La teoria che Barabba e Gesù fossero la stessa persona

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    אריאל פינטור

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    Quello che però non mi sembra di sbagliare è che Bar Abba possa essere tradotto letteralmente come "figlio di dio" ma solo interpretato in quel modo, perché "figlio del padre" può essere ANCHE figlio di Dio.

    Figlio di D-O non c'entra nulla, ogni uomo è figlio di D-O.

    CITAZIONE
    Leggendo la discussione che mi ha linkato barionu, mi sembra di non essere andata molto lontana anche dall'interpretazione che si può dare dicendo che poteva essere "figlio di un sacerdote/maestro/rabbino/profeta" e, che poteva essere, anche se non certo, pue il nome proprio di persona (Abba).

    Suona molto come un soprannome zelota, analogamente a "Bar Kochbà" (figlio della stella).
    Potrebbe anche essere un nome proprio o avere il senso indicato da Barionu.

    CITAZIONE
    Detto ciò, se si continua a leggere il vangelo, secondo i vari evangelisti, quello che viene messo sulla croce viene poi deriso per il fatto che si proclamasse figlio di Dio e il centurione alla vista di quello che successe dopo la sua morte dice che "era veramente il figlio di Dio".

    A me sembra piuttosto molto apologetetico mettere quelle parole in bocca al centurione, allo scopo di indicare l'esportazione universale della buona novella ai gentili. Riesce difficile credere come un centurione romano, con una educazione ed un inquadramento pagano, potesse essere a conoscenza di D-O e credere in lui. Un centurione era qualcuno in vista, affidabile dal punto di vista della "romanità", se era considerato degno di comandare una centuria.
    Non lo vedo molto un centurione, preposto a domare rivolte, a mantenere l'ordine in una terra difficile politicamente per i romani,, avere una tale ispirazione. Si tratta delle solite cose strane evangeliche

    CITAZIONE
    In base solo alla logica e non alla fede (che non ho) mi sembra assurdo che se quello liberato fosse stato "il figlio di Dio", quello in croce sarebbe stato comunque nominato in quel modo. (Ovviamente possono essere stati altri errori di traduzione, allora tutto cambierebbe)

    La cosa appare più logica se si guarda Barabba non come un delinquente comune, ma come un fiero oppositore alla dominazione romana.
    A parte il fatto che non vi è mai stata l'usanza di liberare un prigioniero in occasione della Pasqua ebraica (tra l'altro i romani se ne fregavano totalmente delle usanze religiose degli ebrei, al punto da offendere il sentimento religioso introducendo effigi idolatriche in Gerusalemme e nel Tempio, figuriamoci se onoravano la Pasqua liberando prigionieri).
    Se il Popolo si aspettava il Re Messia che lo avrebbe liberato dal giogo romano e se Gesù era stato accolto sette giorni prima messianicamente e trionfalmente all'ingresso in Gerusalemme, secondo quanto i Vangeli hanno voluto far coincidere artatamente con la profezia, è evidente che un Messia teorico e pacifista a tutti i costi e che si lascia crocifiggere, senza resistenza, non corrispondeva in nulla al Messia d'Israele (che è tutt'altro e che non muore, oltre a non essere D-O).
    Di conseguenza, di fronte alla scelta di liberare un loro vero rivoluzionario, piuttosto che un mite predicatore, il popolo non ebbe dubbi. La logica e la conoscenza della storia e della mentalità ebraiche fanno pensare questo.

    CITAZIONE
    evitico 16 spiega l'intero episodio: ci sono due Gesù, esattamente come ci sono due capri. Uno, quello buono e immacolato, si fa carico di tutti i peccati di Israele, l'altro, quello cattivo e impuro, è condannato a morire libero nel deserto.

    Haviland vi un dettaglio non trascurabile che ti sfugge:
    Il capro che va nel deserto, non espia tutti i peccati di Israel, ma solo i peccati INVOLONTARI.
    I peccati VOLONYARI, non possono essere espiati in nessun modo e restano.
    Quindio l'analogia del capro con Gesù è forzata, perchè secondo la Chiesa Gesù assume TUTTI i peccati dell'umanità. e questo non è possibile dal punto di vista ebraico

    CITAZIONE
    e proprio quella dicitura non fu affatto un caso. L'evangelista aveva l'intenzione di far notare al lettore che quello non era un idiota qualunque, quel Barabba: al lettore cioè non doveva affatto sfuggire, nelle intenzioni dell'evangelista originario, quella incredibile coincidenza (e quindi per definizione non una coincidenza), ossia che Barabba fu ''Gesù Figlio del Padre''.

    L'intento era probabilmente quello di sottolineare come il popolo non avesse capito che la figura messianica scelta fu quella sbagliata, cioè quella del combattente terreno (come è), mentre invece il vero messianismo (secondo loro) era quello spirituale di Gesù di Nazareth e non quello del Re Messia classico, liberatore di Israele.
    Si trratta di una continua apologesi volta a demolire tradizione e braica, in vista di una nuova concezione.
     
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    אריאל פינטור

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    ma a scrivere Marco fu un ebreo

    come si fa ad affermarlo con certezza? siamo nelle ipotesi. I vangeli contengono troppi errori in materia di ebraismo per essere stati scritti da ebrei. Si trattava di redattori che conoscevano superficialmente tradizione, scritture e mentalità
     
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  3. fabio.aste
     
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    Ma contro gli arpiolidi è importante sottolineare che Marco non voleva nascondere un ipotetico Gesù zelota, ma invece alludere esattamente agli zeloti.

    :) ...dove?...l'unica cosa che interessa l'evangelista "Marco", secondo me, è presentare Gesù come Malchizedek, degli zeloti non gliene importa nulla, sempre secondo me.

    semplice e lineare: escludendo e al di la del Gesù rivoluzionario e del Gesù mitologico.
     
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  4. fabio.aste
     
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    esattamente. Bravo Pier Aste. Se avessimo solo i vangeli potremmo solo parlare di letteratura e di teologia o di parabola, mai di Storia o di esseri mitici venerati da persone storiche.

    ...difatti abbiamo solo i Vangeli (canonici e apocrifi)...cos'altro abbiamo che ci parla della vita di Gesù?
    tra l'altro, se le datazioni sono attendibili (io non lo so prendo per buono quanto dicono i papirologi) iniziano a parlarcene (per iscritto) solo pochi decenni dopo la sua morte. papiri dei tempi di Giulio Cesare che ci parlano di lui non ne abbiamo nemmeno uno...è evidente che Giulio Cesare non è esistito...le statue che lo raffigurano, raffigurano una divinità mitologica....il De Bello Gallico l'ha scritto Dante Alighieri...benché anche di Dante Alighieri non si ha la certezza sia esistito storicamente :D

    Edited by fabio.aste - 13/10/2013, 09:58
     
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  5. fabio.aste
     
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    Rimane Paolo. E' un testimone del Gesù storico? Io credo che sia un negatore del Gesù storico senza nemmeno saperlo!

    ...secondo me Paolo non voleva assolutamente essere un testimone del Gesù storico...lui è il classico convertito "invasato"...e stop...che si converte ed entra a far parte di una Chiesa già ben esistente e ben radicata nei suoi territori di origine e ne diventa grande "propagandatore-proselita" :)


    CITAZIONE
    Giulio Cesare è ricordato per ciò che fece da vivo. Gesù è ricordato per ciò che fece dopo morto*

    *: sei sicuro?
     
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    אריאל פינטור

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    CONCLUSIONE CHE CONFUTA QUANTO DETTO DA NEGEV

    confutazione se si guarda da un punto di vista cristiano, non ebraico.

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    i correggo: si tratta di una continua apologesi EBRAICA volta a demolire la precedente tradizione ebraica,

    occorrebbe provare che i redattori erano davvero ebrei e conoscessero lingua, letteratura, mentalità e tradizioni. Dovo sono le prove?

    CITAZIONE
    l'unico elemento non ebraico è aver carpito il tema del dio che muore e risorge dalle religioni misteriche ellenistiche, in particolare dalla religione ebraico-ellenistica di Paolo, ruotante attorno al Cristo celeste.

    e ti sembra poco?
    con questo presupposto tutto il resto non vale nulla.

    CITAZIONE
    Ma per il resto è tutto ebraico da cima a fondo.

    questa affermazione presuppone che tu conosca a fondo il testo ebraico e la tradizione orale senza la quale non si poà capire e valutare lo stesso.
    Tutti i vangeli sono strapieni dei errori grossolani che un ebreo non avrebbe mai scritto e che dimostrano che i redattori avevano poco più che una infarinatura di cose ebraiche: citazioni bibliche a sproposito, affermazioni date per certe ma mai esistite nella tradizione ebraica ecc.
     
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    Negev:

    Tutti i vangeli sono strapieni dei errori grossolani che un ebreo non avrebbe mai scritto e che dimostrano che i redattori avevano poco più che una infarinatura di cose ebraiche: citazioni bibliche a sproposito, affermazioni date per certe ma mai esistite nella tradizione ebraica ecc.

    E io che ho detto finora? Ma ci vuol poco a capire la radice gnostico-egizia dei vangeli? I contenuti ebraici sono stati presi dai Terapeuti che già avevano il canovaccio dei Vangeli.
     
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    Lo so, lo so, ti avevo promesso di ordinare KRST...nopity ...ma mi hanno sconsigliato dall'acquisto

    Alla verità è destinato solo un breve trionfo, fra i due lunghi spazi di tempo in cui ella è condannata come paradossale o spregiata come banale.
    Arthur Schopenhauer

    Penso che sei in grado di decidere con la tua testa.

    CITAZIONE
    Se accetto che il polemico essenismo possa, ipoteticamente, essere stato di origine egiziana possiamo convenire sul senso della figura Barabba

    Non vedo perché riferirsi all'essenismo. I Terapeuti non gli Esseni sono di origine egiziana.
    La figura di Barabba può essere spiegata sia su un piano mistico che su un piano astrologico. Barbba è un gemello di Gesù, un avatar, una replica, da qui non si scappa.
     
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    Dicendo che Barabba è un gemello di Gesù, voglio intendere che essi sono la stessa cosa e poiché Gesù rappresenta l'agnello sacrificale a Pasqua, lo stesso è Barabba. La ragione per cui Barabba si salva si può far risalire certamente a Levitico 16, cioè ha un riferimento midrashico, ma assume nuovi e diversi significati nel contesto di una religione iniziatica con teologia astronomica.
     
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    L'Egregio Sig. Haviland Tuf scrive:

    negev, mi rendo conto che non so e non saprò mai chi fossero gli autori e quale fosse il motivo che li avesse portati a scrivere la fiction. Ma quello che so è che posso dimostrare la natura totalmente fittizia del racconto evangelico tramite il Midrash dalle Scritture ebraiche. E levitico 16 sta lì a dimostrarlo nel caso di Gesù Bar Abba. Non so se l'autore del Midrash avesse intenzione di parodiare con sarcasmo l'ebraismo usando il suo testo sacro come allegoria di cosa volesse propinare lui. Però QUESTO E' CIO CHE FECE. PUNTO. STOP.

    Egregio Signore, a mio modesto giudizio, quando generalizza compie errore madornali come questo, e insiste.


    CITAZIONE
    L'Egregio Sig. Pier Tulip scrive:

    La ragione per cui Barabba si salva si può far risalire certamente a Levitico 16, cioè ha un riferimento midrashico,

    Mi sembra che Lei Egregio Signore non voglia assolutamente tener presente la storia della Palestina nel primo secolo dopo Cristo.



    Un caro saluto
     
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    Cit Negev


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    questa affermazione presuppone che tu conosca a fondo il testo ebraico e la tradizione orale senza la quale non si poà capire e valutare lo stesso.
    Tutti i vangeli sono strapieni dei errori grossolani che un ebreo non avrebbe mai scritto e che dimostrano che i redattori avevano poco più che una infarinatura di cose ebraiche: citazioni bibliche a sproposito, affermazioni date per certe ma mai esistite nella tradizione ebraica ecc.

    QUOTONE !

    Tra l' altro , in questi anni , tu e Abramo avete fatto molti esempi esplicativi , come a d esempio la storia dei cambiavalute al Tempio .

    Sarebbe bene aprire un topic dedicato per approfondire tutti questi temi.



    zio ot :B):
     
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  12. fabio.aste
     
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    :) ...però, se non sbaglio...la questione si risolve perché il soprannome "Barabba" non esiste come sinonimo di "figlio di dio" . dunque abbiamo un Gesù ed un altro tale: un famoso partigiano soprannominato "barabba"
     
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    Riporto anche qui :

    CITAZIONE (Elisha Kimron @ 10/1/2008, 09:50) 
    Dal post di Nagev


    CITAZIONE
    Il tradimento di Giuda e l'episodio di Barabba (che pare inesistente come nome proprio; il significato prevalente tra il linguisti sembra quello di "figlio del padre" [Gesù Barabba che può significare: Gesù Berabbi (berabbi = titolo riservato ai rabbi più stimati) - Gesù Bar Rabbi (Gesù figlio del Rabbi) - Gesù bar Abba (Gesù figlio del padre)]) hanno le connotazioni di una complessa operazione di spionaggio, disinformazione e "divide et impera" posta in essere congiuntamente tra il Tempio ed i Romani (sempre che non siano state progettate a tavolino).

    Bar Abba significa figlio di Abba. Abba è il nome di un rabbino, ricorre spesso nel Talmud. Non significa figlio del padre, che in aramaico acquista il determinativo e diviene barà deabba.

    Shalom

    ovvero :


    בריה דאבא

    berè deAbba"="figlio-suo del padre".




    ברא דאבא


    berà deAbba"="il figlio del padre



    Ma il vero problema , a mio avviso , è la traslitterazione storpiata , come nel caso dei boanerghesh . bene reghesh

    http://originidellereligioni.forumfree.it/?t=63924012

    Difficile risostruire cosa disse Pilato , tenendo conto che lui parlava in latino , e si deve dedurre che ci fosse un interprete

    che traduceva in aramaico al popolo .

    ( ben inteso , tutto l' episodio è una favola , favola che però nasconde una precisa situazione storica , ovvero quando Vitellio entrò in Gerusalemme si trovò di fronte due bersagli , un rav e un mashiach )


    Il paradosso è che il Mashiach fosse il Cristo , ovvero Yochanàn miGamla , lo zelota .... e che il Rav fosse Yehoshùa miArbel ( uno dei Tannaym ) detto poi il Barabba .


    Hanno fatto un frullato niente male .... <_<



    zio ot :B):

    Edited by barionu - 13/10/2013, 13:34
     
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    Mi sembra che Lei Egregio Signore non voglia assolutamente tener presente la storia della Palestina nel primo secolo dopo Cristo

    Assolutamente.
    Se qualcosa dalla storia è stato preso è solo l'episodio dell'egiziano sul monte degli ulivi.
     
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    Egregio Sig. ashkenazi concordo pienamente per quanto riportato nel suo intervento precedente.

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    L'Egregio Sig. Pier Tulip scrive:
    Assolutamente.
    Se qualcosa dalla storia è stato preso è solo l'episodio dell'egiziano sul monte degli ulivi.

    Non concordo con Lei.

    Un caro saluto
     
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56 replies since 10/10/2013, 18:22   5604 views
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