Le ragioni di Mauro Biglino e le Criticità

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. LvBv1983
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    1,723
    Location
    Italia

    Status
    Anonymous
    CITAZIONE
    Per quanto riguarda il postato di Sabato, non essendo ebreo per me sabato, domenica, lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sono giorni assolutamente uguali, lo stesso identico schifo in questo schifo di

    Alludevo a che gli ebrei qui di Shabbat non rispondono.

    CITAZIONE
    A mio parere Biglino è "sottovalutato" nel senso che gli si risponde sulla grammatica, sulla sintassi...ecc....ma se si pensa di confutare la sua interpretazione con la grammatica si sbaglia a mio parare, si può dimostrare al massimo, come più volte qui ho letto, che non ha la dimestichezza di ebraico di un madrelingua ebreo.

    Ma Biglino basa la sua interpretazione sulla grammatica e sul lessico. Io sto proprio ora imparando l'alefbet, e credimi che ho notato pesanti incongruenze nelle sue idee, senza sapere nulla di lingue semitiche.
    Ho solo qualche studio linguistico generale e letterario alle spalle... ma non per questo non posso scorgere errori di metodo, di logica e di buon senso.

    Esempio:
    Mauro spesso si rifà agli etimi delle parole, come quando ricostruisce le origini di elohim, del Tetragramma e via dicendo. Però è un uso improprio, è come se fra 1000 anni uno studioso giudicasse il testo di "Bella ciao", dove è appunto scritta la parola "ciao", per dimostrare che, essendo "ciao" derivato da "schiavo vostro" in latino, nel XX secolo in italia esistesse ancora la schiavitù e pure in forma stranamente consensuale.
    Metaforicamente può essere anche vero, date le condizioni di molti "liberi" lavoratori, ma non è certo legato al dire "ciao" ai vicini.

    Altro esempio:
    Mauro critica l'esegesi "classica" con la ormai trita e ritrita argomentazione di elohim plurale. C'è un piccolo problema: anche lui lo usa al singolare quando gli serve contestualmente e non può farne a meno e quando è costretto per comprovare le sue stesse tesi.
    (Anche personalmente ho scritto un post intero a tema).
    Ripeto: per vedere queste "falle" non serve conoscere l'ebraico.

    Ovviamente però chi è madrelingua non si ferma alle analisi che posso fare io, riconosce subito strafalcioni grossi come una casa, e lo dice. E fa bene. E serve in primis a Mauro stesso.
    Se poi questi errori di base linguistica siano proprio le fondamenta delle sue teorie rivoluzionarie (e in merito a questo dovresti vedere già Sitchin e Rael) e venendo meno facciano crollare tutto, è cosa verificabile con un minimo di studio.
    E note bene: Mauro potrebbe aver anche avuto giuste intuizioni, ma averle, fino ad ora male argomentate, quindi avrebbe ancora tutto in ballo e nessuno, ripeto nessuno, contesta la sua visione di-per-sé.

    CITAZIONE
    Ma la radice del ragionamento è l'estremo e "arido" materialismo di fondo:

    Dov'è D-o, il Trascendente, nel Patto di cui ci spiegano gli Amministratori del Forum? Non c'è.
    il Patto avviene con l'incontro di uomini che parlano con altri uomini, sedicenti rappresentanti del Tetragramma, che poi questi uomini fossero alti 2, o 4, o 6 metri cambia poco, per me, così come cambia poco avessero conoscenze provenienti da civiltà precedenti, queste cose sono ben presenti nel mio immaginario, nessuna meraviglia, così come nessuna meraviglia sull'esistenza degli alieni, anch'essi fanno parte del mio immaginario, sono cresciuto con Star Trek! :D Nessuna meraviglia, nessun Trascendente.

    I popoli antichi sapevano vedere il trascendente nell'immanente.
    Pensi davvero che tutti i racconti mitologici e i riti del passato si portassero dietro sempre esperienza mistiche degni di nota?
    Se sì erano anche ai tempi, nel 99% dei casi, effetti fisici allora sconosciuti.

    Vado di nuovo per esempi:
    • Sono Gengis Kahn, prego i miei spiriti guida per vincere la battaglia. Il giorno del combattimento ci sono tuoni e lampi e il nemico è atterrito. Vinco. Ringrazio gli spiriti.

    Questo è un classico di come funzionava e funziona tutt'oggi un certo tipo di spiritualità applicato alla vita pratica.

    Il trascendente è in D-o che usa gli elementi dell'universo da Lui stesso creato per manifestare la propria volontà.
    L'ebraismo prevede coerenza all'interno della creazione e la differenza con le religioni e con gli "elohim" degli altri popoli (se ci pensi un dio come Poseidone è "elohim" perché governa, in teoria, i mari) è che D-o dice di non adorare quelle cose (astri, monti, piante, animali, persone), perché sono tutte creazioni e creature come noi.

    Tornando a Poseidone, anche lui, come dio greco, usa le acque degli oceani per tenere Odisseo lontano da Itaca.
    Mostra i suoi "poteri" appunto governando quello che a lui è stato sottoposto.
    E integrando il discorso con le teorie di Biglino: se dietro tutto ci fossero gli alieni, potrebbero sempre essere comunque un modo di D-o per arrivare qui, usando come "malachim" quei popoli extraterrestri.
    Insomma la spiritualità e il trascendente ci sono soprattutto se si è disposti ad accoglierli.

    Poi c'è l'esperienza del "mistico", di quello che cerca di esserlo e di quello che "nasce" così.
    E anche in questo caso, se non si prova l'esperienza diretta, si ricade però sotto il giogo della -appunto- religio.
    Pensa a Medjugorje, per cui anche la Conferenza Episcopale ed il Papa non si esprimono a favore.
    E' vero? E' falso? Basta il fatto che qualcuno racconti un'esperienza mistica per avere il lato spirituale della vita?

    Nella mentalità ebraica (correggetemi se sbaglio) D-o è una realtà trascendente ed immanente, esiste in modo ovvio, come è vero che esiste il mondo, è il Legislatore di ogni cosa e comunque fu Lui in persona a dare la Torah a Moshe, non importa come, sempre Lui in persona è stato.
    Specie leggendo quello che c'è scritto.
    Inoltre esiste nell'ebraismo tutta una parte "mistico estatica", che come già spiegato, non è presente nel Tanach anche se ad esso fa riferimento.
    Perché la Bibbia non è l'unica letteratura ebraica, questa è un'ottica cristiana per cui essendo "l'Antico Testamento" un'opera di religione ed ignorando tutto il resto, si forma un sillogismo per cui questo debba essere per forza la summa di tutto il pensiero ebraico, anche per quanto riguarda l'esperienza spirituale "diretta" e la speculazione filosofica.

    Ma soprattutto:
    Cosa c'è di "arido" in una Legge che chiede di essere onesto e amorevole anche col nemico e di amare il prossimo?
    C'è davvero bisogno del "supernatural" che a seconda di come lo si vede fa invece parte del "natural" (anche per alcuni culti neo-pagani, è così, tra l'altro) per non avere tutta questa "aridità" materialistica?
     
    .
67 replies since 31/7/2015, 21:58   3637 views
  Share  
.