Padre Nostro

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Ayalon
     
    .
    Avatar

    אילון

    Group
    Member
    Posts
    8,127

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE (Filippo Maria Leonardi @ 14/4/2018, 19:35) 
    I "fondatori" del cristianesimo erano tutti Ebrei.
    Anche San Paolo, che è quello che lo ha strutturato dal punto di vista dottrinale e ha aperto ai cosiddetti gentili, era anche lui un Ebreo. Perciò il cristianesimo è figlio dell'ebraismo.

    Questo è ciò che amano pensare i cristiani, ma l'Ebraismo non ha figli è già completo così.
    Leggiti "Un rabbino parla con Gesù" di Neusner

    L'imperatore Costantino ... primo pontefice dell'impero ... taroccando dei testi, i Vangeli, che la chiesa definisce ufficiale, che sono in realtà sono scritture in lingua greca scritti anche 100 anni dopo la morte di Cristo, quindi di ufficiale non hanno un piffero!


    Gli unici testi che possono avere un fondamento storico esatto di quel periodo, sono i testi del Mar Morto, che sono datati 2000 anni e sono scritti in aramaico antico, la lingua degli ebrei della Giudea, ma questi testi sono considerati dalla Chiesa apocrifi (giudicati falsi dalla chiesa, eppure scientificamente giudicati autentici - cfr carbonio 14), che rappresentano uno spaccato storico totalmente differente da quello che vuole Cristo come figlio di Dio.

    Gesù, era un esponente, che riconosce, nel periodo antico, due figure: Giacomo, fratello di sangue di Gesù, quale colonna sacerdotale, e Gesù come colonna politica. In effetti a chi poteva essere chiesto di guidare la stirpe di Davide contro i romani nell'anno 1 se non ad un leader politico, quale era Gesù? Magari allora Gesù ha deciso di comportarsi come ha fatto Gandhi,
    perchè era impossibile liberarsi dai romani senza incorrere in un bagno di sangue.

    Paolo era semplicemente un opportunista affetto da ipocrisia ... come tanti altri esseri umani ... solo che allora faceva comodo avere uno come lui per far scattare un meccanismo utile al potere ...

    Ma io mi chiedo: come fanno i cattolici a credere che il Papa a Roma sia il successore del Cristo?


    Io comprendo quanto sia difficile per un bambino digerire il fatto che Gesù Bambino, Babbo Natale e la Befana non esistono ... è un trauma sapere che sono genitori e parenti quelli che portano i doni ... e non c'è alcun effetto sopranaturale nel fatto di trovarsi dei ragali sotto l'albero il giorno di Natale o all'Epifania.

    Perchè pensate che per secoli la Chiesa cercato di far sparire gli ebrei, perchè ancora oggi sui libri delle elementari vengono insegnate infamità inanerrabili?
    Duemila anni di insegnamento del disprezzo che hanno portato milioni di morti, sofferenze e prevaricazioni, che ancora oggi continua, ah sì , è amore cristiano.

    Altrettanto traumatizzate può essere scoprire di aver fondato la propria vita su credenze fasulle: quello che io ho appreso dalla vita, è che prima di esprimere un giudizio bisogna studiare ... e tanto.

    Vi consiglio di mettere mano a testi che non siano di parte, e studiare, studiare a lungo ... e poi ne riparliamo ....

    Che il primo pontefice sia stato Costantino, è storia; che la chiesa cattolica è fondata su dogmi, è verità ... e i dogmi non hanno spiegazione, è così e basta ... Certo! Perchè se cerchi di dare spiegazione logica a una cosa illogica e senza senso, rischi di darti la zappa sui piedi da solo, in particolare se su certe affermazioni, infondate, basi tutta la tua credenza.

    In fondo nei secoli c'era stato chi aveva creduto (la Chiesa) che la terra fosse il centro dell'Universo e che la terra (ancora la Chiesa?) fosse anche piatta!


    A proposito! Fortuna per la Chiesa che allora non c'era internet ... sarebbero stati sputtanati tutti subito, e mi riferisco a Paolo e tutta la banda di convertiti dell'ultima ora!

    CITAZIONE
    Ora, ad un certo punto della storia, pur avendo subito persecuzione, è riuscito a ribaltare il suo rapporto con il potere temporale. Non vedo lo scandalo.

    ????

    CITAZIONE
    Tra l'altro nonostante la militarizzazione del medioevo, nessuna autorità cristiana si è mai azzardata a modificare il Vangelo in tal senso, se è vero che non vi si trova alcuna incitazione alla violenza. Semmai ci si è ispirati all'AT che invece ne contiene parecchie.

    Modificare il vangelo? Ma la cristianità non possiede neanche una pagina di vangelo originale.
    A parte gli apocrifi che se ne guarda bene dal nominare.


    CITAZIONE
    Ora, ad un certo punto della storia, pur avendo subito persecuzione, è riuscito a ribaltare il suo rapporto con il potere temporale. Non vedo lo scandalo.

    ???

    CITAZIONE
    Tra l'altro nonostante la militarizzazione del medioevo, nessuna autorità cristiana si è mai azzardata a modificare il Vangelo in tal senso, se è vero che non vi si trova alcuna incitazione alla violenza. Semmai ci si è ispirati all'AT che invece ne contiene parecchie.

    Sì...sì conosco il catechismo. Il Dio vecchio irascibile e cattivo, poi è arrivato il figlio che invece era buono, che cambiò quello che disse il padre che era sempre lui, però nella sua perfezione si era sbagliato allora mise incinta una donna vergine che era sposata e nacque il figlio nella stalla accudito dal marito della vergine che non era il padre pechè suo padre che era lui stava in cielo, e lui lo pregava ossia pregava se stesso di non abbandonarlo/rsi quando stava in croce.... e sì lo so sta scritto in
    CITAZIONE
    Più che confermarla, il greco πληρῶσαι significa "perfezionarla"

    greco...e sì perchè il padre che era sempre lui s'era sbagliato, so tutto carissimo (forse più di te, scusa l'immodestia), non affannarti a spiegarmi
    CITAZIONE
    Ora, si vede bene che in questo caso la prescrizione non è abolita, ma di fatto superata.

    Ma certo caro fate quello che voletete della vostra religione a noi non è mai importato niente e mai importerà, tenetevela stretta, ma non ci ammorbate con i vostri miasmi mentali perchè sono 2000 anni che ce li soffiate in faccia, e dato che ci sei salutami qualche madonna.

    Cattura_60

    Come vennero tramandati i vangeli?
    Tratto da: «La Chiesa che mente» di Karlheinz Deschner
    Non solo non esiste nessun Vangelo nel testo originario - anche se fino al XVIII secolo si è affermato di possedere l'originale del Vangelo di Marco, e precisamente a Venezia e a Praga - ma anzi non si è conservato nessun libro neotestamentario, e neppure alcun libro della Bibbia, nella sua originaria stesura autografa. Di più, non esistono nemmeno le prime trascrizioni. Ci sono soltanto copie di copie di copie: trascrizioni di manoscritti greci, di vecchie traduzioni latine, siriane, copte, nonché da citazioni neotestamentarie fatte da Padri della chiesa, riferite sovente a memoria... all'incirca 18.000 in un autore come Origene! (50) Senza contare che le opere degli stessi Padri della chiesa sono state a loro volta tramandate con livelli di attendibilità assai differenti.
    La riproduzione scritta dei Vangeli non avvenne comunque senza errori. Per più di due secoli, infatti, essi furono esposti agli interventi intenzionali o involontari dei copisti. Nel corso della loro diffusione, attraverso l'uso pratico cui erano sottoposti, i testi subirono per dirla coi teologi Feine e Behm - «molteplici mutamenti, del tutto spontanei, epperò anche ampliamenti e accorciamenti premeditati. «Redattori, commentatori e glossatori ecclesiastici - come dimostra il teologo Hirsch - hanno seguitato a lavorarci, ovvero hanno limato», «completato», «armonizzato», «ripianato» e «migliorato», di modo che in ultima analisi - come scrive il teologo Lietzmann - «ne risulta una giungla di varianti, di aggiunte e omissioni in contraddizione le une con le altre. Di conseguenza noi, spiega il teologo Knopf, «in molti luoghi non possiamo determinare con certezza, ma neanche solo con probabilità, il testo primigenio»(51). Il quale è oltretutto scarsamente originale, come tante altre cose nel Cristianesimo. Perché nella stessa maniera già gli antichi Egizi avevano migliorato le loro sacre scritture (52)
    Ciò nondimeno, il teologo cattolico Alexander Zwettler afferma (con licenza di stampa dell'Ordinariato arcivescovile di Vienna) che «nessun libro della letteratura mondiale fu tramandato ai posteri con tanta accuratezza quanto la Sacra Scrittura: illusione o inganno ne rimasero esclusi»(53). Alois Stiefvater, presidente della Società Kolping, giunge a stimare una percentuale della credibilità biblica: «Nella Bibbia tutto è in regola al 99 per cento» (54)
    Il contrario è certamente più vicino al vero. Con una certa impudenza, Stiefvater chiama in causa la moderna esegesi biblica, per porre il problema: perché mai la Bibbia dovrebbe essere stata mutilata d'un tratto? E risponde: «Ma la Bibbia è tramandata anche più scrupolosamente e accuratamente di altri libri. Eppoi, la critica biblica moderna ha fatto sì che la Bibbia fosse studiata con precisione scientifica... Le si può senz'altro prestar fede» (55).
    In realtà, nel copiare i Vangeli, e specialmente nei primi decenni, si procedette tanto più disinvoltamente in quanto - per quasi un secolo - essi non vennero affatto considerati come testi sacri e inviolabili. Difatti, non si possedeva ancora un Nuovo Testamento, ma si faceva uso, in mancanza di una propria scrittura sacra, di quella dell'ebraismo. Solo nella seconda metà del II secolo - quando la tradizione orale assunse forme sempre più inverosimili - i Vangeli vennero equiparati all'Antico Testamento, finendo con l'esser preferiti ad esso.
    Solo dalla medesima epoca si cominciò inoltre a preferire i quattro Vangeli - che in seguito verranno canonizzati - ai molti Vangeli «apocrifi», facendo di quei quattro il «Vangelo» per antonomasia. Per lungo tempo, tuttavia, essi non vennero ritenuti ispirati. Infatti, tranne l'autore dell'Apocalisse (peraltro assunta a stento nella Bibbia), nessun autore neotestamentario ebbe a dichiarare la sua produzione come divina o ispirata da Dio: né Paolo, né gli autori delle altre epistole, né gli evangelisti medesimi. Al contrario, la stessa assicurazione di Luca, di avere «accuratamente indagato tutti i fatti fin dalle origini», dimostra, più e meglio di altre considerazioni, quanto poco il compilatore si ritenesse estasiato da divine illuminazioni. E neppure credeva di fare qualcosa di eccezionale. Piuttosto, fin dal primo verso, confessa che «già molti» prima di lui avevano compilato simili narrazioni. Ma queste non lo avevano soddisfatto, per cui era sua intenzione di migliorarle (56)
    Quello di migliorare i Vangeli fu pure - senza alcun dubbio - il proposito dei loro innumerevoli copisti. I quali cancellarono e inserirono, paragrafando e profondendosi nella coloritura di dettagli. In generale, riassunsero e adattarono, più che fornire corrette riproduzioni. «Il testo originale - spiegano i teologi Hoskyns e Davey - scompare sempre di più; si rilevano le contraddizioni, che diventano via via più numerose, tra i manoscritti di differente derivazione, mentre si cerca di appianarle e di compensarle: il risultato è il caos» (57)
    Fino all'anno 200 circa, i testi del Nuovo Testamento soggiacquero - secondo il teologo Julicher - «ad un parziale imbarbarimento formale»(58), giacché si trattavano i Vangeli secondo i gusti o le necessità del momento(59). Ma altri amanuensi, anche posteriori a quel l'epoca, hanno incluso nuovi miracoli oppure hanno ingrandito quelli preesistenti (60).
    Per por fine all'inaudito imbarbarimento, il vescovo Damaso di Roma chiamò nel 383 il dalmata Girolamo, falsario e calunniatore privo di scrupoli (tanto che il mondo cattolico lo elevò con sicuro istinto a patrono delle facoltà teologiche), incaricandolo di stabilire un testo unitario delle bibbie latine, delle quali non ce n'erano due che concordassero in passi di una certa lunghezza. Di conseguenza, il delegato papale tramutò la lezione del modello da lui usato come base per la sua «rettifica» dei quattro Vangeli - in circa 3.500 punti. Questa traduzione di Girolamo, conosciuta col nome di Vulgata, quella generalmente diffusa - benché rifiutata per secoli dalla Chiesa stessa - fu dichiarata l'unica autentica solo nel XVI secolo dal Concilio di Trento.
    Tuttavia, come nessuno dei manoscritti latini della Bibbia concorda pienamente con un altro, così anche tra quelli greci (nel 1933 si conoscevano ben 4.230, nel 1957 già 4.680 manoscritti greci del Nuovo Testamento) non ce ne sono due con l'identico testo. Una concordanza di tutti i codici si riscontra appena nella metà delle parole. Ciò accade nonostante che, o piuttosto proprio perché nella tradizione manoscritta si sono equiparati e allineati i Vangeli tra di loro. Si stima il numero di queste varianti, ovvero delle diverse lezioni e modi interpretativi, intorno a una cifra di 250.000. E dunque, il testo della Bibbia - oggi diffusa in più di 1.100 lingue e dialetti - risulta degenerato senza speranza e mai più ripristinabile, nemmeno in maniera approssimativa.
    E non basta, dato che tuttora si continua a falsarlo e a modificarlo. In piena ufficialità.
    Lutero, ad esempio, nella sua traduzione relativa ai prigionieri di guerra di Davide, aveva scritto: «Ma il popolo là rinchiuso/ ora egli fece uscire/ lo strinse sotto seghe/ ed ascie di ferro/ e lo bruciò nelle fornaci di mattoni».
    Orbene, dopo la Seconda guerra mondiale, questo metodo del «divino Davide» rammentava un po' troppo i metodi di Hitler. Ed ecco che la Bibbia stampata nel 1971 «secondo la traduzione tedesca di Martin Lutero» dal Consiglio della Chiesa evangelica dì Germania - in sintonia con l'Unione delle Società bibliche evangeliche in Germania, autorizzata nel 1956 e nel 1964 - trasforma così il passo citato come segue: «Ma egli condusse fuori il popolo colà riunito, collocandoli come servi alle seghe, ai picconi e alle asce di ferro, e facendoli lavorare ai forni di mattoni» (63)
    Oppure, dove Lutero aveva tradotto il corrispondente passo del I Libro di Cronache, 20,3 «Fece uscire gli abitanti ch'erano nella città, e li fece a pezzi con delle seghe, degli erpici di ferro e delle scuri», ecco mutato il tenore del medesimo passo nella Bibbia «secondo la traduzione di Martin Lutero» autorizzata dal Consiglio delle Chiese evangeliche: «Fece uscire gli abitanti e li adibì ai lavori forzati con seghe e scuri di ferro». E ancora; se Lutero scrive di «cinquantamilasettecento» persone che Dio fa morire perché avevano rimirato l'Arca dell'alleanza, la Bibbia del suddetto Consiglio (Ekd) ne ricava la modica quantità di «settanta uomini»(65).
    La falsificazione è sistematica. Nella redazione revisionata nel 1975 della Bibbia di Lutero, appena due terzi risalgono direttamente a Lutero stesso. Almeno una parola su tre è stata cambiata, talvolta leggermente, talaltra pesantemente. (66)
    Note:
    48) Rathgeber 66
    49) Lietsmann (1953) vol.2, 94
    50) Knopf (1930) 47 sg.
    51) Deschner (1962) 142
    52) Cfr Leipold/Morenz 53 sgg.
    53) Zwettler 195
    54) Stiefvater (1961) 16
    55) Ididem 15 sg.
    56) Luca 1,1 sgg.
    57) Hoskyns/Davey 29 sg.
    58) Jülicher 591
    59) Ibidem 581; Knopf (1930) 63
    60) Karnetzki 180
    61) Dettagliatamente su Girolamo: Deschner (1986[2]) 169 sgg, specialmente 179 sg.
    62) Deschner (1962) 142 sg.
    63) Cfr La Bibbia 368 con Lutero vol I, 591. Il corsivo è mio
    64) Cfr La Bibbia 484 con Lutero vol I, 773. Il corsivo è mio
    65) Cfr La Bibbia 321 con Lutero vol I, 517
    66) L. Schmidt 345 sgg.; inoltre Krause 75 sgg.

    Edited by Ayalon - 15/4/2018, 12:58
     
    .
17 replies since 27/3/2018, 14:50   877 views
  Share  
.