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Qutula.
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Conosco poco il Tao, tra la cultura ebraica (che comunque conosco pochissimo, le mie sono più che altro sensazioni) e quella buddhista trovo in comune un certo modo di pensare 'aperto' che non si chiude in singole interpretazioni apodittiche, ma lascia aperta la strada a 'gruppi di interpretazioni' come le ha definite il Rabbino Capo di Roma. Anche l'approccio allo studio delle cose religiose mi sembra simile, molto razionale, molto 'scientifico', teso alla dialettica. Motivi questi che hanno fatto sì, come riportato in uno studio di psicologia di qualche hanno fa, che una serie notevole di personaggi della cultura, dell'arte e della scienza dei secoli IX e XX siano stati ebrei o di origine ebraiche, Svevo, Modigliani, Freud, B. Russell, Einstein. .
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