HaShem

disamina grammaticale

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    Salve amici, ho un'altra richiesta di aiuto.
    Mi piacerebbe che qualcuno, preferibilmente madrelingua o "addetto ai lavori", mi spiegasse qualcosa sul tetragramma di HaShem.
    Etimologia, significato e quant'altro.
    So che un certo rabbino di nome Hooward Avrhum Addison sostiene che Il Nome fosse in realtà non un "nome" ma una semplice esclamazione di quando qualcuno lo vedeva, come per dire "E' Lui". Questa è un'affermazione riportata nel libro "La Bibbia non è un libro sacro" di mister Biglino.

    Spero davvero che qualcuno possa essermi d'aiuto.

    Shalom
     
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    C'è anche chi dice che era una melodia. Quindi musica, linguaggio universale. Le lettere sarebbero delle note musicali (cfr. G.Flavio) ed è possibile paragonare tale melodia con il suono dello shofar. Stranamente gli animali riescono ad imitare il suono dello shofar, ma non so cosa questo vorrebbe significare. Dello shofar noi conserviamo 3 distinte melodie: tekià, shvarim, truà, ma non sappiamo quale delle tre è l'originale.

    Shalom
     
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    Non so se sia il caso di aprire un nuovo thread, ma essendo questo sul Tetragramma, forse è bene postare qui.

    Qui vorrei un parere prettamente ebraico su una questione che all'infuori dell'ebraismo viene archiviata come "il Tetragramma era il nome di un dio del pantheon ugaritico" e fine.

    Lessi tempo fa che le lettere che compinogono il Nome sono il radicale del verbo essere e che quindi il Tetragramma "coincidesse" con l' "Ehyeh-Asher-Ehyeh".
    E' possibile che il motivo per cui vennero riprese le lettere della divinità ugaritica sia da imputare ad una omografia-omofonia col radicale di "essere"?
    Oppure l'ebraismo imputa ad una caduta nell'idolatria la separazione fra El-Shaddai e il Nome, visto allora come figlio di El?

    Grazie infinite

    Shalom
     
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    CITAZIONE (Abramo @ 20/9/2015, 00:31) 
    C'è anche chi dice che era una melodia. Quindi musica, linguaggio universale. Le lettere sarebbero delle note musicali (cfr. G.Flavio) ed è possibile paragonare tale melodia con il suono dello shofar. Stranamente gli animali riescono ad imitare il suono dello shofar, ma non so cosa questo vorrebbe significare. Dello shofar noi conserviamo 3 distinte melodie: tekià, shvarim, truà, ma non sappiamo quale delle tre è l'originale.

    Shalom

    "Melodia" mi è nuova. Sapresti citarmi il passo del Flavio?
    Non può essere il fatto che HaShem si manifestasse con il "suono di tromba" (Es 19:16, 19; 20:18, etc.) e quindi è sorta l'idea che Il Nome fosse una "melodia"?

    Comunque, a parte questo, una piccola consulenza sull'etimologia del tetragramma è possibile averla?
     
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    Lessi tempo fa che le lettere che compinogono il Nome sono il radicale del verbo essere e che quindi il Tetragramma "coincidesse" con l' "Ehyeh-Asher-Ehyeh".

    Si, anche io sapevo questo, so che il tetragramma implica a "colui che ha vita in se stesso" avendo come significato, la radice, l'essere o l'esistere.

    Penso anche che "ehyeh asher ehyeh" non sia "io sono..." perché in ebraico la forma "io sono" (ego emi, in greco) al tempo presente è "anì hu" (lett. io lui). Quindi sono due forme differenti, per cui la famosa frase che HaShem pronunziò sul monte per me potrebbe significare "esistente che esistente" o "esisto che esisto", senza implicare a un tempo presente, passato e futuro, ma un "sempre" o "da sempre". (Mi viene in mente la locuzione latina "cogito ergo sum", penso dunque sono). HaShem dichiara quindi di essere un Essere pensante, quindi Esistente, vivo, non un idolo mesopotamico inanimato, ma un'Entità viva e vegeta che interagiva pienamente con il Suo popolo.
    Lo stesso tetragramma che si ricollega ad "ehyeh asher ehyeh" potrebbe ricollegarsi quindi alla Sua vita perpetua o "eterna" (?) sebbene non vi sia espressamente implicato il termine "olam".

    Chiedo venia se ho detto qualche stupidaggine...
     
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    אריאל פינטור

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    in linguaggio biblico "Eihiè Asher Ehiè", letteralmente "sarò Colui che sarò", ovviamente al futuro (poiché, come dici, non esiste il presente del verbo essere), significa, secondo la tradizione: "Sarò Colui che adempierà alle promesse"
     
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    CITAZIONE (Negev @ 20/9/2015, 13:56) 
    in linguaggio biblico "Eihiè Asher Ehiè", letteralmente "sarò Colui che sarò", ovviamente al futuro (poiché, come dici, non esiste il presente del verbo essere), significa, secondo la tradizione: "Sarò Colui che adempierà alle promesse"

    Ciao a tutti, grazie Daniele, grazie Negev.
    Avevo già letto questa tua spiegazione, Negev, quindi mi permetto di chiedere una precisazione: in pratica D-o non dice mai di Se stesso il famoso "Io sono", valutabile nel ventaglio di tutti i possibili tempi verbali? (Sono, Ero, Fui, Sarò..)?

    Tuttavia la mia domanda principale verte su una curiosità più di ordine storico cronologico ovviamente dal punto di vista ebraico ( e perché no, magari anche da parte dell'archeologia):

    A prescindere dal significato di Ehie Asher Ehie, quando Moshe viene rimandato alla sua gente D-o gli dice di dire: "אהיה שלהני אליכם" - Io sono etc (o "Io sarò", da quanto vedo) mi ha mandato a voi.
    Quindi il יה*ה, rappresenta davvero questa frase detta a Moshe o significa

    CITAZIONE
    Si, anche io sapevo questo, so che il tetragramma implica a "colui che ha vita in se stesso"

    come ha detto anche Daniele, "Colui che ha vita in Se stesso", in modo indipendente dal "Ehie Asher Ehie"?

    Inoltre la divinità canaanita figlia di El descritta dal Tetragramma, presenta nel nome, già per i canaaniti, il radicale del verbo essere che il Tetragramma rappresenta per il popolo ebraico?
    Oppure il Tetragramma indicava tutt'altro presso questi popoli e quindi l'adozione del nome di tale divinità da parte di Israele sarebbe dovuto ad omofonie e omografie con il radicale di "esistenza" nell'ebraico (o aramaico), o comunque sarebbe avvenuto attraverso un cambiamento dei significati del Tetragramma, per cui non ci sarebbe stato nessun passaggio politeismo-monoloatria (per il figlio di El)-monoteismo?
    Oppure ancora la separazione fra El e il Tetragramma sarebbe da imputare ad una caduta nell'idolatria da parte delle tribù canaanite che precedentemente invece conoscevano già haShem con il suo Nome?

    Grazie ancora!
     
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    אריאל פינטור

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    Hashem non può dire "Io sono" perché in ebraico non esiste questa forma verbale al presente.
    Se io voglio dire "Io sono" dico semplicemente "Anì" (io) (o anochì se in forma più classica e maestosa).ù
    Lo stesso presente degli altri verbi, in realtà non è un vero presente come lo intendiamo nelle altre lingue grammaticalmente. E' una sorta di quello che in italiano chiameremmo participio presente,
    Quando dico: anì koré oppure anì medaber è come se dicessi: "io leggente" o io "parlante".

    Quindi le traduzioni che riportano "io sono Colui che sono", nell'intento di farlo corrispondere con l'"egò eimi" dei vangeli, per sottolineare e (secondo loro) dimostrare l'identificazione di Gesù con HaShem, sono totalmente errate, già dal punto di vista semplicemente grammaticale.
    L'espressione è al fuuro e al futoro va letta, tradotta ed interpretata.

    Non vedo nessuna analogia tra "El" e il Tetragramma. El viene dalla radice "ul" (potenza, forza) e non ha nulla in comune con la radice "haià" del verbo essere.
    Non so dire se nel Tetragramma esiste il significato della vita e dell'esistenza "di per sé".

    Sicuramente Abramo potrà spiegare meglio.

    PS
    Che l'umanità (prima ancora che esistesse il popolo ebraico) conoscesse il Nome, lo dice la Torah, prima del diluvio Cito a memoria più o meno. "e i popoli provlamavano il Nome di ****".
    Successivamente questo fu dimenticato e, contemporaneamente, il mondo iniziò a seguire "altra legislazione", cioè quella di Nimrod (la tradizione lo identifica con Hammurabi), "Elohim" (cioè Legislatore) dei gentili

    Il senso del Tetragramma come "divenire" è piuttosto assimilabile alla voce Havaià", ma si tratta di speculazioni tarde. Non vi sono in realtà nella letteratura ebraica spiegazioni significative in merito
     
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    CITAZIONE
    Non vedo nessuna analogia tra "El" e il Tetragramma.

    Grammaticalmente non ve ne è nessuna. Intendevo che El(-Shadday, Elyon...) e YH*H si riferiscono allo stesso D-o, mentre nel culto canaanita no. Quindi visto che presso quei popoli YH*H è figlio di El (e con aspetti decisamente guerreschi, quasi una sorta di "Marte"), mi chiedevo se appunto si fosse verificata una "scissione" di un solo dio in più divinità (cosa comune e ricorrente, anche nel pantheon sumero, dopo certe date gli dèi "lievitano", in quanto ad ogni aspetto di un dio ne viene creato uno nuovo) oppure se, per una sorta di "coincidenza" gli israeliti avessero visto nelle quattro lettere del figlio di El, il Nome, che traduce l'Essere, di D-o.

    Credo di essermi spiegato anche poco bene, in effetti.

    CITAZIONE
    Che l'umanità (prima ancora che esistesse il popolo ebraico) conoscesse il Nome, lo dice la Torah, prima del diluvio Cito a memoria più o meno. "e i popoli provlamavano il Nome di ****".
    Successivamente questo fu dimenticato e, contemporaneamente, il mondo iniziò a seguire "altra legislazione", cioè quella di Nimrod (la tradizione lo identifica con Hammurabi), "Elohim" (cioè Legislatore) dei gentili

    Questo in parte è proprio ciò che stavo cercando :D

    ps

    CITAZIONE
    la tradizione lo identifica con Hammurabi

    Con questo intendi che è esplicitato nella tradizione orale e/o nel Talmud? Intendo dire, proprio detto chiaro e preciso?

    Di mia ipotesi (ma non solo mia, anzi di mio non ha nulla :lol:) c'è che la civiltà sia un pochino da retro datare, perché in effetti i sumeri non possono sbucare dal nulla, sono presenti (non codificate) tracce di scrittura (segni meglio dire) più semplice dei glifi egizi molto prima nel tempo, sembra che sul fondo del Mediterraneo siano state trovate tracce di "strade", vie di percorso, non piste di atterraggio :lol:, con buona pace di qualcuno.
    Quindi è possibile, ammesso che la tradizione non sia in effetti chiarissima, che Nimrod sia qualcuno più antico di Hammurabi, anche di molto? (Anche contando che le prime dinastie egizie sono molto meno recenti, potrebbe Nimrod essere egiziano?)

    Edited by LvBv1983 - 20/9/2015, 15:16
     
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    אריאל פינטור

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    La speculazione su "esistenza" (havaià) deriva dal fatto che leggendo all'inverso il Tetragramma, cioè da sinistra a destra, viene fuori appunto "Havaià.

    Se facciamo caso alle religiosità primordiali dell'umanità, presenti ancora presso gli aborigeni americani, australiani africani ecc. troviamo: lo spirito dei boschi, della prateria, dei vulcani, della pioggia, del sole e della luna.
    Sono risposte dell'umanità a ciò che è "POTENZA, FORZA", superiore alle capacità umane e indipendente da esse. Da qui la risposta umana di definire "El", potente ciò che è al disopra delle sue forze e che può condizionare la vita e la morte.
    Per le popolazioni canaanite, El era la massima autorità divina del pantheon delle divinità e il definirla con la radice "Ul", spiga come quei popoli intendessero il senso del divino.
    Quando si parla del Dio d'Israele, ovviamente è anch'esso definito "El", cioè il Potente ma, essenzialmente, nella letteratura talmudica si fa riferimento ai due attributi: "Elohim" che comprende in sé il senso della Giustizia e del Legiferare e il Tetragramma che comprende in sé il senso della Misericordia.
    l'El dei canaaniti non ha nulla a che vedere con El degli Ebrei.

    PS
    Il Talmud identifica chiaramente Nimrod con Hammurabi
     
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  11. Cecca
     
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    se posso dare un contributo, vorrei riprendere questa frase:

    CITAZIONE
    Quindi visto che presso quei popoli YH*H è figlio di El (e con aspetti decisamente guerreschi, quasi una sorta di "Marte"), mi chiedevo se appunto si fosse verificata una "scissione" di un solo dio in più divinità (cosa comune e ricorrente, anche nel pantheon sumero, dopo certe date gli dèi "lievitano", in quanto ad ogni aspetto di un dio ne viene creato uno nuovo)

    Che una divinità fosse scissa in più divinità nel pantheon mesopotamico (non solo sumero ) non è di certo cosa ricorrente. molto più spesso avviene il contrario.

    YHWH non è attestato con certezza in nessun testo "cananeo", almeno finora. YW, un figlio di 'EL nel poema ugaritico di Baal, non viene più da tempo -e giustamente- considerato un #attestazione di YHWH ad Ugarit. Una vecchia interpretazione di Pettinato che postulava la presenza di YHWH ad Ebla è stata dismessa -e giustamente- fin da subito da altri studiosi (Hans-Peter Müller, per esempio).

    Che YHWH derivi dall'ipostatizzazione di aspetti di altre divinità è quindi del tutto escluso, visto che il nome non è attestato in alcun modo.

    semmai è vera un'altra cosa a YHWH, divinità a sé stante, sono stati attribuiti per via sincretistica attributi di altre divinità, per es. di Baal e di 'el.

    Edited by Cecca - 20/9/2015, 19:24
     
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    Sempre preziosi come l'oro, ragazzi.
    Grazie.
     
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    Come al solito sono debitore, grazie anche a te Cecca, chiarissimo! non sapevo la presenza del Tetragramma nella saga ugaritica fosse stata smentita, ero ancora convinto che fosse YW la versione "corta" o incompleta dello stesso.

    Andrò anche a vedere di Hans Peter Muller che trovo :P

    Ora comunque per aprofittarmi ancora della tua (e vostra) consulenza ti chiedo: se i sumeri non vanno per "scissione" il proliferare del pantheon è da ascriversi allora a maggiori reperti trovati relativi a periodi meno antichi? O magari alla fondazione di nuove città e relativi "nuovi" dèi?

    Scherzi a parte ragazzi non voglio abusare del vostro tempo, mi rendo conto di essere ingordo :lol:
     
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  14. Cecca
     
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    CITAZIONE (LvBv1983 @ 20/9/2015, 19:42) 
    Come al solito sono debitore, grazie anche a te Cecca, chiarissimo! non sapevo la presenza del Tetragramma nella saga ugaritica fosse stata smentita, ero ancora convinto che fosse YW la versione "corta" o incompleta dello stesso.

    Andrò anche a vedere di Hans Peter Muller che trovo :P

    Ora comunque per aprofittarmi ancora della tua (e vostra) consulenza ti chiedo: se i sumeri non vanno per "scissione" il proliferare del pantheon è da ascriversi allora a maggiori reperti trovati relativi a periodi meno antichi? O magari alla fondazione di nuove città e relativi "nuovi" dèi?

    Scherzi a parte ragazzi non voglio abusare del vostro tempo, mi rendo conto di essere ingordo :lol:

    ho specificato "pantheon mesopotamico" perché l'evoluzione del pantheon trascende il periodo in cui il sumero era ancora una lingua parlata, e tanto più che per periodi più antichi (inizio e metà del 3° mill. a.c.) differenziazioni del pantheon su base etniche sono alquanto complesse.

    esistono casi di ipostatizzazione, per es. la dea Ninmah, una forma della DEa Madre, dovrebbe essere l'ipostatizzazione di un epiteto della dea Ninhursag, difatti Ninmah significa "augusta signora", che ben si adatta ad essere originariamente un epiteto.

    Molto spesso avviene però l'inverso, cioè divinità con caratteristiche simili vengono identificate tra loro. Avviene primadi tutto tra divinità "sumere" ed "accadiche", per es. Enki ~ Ea, questo già nel 3° mill.
    nel secondo e soprattutto nel primo mill. il processo sincretistico coinvolge molte divinità, per es. le divinità guaritrici vengono identificate tra loro Ninisina, Ninkarak, Nintinuga, BaU e Gula vengono considerate forme di Gula, ecc. ecc.

    l'enorme numero delle divinità dipende dalla divinizzazione di ogni aspetto della natura e della società, d'altronde il mondo divino è un calco di quello umano, per cui gli dei hanno un loro entourage come i regnanti umani: wesir, maggiordomi, barbieri, portieri, aiutanti, cuochi, messaggeri ecc.
    oltre a questo ogni oggetto di culto poteva -in linea teorica- venir divinizzato e ricevere offerte.
    inoltre vi erano tradizioni locali con divinità simili ma originariamente diverse.

    ovviamente alcune sono state scoperte di recente con i nuovi studi.

    L'articolo di H.P. Müller è questo: Gab es in Ebla einen Gottesnamen Ja?, Zeitschrift für Assyriologie 70 (1981) 70-92.

    Edited by Cecca - 20/9/2015, 21:39
     
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    Insomma, guardando la cosa con occhio distaccato, succedeva la stessa dinamica che succede ancora oggi. Basti pensare alle Madonne che si "moltiplicano".
    Sapevo di Enki-Ea, ma avevo male interpretato certe conclusioni ed ipotesi.

    Che dire? Grazie ancora!
     
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