GLI EBREI - ORIGINE PROTO-GERMANICA?

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  1. J_Locke
     
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    Interessante la tesi riportata da Francesco Branchina nel suo libro, che ipotizza l'origine germanica del popolo ebraico portando numerose convincenti prove a sostegno.

    “Leggendo l’Antico Testamento diamo per scontato che già Dio avesse creato l’Ebreo come tale, anzi che addirittura il primo uomo fosse un ebreo, Adamo, dal quale sarebbero discesi genealogicamente tutti gli uomini; sennonché, proprio esaminando questa genealogia, a noi è sembrato che Noè parlasse una lingua Indoeuropea, il protogermanico nello specifico. La confusione delle lingue, all’epoca del patriarca, non era ancora avvenuta; infatti sarebbe arrivata qualche generazione dopo lo sbarco di Noè in Mesopotamia. Si ha motivo di ritenere che nel racconto della confusione delle lingue vi sia implicito un significato nascosto, come del resto lo è in tutti i racconti mitici, Genesi inclusa: esso rappresenterebbe cioè il momento di un’invasione dall’Oriente di popoli che parlavano lingue non indoeuropee, mentre fino a quel momento tutta l’area era stata sotto il controllo del popolo indoeuropeo protogermanico, di cui Noè rappresenta il capostipite. Ciò lo si legge fra le righe in Genesi 11,2: “Or avvenne che gli uomini, emigrando dall’Oriente, trovarono una pianura nella regione del Senaar e vi si stabilirono”. Quanto al diluvio, non ci sorprenderebbe se la narrazione del viaggio di Noè sulle acque fosse in realtà la memoria, trasfigurata, della grande migrazione guidata da Noè attraverso il fiume Danubio, che nasce dalla Foresta Nera in Germania e si riversa sul Mar Nero.”

    [Estratto di: Branchina, Francesco. “Il paganesimo di Gesu'.” Edizioni Simple - Il materiale potrebbe essere protetto da copyright.]
     
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  2. Nonancorab
     
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    CITAZIONE (J_Locke @ 6/1/2015, 12:58) 
    Interessante la tesi riportata da Francesco Branchina nel suo libro, che ipotizza l'origine germanica del popolo ebraico portando numerose convincenti prove a sostegno.

    “Leggendo l’Antico Testamento diamo per scontato che già Dio avesse creato l’Ebreo come tale, anzi che addirittura il primo uomo fosse un ebreo, Adamo, dal quale sarebbero discesi genealogicamente tutti gli uomini

    Ciao. Non mi risulta questa cosa sinceramente. Adamo era un uomo senza alcuna nazionalità. Le nazioni sono state create Dall' uomo successivamente . Il popolo ebraico invece è stato "creato" da Dio. Il popolo ebraico nasce ufficialmente da Giacobbe, al quale, ad un certo punto, Dio da nome Israele. I suoi figli e discendenti vengono infatti chiamati figli d' Israele, da cui Israele. Questo perché Dio aveva scelto un uomo, Abraamo, che gli era sempre stato fedele, al quale aveva promesso che dal suo seme sarebbe sorta una discendenza dalla quale sarebbero state benedette tutte le nazioni della terra attraverso il Messiah. Giacobbe era figlio di isacco, che era figlio fi Abraamo. Per questo Dio ha scelto Giacobbe, e da lì è nato il popolo di Israele. Non che io sia un saputone, però c' è scritto nella bibbia. :)

    Shalom
     
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  3. il_gico
     
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    Ciao alter ego saputone!
    Ma senti allora mettiamo il caso che io voglia prendere per vero tutto il racconto da te citato...
    il popolo ebraico e gli israeliti sono la stessa cosa,solo che da israel(yacov) cambiano nome,ma non dovrebbero partire dal patriarca Ever gli ebrei?
    Se così,almeno sembra di capire ciò dalla Bibbia,o comunque ammesso che gli ebrei come dici partano da abramo,perché dio avrebbe scelto solo un ramo di questo popolo (yacov)e lo avesse successivamente fatto scontrare a suon di guerre(o guerriglie visti gli esigui regni di cui si parla) con i suoi consanguinei discendenti diretti di abramo(edomiti,amalekiti,madianiti,ammoniti...)?solo una parte del seme di abramo fu benedetto?
    ma soprattutto mi viene da pensare...perché il dio universale si sarebbe dedicato esclusivamente ad un ramo di una famiglia che si era scelto in origine in un contesto geografico modesto in proporzione alle grandi civiltà di cui invece possediamo enormi testimonianze storiche esistenti all'epoca?penso agli egizi,alle civiltà precolombiane a quelle della valle dell'Indo,mesopotamiche,estremo oriente....
    È come mangiare un chicco di mais con contorno di tacchino ripieno!
    Non ti sembra un paradosso?
    poi tornando ad Adamo senza nazionalità...quando fu cacciato Caino si evince che altri popoli vivessero al di fuori dell'eden,non pensi sia probabile che fossero organizzati,se proprio non in nazioni ma socialmente?
    vedi io non ho problemi ad accettare i racconti biblici come storia del popolo di Israele(siano essi veri,falsi o epici...ognuno è libero di esaltare le proprie tradizioni,ci mancherebbe)ma come storia dell'umanità qualche dubbio me lo pongo...
    non è che magari queste storie sono piaciute così tanto che altri se ne sono appropriati indebitamente per altri scopi?
     
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  4. Nonancorab
     
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    CITAZIONE (il_gico @ 20/1/2015, 15:09) 
    Ciao alter ego saputone!
    CITAZIONE
    :D ciao, grazie

    Ma senti allora mettiamo il caso che io voglia prendere per vero tutto il racconto da te citato...
    il popolo ebraico e gli israeliti sono la stessa cosa,solo che da israel(yacov) cambiano nome,ma non dovrebbero partire dal patriarca Ever gli ebrei?
    CITAZIONE
    sono ignorante sui nomi originali. Non so chi sia ever. Comunque ad Abraamo Dio aveva promesso che il messiah sarebbe sorto dalla sua discendenza e gli ha promesso anche che la sua discendenza sarebbe stata numerosissima. Anche lui comunque aveva due figli. Uno con la schiava agar ed uno con sarai. Anche qui, Dio ha scelto isacco, forse perché era figlio di sua moglie, anche se il primogenito era l' altro, non ricordo bene cmq se è per questo. Se non sbaglio i musulmani dicono di discendere da Dall' altro figlio, Ismaele.

    Se così,almeno sembra di capire ciò dalla Bibbia,o comunque ammesso che gli ebrei come dici partano da abramo,perché dio avrebbe scelto solo un ramo di questo popolo (yacov)e lo avesse successivamente fatto scontrare a suon di guerre(o guerriglie visti gli esigui regni di cui si parla) con i suoi consanguinei discendenti diretti di abramo(edomiti,amalekiti,madianiti,ammoniti...)?solo una parte del seme di abramo fu benedetto?
    CITAZIONE
    Dio ha scelto un popolo per portare avanti il suo proposito, ma non vuol dire che chi non fa parte del suo popolo non è bene accetto da lui. 16 "Poiché non mi vergogno della buona notizia; essa è, infatti, potenza di Dio per la salvezza di ognuno che ha fede, del giudeo prima e anche del greco" (romani 1:16). 13 "Poiché veramente mediante un solo spirito fummo tutti battezzati in un solo corpo, sia giudei che greci, sia schiavi che liberi, e tutti fummo abbeverati di un solo spirito." Ti ho citato un paio di scritture cristiane a riguardo, ma riguardo a questo concetto anche gli ebrei sono d' accordo. Ti cito anche la prima parte di un articolo di un' opera di consultazione:

    GIACOBBE

    [che afferra il calcagno; soppiantatore].
    1. Figlio di Isacco e Rebecca, e gemello minore di Esaù. I genitori di Giacobbe erano già sposati da 20 anni quando nel 1858 a.E.V. nacquero questi gemelli, i loro unici figli. Isacco aveva allora 60 anni. Perciò, come nel caso di Abraamo, le preghiere di Isacco per avere una progenie furono esaudite solo dopo che la sua pazienza e la sua fede nelle promesse di Dio erano state pienamente messe alla prova. — Ge 25:20, 21, 26; Ro 9:7-10.
    Durante la gravidanza Rebecca era afflitta perché i gemelli lottavano dentro di lei: questo, spiegò Geova, era l’inizio dell’ostilità fra due nazioni. Inoltre Geova dichiarò che, contrariamente alla consuetudine, il maggiore avrebbe servito il minore. Infatti alla nascita Giacobbe, il secondo nato, teneva il calcagno di Esaù; per questo fu chiamato Giacobbe, cioè uno “che afferra il calcagno”. (Ge 25:22-26) Geova dimostrò così la sua capacità di individuare le tendenze genetiche del nascituro e di esercitare la preconoscenza e il diritto di decidere in anticipo chi scegliere per i suoi propositi, senza per questo determinare in alcun modo il destino finale dei singoli. — Ro 9:10-12; Os 12:3.
    Esaù, il figlio prediletto dal padre, era un indomito e inquieto cacciatore errante; Giacobbe invece è descritto come “un uomo irriprovevole [ebr. tam], che dimorava in tende”, conduceva la vita tranquilla del pastore, era fidato nell’occuparsi di tutto ciò che riguardava la famiglia ed era il figlio particolarmente amato dalla madre. (Ge 25:27, 28) Altre volte il termine ebraico tam è usato per descrivere quelli che Dio approva. Per esempio, “gli uomini assetati di sangue odiano ogni irriprovevole”, eppure Geova assicura che “il futuro di tal uomo [irriprovevole] sarà pacifico”. (Pr 29:10; Sl 37:37) Il fedele Giobbe “si mostrava irriprovevole [ebr. tam] e retto”. — Gb 1:1, 8; 2:3.
    Primogenitura e benedizione. Alla morte di Abraamo, nel 1843 a.E.V., suo nipote Giacobbe aveva 15 anni, per cui da ragazzo aveva avuto ampia opportunità di sentire parlare del patto di Dio, vincolato da un giuramento, direttamente dalle labbra del nonno oltre che dal padre. (Ge 22:15-18) Giacobbe comprese quale privilegio sarebbe stato partecipare all’adempimento di simili promesse divine. A un certo punto si presentò l’opportunità di acquistare legalmente dal fratello la primogenitura e tutto ciò che l’accompagnava. (De 21:15-17) Questa opportunità gli venne offerta quando un giorno Esaù tornò esausto dal campo e sentì il profumo del gustoso piatto che suo fratello aveva cucinato. “Presto, ti prego”, esclamò Esaù, “dammi un boccone del rosso, del rosso lì, poiché sono stanco!” Giacobbe rispose: “Vendimi, prima di tutto, il tuo diritto di primogenito!” “Esaù disprezzò dunque la primogenitura”, per cui la vendita fu prontamente effettuata e suggellata da un solenne giuramento. (Ge 25:29-34; Eb 12:16) Per queste valide ragioni Geova disse: “Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esaù”. — Ro 9:13; Mal 1:2, 3.
    Fu corretto da parte di Giacobbe farsi passare per Esaù?
    Isacco, ormai vecchio e sicuro di essere vicino alla morte, chiese a Esaù di andare a cacciare della selvaggina, dicendo: “Fammi mangiare, perché la mia anima ti benedica prima che io muoia”. Rebecca però, udita la conversazione, mandò subito Giacobbe a prendere due capretti onde preparare un gustoso piatto per Isacco; poi disse a Giacobbe: “Lo devi portare a tuo padre ed egli lo deve mangiare, affinché ti benedica prima della sua morte”. Mise persino le pelli dei capretti sulle mani e sul collo di Giacobbe affinché Isacco, toccando Giacobbe, concludesse che era Esaù. Quando Giacobbe portò il cibo al padre, Isacco gli chiese: “Chi sei tu, figlio mio?” E Giacobbe rispose: “Sono Esaù tuo primogenito”. Giacobbe sapeva bene che legalmente aveva diritto di agire in veste di Esaù, primogenito di Isacco. Isacco tastò Giacobbe per vedere se era realmente Esaù o no, e disse: “La voce è la voce di Giacobbe, ma le mani sono le mani di Esaù”. Comunque la cosa riuscì, e la Bibbia dice che “lo benediceva”. (Ge 27:1-29) Rebecca e Giacobbe avevano agito bene?
    Non c’è dubbio che Giacobbe aveva diritto alla benedizione. Prima della nascita dei gemelli, Geova aveva detto a Rebecca: “Il maggiore servirà il minore”. (Ge 25:23) Poi, seguendo l’inclinazione che Geova aveva già previsto e che gli aveva fatto amare Giacobbe più di Esaù, Esaù aveva venduto la primogenitura a Giacobbe per un piatto di minestra. — Ge 25:29-34.
    La Bibbia non dice fino a che punto Isacco conoscesse queste indicazioni su chi avrebbe dovuto ricevere la benedizione. Non sappiamo esattamente perché Rebecca e Giacobbe si comportarono in quel modo, se non che entrambi sapevano che la benedizione spettava a Giacobbe. Questi non travisò dolosamente i fatti per impadronirsi di qualcosa che non gli apparteneva. La Bibbia non condanna ciò che fecero Rebecca e Giacobbe. Il risultato fu che Giacobbe ricevette la benedizione a cui aveva diritto. Isacco stesso si rese evidentemente conto che era stata fatta la volontà di Geova. Poco dopo, nel mandare Giacobbe in Haran a cercarsi moglie, Isacco lo benedisse nuovamente e disse in particolare: “Dio Onnipotente . . . darà a te la benedizione di Abraamo”. (Ge 28:3, 4; cfr. Eb 11:20).

    ma soprattutto mi viene da pensare...perché il dio universale si sarebbe dedicato esclusivamente ad un ramo di una famiglia che si era scelto in origine in un contesto geografico modesto in proporzione alle grandi civiltà di cui invece possediamo enormi testimonianze storiche esistenti all'epoca?penso agli egizi,alle civiltà precolombiane a quelle della valle dell'Indo,mesopotamiche,estremo oriente....
    È come mangiare un chicco di mais con contorno di tacchino ripieno!
    Non ti sembra un paradosso?
    CITAZIONE
    secondo te Dio ha bisogno di una grande e potente civiltà per portare avanti il suo proposito? Quante volte, invece, ha scelto uomini semplici e umili? Vedi, ad esempio, Mosè. Essendo poi nato, il popolo ebraico, per volere di Dio, la storia di questo popolo è scritta nella bibbia.

    poi tornando ad Adamo senza nazionalità...quando fu cacciato Caino si evince che altri popoli vivessero al di fuori dell'eden,non pensi sia probabile che fossero organizzati,se proprio non in nazioni ma socialmente?
    CITAZIONE
    a quel tempo l' umanità viveva molto a lungo e nella bibbia le cose non sono sempre scritte in ordine cronologico, inoltre Adamo ed Eva ebbero molti figli e figlie.

    vedi io non ho problemi ad accettare i racconti biblici come storia del popolo di Israele(siano essi veri,falsi o epici...ognuno è libero di esaltare le proprie tradizioni,ci mancherebbe)ma come storia dell'umanità qualche dubbio me lo pongo...
    CITAZIONE
    è lecito avere dubbi, ma forse si possono dissolvere. 7 “Continuate a chiedere, e vi sarà dato; continuate a cercare, e troverete; continuate a bussare, e vi sarà aperto." (Matteo 7:7).

    non è che magari queste storie sono piaciute così tanto che altri se ne sono appropriati indebitamente per altri scopi?

    su questo mi trovi d' accordo. Certo, la religione è stata usata troppo spesso per scopi non nobili e contrari al messaggio biblico stesso.

    Ps: scusa se mi sono dilungato troppo nelle spiegazioni. Ho fatto praticamente una paternale. :P

    Ho ancora quotato male. :wacko:

    Anzi, ho quotato praticamente al contrario...
     
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  5. il_gico
     
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    Ehi fratello!
    Chiudiamola qui dai...
    Viviamo in due pianeti differenti,soprattutto se utilizzi come risposte passi di vangeli fusi a traduzioni"cristiane" del tanakh...che io invece vedo come grossi punti di domanda.
    ciao!
     
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  6. Nonancorab
     
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    Ok, come vuoi. Ho solo cercato di risponderti da un certo punto di vista. Nessun problema.
     
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5 replies since 6/1/2015, 12:58   295 views
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