Le ragioni di Mauro Biglino e le Criticità

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  1. LvBv1983
     
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    Che ci sia fame di spiritualità, di avvicinarsi ai testi sacri, di trovare verità coerenti è fuor di dubbio, specie adesso, hai ragione. Comunque al di là del piacere o del dispiacere personale, nessuno qui si è mai permesso di criticare le idee di Mauro di per loro, ma solo la sua preparazione in linguistica, grammatica e lessico dell'ebraico... Ma sono cose che già sai (ho letto un po' di posts dove compari e dove ti vengono fornite risposte).
    E sulla sua intelligenza e abilità di conferenziere, non ci piove :)

    Ma...
    CITAZIONE
    Nel mio immaginario (ignorante) la Bibbia ebraica presentata da Biglino e quella presentata dagli Amministratori ebrei del Forum non sono poi così differenti : in entrambe le interpretazioni sovraintende alle narrazioni una grande Materialità, Concretezza, che lasciano pochissimo spazio, pressoché nullo, ad una qualsivoglia forma di Spiritualità, la Vita animale, vegetale e umana biblicamente sintetizzabile con: "polvere sei, polvere tornerai":

    - Esisterebbe solo la Materia, le Creature Materiali, le Creature spirituali (che siano Angeli e/o Demoni) non esistono.

    Permettimi: il fatto che gli angeli in senso cristiano non esistano e che non siano esseri senzienti spirituali, non cancella il fatto che ci siano realtà che provengono dallo Spirito e che portano nell'immanente la volontà trascendente.
    Non è forse materialistico anche il dover vedere gli angeli come "intelligenze incorporee"?
    Per gli ebrei, nel Tanach un Essere Spirituale poi esiste eccome: D-o; e il mondo materiale, nella sua materia, è una nobilissima riflessione, creazione dello stesso.
    La Bibbia non sarà un libro di religione, vero, ma nell'ebraismo c'è anche altra letteratura e dire che non c'è spazio lasciato alla spiritualità è, perdonami, una castroneria totale; anche prendendo solo la Torah si evince subito che, si, è legge e legge pratica, ma che è anche e soprattutto etica, e se non siamo anche nel regno dello spirito parlando di etica...
    La prospettiva per cui il ricongiungimento con il lato spirituale parta dall'immanenza e dalla concretezza, piuttosto che da una speculazione metafisica, non sminuisce il punto di arrivo, solo srotola il percorso partendo dalla realtà della vita; personalmente non vedo spiritualità più grande altrove, al massimo stesso livello e approccio differente.
    Forse è che ti sorprendi, vedendo che la Bibbia cristiana è ancora più distante da quella ebraica di quanto non sia Biglino, che almeno su satan e altre poche cose... "ci ha preso".
    tirando due somme spesso, a parer mio, si confonde ciò che riguarda lo "spirito" con la "sega mentale teologica", col praticare chissà che riti o che visioni mistiche o con la concezione ellenistica dello stesso, ma sono solo modi diversi di vedere e non certo gli unici.

    CITAZIONE
    secondo gli ebrei del forum il Creatore di tutto ciò che esiste sarebbe un misterioso Tetragramma che strinse un Patto Particolare (fatto di oneri e onori)con il popolo di Israele.

    Ha stretto prima di tutto un Patto con tutti gli esseri umani a partire da Adamo e da Noah, inoltre haShem non è il Tetragramma, il Tetragramma è un tentativo di rispondere alla domanda "chi sei?" in un modo umanamente comprensibile.
    La radice del Tetragramma infatti rispecchia la frase "Io sono colui che sono", con tutte le varianti incluse, manifestando in esso la radice del verbo essere/divenire.
    Che la realtà dietro il Nome, che la Realtà dietro la realtà sia misteriosa sarebbe chiaro anche a Platone, che infatti ideò, non a caso, il mito della caverna.

    CITAZIONE
    in entrambi i casi sparisce praticamente il concetto di D-o, inteso in senso Spirituale, sostituito da un Patto (perdonate, assai insipido) del tutto Materiale, che si esaurisce nella materialità dei pochi decenni della vita umana, che sia siglato con un Tetragramma Creatore di tutto l'universo

    Non sparisce nessun senso spirituale, come già detto è diverso dal senso che ne danno altre culture, infatti il Patto è quotidiano nell'applicazione della Legge, ma spirituale nel senso della Legge.
    Il non avere dogmi e poter discutere dei significati non vuol dire rinunciare alla dimensione trascendente, anzi.

    La parte che ho messo in grassetto, è invece, con tutto il rispetto, piuttosto infelice.
    Forse dovresti mettere almeno in dubbio che, piuttosto che nella mancata sapidità, il problema sia nella tue aspettative pregiudiziali sul sapore e nel fatto che magari hai "raffreddore e naso chiuso".

    Vado a dormire che ho fatto le ore piccole :D
    Notte a tutti e Shabbat Shalom!

    ps.
    Ma sti post su Maury, di Shabbat sono più frequenti o è un'impressione mia? :blink:
     
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67 replies since 31/7/2015, 21:58   3637 views
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