Padre Nostro

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    Ciao a tutti.

    Recentemente in ambiente cattolico c'è un gran parlare del Padre Nostro e finalmente si stanno muovendo a cambiarlo con la nuova "formula".

    Mi chiedo però se questa ha origini precedenti e se Gesù fa riferimento o prende spunto da qualche fonte ebraica (torah, tanach....)

    Grazie
     
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    Riguardo al substrato ebraico del Pater Noster, segnalo l'accostamento dei due versi:
    "che sei nei cieli" e "sia santificato il Tuo nome".
    Infatti in ebraico le due parole "cieli" e "nome" derivano dalla stessa radice SH+M che è poi anche all'inizio della principale preghiera del rito ebraico.
    Se avete dubbi su questo gioco di parole, andate a leggere Genesi 11:4
    "costruiamoci una città e una torre, fino al vertice dei CIELI בַשָּׁמַ֔יִם e facciamoci un NOME שֵׁ֑ם"

    Per quanto riguarda il cambiamento di formula del Padre Nostro, da cattolico sono preoccupato, perchè lo si farà sicuramente in senso peggiorativo. Le nuove tendenze progressiste sono quelle di eliminare "non ci indurre in tentazione" mentre invece bisognerebbe correggere il "pane quotidiano" visto che nelle versioni più antiche era reso come supersubstantialem (dal greco epiousios) cioè in senso spirituale, dato che "non di solo pane vive l'uomo".
     
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    Grazie mille.
    Perché in modo peggiorativo?
    E quale sarebbe la giusta correzione di "pane quotidiano"?
     
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    Nella Vulgata il greco epiousios è stato tradotto in due modi diversi: nel Vangelo di Matteo supersubstantialem, in Luca cotidianum.

    Mt. 6, 9-13
    sic ergo vos orabitis Pater noster qui in caelis es sanctificetur nomen tuum
    veniat regnum tuum fiat voluntas tua sicut in caelo et in terra
    panem nostrum supersubstantialem da nobis hodie
    et dimitte nobis debita nostra sicut et nos dimisimus debitoribus nostris
    et ne inducas nos in temptationem sed libera nos a malo


    Lc. 11,2-4
    et ait illis cum oratis dicite Pater sanctificetur nomen tuum adveniat regnum tuum
    panem nostrum cotidianum da nobis cotidie et dimitte nobis peccata nostra siquidem et ipsi dimittimus omni debenti nobis et ne nos inducas in temptationem


    La versione liturgica propende per il cotidianum, cioè per l'interpretazione materialistica. Tuttavia epi-ousios deriva da ousia, che significa "essenza" ma che la tomistica tradusse un po' infelicemente con substantia, intendendo però la sostanza spirituale, non quella materiale.
    Di conseguenza la traduzione con supersubstantialem interpreta il pane (eucarestia) come nutrimento spirituale, non come la volgare pagnotta da mangiare ogni giorno per tirare a campare. Sono due visuali molto diverse.
     
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    Grazie Filippo Maria Leonardi.
    Perchè però quanto fatto finora è un peggioramento? Non è corretto "cambiare" da indurre ad abbandonare?
     
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    Padre nostro

    Facci tornare, Padre nostro, alla tua Torah... Perdonaci, Padre nostro...
    (5a e 6a benedizione);

    tu hai avuto pietà di noi, nostro Padre, nostro Re...
    Padre nostro, Padre di misericordia, il Misericordioso, abbi pietà di noi!
    (2a preghiera prima dello Shema "Ahavah rabbah").

    Nel testo biblico, ai ripetuti inviti al pentimento Israele risponde: Tu sei il nostro Padre Abìnu attà.

    1. Is 63, 16: « . . . poiché tu sei nostro padre, anche se Abramo non ci conosceva e Israele ci ignorava, Tu, o Eterno sei nostro padre, nostro redentore, da sempre questo è il tuo nome . . . »
    2. Is 64, 7-8: «Non c’è alcuno che invochi il tuo nome, che si scuota per afferrarsi a te, perché tu ci hai nascosto la tua faccia e ci lasci consumare in balia delle nostre iniquità.
    Tuttavia, o Eterno, tu sei nostro Padre, noi siamo l’argilla e tu colui che ci formi; noi tutti siamo opera delle tue mani».

    Che sei nei cieli

    Che le preghiere e le suppliche di tutto Israele siano accolte dal loro Padre che è nei cieli (Qaddish)

    Sia santificato il tuo Nome


    Santificherò il mio Nome grande (Ez 36,23) - Santo e terribile è il suo Nome (Sal 110,9)

    Santo sei tu e terribile è il tuo Nome (qedusha ha-Shem: lui solo è eccelso e santo: n.18)
    (Semoneh-esre)

    Tu sei Santo e il tuo Nome è santo, e i santi ogni giorno ti loderanno. Benedetto sei tu, Signore, il Dio Santo! Noi santificheremo il tuo Nome nel mondo, come lo si santifica nelle altezze celesti
    (3a benedizione)

    Sia magnificato e santificato il suo Nome grande nel mondo che egli ha creato secondo la sua volontà
    (Qaddish)

    Venga il tuo Regno

    Egli stabilisca il suo regno nella vostra vita e nei vostri giorni, e nella vita di tutta la stirpe d'Israele, ora e sempre
    (Qaddish).

    Dalla tua Dimora, Padre nostro, risplendi e regna su di noi, perché noi attendiamo che tu regni in Sion
    (3a benedizione di Shabbat)

    Allora il tuo regno si manifesterà ad ogni creatura (Assunzione di Mosè, 10,1)

    Ristabilisci i nostri Giudici... e regna su di noi, Tu solo Signore, con amore e misericordia... Benedetto sei tu Signore, Re, che ami la giustizia e il diritto
    (11a benedizione)

    Sia fatta la tua Volontà come in Cielo così in terra

    Dio è in cielo e tu sei sulla terra (Qo 5,1) - Avverrà quel che in cielo si vuole (1Mac 3,60)
    Fa' la tua volontà, in cielo, in alto, e dona un coraggio tranquillo a coloro che ti temono sulla terra (R. Eliezer)
    Tale possa essere la tua Volontà, Signore... guidare i nostri passi nella Torah e farci aderire ai tuoi comandamenti
    (Preghiera del mattino)

    Il nostro pane quotidiano donaci oggi

    Non darmi né povertà né ricchezza, ma fammi avere il cibo necessario (Pr 30,8)

    Tu nutri ogni vivente per amore, per la tua grande misericordia risusciti i morti, sostieni coloro che cadono, guarisci i malati e liberi i prigionieri. Chi è come te, Maestro delle potenze?
    (2a benedizione)

    Benedici per noi questo pane, nostro Dio (Birkat ha-Shenim)

    Dio sia benedetto ogni giorno, per il pane quotidiano che ci dona (R. Eliezer
    )
    Benedici per noi, Signore Dio nostro, questo anno e tutti i suoi raccolti, per il bene.Saziaci della tua bontà.
    (9a benedizione)

    E perdona a noi i nostri debiti come noi abbiamo perdonato ai nostri debitori


    Perdona l'offesa al tuo prossimo e allora per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati (Sir 28,2)

    Perdonaci, Padre nostro, perché abbiamo peccato; facci grazie, nostro Re, perché abbiamo fallito, perché tu sei colui che rendi grazie e perdoni. Benedetto sei tu, Signore, che rendi grazia e moltiplichi il perdono
    (6a benedizione)

    Padre nostro, nostro re, perdona e rimetti tutte le nostre colpe, allontana e cancella i nostri peccati davanti ai tuoi occhi (Abînu Mal-kènu)

    Perdonaci, nostro padre, perché abbiamo peccato contro di te. Cancella i nostri peccati davanti ai tuoi occhi, perché sei buono e perdoni (Selishah: n.21)

    Perdona i nostri peccati come noi li perdoniamo a tutti coloro che ci hanno fatto soffrire
    (Liturgia dello Yom Kippour)

    Non ci indurre in tentazione

    Non ci abbandonare nel potere del peccato, della trasgressione, dell'errore, della tentazione né della vergogna. Non lasciar prevalere in noi l'inclinazione al male
    (Preghiera del mattino)


    Liberaci dal male


    Guarda la nostra miseria e guida la nostra lotta. Liberaci sena tardare per il tuo Nome, perché tu sei il Liberatore potente. Benedetto sei tu, Signore, Liberatore d'Israele
    (7a benedizione)

    Guarda la nostra afflizione e sostieni la nostra causa e liberaci per il tuo Nome (Ghe'ullah: n.22)
    Salvaci dagli impudenti e dall'impudenza, dall'uomo malvagio, dal cattivo incontro, dalla forza cattiva, dal cattivo compagno, dal cattivo vicino, da Satana il corruttore, dal tuo giudizio rigoroso, da un cattivo avversario in tribunale. (Berakhoth)

    Ricordiamo altre due antiche preghiere nelle quali Dio è invocato come Padre d'Israele.. In queste preghiere della liturgia sinagogale e quindi comunitaria non individuale, Dio è chiamato "re" e "padre".

    Nostro Padre! Nostro re!


    Per i nostri padri che hanno avuto fede in te e ai quali hai insegnato la legge della vita, abbi pietà di noi e insegnaci. Padre nostro! Padre di misericordia, il Misericordioso! Abbi pietà di noi!
    (Ovviamente Ahavah rabba, anteriore all'epoca di Cristo)

    Nostro Padre! nostro Re!
    Non abbiamo altro Re che te, nostro Padre, nostro Re, per te stesso, abbi pietà di noi


    Possiamo quindi constatare che, oltre che nell'Antico Testamento, tutti gli elementi del Padre nostro si ritrovano nelle preghiere ebraiche, È una preghiera così misteriosamente semplice, sublime, completa. È alla portata intellettuale di tutti, ma supera l'intelligenza di tutti, tanto che sono insondabili le sue abissali profondità. Abbraccia, nella sua concisione, l'universo: è preghiera dell'uomo che dà voce al creato, al cosmo.

    Abbiamo visto come essa è intessuta di realtà bibliche (i"cieli"; il "regno"; la "volontà" di Dio; il "pane"; i "debiti"; la "tentazione"; il "male"…), ma ne esce, le supera. Non ci rivolgiamo a "Colui che è", all'"Onnipotente", all'"Altissimo", ma al "Padre", che è la fonte della vita, il Dio di tutti gli esseri viventi.
     
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    Grazie tante Ayalon, sei stato iper completo in ogni punto.
     
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    E' ovvio che il cristianesimo abbia attinto a piene mani dalla sorgente dell'Antico Testamento e che si sia abbeverato alla fonte della tradizione ebraica. La differenza è che ha sorvolato sulle parti più violente, per esempio Salmo 143:12 "stermina i miei nemici e fa perire tutti quelli che affliggono la mia anima" e altre invocazioni simili come in Salmi 3:7 "Ergiti, o Signore, salvami, Dio mio; poiché tu hai percosso tutti i miei nemici sulla guancia, hai rotto i denti agli empi." Non proprio compatibile con il "porgere l'altra guancia".
     
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  9. Flavius Iulianus
     
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    CITAZIONE (Filippo Maria Leonardi @ 10/4/2018, 10:46) 
    E' ovvio che il cristianesimo abbia attinto a piene mani dalla sorgente dell'Antico Testamento e che si sia abbeverato alla fonte della tradizione ebraica. La differenza è che ha sorvolato sulle parti più violente, per esempio Salmo 143:12 "stermina i miei nemici e fa perire tutti quelli che affliggono la mia anima" e altre invocazioni simili come in Salmi 3:7 "Ergiti, o Signore, salvami, Dio mio; poiché tu hai percosso tutti i miei nemici sulla guancia, hai rotto i denti agli empi." Non proprio compatibile con il "porgere l'altra guancia".

    Gli amici ebrei vogliono, giustamente dal loro punto di vista, porre l'accento sul fatto che Gesù pescava a piene mani dalla Torah, con tutto il bene che voglio al popolo ebraico bisogna però che anche loro ammettano che se Gesù era giudeo, parlava ai giudei, predicava in Giudea (e in Galilea), era ovvio che pescasse termini dalla Torah.
     
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    In aggiunta al gioco di parole Cieli / Nome vi faccio notare anche lo schema settenario della versione di Matteo (quella più completa):
    1. sanctificetur nomen tuum
    2. veniat regnum tuum
    3. fiat voluntas tua sicut in caelo et in terra
    4. panem nostrum supersubstantialem da nobis hodie
    5. et dimitte nobis debita nostra sicut et nos dimisimus debitoribus nostris
    6. et ne inducas nos in temptationem
    7. sed libera nos a malo
    Le prime tre richieste sono rivolte al Padre con il TU.
    Le quattro successive sono invece per NOI.
    Nel simbolismo cosmologico questi numeri sono importanti:
    3 è riferito al cielo (il trimundio) 4 alla terra (i 4 angoli della terra)
    3 + 4 = 7 sono i pianeti mentre 3 x 4 = 12 sono le case zodiacali
    parlando in termini evangelici: 7 sono i pani e i pesci da moltiplicare, 12 sono le ceste avanzate.
     
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    CITAZIONE (Filippo Maria Leonardi @ 10/4/2018, 10:46) 
    E' ovvio che il cristianesimo abbia attinto a piene mani dalla sorgente dell'Antico Testamento e che si sia abbeverato alla fonte della tradizione ebraica.

    Io non la vedo così.
    Gesù era un rabbi ebreo e come tale insegnava la Torah, l'ebraismo ossia la nostra Legge il nostro modo di vivere, oggi impropriamente chiamato religione.
    Il cristianesimo ha distorto alcuni insegnamenti di Gesù e ha costituito una religione
    quale esercizio di potere.


    CITAZIONE
    La differenza è che ha sorvolato sulle parti più violente, per esempio Salmo 143:12 "stermina i miei nemici e fa perire tutti quelli che affliggono la mia anima" e altre invocazioni simili come in Salmi 3:7 "Ergiti, o Signore, salvami, Dio mio; poiché tu hai percosso tutti i miei nemici sulla guancia, hai rotto i denti agli empi."

    Costituendo una religo ex nova puoi metterci ciò che vuoi prendendo a man bassa
    da altri popoli e manipolando il tutto e servendo il tutto prevaricando.
    Non dimenticare che Gesù disse:

    *"Io non sono venuto ad abolire la legge, ma a confermarla.
    Prima che passi il cielo e la terra, non un iota, non un apice della
    legge passerà.
    Chi dunque violerà uno solo di questi comandamenti, anche i minimi, e
    insegnerà agli uomini a far lo stesso, sarà considerato minimo nel regno
    dei cieli.
    Chi invece li avrà praticati ed insegnati, sarà considerato grande nel
    regno dei cieli.*


    Gesù in realtà non aveva alcuna intenzione di
    abrogare l'ebraismo e fondare una nuova religione
    è stato degiudeizzato dalla chiesa che se ne appropriò
    costruendo dei racconti assolutamente assurdi e bruciando
    quelli che narravano le storie vere (cfr.Nagh Ammadi)

    CITAZIONE
    Non proprio compatibile con il "porgere l'altra guancia".

    Verissimo, gli Ebrei non sono il popolo dell'altra guancia (per quanto possa valere il mio parere, mi sembra una sciocchezza assoluta)
    Gesù, non era il messia e lo ha dimostrato ampiamente, ancora non ho visto il leone pascolare con l'agnello nè i morti risorgere.
    Comunque poteva avere punti di vista personali su alcune cose, come ogni ebreo, il Talmud è pieno di dissertazioni di maestri leggilo.
    Inoltre di quale Gesù parli? Gesù ben Josef, il rabbi "buono" detto Bar Abba ossia figlio del padre o Gesù ben Panthera? quello che staccò un orecchio con una coltellata a un tizio (scusa non ricordo con precisione)
    Perchè Gesù a quell'epoca era il nome più comune, tra l'altro la folla volle liberare BarAbba (quello buono)
     
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    CITAZIONE (Ayalon @ 14/4/2018, 11:26) 
    Il cristianesimo ha distorto alcuni insegnamenti di Gesù e ha costituito una religione
    quale esercizio di potere.

    I "fondatori" del cristianesimo erano tutti Ebrei.
    Anche San Paolo, che è quello che lo ha strutturato dal punto di vista dottrinale e ha aperto ai cosiddetti gentili, era anche lui un Ebreo. Perciò il cristianesimo è figlio dell'ebraismo.
    Ora, ad un certo punto della storia, pur avendo subito persecuzione, è riuscito a ribaltare il suo rapporto con il potere temporale. Non vedo lo scandalo.
    Tra l'altro nonostante la militarizzazione del medioevo, nessuna autorità cristiana si è mai azzardata a modificare il Vangelo in tal senso, se è vero che non vi si trova alcuna incitazione alla violenza. Semmai ci si è ispirati all'AT che invece ne contiene parecchie.
     
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    CITAZIONE (Ayalon @ 14/4/2018, 11:26) 
    Non dimenticare che Gesù disse:
    *"Io non sono venuto ad abolire la legge, ma a confermarla.
    Prima che passi il cielo e la terra, non un iota, non un apice della
    legge passerà.

    Più che confermarla, il greco πληρῶσαι significa "perfezionarla".
    Infatti proprio in questo discorso che tu citi, Gesù presenta tutta una serie di prescrizioni in cui indica un comportamento alternativo a quello tradizionale, fra cui proprio l'esempio della guancia: "Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente; ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi se uno ti percuote la guancia destra, tu porgigli anche l'altra".
    Ora, si vede bene che in questo caso la prescrizione non è abolita, ma di fatto superata.
     
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    CITAZIONE (Filippo Maria Leonardi @ 14/4/2018, 19:35) 
    I "fondatori" del cristianesimo erano tutti Ebrei.
    Anche San Paolo, che è quello che lo ha strutturato dal punto di vista dottrinale e ha aperto ai cosiddetti gentili, era anche lui un Ebreo. Perciò il cristianesimo è figlio dell'ebraismo.

    Questo è ciò che amano pensare i cristiani, ma l'Ebraismo non ha figli è già completo così.
    Leggiti "Un rabbino parla con Gesù" di Neusner

    L'imperatore Costantino ... primo pontefice dell'impero ... taroccando dei testi, i Vangeli, che la chiesa definisce ufficiale, che sono in realtà sono scritture in lingua greca scritti anche 100 anni dopo la morte di Cristo, quindi di ufficiale non hanno un piffero!


    Gli unici testi che possono avere un fondamento storico esatto di quel periodo, sono i testi del Mar Morto, che sono datati 2000 anni e sono scritti in aramaico antico, la lingua degli ebrei della Giudea, ma questi testi sono considerati dalla Chiesa apocrifi (giudicati falsi dalla chiesa, eppure scientificamente giudicati autentici - cfr carbonio 14), che rappresentano uno spaccato storico totalmente differente da quello che vuole Cristo come figlio di Dio.

    Gesù, era un esponente, che riconosce, nel periodo antico, due figure: Giacomo, fratello di sangue di Gesù, quale colonna sacerdotale, e Gesù come colonna politica. In effetti a chi poteva essere chiesto di guidare la stirpe di Davide contro i romani nell'anno 1 se non ad un leader politico, quale era Gesù? Magari allora Gesù ha deciso di comportarsi come ha fatto Gandhi,
    perchè era impossibile liberarsi dai romani senza incorrere in un bagno di sangue.

    Paolo era semplicemente un opportunista affetto da ipocrisia ... come tanti altri esseri umani ... solo che allora faceva comodo avere uno come lui per far scattare un meccanismo utile al potere ...

    Ma io mi chiedo: come fanno i cattolici a credere che il Papa a Roma sia il successore del Cristo?


    Io comprendo quanto sia difficile per un bambino digerire il fatto che Gesù Bambino, Babbo Natale e la Befana non esistono ... è un trauma sapere che sono genitori e parenti quelli che portano i doni ... e non c'è alcun effetto sopranaturale nel fatto di trovarsi dei ragali sotto l'albero il giorno di Natale o all'Epifania.

    Perchè pensate che per secoli la Chiesa cercato di far sparire gli ebrei, perchè ancora oggi sui libri delle elementari vengono insegnate infamità inanerrabili?
    Duemila anni di insegnamento del disprezzo che hanno portato milioni di morti, sofferenze e prevaricazioni, che ancora oggi continua, ah sì , è amore cristiano.

    Altrettanto traumatizzate può essere scoprire di aver fondato la propria vita su credenze fasulle: quello che io ho appreso dalla vita, è che prima di esprimere un giudizio bisogna studiare ... e tanto.

    Vi consiglio di mettere mano a testi che non siano di parte, e studiare, studiare a lungo ... e poi ne riparliamo ....

    Che il primo pontefice sia stato Costantino, è storia; che la chiesa cattolica è fondata su dogmi, è verità ... e i dogmi non hanno spiegazione, è così e basta ... Certo! Perchè se cerchi di dare spiegazione logica a una cosa illogica e senza senso, rischi di darti la zappa sui piedi da solo, in particolare se su certe affermazioni, infondate, basi tutta la tua credenza.

    In fondo nei secoli c'era stato chi aveva creduto (la Chiesa) che la terra fosse il centro dell'Universo e che la terra (ancora la Chiesa?) fosse anche piatta!


    A proposito! Fortuna per la Chiesa che allora non c'era internet ... sarebbero stati sputtanati tutti subito, e mi riferisco a Paolo e tutta la banda di convertiti dell'ultima ora!

    CITAZIONE
    Ora, ad un certo punto della storia, pur avendo subito persecuzione, è riuscito a ribaltare il suo rapporto con il potere temporale. Non vedo lo scandalo.

    ????

    CITAZIONE
    Tra l'altro nonostante la militarizzazione del medioevo, nessuna autorità cristiana si è mai azzardata a modificare il Vangelo in tal senso, se è vero che non vi si trova alcuna incitazione alla violenza. Semmai ci si è ispirati all'AT che invece ne contiene parecchie.

    Modificare il vangelo? Ma la cristianità non possiede neanche una pagina di vangelo originale.
    A parte gli apocrifi che se ne guarda bene dal nominare.


    CITAZIONE
    Ora, ad un certo punto della storia, pur avendo subito persecuzione, è riuscito a ribaltare il suo rapporto con il potere temporale. Non vedo lo scandalo.

    ???

    CITAZIONE
    Tra l'altro nonostante la militarizzazione del medioevo, nessuna autorità cristiana si è mai azzardata a modificare il Vangelo in tal senso, se è vero che non vi si trova alcuna incitazione alla violenza. Semmai ci si è ispirati all'AT che invece ne contiene parecchie.

    Sì...sì conosco il catechismo. Il Dio vecchio irascibile e cattivo, poi è arrivato il figlio che invece era buono, che cambiò quello che disse il padre che era sempre lui, però nella sua perfezione si era sbagliato allora mise incinta una donna vergine che era sposata e nacque il figlio nella stalla accudito dal marito della vergine che non era il padre pechè suo padre che era lui stava in cielo, e lui lo pregava ossia pregava se stesso di non abbandonarlo/rsi quando stava in croce.... e sì lo so sta scritto in
    CITAZIONE
    Più che confermarla, il greco πληρῶσαι significa "perfezionarla"

    greco...e sì perchè il padre che era sempre lui s'era sbagliato, so tutto carissimo (forse più di te, scusa l'immodestia), non affannarti a spiegarmi
    CITAZIONE
    Ora, si vede bene che in questo caso la prescrizione non è abolita, ma di fatto superata.

    Ma certo caro fate quello che voletete della vostra religione a noi non è mai importato niente e mai importerà, tenetevela stretta, ma non ci ammorbate con i vostri miasmi mentali perchè sono 2000 anni che ce li soffiate in faccia, e dato che ci sei salutami qualche madonna.

    Cattura_60

    Come vennero tramandati i vangeli?
    Tratto da: «La Chiesa che mente» di Karlheinz Deschner
    Non solo non esiste nessun Vangelo nel testo originario - anche se fino al XVIII secolo si è affermato di possedere l'originale del Vangelo di Marco, e precisamente a Venezia e a Praga - ma anzi non si è conservato nessun libro neotestamentario, e neppure alcun libro della Bibbia, nella sua originaria stesura autografa. Di più, non esistono nemmeno le prime trascrizioni. Ci sono soltanto copie di copie di copie: trascrizioni di manoscritti greci, di vecchie traduzioni latine, siriane, copte, nonché da citazioni neotestamentarie fatte da Padri della chiesa, riferite sovente a memoria... all'incirca 18.000 in un autore come Origene! (50) Senza contare che le opere degli stessi Padri della chiesa sono state a loro volta tramandate con livelli di attendibilità assai differenti.
    La riproduzione scritta dei Vangeli non avvenne comunque senza errori. Per più di due secoli, infatti, essi furono esposti agli interventi intenzionali o involontari dei copisti. Nel corso della loro diffusione, attraverso l'uso pratico cui erano sottoposti, i testi subirono per dirla coi teologi Feine e Behm - «molteplici mutamenti, del tutto spontanei, epperò anche ampliamenti e accorciamenti premeditati. «Redattori, commentatori e glossatori ecclesiastici - come dimostra il teologo Hirsch - hanno seguitato a lavorarci, ovvero hanno limato», «completato», «armonizzato», «ripianato» e «migliorato», di modo che in ultima analisi - come scrive il teologo Lietzmann - «ne risulta una giungla di varianti, di aggiunte e omissioni in contraddizione le une con le altre. Di conseguenza noi, spiega il teologo Knopf, «in molti luoghi non possiamo determinare con certezza, ma neanche solo con probabilità, il testo primigenio»(51). Il quale è oltretutto scarsamente originale, come tante altre cose nel Cristianesimo. Perché nella stessa maniera già gli antichi Egizi avevano migliorato le loro sacre scritture (52)
    Ciò nondimeno, il teologo cattolico Alexander Zwettler afferma (con licenza di stampa dell'Ordinariato arcivescovile di Vienna) che «nessun libro della letteratura mondiale fu tramandato ai posteri con tanta accuratezza quanto la Sacra Scrittura: illusione o inganno ne rimasero esclusi»(53). Alois Stiefvater, presidente della Società Kolping, giunge a stimare una percentuale della credibilità biblica: «Nella Bibbia tutto è in regola al 99 per cento» (54)
    Il contrario è certamente più vicino al vero. Con una certa impudenza, Stiefvater chiama in causa la moderna esegesi biblica, per porre il problema: perché mai la Bibbia dovrebbe essere stata mutilata d'un tratto? E risponde: «Ma la Bibbia è tramandata anche più scrupolosamente e accuratamente di altri libri. Eppoi, la critica biblica moderna ha fatto sì che la Bibbia fosse studiata con precisione scientifica... Le si può senz'altro prestar fede» (55).
    In realtà, nel copiare i Vangeli, e specialmente nei primi decenni, si procedette tanto più disinvoltamente in quanto - per quasi un secolo - essi non vennero affatto considerati come testi sacri e inviolabili. Difatti, non si possedeva ancora un Nuovo Testamento, ma si faceva uso, in mancanza di una propria scrittura sacra, di quella dell'ebraismo. Solo nella seconda metà del II secolo - quando la tradizione orale assunse forme sempre più inverosimili - i Vangeli vennero equiparati all'Antico Testamento, finendo con l'esser preferiti ad esso.
    Solo dalla medesima epoca si cominciò inoltre a preferire i quattro Vangeli - che in seguito verranno canonizzati - ai molti Vangeli «apocrifi», facendo di quei quattro il «Vangelo» per antonomasia. Per lungo tempo, tuttavia, essi non vennero ritenuti ispirati. Infatti, tranne l'autore dell'Apocalisse (peraltro assunta a stento nella Bibbia), nessun autore neotestamentario ebbe a dichiarare la sua produzione come divina o ispirata da Dio: né Paolo, né gli autori delle altre epistole, né gli evangelisti medesimi. Al contrario, la stessa assicurazione di Luca, di avere «accuratamente indagato tutti i fatti fin dalle origini», dimostra, più e meglio di altre considerazioni, quanto poco il compilatore si ritenesse estasiato da divine illuminazioni. E neppure credeva di fare qualcosa di eccezionale. Piuttosto, fin dal primo verso, confessa che «già molti» prima di lui avevano compilato simili narrazioni. Ma queste non lo avevano soddisfatto, per cui era sua intenzione di migliorarle (56)
    Quello di migliorare i Vangeli fu pure - senza alcun dubbio - il proposito dei loro innumerevoli copisti. I quali cancellarono e inserirono, paragrafando e profondendosi nella coloritura di dettagli. In generale, riassunsero e adattarono, più che fornire corrette riproduzioni. «Il testo originale - spiegano i teologi Hoskyns e Davey - scompare sempre di più; si rilevano le contraddizioni, che diventano via via più numerose, tra i manoscritti di differente derivazione, mentre si cerca di appianarle e di compensarle: il risultato è il caos» (57)
    Fino all'anno 200 circa, i testi del Nuovo Testamento soggiacquero - secondo il teologo Julicher - «ad un parziale imbarbarimento formale»(58), giacché si trattavano i Vangeli secondo i gusti o le necessità del momento(59). Ma altri amanuensi, anche posteriori a quel l'epoca, hanno incluso nuovi miracoli oppure hanno ingrandito quelli preesistenti (60).
    Per por fine all'inaudito imbarbarimento, il vescovo Damaso di Roma chiamò nel 383 il dalmata Girolamo, falsario e calunniatore privo di scrupoli (tanto che il mondo cattolico lo elevò con sicuro istinto a patrono delle facoltà teologiche), incaricandolo di stabilire un testo unitario delle bibbie latine, delle quali non ce n'erano due che concordassero in passi di una certa lunghezza. Di conseguenza, il delegato papale tramutò la lezione del modello da lui usato come base per la sua «rettifica» dei quattro Vangeli - in circa 3.500 punti. Questa traduzione di Girolamo, conosciuta col nome di Vulgata, quella generalmente diffusa - benché rifiutata per secoli dalla Chiesa stessa - fu dichiarata l'unica autentica solo nel XVI secolo dal Concilio di Trento.
    Tuttavia, come nessuno dei manoscritti latini della Bibbia concorda pienamente con un altro, così anche tra quelli greci (nel 1933 si conoscevano ben 4.230, nel 1957 già 4.680 manoscritti greci del Nuovo Testamento) non ce ne sono due con l'identico testo. Una concordanza di tutti i codici si riscontra appena nella metà delle parole. Ciò accade nonostante che, o piuttosto proprio perché nella tradizione manoscritta si sono equiparati e allineati i Vangeli tra di loro. Si stima il numero di queste varianti, ovvero delle diverse lezioni e modi interpretativi, intorno a una cifra di 250.000. E dunque, il testo della Bibbia - oggi diffusa in più di 1.100 lingue e dialetti - risulta degenerato senza speranza e mai più ripristinabile, nemmeno in maniera approssimativa.
    E non basta, dato che tuttora si continua a falsarlo e a modificarlo. In piena ufficialità.
    Lutero, ad esempio, nella sua traduzione relativa ai prigionieri di guerra di Davide, aveva scritto: «Ma il popolo là rinchiuso/ ora egli fece uscire/ lo strinse sotto seghe/ ed ascie di ferro/ e lo bruciò nelle fornaci di mattoni».
    Orbene, dopo la Seconda guerra mondiale, questo metodo del «divino Davide» rammentava un po' troppo i metodi di Hitler. Ed ecco che la Bibbia stampata nel 1971 «secondo la traduzione tedesca di Martin Lutero» dal Consiglio della Chiesa evangelica dì Germania - in sintonia con l'Unione delle Società bibliche evangeliche in Germania, autorizzata nel 1956 e nel 1964 - trasforma così il passo citato come segue: «Ma egli condusse fuori il popolo colà riunito, collocandoli come servi alle seghe, ai picconi e alle asce di ferro, e facendoli lavorare ai forni di mattoni» (63)
    Oppure, dove Lutero aveva tradotto il corrispondente passo del I Libro di Cronache, 20,3 «Fece uscire gli abitanti ch'erano nella città, e li fece a pezzi con delle seghe, degli erpici di ferro e delle scuri», ecco mutato il tenore del medesimo passo nella Bibbia «secondo la traduzione di Martin Lutero» autorizzata dal Consiglio delle Chiese evangeliche: «Fece uscire gli abitanti e li adibì ai lavori forzati con seghe e scuri di ferro». E ancora; se Lutero scrive di «cinquantamilasettecento» persone che Dio fa morire perché avevano rimirato l'Arca dell'alleanza, la Bibbia del suddetto Consiglio (Ekd) ne ricava la modica quantità di «settanta uomini»(65).
    La falsificazione è sistematica. Nella redazione revisionata nel 1975 della Bibbia di Lutero, appena due terzi risalgono direttamente a Lutero stesso. Almeno una parola su tre è stata cambiata, talvolta leggermente, talaltra pesantemente. (66)
    Note:
    48) Rathgeber 66
    49) Lietsmann (1953) vol.2, 94
    50) Knopf (1930) 47 sg.
    51) Deschner (1962) 142
    52) Cfr Leipold/Morenz 53 sgg.
    53) Zwettler 195
    54) Stiefvater (1961) 16
    55) Ididem 15 sg.
    56) Luca 1,1 sgg.
    57) Hoskyns/Davey 29 sg.
    58) Jülicher 591
    59) Ibidem 581; Knopf (1930) 63
    60) Karnetzki 180
    61) Dettagliatamente su Girolamo: Deschner (1986[2]) 169 sgg, specialmente 179 sg.
    62) Deschner (1962) 142 sg.
    63) Cfr La Bibbia 368 con Lutero vol I, 591. Il corsivo è mio
    64) Cfr La Bibbia 484 con Lutero vol I, 773. Il corsivo è mio
    65) Cfr La Bibbia 321 con Lutero vol I, 517
    66) L. Schmidt 345 sgg.; inoltre Krause 75 sgg.

    Edited by Ayalon - 15/4/2018, 12:58
     
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    CITAZIONE (Ayalon @ 15/4/2018, 12:41) 
    Ma io mi chiedo: come fanno i cattolici a credere che il Papa a Roma sia il successore del Cristo?

    Infatti non lo è. E' il vicario, non il successore.
    E comunque, a differenza tua, io penso che le tradizioni si possano corrompere.
    E pur essendo cattolico ritengo che la tradizione cattolica stia toccando il punto più basso della storia con un papa doppione che ancora non ho capito se sia semplicemente inadatto o addirittura in malafede.
    Tuttavia il cristianesimo ha sempre ammesso la fallibilità dei suoi rappresentanti, a cominciare da Pietro che rinnegò il suo maestro, Giuda che lo tradì, ecc.
    Ma se leggi il Vangelo di Giovanni vedi che era già previsto pure il condizionamento della chiesa da parte delle tendenze moderne, nella figura di Pietro che da vecchio è condotto dove lui non vuole.
     
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