Relaxing Room

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Eterea
     
    .
    Avatar

    In evoluzione

    Group
    Member
    Posts
    269

    Status
    Offline
    CITAZIONE (takimiri @ 6/10/2016, 12:33) 
    Sono rimasto colpito da una riflessione presa qua e là nel forum: esiste la possibilità di stabilire chi ha più "diritto" di sentirsi parte lesa per le sofferenze patite a causa dell'estremismo religioso?

    Mi spiego meglio, hanno più diritto gli ebrei a recriminare i torti subiti durante i secoli o ha più diritto l'individuo a lamentarsi per le oscenità, le menzogne, la falsità che vive, vede e ascolta ogni giorno?

    Non sarebbe forse il caso di istituire a fianco della "giornata della memoria" una giornata della memoria del presente?

    Gli ebrei che fuggono dalla Svezia saranno sì costretti a fuggire (incredibile, ancora stento a crederci!) ma almeno hanno un Popolo che li capisce, un punto di riferimento a cui riferirsi; pensate un po' a chi è costretto a fuggire da qualunque parte del mondo per andare a fare il nigger chissà dove!!

    Non mi trovo d’accodo con la prospettiva che usi per esaminare la cosa, perché secondo me le vittime sono vittime e stop. La nostra condizione ci relega al relativismo con tutte le sue variabili, quindi come fai a fare una classifica delle vittime? E che senso ha fare una classifica?
    Altro discorso è quello sulla “prevenzione” che va a interessare le categorie che statisticamente sono più a rischio di altre e quindi gli si deve dedicare, o meglio purtroppo gli si dovrebbe dedicare, più attenzione e garantire una maggiore tutela.
    E mi sembra che di giornate dedicate “al non dimenticare” ce ne siano varie. Per esempio la festa della donna, sebbene troppo spesso degeneri in altro, dovrebbe ricordare la situazione “non paritaria” subita dalla donna e che ancora subisce più o meno pesantemente (a livello mondiale)… e anche in questo caso parliamo di una storia discriminatoria che dura da moltissimi secoli e spesso ne è stata una concausa l’estremismo religioso.
    Il discorso di andare a fare i rifugiati da qualche parte, mi irrita e parecchio. Questo perché nemmeno voglio pensare di dover essere “cacciata” da casa mia. Non vedo perché dover salire su una scialuppa stretta (e non mi sto riferendo ad Israele) e scomoda, quando posso navigare per “i mari del buon senso” con la nave “Coscienza”.
     
    .
97 replies since 30/9/2016, 17:43   1945 views
  Share  
.