Sul libro di Giona

conversione e dèi

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    Salve, ho sentito una interpretazione del libro di Giona da traduzione CEI che non mi convinceva molto e ho preso personalmente a leggere la stessa versione che poi mi pare non si discosti molto dalle altre traduzioni da me reperibili, come nuova Diodati e Riveduta.

    Adesso spesso trovo il termine "conversione" che, mi sa molto di prospettiva cristiana, dando quasi un flavour in sottofondo di cambiamento di dottrina religiosa.
    Come mi aspettavo, controllando sull'interlineare, in un passaggio trovo invece il verbo שוב che non a caso è la radice che forma anche la parola תשובה - ritorno, da ritornare.
    Di solito associato al pentimento e al proposito di cambiare via, ritornando alla halakha.
    Adesso quello che non capisco è come possa intendersi il discorso di teshuvah applicabile al popolo di Ninive se questi di fatto non riconosco già a priori il D-o di Israel. E' come se mi mancasse una parte della storia?.. oppure mi sto facendo fuorviare dai termini e si parla proprio di "conversione"?

    Inoltre, quando viene detto dei marinai che "ognuno prega il proprio elohim" come si dovrebbe correttamente tradurre? Stessa cosa per quando Ninive presta ascolto a Elohim. In questo secondo caso ci vedrei l'Elohim di Moshe, certamente, ma è il solo modo di intendere possibile?

    Grazie e shalom :)
     
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    Ciao a tutti, complice una richiesta di F19 su "Teshuvah per il gentile e leggi noachidi" mi sono involontariamente imbattuto in quella che forse è la risposta al mio stesso quesito

    per prima cosa una introduzione alle leggi noahchidi e alla teshuvah, anche se sui fori (questo e forum biblico) c'è molto di più:

    http://forumbiblico.forumfree.it/?t=26004538
    http://forumbiblico.forumfree.it/?t=52220277
    https://sguardoasion.wordpress.com/2013/09...-sul-noachismo/

    e poi, in inglese: su teshuvah per il gentile:
    www.chabadtalk.com/forum/showthread.php3?p=144250

    Riassumo come meglio posso in poco spazio: le leggi noachidi rendono di fatto un essere umano appartenente alle Nazioni un giusto, se seguite a dovere.
    La teshuvah, quindi, riguarda necessariamente anche il gentile che ha mancato ad una delle 7 leggi (praticamente poi una settantina di precetti) e che vuole quindi "tornare sui suoi passi".

    Non esiste un tribunale che ovviamente condanni l'infrazione di una regola noachide di-per-sé, a meno che ciò non entri di fatto in collisione con una legge vigente nello stato di residenza.
    C'è da dire, infatti, che molti codici civili e penali (a naso tutti quelli che più o meno malamente conosco) hanno come base proprio quell'etica universale presente e codificata nelle stesse leggi di Noah, a maggior ragione in quanto proprio una delle sette parole dell'elenco corrisponde alla mitzvah ben precisa di istituire tribunali.
    Quindi infrangendo questi precetti spesso si incorre comunque in una punizione legale corrispondente, mediata ovviamente dalle leggi e dai tribunali locali.
    Un esempio estremo e lampante può essere l'assassinio, punito praticamente e giustamente da ogni forma di diritto costituito.
    In ogni caso sincero pentimento, riconciliazione con le parti lese e il proposito di non ricommettere le stesse trasgressioni, rimangono alla base della propria correzione per restare in linea con queste Leggi.

    Dal sito di Chabad, inoltre, scopro che la città di Ninive era formalmente pagana e la teshuva (nel testo non si parla di conversione, ma compare il verbo שוב come precedentemente detto, per l'appunto) inerente le 7 Leggi era proprio quello che Giona andava richiedendo profetando per volere di D-o.

    Quindi non una conversione all'ebraismo o un appello per tornare all'halakha, ma una rinuncia agli idoli e l'adottamento delle leggi noachidi come propria guida.

    Sempre se ho inteso correttamente, spero gli amici ebrei partecipino per tradurre i passi del libro e fornire ulteriori indicazioni.

    Shalom
     
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  3. Duenda
     
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    La parola conversione in senso religioso è una notevole cavolata.

    L'unica conversione che ritengo opportuna è puntare la sveglia del cervello.

    Idoli? Cosa sono gli IDOLI? Misero inganno.

    I gentili non tornano sui loro passi, perché nemmeno sanno dove mettono i piedi(povere anime...)

    Per il resto l'umanità fa quel che riesce... un po' di pazienza...
     
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2 replies since 10/4/2016, 23:39   175 views
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