Consulenza ebraica per lo studio del Cristianesimo e dell'Islam

Posts written by LvBv1983

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    Splendenti è SBAGLIATISSIMA.
    La radice DIV (che significa "giorno", "splendore" etc) è indoeuropea ed alla base delle parole "dies" (giorno), "Deus" [e "Zeus"] (Dio, dio), Divus.. etc.
    Quindi chi dovesse dire che elohim -> splendente, starebbe di fatto traducendo il termine comparandolo e sovrapponendolo al significato antico di "dio" presso i popoli proto-indoeuropei o indoeuropei.

    Ish elohim potrebbe essere anche un "uomo-di-Elohim", puoi indicare il passo?
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    Lo studio conferma che fra Y**H (e relativa abbreviazione come Yah) e il ritrovato Y(a)W presso Ebla non vi risulta, di fatto, una connessione sostenibile dal punto di vista linguistico e cultuale.
    Allo stesso modo (rispondo a maurizio1), il confronto con ilu->ilanu NON ha nulla di assiomatico.
    Conosciamo la grammatica e l'uso dell'accadico, sono cose che non vengono studiate da due giorni.
    In pratica presso l'accadico (lingua semitica) esisteva già un costrutto che voleva legare il plurale ad una intensificazione/astrazione di un soggetto di fatto singolare.
    E questo senza nessuna possibile accusa di "grammatica desunta dalla teologia" (affermazione risibile anche di per sé stessa tra l'altro, ma a patto di aver studiato un minimo di linguistica generale), in quanto presso tale cultura vigeva il politeismo: sostenere che "un termine plurale sia stato camuffato come singolare ad hoc", in tale contesto ha evidentemente meno senso di una zanzariera in un sottomarino.

    Shalom
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    Non dice che lo "Ya" di halleluYah non sia il Nome contratto. Dice altro
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    https://www.amazon.com/Family-Religion-Bab...l/dp/9004104100
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    Non c'è uno senza due.
    Facciamo una petizione per assegnare il Colosseo alla Tunisia: dopotutto Annibale ha respirato in un range di un centinaio di chilometri (vado grossolano e a naso) rispetto a dove poi sarebbe sorto l'Anfiteatro Flavio.
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    Gli studi di Pettinato in tal senso sono considerati come dire "vintage".

    "[... ] as DINGIR-lì-ra-mu or as [d]ili[x]-ra-mu, both readings yielding the name Ili-
    ramu. ‘My God is exalted’. In no list of Gods or offerings is the mysterious
    God *Ya ever mentioned; his cult at Ebla is a chimera.

    Y**weh was not known at Ugarit either; the singular name Yw (vocalisa-
    tion unknown) in a damaged passage of the Baal Cycle (KTU 1.1 iv 14)
    cannot convincingly be interpreted as an abbreviation for ‘Y**weh'.
    There is no more truth either in the proposition that ‘Y**weh was worshipped as a
    major God‘ in North Syria in the eighth century BC.
    The only North-West Semitic evidence that can plausibly be linked to the name ‘Y**weh‘ are the
    Amorite theophoric anthroponyms containing the element Yabwi- or Yawi—.
    In view of their semantic equivalent in Akkadian lbassi-. we are dealing with
    a finite form ofthe verb ‘to be‘. Ya(b)wi-ila thus means ‘God (or ‘My God’)
    is present'.
    Such names do not, of course, attest to a cult of Y**weh
    among certain Amorites; they merely elucidate the etymology of His name.

    The absence of the name ‘Y**weh' in West Semitic epigraphy (except for
    the Mesha Stela) agrees well with the biblical evidence on Y**weh‘s origins.
    A number of poetic—and presumably archaic——texts have preserved the
    memory of a topographical link between Y**weh and the mountain area
    south of Edom. In these theophany texts Y**weh is said to come from Seir."
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    ilanu è il plurale di ilu. E' così. non conosco poi le regole generali di pluralizzazione dei sostantivi né le loro eccezioni.
    ma ilu -> ilanu
    rispecchia perfettamente eloah -> elohim
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    C'è gente che dice che il "plurale di astrazione" lo hanno desunto a posteriori da premesse teologiche. LOL
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    CITAZIONE
    personalmente penso che sia qualcuna di queste, l antico popolo sumero) C

    I sumeri non sono semiti, che io sappia. I fenici, gli accadici lo erano.
    Notevole come elohim fosse già un plurale con valore di singolare astratto anche presso Ugarit, anche se il termine corrispondente era "Ilanu", la grammatica era in tutto e per tutto simile a quella dell'ebraico (almeno inerendo al valore di "elohim), ma vallo a spiegare agli ex traduttori San Paolo....

    CITAZIONE
    Nella tavoletta di Kuntillet Ajrud si trova il tetragramma, non vi fa pensare che forse l ebraismo sia una rielaborazione di una precedente fase pagana ? Perche questo sito archeologico si trova sul sinai e non a nord di giuda (dove ho letto su wikipedia e su questo sito di consulenza ) ci sarebbe stata un antica infiltrazione canaanita e ugaritica durante il I millennio a.e.v.

    Non ci vedo nulla di strano, il popolo di Israele è sempre stato "sparso per il mondo", anche prima della galut. Inoltre le cadute idolatriche non sono negate nemmeno nella Bibbia.
    Sostanzialmente anche gli studi di Pettinato sono ormai smentiti anche nelle accademie, per cui YW, il figlio di El nel ciclo ugaritico NON sarebbe stato haShem.
    Il concetto del D-o ebraico non è riscontrabile nei popoli confinanti e nemmeno è la derivazione di Aton come altri cialtroni vogliono far credere.
    Il "vitello d'oro", non a caso (cerca in forum un post di Avraham) sarebbe anche il "tondo d'oro", proprio a rimarcare come un disco solare NON sia simbolo di haShem.
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    CITAZIONE
    l'etimolgia hagios > sak/seg è rifiutata a livello accedemico. oggi si ritiene che hagios, hazomai e (talvolta) agos derivino da yeg- (da cui anche yaj, che forma il termine yajata), però se esistono articoli che certifichino il contrario passameli per favore.

    Verificheremo insieme le fonti, perché no, sempre disposto ad aggiornarmi e a dibattere.

    CITAZIONE
    ma a parte questo il termine "sacro" non indica affatto una concezione metafisica del divino

    Non alludevo necessariamente ad una elucubrazione metafisica.

    CITAZIONE
    "separato" non è certo il mondo degli dei - ma semplicemente il luogo del rito, che era diviso da quelli della quotidianità, ovvero dedicato, intatto, adibito. tanto che sak possiede , tra gli altri, significati non religiosi , esattamente come gli accadici saqru/saqaru/etc (non connessi a qds, pare) che significano anche diga, sbarramento, ritenzione urinaria, raffinazione metallurgica. dalla stessa radice deriverebbe l'ebraico sagar (chiudere, segregare).

    CITAZIONE
    a quanto ne so, gli scivolamenti semantici in antichità non avvengono mai sul piano concettuale bensì su quello della concreta corrispondenza

    Concordo, solo per me, però, il piano "separato" del luogo del "sacrificio" diviene per corrispondenza concreta (nella cultura latina) anche il piano separato del Nume.
    Perché?
    Perché senza un Nume già la necessità di una separazione di un certo luogo per sacrificare diventa vana. Il sacrificio va oltre la definizione di purità per la quale si è decorosi e ci si copre il capo o ci si lava ad esempio.
    Il sacrificio (nella mentalità latina e qui ancor più in quella greca) "placava" il Nume o lo Theos.
    Credo quindi che questa "separazione" del luogo fosse, senza necessariamente procedere per speculazioni filosofiche, connaturata all'idea numinosa del tempo.
    Una visione tra l'altro anche, nei caratteri generali, condivisa su quasi tutto il pianeta.
    la cultura ebraica, che subentra dopo questo modo di intendere, almeno nell'aera medio orientale semitica, applica una "rottura", arrivando a concepire il sacrificio ad esempio animale in modo differente rispetto alle tradizioni limitrofe e precedenti.
    Sempre in virtù di tutti questi cambiamenti continuo a vedere in Qadosh e in Sacer due concetti che si toccano e forse intersecano per sovrapposizione solo per un frangente relativamente piccolo, limitato al senso di esclusività di ciò che poi è de facto anche separato dalla mondanità
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    Shalom.
    Credo che i redattori dell'NT, o meglio, coloro che diffusero l'NT oralmente avessero filtrato la profezia di Daniel attraverso la simbologia enochica in cui, ad esempio, mi pare in 2 Enoch, un umano (Enoch) diviene senza troppi porblemi Metatron stesso (con buona pace anche dei riferimenti kabbalistici è ben visibile come "Metatron" NON sia una parola di origine ebraica).
    Non ho accesso ai testi originali in paleo slavo per Enoch e nemmeno in greco antico per i Vangeli, tuttavia, nella traduzione, come avevo pubblicato in un thread qui in foro, ci sono "passaggi molto simili" rinvenibili nello stesso ordine fra 1Enoch e 2Enoch e Vangeli. UN parallelismo molto interessante.
    Secondo me non è una coincidenza e, qualora confermato anche nelle rispettive lingue di origine, parrebbe confermare una forte spinta enochico-apocalittica dentro l'NT; una spinta che appunto non può che interpretare Daniel alla luce di credenze estremamente personificanti per quanti riguarda i simboli insiti nel TNK, una via interpretativa ben lontana dalla cultura ebraica sia moderna che del tempo e dal contenuto del testo stesso.
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    E c'è gente che riesce a credere in queste cose. :wacko:
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    NEWS!
    Un "uccellino" mi ha detto che il De Angelis, forse dopo l'ennesima esagerazione antisemita, si è visto chiudere una pagina con 5k followers.
    E' già di nuovo "al lavoro", ma a quanto pare a volte l'unione fa la forza :D
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    CITAZIONE
    dal tuo post sembra quasi che "sacro" derivi da "sacrificio" , e non viceversa.

    Sono termini legati a doppio filo
    SAK indica separazione. Una cosa "sacra" è fuori-del-mondo, di proprietà del Nume. Il sacrificio (di solito un atto distruttivo) rende questa cosa anche materialmente fuori-del-mondo.
    Se vai nel passato e ti danno dell'homo sacer, scappa: vogliono farti la pelle.
    la radice sak la riconduco più realisticamente all'indoeuropeo che a una assimilazione dall'accadico, lingua semitica.
    SAK infatti ha la stessa origina di AG ("adorare", vedi anche agios), anche se poi, per una divergenza di significato, procede maggiormente a sottolineare la separazione, appunto fra ciò che compete il Dio e ciò che compete il profano.
    Sacro può anche essere letto in antichità come "maledetto", vedi il discorso di poco sopra sulla eventuale "condanna a morte" dell'uomo appunto "sacro".
    la radice QDS ha, se vogliamo una coincidenza di significato, come due insiemi che si sfiorano appena, nel senso di riservatezza che procede dal valore di "esclusività" proprio del Nume.
    Le implicazioni, nell'uso, tuttavia e nell'etimo sono molto diverse. Il fatto stesso che il sacrificio in latino sia intimamente legato al rendere sacro e in ebraico no la dice lunga: un oggetto distrutto nella mentalità ebraica non diviene appannaggio del Dio: tutto è già Suo, a prescindere. Non solo, ma l'uccisione di un umano tutto fa tranne che renderlo Qadosh!
    Questo oltre che essere questione di diritto e anche di approccio religioso e filosofico, è traslata nei termini impiegati dalle stesse culture che hanno prodotto appunto culti diversi (e meno male se no sai che noia :lol:)

    CITAZIONE
    questioni filologiche a parte , il primo significato di "sacer" fu senza dubbio "separato". ad esempio, "sacer esto" consiste in una formula di scomunicazione , "secretum" si traduce con "segregato", "sacellum" è quel recinto di spazio verticale , idealmente delimitato verso l'alto e il basso da un perimetro tracciato al suolo , entro cui si celebrava il sacrificio.

    concordo

    CITAZIONE
    viceversa, in sanscrito "sacro" e "sacrificio" sono quasi indistinguibili. cosa provano, in fin dei conti, le indagini lessicologiche alla heidegger? che vanno considerate per quello che sono, pseudoscienza.
    molto più utile, secondo me, osservare quando parole come "hieros" appaiano nei testi greci: ad esempio, nella formula "hieron menos" corrispondente al sanscrito "ishirena manasa". ovvero quel furore , quell' autorevolezza che appartengono al profeta (che è lo sciamano , il taumaturgo) e al re. come in "health" anche qui, credo, siamo vicini a quel che i popoli indoeuropei intendessero per "sacro".

    bello ed esatto (interessante l'accento su health!)
    Il punto è che il nostro sacro (che ha ancora a maggior ragione cambiato accezione) deriva dal latino (molto vicino infatti al senso che invece in greco è di ieròs) e segue questo albero genealogico di senso.
    Oggi sacro secondo me non è nemmeno più comunemente inteso come "separato" in senso stretto, tantomeno ormai più associabile a una sorta di "maledizione": da Treccani -> sacro Ciò che è connesso, più o meno intimamente, con la divinità, con la religione e con i suoi misteri, e perciò impone un particolare atteggiamento di riverenza e di venerazione (contrapposto in genere a profano).
    Paradossalmente siamo ormai ancor più lontani sia dal significato iniziale (anche se l'allontanamento è avvenuto lungo quella strada inizialmente intrapresa con "sak") sia, a maggior ragione, dal senso ebraico, anche se, ad esempio nella castità dei santi cristiani (ma non solo, vedasi anche la latinità), permane quel senso di "isolato rispetto al profano" invece assente, in questa caratteristica, nella mentalità medio orientale e nella fattispecie ebraica.
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    Vecchia entry su Facebook.
    Segni particolari: istigazione all'odio, condivisione di fake news.
    Come segnalare: istigazione all'odio per motivo religioso o per motivazioni etniche e razziali (sono due diverse opzioni)

    www.facebook.com/groups/48780197046/

    Il numero fa la differenza. Spero interveniate numerosi.

    Boicottare Israele, dovrebbero informarsi codesti figuri, vuol dire affamare famiglie ebraiche, ma anche cristiane ed anche arabe (ironia della sorte). Vuol dire negare ad un popolo il suo diritto al lavoro e al benessere sulla sua terra.

    Shalom
1447 replies since 16/7/2015
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