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bgaluppi
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Benvelox, lo dice Dio stesso che “l'uomo non può vedermi e vivere” (Es 33:20). La presenza di Dio era reale, ma cosa vide e sentì Mosè? Una manifestazione di Dio, non certo Dio. Infatti, la Bibbia dice: “Il messaggero del Signore gli apparve...” (Es 3:2). Però era come se fosse Dio, perché Lo rappresenta. Dunque il messaggero parla e dice: “Io sono il Dio di tuo padre, il Dio d'Abraamo, il Dio d'Isacco e il Dio di Giacobbe” (v.6). È Dio che parla tramite il messaggero. Questa è la mia lettura. E quando la Bibbia dice che Dio combatte in battaglia col Suo popolo vuole indicare la Sua presenza accanto a Israele, non che fisicamente è presente. Come insegna Maimonide, non si può pensare a Dio in termini di ciò che è, ma piuttosto di ciò che non è. È la negazione dei Suoi attributi - perché Dio non è un “essere” che ha una corporeità essenziale e dunque degli attributi - che ci avvicina al concetto di Dio (non alla comprensione di Dio).
Israele è sopravvissuto, come aveva detto il profeta molte volte, ma la terra gli è stata data indietro, non se l'è ripresa, perché questa era la volontà di Dio.
Edited by bgaluppi - 23/8/2018, 09:34
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