Secondo G. Flavio presso gli ebrei era consentito avere più mogli contemporaneamente?

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  1. Aladiah
     
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    Secondo Antichità Giudaiche XVII:14 "da noi (cioè "da noi ebrei") è usanza avita (sic!) avere più mogli contemporaneamente":


    Libro XVII:14 Egli destinò pure loro in matrimonio, quando avessero raggiunto l'età, la figlia di Ferora per il primo figlio di Alessandro, la figlia di Antipatro per il figlio di Aristobulo, assegnò una figlia di Aristobulo come sposa del figlio di Antipatro; un'altra figlia di Aristobulo la assegnò al proprio figlio Erode che gli era nato dalla figlia del sommo sacerdote; da noi, infatti, è usanza avita avere più mogli contemporaneamente.


    Personalmente, credevo che presso gli ebrei del I sec. d.C. era consentito avere, al massimo, una sola moglie per volta. Cosa dicono le leggi ebraiche in proprosito? E' vero quello che sembra affermare G. Flavio? Se G. Flavio qui afferma il falso, sarebbe interessante capire il perché di questa affermazione.

    Un saluto :)
    Aladiah
     
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    CITAZIONE (Abramo @ 25/5/2011, 22:35) 
    Secondo il diritto ebraico la poligamia è tutt'ora permessa, anzi in certi casi è proprio un obbligo (yibum). Ma essa fu proibita nel 1950 dallo stato di Israel e chiunque oggi la pratica, secondo questo, è considerato fuorilegge; tranne i casi in cui i matrimoni siano stati contratti all'estero e prima dell'immigrazione.
    La poligamia è comunque stata sempre poco praticata nei ceti sociali bassi e in alcuni casi proibita (quando per esempio il marito non ha abbastanza mezzi per mantenere più mogli). Anche nel primo secolo pare essere rara, ma di ciò non si può certamente essere certi. Il diritto ebraico la prevede in vari casi: quando la moglie è malata, sterile, o nel caso di yibum, quando vige l'obbligo di sposare la moglie del fratello morto senza figli. In quest'ultimo caso si può ricorrere alla chalizàh, ma pochi furono d'accordo nel periodo mishnico a questa soluzione. Chiaramente l'yibum è un comandamento della Toràh inviolabile e la chalizàh un disonore per non averlo adempiuto, ma i saggi hanno sempre cercato soluzioni alternative nelle situazioni complicate.

    Io direi che nel primo secolo la poligamia era certamente praticata, ma non sappiamo in quale misura.

    Ricordo che in un punto si afferma che l'uomo ha l'obbligo di procreare fino a quando ha forza, fino alla vecchiaia, e prendere altre mogli o concubine per raggiungere questo scopo. Tale che il comandamento di procreare era considerato superiore e fine ultimo del matrimonio o concubinato.

    Come dice Rachel, il cherem deRabbenu Gershom è stato accolto solo dalle comunità askenazzite, ma comunque anche questo fu dato per un certo periodo ed è già scaduto.

    Si faccia comunque sempre distinzione fra legge vigente del paese dove si risiede e diritto ebraico vigente, ovvero l'halachàh ebraica.

    Shalom

    CITAZIONE (Abramo @ 26/5/2011, 11:41) 
    CITAZIONE (Polymetis @ 26/5/2011, 09:16) 
    Dire che una cosa non è illecita, non vuol dire che sia praticata,

    Se una cosa non è illecita vuol dire che è lecita ed è ragionevole pensare che è più probabile che sia stata praticata.

    CITAZIONE
    Io direi che se era praticata lo era praticata quanto lo è adesso, anzi meno, visto che i residui di poligamia odierni si devono al contatto e alla convivenza cogli islamici.

    Questo certamente, in quanto nei paesi islamici è una pratica normale e perfettamente legale. In Europa o in Israel, dato che la si proibisce, chi vuole osservare la halachàh dovrà fare i conti con le istituzioni legali. Insomma è una sorta di persecuzione, se vogliamo adeguatamente definirla.
    CITAZIONE
    Comunque sarebbe interessante avere qualche caso di poligamia dell'epoca cristiana delle origini,

    Credo che ci sia qualche caso documentato nel Talmud.
    CITAZIONE
    in caso contrario si dovrà dire che per l'appunto era una possibilità teorica talmente poco praticata che non ha lasciato testimonianze.

    Una cosa non verrebbe certo segnalata in una comunità ove è perfettamente normale. Secondo il diritto talmudico era normale, addirittura in un punto, a chi vuole prendere più mogli, si consiglia di prenderne tre anziché due perché così è meno probabile che queste facciano coalizione contro il marito.

    Shalom





    Ecco un riferimento, in Talmud Bavli Succàh 27a riferisce che alcuni ponevano la domanda: "io che ho due mogli una a Tveria e l'altra a Zippori".

    Shalom
     
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    Molto interessante, mi stavo proprio interessando all'argomento di recente.
    :D
    Seguo e shalom
     
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  4. ambrodell
     
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    CITAZIONE
    Secondo Antichità Giudaiche XVII:14 "da noi (cioè "da noi ebrei") è usanza avita (sic!) avere più mogli contemporaneamente":

    non trovo il testo ...
    cfr:http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0145%3Abook%3D17%3Awhiston+chapter%3D1%3Awhiston+section%3D1

    sul sito Digital Library, il testo del libro XVII si ferma al paragrafo 13 ...
     
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  5. Aladiah
     
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    CITAZIONE (ambrodell @ 25/8/2017, 09:31) 
    CITAZIONE
    Secondo Antichità Giudaiche XVII:14 "da noi (cioè "da noi ebrei") è usanza avita (sic!) avere più mogli contemporaneamente":

    non trovo il testo ...
    cfr:http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.01.0145%3Abook%3D17%3Awhiston+chapter%3D1%3Awhiston+section%3D1

    sul sito Digital Library, il testo del libro XVII si ferma al paragrafo 13 ...

    Ecco il testo greco :)

    [14] ἐγγεγύητό τε εἰς γάμον, ὁπότε ἀφικοίατο εἰς ὥραν τὴν ἐπ᾽ αὐτῷ, τῷ μὲν πρεσβυτέρῳ τῶν Ἀλεξάνδρου παίδων Φερώρου θυγατέρα, τῷ δὲ Ἀριστοβούλου τὴν Ἀντιπάτρου, καὶ θυγατέρα τὴν Ἀριστοβούλου ἐπωνόμαζε παιδὶ τῷ Ἀντιπάτρου, τὴν δὲ ἑτέραν τῶν Ἀριστοβούλου θυγατέρων Ἡρώδῃ παιδὶ τῷ αὑτοῦ: γίνεται δὲ τῷ βασιλεῖ οὗτος ἐκ τῆς τοῦ ἀρχιερέως θυγατρός: πάτριον γὰρ πλείοσιν ἐν ταὐτῷ ἡμῖν συνοικεῖν (fonte: http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?d...ton+section%3D2)
     
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