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Aldonapoli.
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Buonasera,
questa traduzione del levitico 19-28 è corretta?
Non vi farete incisioni nella carne per un morto, né vi stamperete segni addosso. Io sono l’Eterno.
A parte il discorso di "eterno" che è stato approfondito, mi interessa sapere se si riferisce ai tatuaggi in assoluto o ci sono altre spiegazioni.
Grazie. -
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Se ricordo bene la cosa si riferisce al tatuaggio o alla scarnificazione rituale.
La seconda quanto meno credo violi anche il precetto per cui mutilazioni e danni al corpo sono proibiti.
In merito al primo, il tatuaggio nell'antichità era intimamente legato a pratiche magico-rituali e di sacrificio/dedica alle "divinità".
Non sorprende quindi sia vietato.
Inoltre (pareri personali), spesso anche oggi chi effettua un tatuaggio lo fa per "portare con sé " in un qualche modo qualche simbolo o "spirito in senso di concetto" totemico, quindi, la cosa è ricollegabile, almeno in parte, agli stessi principi antichi.
È una proibizione che vale solo per gli israeliti, tuttavia.
Nel precetto noachide di non darsi all'idolatria, credo non sia incluso.
Ma per questo aspettiamo qualcuno più esperto
Shalom
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Questo credo aiuti
http://www.myjewishlearning.com/article/as...-with-a-tattoo/. -
Varnon.
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LvBv alla fine stamparsi il Chè sul polpaccio è una forma di venerazione verso un mito... XD . -
takimiri.
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Io penso che nella vita ci puo' anche stare, al limite, il tatuarsi; il problema che osservo da una decina di anni a questa parte tra gli oggetti circolanti in Italia è che riescono a scrivere sulla loro pelle quanto sono deviati.
C'è da spaccarsi dalle risate nel vedere cosa sono disposti a scriversi in maniera indelebile.
Oggetti con tatuati i nomi dei loro robot/figli, oggetti con simboli "tribali" dei quali nulla conoscono né tantomeno hanno nulla a che fare, oggetti con scritte in cinese o giapponese quando a stento conoscono il loro dialetto............il trionfo della mediocrità!!
Senza dimenticare coloro che si tatuano le religioni orientali nella mente dopo aver subito il lavaggio del cervello con religioni "nostrane" in tenera età: giusto oggi è venuto alla luce l'episodio del bambino costretto dai loro oggetti/genitori ad abbracciare la loro fede nel non cibarsi di carne, quando però gli stessi genitori/oggetti si cibano del figlio; se fossimo in uno Stato di diritto non dovrebbero aver diritto ad avere figli oggetti di questo genere.
Paradossale che siano stati cacciati a pedate nel di dietro dalla Cina e oggi riescano ad attecchire in Europa, trovando terreno più che fertile tra i disillusi locali.
Qui nelle Marche ormai la relazione è diventata una costante matematica: Budda=50 euro/h!!!!!
Saluti. -
.Io penso che nella vita ci puo' anche stare, al limite, il tatuarsi; il problema che osservo da una decina di anni a questa parte tra gli oggetti circolanti in Italia è che riescono a scrivere sulla loro pelle quanto sono deviati.
C'è da spaccarsi dalle risate nel vedere cosa sono disposti a scriversi in maniera indelebile.
Oggetti con tatuati i nomi dei loro robot/figli, oggetti con simboli "tribali" dei quali nulla conoscono né tantomeno hanno nulla a che fare, oggetti con scritte in cinese o giapponese quando a stento conoscono il loro dialetto............il trionfo della mediocrità!!
Senza dimenticare coloro che si tatuano le religioni orientali nella mente dopo aver subito il lavaggio del cervello con religioni "nostrane" in tenera età: giusto oggi è venuto alla luce l'episodio del bambino costretto dai loro oggetti/genitori ad abbracciare la loro fede nel non cibarsi di carne, quando però gli stessi genitori/oggetti si cibano del figlio; se fossimo in uno Stato di diritto non dovrebbero aver diritto ad avere figli oggetti di questo genere.
Paradossale che siano stati cacciati a pedate nel di dietro dalla Cina e oggi riescano ad attecchire in Europa, trovando terreno più che fertile tra i disillusi locali.
Qui nelle Marche ormai la relazione è diventata una costante matematica: Budda=50 euro/h!!!!!
Saluti
Non posso che essere d'accordo con questa triste analisi sulla tristezza dei nostri tempi,
Il tatuaggio o incisione sul corpo era legato a riti idolatrici, contro i quali la Torah è molto attenta.
Vero è che nelle leggi noachidi non si fa espressa menzione ai tatuaggi ma la proibizione dell'idolatria implica tutto ciò che ad essa è collegato.
E' chiaro che la stragrande maggioranza, poco lontana dal 100%, degli analfabeti che, guidati dai miti calcistici che notoriamente lavorano con i piedi e con gli stessi ragionano, hanno trasformato il loro corpo in affreschi e murales, nemmeno pens all'idolatria e neanche conosce il significato della parola stessa (nei vari dialetti è difficile ritrovarla): quindi se qualcuno non sa una cosa è anche difficile imputargli una colpa.
Resta il degrado di tutto questo e il patetico di mamme e papà, 50-60 enni con questi disegni sul corpo, resi ancora più patetici dalle loro panze e dalle rughe (stendiamo un velo pietoso su codini, orecchini e codini degli stessi genitori).
Mala tempora currunt (Cicerone). -
ciro1.
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Negev sottoscrivo ogni singola parola, virgola e punti. . -
.CITAZIONEIl tatuaggio o incisione sul corpo era legato a riti idolatrici, contro i quali la Torah è molto attenta.
Vero è che nelle leggi noachidi non si fa espressa menzione ai tatuaggi ma la proibizione dell'idolatria implica tutto ciò che ad essa è collegato.
Una curiosità: il divieto dunque non vale se al tatuaggio non viene attribuito alcun significato rituale?. -
.CITAZIONEIl tatuaggio o incisione sul corpo era legato a riti idolatrici, contro i quali la Torah è molto attenta.
Vero è che nelle leggi noachidi non si fa espressa menzione ai tatuaggi ma la proibizione dell'idolatria implica tutto ciò che ad essa è collegato.
Una curiosità: il divieto dunque non vale se al tatuaggio non viene attribuito alcun significato rituale?
Il divieto vale comunque perché anche se il soggetto non gli attribuisce importanza, esso può evocare lo stesso significato in chi lo vede e quindi non costituisce un buon esempio, potendo indurre altri a commettere la stessa infrazione.
Questo vale per tutto ciò che è vietato e di cui non bisogna dare possibilità di emulazione. -
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Grazie per la spiegazione Negev. . -
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A proposito del versetto in questione mi viene in mente un commento di un teologo che diceva che nell'Antico Testamento tutto cio' che ha a che fare con la morte e' considerato come impuro.
il versetto che avete citato diceva:" non ti farai incisioni per un morto".
Tutti voi avete ragionato sull'opportunita' di farsi un tatuaggio ma avete dimenticato il riferimento "per un morto".
Non e' che semplicemente la Bibbia voglia mettere in guardia rispetto a praticare il "culto dei morti" piuttosto che al farsi un tatuaggio?.
Levitico 19-28 spiegazione |
