno) è sempre possibile e sempre possibile è riottenere legame autentico con l'Unica Realtà.

    Scusate per il riduzionismo e i termini semplificati.
    Shalom

    ps
    Tieni anche conto del diverso significato culturale e semantico di "anima" rispetto al mondo occidentale.
    Leggi anche i links forniti più sopra.
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    Perché il sintagma "il-satan" descrive un compito.
    Un compito che si struttura come essere "avversario" inteso come "accusatore in tribunale". Per estensione poi qualunque ostacolo all'adempimento delle Mitzvot, suggerito invece dallo Yetzer Tov.
    Da qui una sovrapposizione fra la Yetzer Ra (la "cattiva" formazione") con "il-satan", in quanto non si tratta appunto di un mal'akh, ma una funzione che può essere di volta in volta adempiuta da elementi diversi, specialmente quel lato umano che spinge (quando incontrollato) al comportamento egoistico fine a sé stesso.
    Shalom
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    Certo che haShem è abbreviato in Yah. Il punto è che non si evince, dopo i sospetti iniziali, un collegamento con il ciclo ugaritico. In pratica "Yah" non sarebbe una delle tante divinità di Ugarit poi "elevatasi di rango", come invece qualcuno continua a portare avanti, fermo a teorie degli anni 60
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    Il simbolo è nativo con l'essere umano: la sua mente è in grado di processare eventi ed elementi astratti e simbolici. In fondo credo, che nel simbolo, appunto, questa sia la Neshamah
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    CITAZIONE
    se mi dovesse capitare farò ricorso al mio lungo e ricco passato di campione d'Italia 6° dan di judo :D

    Alla faccia! Complimenti!

    Chiudo il thread :)
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    Decisamente ti servono riferimenti interni ai movimenti chassidim e/o il movimento chabad.
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    Non so dirti di più... Anche perché fra tutte le fesserie (avrei forse dovuto essere politically correct e dire "invenzioni") che girano sul mondo ebraico, vai a sapere chi ha prodotto questa! :lol:
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    Sì, e non è ish + elohim, giusto ma è una coppia di figure retoriche a catena (haShem è "uomo-di-guerra" -> haShem è il Suo Nome").
    Ne compaiono anche altre in altri passi della Torah e del Tanakh.
    Alcuni "studiosi" hanno strumentalizzato solo alcuni di questi passi, estratti ad hoc, per far intendere che haShem fosse visto e conosciuto come un "ente in carne ed ossa".
    Sono estrapolazioni ovviamente offerte ad arte: mai che questi "studiosi" propongano ad esempio, uno fra tanti, D'varim 32:11 (Deuteronomio) all'attenzione del pubblico "avido di combattimenti fra abitanti provenienti da mondi lontani".
1447 replies since 16/7/2015
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