-
K. Freigedank.
User deleted
CITAZIONEMa ciò che si legge nei Vangeli era stato detto e scritto secoli e secoli prima da Maestri in maniera molto più profonda e completa e quindi erano cose ovvie per gli ebrei. Nessuna novità.
ESATTO, NEGEV! E, aggiungerei, Maestri non solo ebrei ma anche di altre religioni. E' un Insegnamento ETERNO.
E sono pienamente d'accordo con la restante parte del tuo post.CITAZIONESemplice; anzi umano; anzi terreno.
.
Questa cit. di SAPREMO, secondo me, racchiude tutto l'Insegnamento dei Maestri.. L'uomo, da automa qual'è, privo di volontà propria e in mano esclusivamente a reazioni a volte attive ma più spesso passive, emotivamente e mentalmente basato su un pensiero al 99% di carattere ASSOCIATIVO, diventa finalmente UMANO, cioè COME DOVREBBE ESSERE, ad immagine di D-o!CITAZIONEMa "iniziati" cosa? Ma quale sarebbe stata la novità apportata? Che attraverso di lui si entrava nel regno dei cieli?
AIALON, Il cosiddetto "Regno dei Cieli", o "Regno di D-o" sono espressioni che Gesù usa per rappresentare il RISVEGLIO, solo che è stato FRAINTESO.. Il Regno è QUI E ORA, non può mai essere nel futuro!! Infatti gesù dice anche "non lo cercate nel mare o in cielo, quando è DENTRO DI VOI!" Era EBREO tra EBREI, se fosse nato in India avrebbe detto, non so, NIRVANA forse..CITAZIONEAi mai sentito di quei pazzi che amano tanto la fidanzata o il prossimo, che hanno il frigo pieno
di fettine di carne ditutti i tipi?
???
KF. -
.CITAZIONESemplice; anzi umano; anzi terreno.
.
Questa cit. di SAPREMO, secondo me, racchiude tutto l'Insegnamento dei Maestri.. L'uomo, da automa qual'è, privo di volontà propria e in mano esclusivamente a reazioni a volte attive ma più spesso passive, emotivamente e mentalmente basato su un pensiero al 99% di carattere ASSOCIATIVO, diventa finalmente UMANO, cioè COME DOVREBBE ESSERE, ad immagine di D-o!
Bhè, io non volevo proprio dire questo...;
io volevo dire che questa acrobazia teologica cui credono i Cristiani di confessione cattolica, potè essere un processo di associazione,
e molto semplice, frutto di esigenze umane neanche tanto religiose, ma molto terrene: ricordare un amico mangiando.
. -
cogito.
User deleted
CITAZIONEMa "iniziati" cosa? Ma quale sarebbe stata la novità apportata?
Ciò che andrebbe capito e, sono certo, ciò che Aialon intende dire, ciò che i Cristiani leggono nei Vangelli come novità assoluta e unica, è certamente novità assoluta e unica per il mondo non ebraico e certamente era novità rivoluzionaria in un mondo di sopraffazioni e ingiustizie.
Ma ciò che si legge nei Vangeli era stato detto e scritto secoli e secoli prima da Maestri in maniera molto più profonda e completa e quindi erano cose ovvie per gli ebrei. Nessuna novità.CITAZIONEdato che in quel momento i partecipanti nutrivano il loro corpo con il pane e il vino ed il loro spirito con le parole di Gesù, quando si mangiava, si diceva che si mangiavano il pane, il vino e Gesù; e siamo arrivati.
d'accordo, ma non è quello che il magistero della chiesa ha proclamato fino ad oggi: per la chiesa si tratta realmente di corpo e sangue: definita TRANSUSTANZAZIONE. Dogma inequivocabile di fede, al di là della intenzione del primo gruppo di discepoli e del loro Maestro che, se realmente ebreo, non avrebbe nemmeno potuto immaginare una cosa simile.
Qui non si trattava di una particolare posizione idiologica o di una mentalità riformista personale di Gesù, cose del tutto normali e ovvie nel mondo ebraico, allora, come oggi, ma di una idea molto al di là di ogni cosa e che è agli antipodi sia con la fede ebraica, sia con la cultura, la mentalità e la tradizione.
Non si può definire Gesù maestro, conoscitore della Torah, ebreo nel suo intimo, osservante (in linea di massima) ecc. e poi pensare che realmente pensasse di distrubuire corpo e sangue effettivi.
La cosa più logica è ritenere che parlasse simbolicamente di un rituale ripetitivo "in memoria" del suo insegnamento, avendo capito che di lì a poco non ci sarebbe più stato e non di qualcosa di grottesco e aboiminevole per gli ebrei.
Dai Vangeli energe che Gesù non era nè uno sciocco, nè un ignorante e in tal caso come avrebbe potuto pronunciare parole del genere, se non in senso figurato?
Difficile contestare quello che dice l'egregio Negev alla luce, oltre che del magistero della Chiesa, anche dei numerosi "miracoli eucaristici" verificatisi nel corso dei secoli che, però, al tempo stesso, sembrano escludere che Gesù intendesse parlare in "senso figurato". Ci troviamo di fronte a un enigma che sfida la logica.. -
K. Freigedank.
User deleted
Scusa SAPREMO, ho interpretato UMANO nel senso più alto del termine.. Comunque apprezzo anche la tua interpretazione. Come si suole dire..3 EBREI, 4 opinioni diverse.. Pur non essendo ebreo mi fa piacere che sia così anche ora!
Saluti!
KF. -
.Hai mai sentito di quei pazzi che amano tanto la fidanzata o il prossimo, che hanno il frigo pieno
di fettine di carne ditutti i tipi?
???
www.serialkillers.it/articoli/art_cannibalismo.htm
Serial killer cannibali
Uno dei primi serial killer cannibale documentato dalla storia è Gilles De Rais, compagno d'armi di Giovanna D'Arco, che rapiva, uccideva, sezionava e poi mangiava bambini. E poi c'è la Contessa Bàthory , una sorta di Dracula al femminile, che uccideva giovani donne per poi berne il sangue convinta che questa pratica regalasse benessere al corpo e ringiovanisse la pelle.
Più recentemente c'è stato Nikolai Dzhurmongaliev, un omicida seriale che dopo aver massacrato le sue vittime, preparava “gustosi” piatti etnici che offriva ai suoi sfortunati commensali.
Jeff Dahmer, passato alla storia come il mostro di Milwaukee, è uno dei più violenti serial killer della storia. Uccise, seviziò e tagliò a pezzetti almeno 12 persone e, durante il processo, ammise che mangiare i cadaveri procurava “un senso di totale controllo e aumentava l'eccitazione sessuale . Potevo fare con loro tutto quello che volevo. Ma non c'era odio in quello che facevo ”. E quindi, dopo aver accuratamente “depezzato” il cadavere della vittima, Dahmer prelevava le parti più “succulente” – cuore, fegato e bicipiti – e li cucinava in padella oppure alla brace gustandoli con salse per insaporirli, proprio come se fossero bistecche di carne animale.
Già all'inizio del secolo scorso Sigmund Freud scriveva in Totem e Tabù che la pratica di mangiare carne umana di vittime corrispondeva ad un impulso di interiorizzazione e di appropriazione dell'altro. In realtà, spiega il padre della psicanalisi, la crescita del bambino nei primi anni di vita è scandita da una serie di fasi: la prima è la fase orale. In questo periodo il bambino si nutre dal seno della madre e quindi la suzione diventa fonte di vita. Nel comportamento cannibalico, l'appagamento di questo desiderio rimasto latente è esasperato e diventa l'unica modalità per instaurare un rapporto con l'altro. Francesco Bruno, docente di Psicopatologia forense all'Università La Sapienza , spiega che “ nei serial killer cannibali, gli impulsi normalmente presenti in tutti noi si ingigantiscono fino a diventare patologici. In molti serial killer – prosegue Bruno – questo tipo di comportamento patologico è irrefrenabile e ha la stessa radice di un qualsiasi comportamento affettivo che, mentre nella persona normale si esaurisce in un bacio o in morsetti affettuosi, in un individuo con disordini psicologici diventa un fatto da vivere fino in fondo ”. Infatti secondo Emilio Fava, della Clinica psichiatrica dell'Università di Milano “impulsi e fantasie cannibaliche fanno parte della struttura profonda della psiche umana. Si pensi alla madre che dice al bimbo “ti mangerei” o a certi comportamenti sessuali o affettivi connessi con il mordere”.
Secondo il Dipartimento di studi psicologici dell'Fbi, la differenza tra i serial killer e i serial killer cannibali è che mentre i primi in genere progettano l'omicidio e uccidono con rapidità, i secondi sono più violenti ed efferati, adescano la vittima in maniera casuale e dopo averla brutalmente massacrata si accaniscono sul corpo sventrandolo.
Secondo Joel Norris, studioso americano dei serial killer, alla base del cannibalismo ci possono essere delle disfunzioni dell'ipotalamo, una regione del cervello che regola l'attività sessuale, dell'umore e di altre funzioni primarie dell'uomo, come mangiare e bere. Il cannibalismo sarebbe dunque causato da uno squilibrio ormonale che determina l'incapacità del cervello di misurare le proprie emozioni.
Il cannibale slovacco e le trenta ragazze italiane scomparse
http://www.gqitalia.it/viral-news/articles...u-resti-in-casa
Uccide la madre e la fa pezzi, resti
della donna in frigo e sulla griglia
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...282435160.shtml
Cannibalismo: esiste nella nostra epoca
http://www.giornalismo-partecipativo.it/ne...a-nostra-epoca/
http://mondo.panorama.it/Otonde-Odera-lo-c...ibale-LA-STORIA
Cadavere a pezzi nel frigo
www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/articolo223495.shtml
il cannibale di Milwaukee
http://it.wikipedia.org/wiki/Jeffrey_Dahmer
http://247.libero.it/focus/20111363/5878/f...ette-nel-frigo/
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/27...danzato/639980/
www.unionesarda.it/articoli/articolo/320455
http://archiviostorico.corriere.it/1996/ot...610062691.shtml. -
K. Freigedank.
User deleted
Si, ho capito, ma quello che non capisco è cosa c'entri tutto questo con l'Ultima Cena.. A meno che Gesù non fosse un serial killer.. Va bene per il discorso antropologico (anche se Freud è LEGGERMENTE datato..) ma per il resto non condivido affatto..
KF. -
cogito.
User deleted
Hai mai sentito di quei pazzi che amano tanto la fidanzata o il prossimo, che hanno il frigo pieno
di fettine di carne ditutti i tipi?
???
www.serialkillers.it/articoli/art_cannibalismo.htm
Serial killer cannibali
Uno dei primi serial killer cannibale documentato dalla storia è Gilles De Rais, compagno d'armi di Giovanna D'Arco, che rapiva, uccideva, sezionava e poi mangiava bambini. E poi c'è la Contessa Bàthory , una sorta di Dracula al femminile, che uccideva giovani donne per poi berne il sangue convinta che questa pratica regalasse benessere al corpo e ringiovanisse la pelle.
Più recentemente c'è stato Nikolai Dzhurmongaliev, un omicida seriale che dopo aver massacrato le sue vittime, preparava “gustosi” piatti etnici che offriva ai suoi sfortunati commensali.
Jeff Dahmer, passato alla storia come il mostro di Milwaukee, è uno dei più violenti serial killer della storia. Uccise, seviziò e tagliò a pezzetti almeno 12 persone e, durante il processo, ammise che mangiare i cadaveri procurava “un senso di totale controllo e aumentava l'eccitazione sessuale . Potevo fare con loro tutto quello che volevo. Ma non c'era odio in quello che facevo ”. E quindi, dopo aver accuratamente “depezzato” il cadavere della vittima, Dahmer prelevava le parti più “succulente” – cuore, fegato e bicipiti – e li cucinava in padella oppure alla brace gustandoli con salse per insaporirli, proprio come se fossero bistecche di carne animale.
Già all'inizio del secolo scorso Sigmund Freud scriveva in Totem e Tabù che la pratica di mangiare carne umana di vittime corrispondeva ad un impulso di interiorizzazione e di appropriazione dell'altro. In realtà, spiega il padre della psicanalisi, la crescita del bambino nei primi anni di vita è scandita da una serie di fasi: la prima è la fase orale. In questo periodo il bambino si nutre dal seno della madre e quindi la suzione diventa fonte di vita. Nel comportamento cannibalico, l'appagamento di questo desiderio rimasto latente è esasperato e diventa l'unica modalità per instaurare un rapporto con l'altro. Francesco Bruno, docente di Psicopatologia forense all'Università La Sapienza , spiega che “ nei serial killer cannibali, gli impulsi normalmente presenti in tutti noi si ingigantiscono fino a diventare patologici. In molti serial killer – prosegue Bruno – questo tipo di comportamento patologico è irrefrenabile e ha la stessa radice di un qualsiasi comportamento affettivo che, mentre nella persona normale si esaurisce in un bacio o in morsetti affettuosi, in un individuo con disordini psicologici diventa un fatto da vivere fino in fondo ”. Infatti secondo Emilio Fava, della Clinica psichiatrica dell'Università di Milano “impulsi e fantasie cannibaliche fanno parte della struttura profonda della psiche umana. Si pensi alla madre che dice al bimbo “ti mangerei” o a certi comportamenti sessuali o affettivi connessi con il mordere”.
Secondo il Dipartimento di studi psicologici dell'Fbi, la differenza tra i serial killer e i serial killer cannibali è che mentre i primi in genere progettano l'omicidio e uccidono con rapidità, i secondi sono più violenti ed efferati, adescano la vittima in maniera casuale e dopo averla brutalmente massacrata si accaniscono sul corpo sventrandolo.
Secondo Joel Norris, studioso americano dei serial killer, alla base del cannibalismo ci possono essere delle disfunzioni dell'ipotalamo, una regione del cervello che regola l'attività sessuale, dell'umore e di altre funzioni primarie dell'uomo, come mangiare e bere. Il cannibalismo sarebbe dunque causato da uno squilibrio ormonale che determina l'incapacità del cervello di misurare le proprie emozioni.
Il cannibale slovacco e le trenta ragazze italiane scomparse
www.gqitalia.it/viral-news/articles...u-resti-in-casa
Uccide la madre e la fa pezzi, resti
della donna in frigo e sulla griglia
http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/...282435160.shtml
Cannibalismo: esiste nella nostra epoca
www.giornalismo-partecipativo.it/ne...a-nostra-epoca/
http://mondo.panorama.it/Otonde-Odera-lo-c...ibale-LA-STORIA
Cadavere a pezzi nel frigo
www.tgcom24.mediaset.it/mondo/articoli/articolo223495.shtml
il cannibale di Milwaukee
http://it.wikipedia.org/wiki/Jeffrey_Dahmer
http://247.libero.it/focus/20111363/5878/f...ette-nel-frigo/
www.ilfattoquotidiano.it/2013/06/27...danzato/639980/
www.unionesarda.it/articoli/articolo/320455
http://archiviostorico.corriere.it/1996/ot...610062691.shtml
In effetti, egregio Ayalon, non si può tecnicamente parlare di vero "cannibalismo" nè al momento dell'ultima Cena, nè in tutte le celebrazioni eucaristiche che sono succedute ad essa..persino i "miracoli eucaristici"(anche quelli con tanto di carne sanguinolenta in bocca) servono "ad demostrandum" della veridicità dele parole del Maestro, ma nella "normalità" dei casi quel che si mangia e(raramente)si beve sembra assolutamente grano e vino.
Nè, d'altra parte, si può allora parlare di "comunione spirituale", che è tutt'altra cosa.
Il "mistero" è tutto quì. Per cristiani e non.... -
.In effetti, egregio Ayalon, non si può tecnicamente parlare di vero "cannibalismo" nè al momento dell'ultima Cena, nè in tutte le celebrazioni eucaristiche che sono succedute ad essa..persino i "miracoli eucaristici"(anche quelli con tanto di carne sanguinolenta in bocca) servono "ad demostrandum" della veridicità dele parole del Maestro, ma nella "normalità" dei casi quel che si mangia e(raramente)si beve sembra assolutamente grano e vino.
Nè, d'altra parte, si può allora parlare di "comunione spirituale", che è tutt'altra cosa.
Il "mistero" è tutto quì. Per cristiani e non...
Infatti non volevo spingermi oltre per non rischiare di urtare contro comprensibili suscettibilità,
volevo dire che si tratta di azioni archetipe ancestrali che giacciono nel subconsio di tutti,
ma che vengono riportate alla luce nell'ambito di personalità schizoidi.
Quindi per quel che mi riguarda potrebbe essere successo di tutto ed il contrario di tutto, o essere
una semplice favoletta inventata, non mi sembra di ravvedervi grossi misteri.. -
.
Mah
1 Nel Santissimo Sacramento dell'Eucaristia è contenuto veramente, realmente, sostanzialmente il Corpo e il Sangue di nostro Signore Gesù Cristo, con l'anima e la divinità e, quindi, il Cristo tutto intero. 202
1376 Il Concilio di Trento riassume la fede cattolica dichiarando: « Poiché il Cristo, nostro Redentore, ha detto che ciò che offriva sotto la specie del pane era veramente il suo Corpo, nella Chiesa di Dio vi fu sempre la convinzione, e questo santo Concilio lo dichiara ora di nuovo, che con la consacrazione del pane e del vino si opera la conversione di tutta la sostanza del pane nella sostanza del Corpo del Cristo, nostro Signore, e di tutta la sostanza del vino nella sostanza del suo Sangue. Questa conversione, quindi, in modo conveniente e appropriato è chiamata dalla santa Chiesa cattolica transustanziazione ». 207. -
.
Non mi ero mai interessato a questo argomento, ma visto che mi ci trovavo
volevo approfondire e mi sono reso conto che questa è una vera bella
gatta per il cristianesimo da spiegare ai fedelei.
www.google.it/#q=transustanziazione+cannibalismo. -
.
Mi sa che è durato anche meno di me...
HomeMessaggio vBulletinLo Staff del Forum dichiara la propria fedeltà al Magistero. Se, per qualche svista o disattenzione, dovessimo incorrere in qualche errore o inesattezza, accettiamo fin da ora, con filiale ubbidienza, quanto la Santa Chiesa giudica e insegna. Le affermazioni dei singoli forumisti non rappresentano in alcun modo la posizione del forum, e quindi dello Staff, che ospita tutti gli interventi non esplicitamente contrari al Regolamento di CR (dalla Magna Charta). O Maria concepita senza peccato prega per noi che ricorriamo a Te.
Messaggio vBulletin
Non hai accesso al forum
Affermazioni provocatorie nei confronti della Sacra Scrittura
sei un utente bannato.. -
Valentina Cabras Orrù.
User deleted
Ne ho sentite di ogni ma il"cannibalismo eucaristico"mi mancava.
Ma vi passa vagamente per la testa che qualcuno potrebbe offendersi per quello che scrivete?. -
.
.....
Il concetto di transustanziazione equivale dunque ad una specifica, estrema metamorfosi alimentare. La divinità assume le sembianze di un alimento, di una forma di pane(25): l’ostia consacrata è il corpo di un Dio che si è fatto uomo. Questo corpo si moltiplica, si trasforma a sua volta nel corpo del fedele, che partecipa così della grazia divina. Essa è l’ultimo, sublimato residuo dell’antico potere connesso all’incorporare, e della sensazione di piacere che ciò provoca, molto simile al piacere sessuale; l’amore verso il dio sacrificato resta così un elemento essenziale della comunione. Il principio che regola il totemismo arcaico e le religioni superiori sembra, in fondo, il medesimo. Tutto può diventare cibo, se ci si vuole appropriare delle sue qualità, corporee o spirituali: l’identità corporea e psichica si conserva solo grazie a questa violenza, più o meno sublimata, commessa verso chi è, sotto qualche punto di vista, desiderabile, sia esso animale, uomo o dio.
Ma nelle religioni monoteistiche si assiste ad un estremo processo di sublimazione del principio del cannibalismo. I fedeli mangiano il corpo di una divinità antropomorfa in forma rituale, in quanto desiderano ottenere l’immortalità, ossia la liberazione definitiva dal nesso corpo-cibo. Sono cioè in grado di considerare l’intera catena distruttiva della nutrizione come una serie di colpe, da cui l’individuo cerca di uscire attraverso il ricongiungimento alla propria ‘origine’ divina, a Dio. Tale origine sarebbe la vera identità, l’identità spirituale e universale (la massa energetica), a cui la catena, il cerchio infernale del nutrimento, sembra sbarrare l’accesso.
Nel cristianesimo questa tendenza alla scorporeizzazione è l’ultima tappa di un lungo cammino, che parte dall’idea di sacrificare un giovane deificato dalla comunità per rendere fertile la terra e accrescere il cibo, ma giunge infine ad attribuire al sacrificio dell’uomo-dio un significato completamente opposto a quello della fecondità, e definitivamente liberatorio. Nutrirsi dell’uomo-dio significa, in quest’ultima e raffinata fase della religione, liberarsi del nutrimento stesso, di ogni nutrimento materiale, e salvare così la propria identità individuale, l’‘anima’. La vittima sacrificale libera l’uomo dalla catena delle colpe legate al cibo, cioè lo redime da ogni forma di cannibalismo.
Cristo compie certo miracoli che rappresentano il desiderio di accrescimento e di prosperità del popolo(26), ma si offre anche, in un rito sacrificale, come nutrimento ai fedeli: ciò permette il rovesciamento completo dei riti legati alla fertilità, in un’anticipazione del regno dei cieli. L’eucaristia cristiana elabora insomma l’idea di una purificazione totale rispetto alla coazione legata all’atto del mangiare, all’ossessione del cibo e del corpo(27). Se tale elemento coattivo rappresenta il ‘peccato’ per eccellenza, ciò che perpetua il cerchio dei crimini e delle vendette, mangiando Cristo si interrompe invece la catena del mamsa, del ‘me-egli’, implicita nella carne. Mentre Dioniso o altre divinità pagane venivano divorate durante riti dedicati alla fecondità, il cristianesimo, proprio nel suo essere una religione della morte (del lamento su un morto che non smette mai di morire), ha cercato di purificare la corporeità da ogni violenza connessa alla conservazione della vita. Dell’idea primitiva che il sacrificio di un uomo giovane e robusto possa rendere fertile la terra e preservare il popolo dall’indebolimento, resta solo, nella religione cristiana, l’immagine vigorosa di Gesù e del suo sangue – un simbolo di vita eterna dello spirito, non del corpo.(28)
Se l’identificazione col Cristo moribondo passa per il cibo, il rischio è quello di cannibalizzare il divino. Sia l’accrescimento che lo smembramento della vittima comportano una sorta di moltiplicazione e di parcellizzazione del corpo del dio, che, entrando nel corpo dei fedeli, si trasforma in ‘altro’ pur conservando le sue qualità originarie – di carattere spirituale. La gioia che il fedele prova per aver mangiato il corpo del redentore indica che l’elemento erotico del cannibalismo tenta di rimuovere, di redimersi a sua volta dalla sua componente distruttiva, come anche il senso di colpa per aver smembrato, fatto a pezzi il corpo di Dio. La conseguenza dell’incorporamento è però la sparizione dell’‘altro’, la sua negazione definitiva. Non diversamente che nel totemismo, nel pasto sacro viene divinizzato a posteriori ciò che si è mangiato, in preda ad un inestinguibile senso di colpa; la sensazione di avere dentro di sé la divinità può trasformarsi nell’angoscia e nel terrore per aver contaminato – e quindi distrutto – ciò di cui non si è degni, oppure può dar luogo alla proiezione-introiezione dell’‘altro’ come negatività assoluta – come satana: la metamorfosi diventa possessione.
Eleonora de Conciliis "Nutrirsi dell’altro. Viaggio antropologico nell’inconscio alimentare, Le metamorfosi della carne.Canetti e la psicologia del mangiare"
Come vedi c'è poco da scandalizzarsi, se vuoi altre fonti più autorevoli ma meno divulgative basta chiedere. -
Valentina Cabras Orrù.
User deleted
Non mi scandalizzo,chiedo solo rispetto nei modi visto che il concetto di Eucaristia è in se una metafora e gesto religioso, la sottotraccia provocatoria c'è indipendentemente dall'esimio accademico che potreste indicarmi come risposta. . -
.Non mi scandalizzo,chiedo solo rispetto nei modi visto che il concetto di Eucaristia è in se una metafora e gesto religioso, la sottotraccia provocatoria c'è indipendentemente dall'esimio accademico che potreste indicarmi come risposta.
Ho riletto gli interventi di questo 3D e non trovo alcuna scorrettezza di modi né "sottotraccia provocatoria" , nella quale tra l'altro non ci sarebbe niente di male che le "provocazioni" verso la cultura e la religione ebraica sono frequenti in questo forum e tranquillamente accettate.
Comunque puoi segnalare alla moderazione gli interventi che ritieni offensivi..