Le ragioni di Mauro Biglino e le Criticità

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. teista
     
    .

    User deleted


    CITAZIONE (fabio aste @ 1/8/2015, 21:40) 
    Vero e in gran parte condivisibile ciò che hai scritto.

    il problema è che secondo quanto ci spiegano gli Amministratori del Forum "D-o nessuno l'ha mai visto"

    Shalom,

    Permettimi una precisazione, che sarà abbastanza ovvia per i frequentatori del pensiero ebraico.

    Scrivere che D-o nessuno lo ha mai visto rivela una intenzione altra rispetto alla mera accettazione di un limite invalicabile della conoscenza.
    Una intenzione che viene pienamente soddisfatta del descrivere l'ebraismo come una "religione da adulti".

    Ciò, perché fornisce la reale fisionomia del mondo, una realtà che è scevra da qualunque forma di idolatria e di qualunque afflato magico e che per questo necessita della ricerca di D-o.

    La scelta di intraprendere questo percorso è, però, rimessa all'uomo; nel modo offerto dalla Legge, attraverso il Patto.

    L'ebraismo non cerca D-o nell'ascetismo o nella distanza dalla materia; la traccia di D-o è nel volto di quell'uomo voluto a Sua immagine, che è infinitamente Altro e rende consci della violenza insita nell'autocoscienza.

    Presuppone una coscienza morale ed un'etica dei rapporti, definita dalla Legge, che precede la psicologia o l'avventura della conoscenza.

    Affinché questo sia è però necessaria una Esistenza, degli essenti, il tempo ed il linguaggio; tutto ciò si rende necessario a quel D-o che si mostra, infatti, "di spalle" e che nasconde il Volto all'uomo perché cercarlo significa osservarne traccia nell'Altro.

    Come scritto, è però una religione da adulti che lascia aperta la possibilità di ignorare D-o e di escluderlo in maniera più o meno surrettizia dalla mente; una delle tappe del percorso potrebbe ben essere l'ateismo o il rifugio in una realtà differente nello spazio e nella storia come possono essere gli alieni.

    Rischio vero ed accettato, in un mondo reso privo di magia l'Io trova sovente il modo di rendersi monade; ma, proprio per questo esiste la Legge ed il Patto.

    Non per un mero vantaggio materiale, ma per lasciare al mondo una testimonianza particolare del valore universale di quella traccia impressa sul volto dell'altro e dei rapporti etici che vincolano ad esso.

    Quella presenza costante dell'uomo, anzi degli uomini, nel Tanakh rende plastica questa esigenza di interrelazione che non serve a sostituire o renderr fungibilr D-o; piuttosto, lo rende manifesto nel l'unica misura possibile all'umano.

    Rifiutare l'arcano e la superstizione è uno dei passi per avvicinarsi a questa irraggiungibile trascendenza, ma non è che una tappa del percorso; anzi, è una delle stazioni più pericolose, perché, nel vuoto delle illusioni, tende ad addomesticare la realtà per piegarla alle esigenze autoreferenziali dell'uomo.

    Invece, è lì che la Legge apre uno squarcio e rende inconciliabili le due prospettive analizzate in questo topic, niente affatto intercambiabili; anzi, opposte.

    Shalom

    Edited by teista - 2/8/2015, 00:07
     
    .
67 replies since 31/7/2015, 21:58   3637 views
  Share  
.