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**mod* eravamo rimasti ad adamo re di tutta l'umanita e padre di due figli di cui a uno doveva passare la successione regale. In questa interpretaxione di adamo grande quanto tutta la terra, eva, set, caino e abele chi sono e che ruolo hanno? Se si vuole cambiare il titolo della discussione mantenendo la finalità per cui la ho aperta potrebbe essere: racconti biblici: storia a mito?
Edited by leviticus - 29/3/2019, 02:53
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Il racconto della creazione contenuto nella Genesi non è un poema nel senso di opera letteraria con finalità di intrattenimento, ma è un trattato di cosmologia scritto in forma allegorica. Se si prende alla lettera, ne escono delle incongruenze insanabili, ma se si tiene conto del valore allegorico e della finalità, tutto diventa coerente. I vari personaggi non rappresentano sempre delle persone realmente esistite (almeno nella prima parte del libro) ma dei princìpi cosmologici. Man mano che si procede dalle generalità al caso specifico, i personaggi rappresentano via via dei gradi di manifestazione secondari, per cui ad un certo punto essi rappresentano i vari popoli e solo successivamente degli individui particolari. Perciò non ha senso chiedersi se Caino e Abele avessero una moglie o se Caino temesse di essere ucciso da altri uomini. Abele che uccide Caino rappresenta una tendenza che prevale sull'altra. Caino è l'elaboratore della terra (adamah) quindi rappresenta la tendenza dell'uomo a sfruttare l'elemento più materiale dell'esistenza. Infatti tutti i suoi discendenti furono degli artefici, come ad esempio Tubal-Cain che è il prototipo dei fabbri ed quindi della tecnologia in generale. La maledizione di Caino non è tanto di tipo morale, per aver ucciso il fratello, ma rappresenta il rischio tipico della tecnologia materiale quando prevarica la parte spirituale dell'uomo, rappresentata da Abele, il "conduttore del gregge", ovvero la guida spirituale.
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Forse sono off-topic, ma rivolgo questa domanda a chi crede letteralmente a quanto scritto nella Bibbia, che sia o meno una traduzione:
Come si spiega, ad esempio già dal libro della genesi, la creazione di Adamo circa 5000 anni fa, quando oggi sappiamo banalmente, che l'addomesticamento del cane si colloca circa in un periodo compreso tra 18.800 e 32.100 anni fa, in popolazioni nomadi di cacciatori raccoglitori europee??
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Solo a seconda di come leggi il testo, per non parlare poi di come lo si possa interpretare a lettura avvenuta, semplicemente quanto dici non trova riscontro. Nell'altro caso, cioè quello del recepirvi dentro che l'uomo venne creato 5000 anni fa, semplicemente non si spiega. In tal senso diviene aspetto mitologico.
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Temo di non aver capito la risposta.
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ciao Filippo. Ti dispiace se ti faccio la stessa obiezione che Lvbv 1983 ha fatto a me? Magari dalla tua risposta imparo a rispondere correttamente a questa questione.
CITAZIONE (Filippo Maria Leonardi @ 23/10/2017, 10:56) Il racconto della creazione contenuto nella Genesi non è un poema nel senso di opera letteraria con finalità di intrattenimento, ma è un trattato di cosmologia. Se si prende alla lettera, ne escono delle incongruenze insanabili Ma in quale lingua? Sei sicuro che tali contraddizioni insanabili non scaturiscono dal fatto che utilizzi una traduzione italiana della bibbia?
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Ponendo il caso che la "lettura + interpretazione" specifica del testo biblico che tu proponi qui sia seguita da qualcuno (mi vengono in mente i TdG), infatti parli delle traduzioni, allora non esiste comunque problema nel doverla "accordare alla realtà": Se ci credi Allora pensi che le scoperte scientifiche siano fasulle Se non ci credi Allora necessariamente il testo avrà valore mitico-didascalico.
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Adesso credo di aver capito. Dunque chi crede letteralmente nella Bibbia crede che la scienza si sbagli, giusto?
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CITAZIONE (LvBv1983 @ 23/10/2017, 12:53) Ponendo il caso che la "lettura + interpretazione" specifica del testo biblico che tu proponi qui sia seguita da qualcuno (mi vengono in mente i TdG) A te non risulta che la lettura piu' interpretazione specifica che lui propone sia quella che tutta l'umanita' ha sempre fatto riguardo a quei testi in maniera unanime fino perlomeno all"illuminismo?
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CITAZIONE (Maurizio 1 @ 23/10/2017, 12:51) Ma in quale lingua? Sei sicuro che tali contraddizioni insanabili non scaturiscono dal fatto che utilizzi una traduzione italiana della bibbia? Le traduzioni in italiano neanche le calcolo. Bisogna leggere il testo originale in ebraico e non basta, perché comunque deve essere interpretato. La traduzione in greco (LXX) è pessima. Quella in latino di San Gerolamo (Vulgata) tutto sommato è più aderente all'ebraico, ma dopo il Concilio Vaticano II la Chiesa Cattolica l'ha corretta in malo modo (Nova Vulgata).
Le contraddizioni non nascono dalle traduzioni in sè, ma dall'interpretazione su cui si basano. Per esempio, se uno pensa che il paradiso terrestre sia in luogo fisico, tenderà ad interpretare EDEN come una indicazione toponomastica e quindi MI-QEDEM come "oriente". Questo accade nella LXX. Ma se uno sa che si tratta di un luogo simbolico, non tradurrà con "giardino in Eden a oriente" ma con PARADISUM VOLUPTATIS A PRINCIPIO come ha fatto San Gerolamo.
CITAZIONE (mvskaakshi @ 23/10/2017, 12:59) Adesso credo di aver capito. Dunque chi crede letteralmente nella Bibbia crede che la scienza si sbagli, giusto? Bisognerebbe dire che: chi crede letteralmente nella Bibbia, sbaglia. D'altra parte anche chi crede nella scienza moderna, può ugualmente sbagliare, perchè anch'essa tende a creare dei miti, dei dogmi e seguire più o meno irrazionalmente delle ideologie faziose. Solo che almeno, in campi specifici, si può confutare con la sperimentazione. Gli errori più grandi della scienza moderna, infatti, si hanno laddove la sperimentazione è difficilmente praticabile per evidenti limitazioni di spazio e di tempo... vedi le teorie evoluzionistiche o cosmologiche.
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CITAZIONE Bisognerebbe dire che: chi crede letteralmente nella Bibbia, sbaglia Per questo chiedevo come si giustificano appunto alcune cose abbastanza consolidate dalla scienza. E' indubbio che la scienza sbagli come però è indubbio che la scienza sa e ammette di poter sbagliare e spesso parla appunto di teorie che cerca in seguito di consolidare.
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CITAZIONE La traduzione in greco (LXX) è pessima.
CITAZIONE Le contraddizioni non nascono dalle traduzioni in sè, ma dall'interpretazione su cui si basano. Queste due frasi forse cozzano un po: La Septuaginta è una pessima traduzione o una pessima interpretazione? Non è tra l'altro stata tradotta da ebrei stessi sebbene ellenizzata?
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CITAZIONE (mvskaakshi @ 24/10/2017, 09:44) CITAZIONE La traduzione in greco (LXX) è pessima. CITAZIONE Le contraddizioni non nascono dalle traduzioni in sè, ma dall'interpretazione su cui si basano. Queste due frasi forse cozzano un po: La Septuaginta è una pessima traduzione o una pessima interpretazione? Non è tra l'altro stata tradotta da ebrei stessi sebbene ellenizzata? Valutare la qualità della traduzione greca dei Settanta è veramente difficile, occorre un coacervo di conoscenze che io non ho. Mi limito ad osservare che, secondo un filone dei moderni studi storici e linguistici, questa traduzione apparirebbe effettuata su un testo ebraico non coincidente con quello masoretico (tra l’altro vocalizzato per iscritto diversi secoli dopo).Due esempi in tal senso: -Esistono diverse varianti tra il Pentateuco masoretico e quello samaritano; nella maggior parte di questi casi la Settanta segue il testo samaritano;
-In alcuni punti nei quali la traduzione greca differisce dal testo ebraico classico, si nota una vicinanza con la versione dei libri biblici rinvenuti a Qumran.
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In tutte le religioni monoteiste la Genesi viene raccontata ai bambini come se fosse un racconto storico. Distinguendola nettamente da atri racconti e fiabe. Poi, crescendo, ci si rende conto delle incongruenze storiche-scientifiche che rendono difficile posizionarla su un livello superiore agli altri racconti, e si inizia a parlare di allegorie e di grandi significati non letterali. Però, volendo , i "grandi significati non letterali", tipo il solito bene e il male, possono sempre essere trovati in ogni fiaba o racconto fantastico (magari basato su fatti molto più prosaici, come accaduto per Biancaneve). E a volte si esagera, e si attribuiscono valori superiori alle intenzioni degli autori.
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CITAZIONE In tutte le religioni monoteiste la Genesi viene raccontata ai bambini come se fosse un racconto storico. Onestamente non credo affatto sia così. Considerando anche la capacità di discernimento dei bambini in alcune circostanze emotive.
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