Le prove di Abramo e e il rapimento di Sara

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  1. LvBv1983
     
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    Se conosci (e credo tu lo conosca) il NT saprai bene il valore dato, a livello didascalico, alla figura di Pietro e i suoi innumerevoli errori, se lì non ti sembra strano, perché così ti appare nel Tanakh?

    Abramo è un uomo incredibile, tuttavia rimane sempre umano, con i suoi dubbi, i suoi errori, sì, anche reiterati nel tempo.
    Ha già avuto prova del potere divino, ma compra il terreno che D-o gli ha promesso, potrebbe chiedere misericordia per Sodoma e Gomorra, ma chiede solo per i giusti, ha paura di fronte ad una difficoltà umana e dice che sua moglie è sua sorella.
    A ben guardare in tutte le vite dei mistici o degli "illuminati" che sono stati tramandati avvengono questi fenomeni. Anzi, posso dire che essi sono utilissimi per capire come l'intervento Divino sia impostato nel Tanakh.
    Non sono decantati miracoli effettuati in modo "prodigioso" il più delle volte. Anche nei casi più "estremi" (vedi il Mar Rosso) D-o si serve comunque di elementi naturali e la chiave di volta è sempre la fiducia nell'aiuto certo da parte del Creatore; fiducia che si deve sempre conquistare in se stesso ogni giorno, sia nel momento dell'adempimento delle mitzvot, sia quando si richiede invece un aiuto attivo.
    Se prendi la figura di Ba'al Shem Tov potrai notare che nonostante il continuo contatto con le guarigioni che portava per mezzo della fede, impiega una vita intera a raggiungere quella pienezza di legame con il Creatore da capire che le formule, le parole, i simboli non servono a nulla e ripetere un "prodigio" di gioventù, una volta anziano, basandosi solo sul rispetto delle mitzvot e sulla fede assoluta (proprio nel senso di slegata, incondizionata)
    Anche in questi aneddoti l'intentento omiletico e didascalico è paradossalmente sempre lo stesso, a ben vedere persino dopo migliaia di anni il trait d'union rimane costante nel messaggio che viene comunicato alle generazioni. (Questo valutando il contenuto del in ottica fideistica, come detto più volte anche un approccio totalmente laico è comunque legittimo e valido).

    Secondo me tu semplicemente parti da una certa aspettativa e una certa idea del sacro per cui puoi dire che

    CITAZIONE
    Celebrare Abramo in un certo modo, e poi presentarlo in azione ma nel modo opposto, è un po' come raffigurare in una vignetta il leone come simbolo del coraggio, e in un'altra vignetta mostrarlo mentre fugge terrorizzato inseguito da un coniglio. Farebbe uno strano effetto.
    E' lo stesso effetto che provoca Abramo nell'episodio di Abimelec, aggravato di seguito in quello del di lui figlio Isacco che segue le orme del padre.

    Questo perché presso la cultura cristiana generalmente la Bibbia è considerata diversamente che nella cultura ebraica, e con essa, tutti i personaggi e le storie che contiene.
    Dal punto di vista ebraico, esasperando nemmeno troppo, non fa neppure molta differenza se Abramo sia esistito o meno. Quindi...

    CITAZIONE
    La filologia non può diventare apologetica e teologica se non rinunciando ad ogni pretesa di scientificità.

    Straquoto
     
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31 replies since 26/12/2015, 10:48   1315 views
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