Gli Ebrei hanno ancora bisogno del Messia?

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  1. cogito
     
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    La Storia ha dimostrato che, pur attraverso inenarrabili sofferenze e peripezie, dopo duemila anni, il popolo di Israele è riuscito a tornare e fondare uno Stato ebraico, con tanto di esercito, nella Terra che D-o gli aveva promesso, e tutto questo senza il Messia. Anzi, avendone persino, nel corso dei secoli, fatto fuori diversi sedicenti tali, fra cui, forse, anche quello vero.
    Adesso mi chiedo:Israele ha ancora bisogno del Messia?
    Sembra, da quel che ho letto e sentito, che pochi Ebrei in Israele si interessino del Messia , oggi.
    Immagino però che Negev risponderebbe di sì a questa domanda, forse, principalmente, per le seguenti ragioni:1) raccogliere e ricondurre le tribù disperse, 2) inaugurare i "tempi messianici".
    Dopo quello che gli amici Ebrei hanno detto sulla loro meticolosa attenzione al proprio albero genealogico, è lecito pensare che i discendenti di quelle tribù disperse, abbiano, in qualche modo, mantenuto il ricordo della loro appartenenza a quelle tribù. Credo pertanto che, prima o poi, quando i tempi saranno maturi, se D-o vorrà, riusciranno da soli a tornare.
    Per quanto riguarda i "tempi messianici", quelli descritti dai Profeti, di pace e fratellanza fra tutti i popoli, quando il "lupo e l'agnello pascoleranno insieme , il leone mangerà la paglia come il bue"(Is65)..ho qualche dubbio che ciò avverrà in un prossimo futuro, se mai avverrà, ma, soprattutto, dubito che un "semplice uomo", come dovrebbe essere il Messia ebraico, possa se non determinare, almeno inaugurare simili, straordinari avvenimenti per tutta l'Umanità.
    .. "vino nuovo in botti nuove".
    Shalom

    Edited by cogito - 4/3/2014, 13:32
     
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    אריאל פינטור

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    precisiamo che è scritto nel Talmud che ogni Ebreo deve contribuire all'era messianica e la costruzione di questa indicazione è perfettamente coerente alla fondazione di Israele.
    Questa partecipazione è detta "Gheullà" e la presenza oggi di uno Stato ebraico indica che l'era messianica è ormai iniziata.
    Quanto durerà non si sa: potrebbe trattarsi di decenni, come di millenni.
    E' inoltre scritto che affinchè il Maschiach arrivi, occorre una perfetta unità di tutti gli ebrei esistenti e innanzitutto un perfetto compiere le mitzvot cui sono o tenuti ed, in primis, l'osservanza perfetta dello Shabbat, prima e più importante tra le mitzvot.
    E2 scritto che quando tutto Israel osserverà perfettamente anche UN SOLO Shabbat, il Maschiach arriverà
     
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  3. Armando(86)
     
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    CITAZIONE (cogito @ 17/2/2014, 07:10) 
    Da tutto quello che ho letto sul Messia, così come pazientemente spiegato dall'egr.Negev, non ho nessuna difficoltà ad ammettere che gli Ebrei, in particolare la casta sacerdotale, hanno avuto i loro obiettivi motivi per non ritenere Gesù il Messia promesso e atteso.
    Non sono dunque stati i "perfidi Giudei" a rifiutare "per odio" Gesù, ma precise prescrizioni scritturali alle quali Egli non corrispondeva, che non hanno permesso di vedere in Lui il Messia.
    La Storia ha dimostrato che, pur attraverso inenarrabili sofferenze e peripezie, dopo duemila anni, il popolo di Israele è riuscito a tornare e fondare uno Stato ebraico, con tanto di esercito, nella Terra che D-o gli aveva promesso, e tutto questo senza il Messia. Anzi, avendone persino, nel corso dei secoli, fatto fuori diversi sedicenti tali, fra cui, forse, anche quello vero.
    Adesso mi chiedo:Israele ha ancora bisogno del Messia?
    Sembra, da quel che ho letto e sentito, che pochi Ebrei in Israele si interessino del Messia , oggi.
    Immagino però che Negev risponderebbe di sì a questa domanda, forse, principalmente, per le seguenti ragioni:1) raccogliere e ricondurre le tribù disperse, 2) inaugurare i "tempi messianici".
    Dopo quello che gli amici Ebrei hanno detto sulla loro meticolosa attenzione al proprio albero genealogico, è lecito pensare che i discendenti di quelle tribù disperse, abbiano, in qualche modo, mantenuto il ricordo della loro appartenenza a quelle tribù. Credo pertanto che, prima o poi, quando i tempi saranno maturi, se D-o vorrà, riusciranno da soli a tornare.
    Per quanto riguarda i "tempi messianici", quelli descritti dai Profeti, di pace e fratellanza fra tutti i popoli, quando il "lupo e l'agnello pascoleranno insieme , il leone mangerà la paglia come il bue"(Is65)..ho qualche dubbio che ciò avverrà in un prossimo futuro, se mai avverrà, ma, soprattutto, dubito che un "semplice uomo", come dovrebbe essere il Messia ebraico, possa se non determinare, almeno inaugurare simili, straordinari avvenimenti per tutta l'Umanità.
    .. "vino nuovo in botti nuove".
    Shalom

    Metti in discussione le parole di Dio? Se Dio ha detto che il Messia porterà la pace, la fratellanza e la giustizia allora metti in discussione le parole di Dio?

    Ricordati che Dio ha promesso un Messia. Dio mantiene sempre le sue promesse. Quindi il Messia verrà a prescindere dalla volontà degli uomini. Inoltre il Messia verrà, o meglio ritornerà, quando Dio lo vorrà. Nn certo quando lo dice il talmud.
     
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  4. cogito
     
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    E' probabile che Lei, egr.Armando, abbia frainteso il senso del mio intervento.
     
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  5. Armando(86)
     
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    CITAZIONE (cogito @ 26/2/2014, 16:32) 
    E' probabile che Lei, egr.Armando, abbia frainteso il senso del mio intervento.

    Gli Ebrei come tutti gli altri uomini hanno bisogno del Messia. Nn vedi che questo è un mondo che sta andando alla rovina?
     
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    o meglio ritornerà

    non può tornare, perché non è mai venuto.

    CITAZIONE
    Nn certo quando lo dice il talmud.

    mi riporti il passo di uno dei due Talmud (non lo sai, ma sono due), dove si afferma "quando" verrà il Maschiach?
    Ma perché parli di cose che non sai? quando mai hai aperto i Talmud
     
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  7. Armando(86)
     
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    CITAZIONE (Negev @ 26/2/2014, 21:29) 
    CITAZIONE
    o meglio ritornerà

    non può tornare, perché non è mai venuto.

    CITAZIONE
    Nn certo quando lo dice il talmud.

    mi riporti il passo di uno dei due Talmud (non lo sai, ma sono due), dove si afferma "quando" verrà il Maschiach?
    Ma perché parli di cose che non sai? quando mai hai aperto i Talmud

    Può anche essere che sia già venuto però nn ve ne siete accorti. Tutto può essere.


    Onestamente nn mi interessa quanti Talmud ci sono. A me interessa solo quello che dice il testo sacro ispirato.

    Quando dico ''il Messia verrà'' per me ovvio che quel verrà ha senso di ''rivenire''. Io attendo una seconda venuta. Per voi invece quel verrà è un verrà in una sola volta. Secondo voi nn ci sono 2 venute dello stesso Messia.

    Secondo le tradizioni dell'ebraismo il vero Messia davidico dovrebbe venire quando gli Ebrei rispetteranno alla perfezione la Torah e il Sabato come hai detto.
    Ecco queste sono opinioni e pareri umani. Dove sta scritto nel Tanach che il vero Messia verrà quando tutti gli ebrei rispetteranno alla perfezione la Torah e il Sabato?

    A mio parere da nessuna parte il Tanach dice che il Messia verrà quando gli ebrei osserveranno alla perfezione la Torah e il Sabato. Invece è possibile che ll Tanach descriva un periodo durante il quale il Messia potrebbe venire una prima volta. Leggi Daniele 9,24-26. Per voi le settanta settimane vanno dalla distruzione del primo tempio alla distruzione del secondo Tempio. Questo è il periodo che serve a far cessar il peccato, espiare l'iniquità, ungere il Santo dei Santi e stabilire una giustizia eterna. E' possibile che questo sia un periodo durante il quale sarebbe venuto il Messia per la prima volta.
    Tieni presente che il Messia viene quando il Tempio di Gerusalemme è in piedi: Malachia 3: Malachia 3,1

    Ecco, io mando il mio Angelo, ed egli acconcerà la via davanti a me; e subito il Signore, il qual voi cercate, e l'Angelo del Patto, il qual voi desiderate, verrà nel suo tempio; ecco, egli viene, ha detto il Signor degli eserciti.

    Edited by Armando(86) - 27/2/2014, 20:05
     
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    vedi Armando, partiamo da due posizioni opposte: per quanto "ispirato", un testo sacro resta opera di uomo. Mosè, per quanto il più giusto trra gli uomini resta sempre un uomo.
    I testi hanno vvalore per il valore che hanno nulla di più. tu parli come se vi foss eun testo incontestabile ed altri che lasciano il tempo che trovano. Per noi, la Torah orale ha lo stesso valore della Torah scritta (quella confluita nei talmud) ed inoltre nulla è incriticabile e indiscutibile.
    Ciò che lascia sconcertati è la presunzione di alcuni che pretendono di trarre conclusioni certe in base solo alla traduzione della bibbia che essi conoscono, disprezzando totalmente la tradizione ebraica e la lingua ebraica, unici mezzi per comprendere.

    Infine, tu fai solo apologesi e non sei interessato né a studiare né a capire.
    cerchi solo conferme alle tue radicate idee e non pensi nemmeno per un attimo che magari sei in errore
     
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  9. Armando(86)
     
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    CITAZIONE (Negev @ 27/2/2014, 20:24) 
    vedi Armando, partiamo da due posizioni opposte: per quanto "ispirato", un testo sacro resta opera di uomo. Mosè, per quanto il più giusto trra gli uomini resta sempre un uomo.
    I testi hanno vvalore per il valore che hanno nulla di più. tu parli come se vi foss eun testo incontestabile ed altri che lasciano il tempo che trovano. Per noi, la Torah orale ha lo stesso valore della Torah scritta (quella confluita nei talmud) ed inoltre nulla è incriticabile e indiscutibile.
    Ciò che lascia sconcertati è la presunzione di alcuni che pretendono di trarre conclusioni certe in base solo alla traduzione della bibbia che essi conoscono, disprezzando totalmente la tradizione ebraica e la lingua ebraica, unici mezzi per comprendere.

    Infine, tu fai solo apologesi e non sei interessato né a studiare né a capire.
    cerchi solo conferme alle tue radicate idee e non pensi nemmeno per un attimo che magari sei in errore

    Si però Mosè nn scriveva le cose di testa sua. Era Dio che gli diceva quello che doveva dire.

    La Torah orale? Vorresti dire le interpretrazioni umane della Torah. E che succede quando un interpretrazione contrasta con un altra? A quale devi credere?

    Che la lingua ebraica sia importante sono d'accordo. Per quanto riguarda la tradizione ebraica nn è detto che debba essere vero tutto quello che riporta la tradizione ebraica. Le tradizioni ebraiche sono interpretrazioni di uomini. E le interpretrazioni possono anche essere in contrastro tra loro.
     
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    La Torah orale? Vorresti dire le interpretrazioni umane della Torah.

    No, non è un'interpretazione: per gli ebrei la Torah orale fu data contemporaneamente a Mosè.
    vi è una spiegazione linguistica inequivocabile:
    Il testo dice che D-O diede a Mosè "Hukkim" e "Mishpatim"
    Hukkim (Leggi), implica, nella sua radice, il concetto di "incidere", mentre "mishpatim" (Senteze-precetti), che è la stessa radice di "Sfataim" (labbra), implica il concetto di trasmissione orale.
    lo so che a te non interessa nulla che non sia cristiano, ma si dà il caso che il testo è in ebraico e la parola ebraica è precisa. non vi è nessuna possibilità di comprendere il testo scritto senza l'ausilio della Torah orale, per nulla interpretazione umana ma strettamente contemporanea alla Torah scritta.

    Vedi Armando, si capisce che tu sei sincero e sei una brava persona, per questo non riesco ad arrabbiarmi con la tua ottusità nel ritenere che sia giusta la tua tradizione cristiana e quanto ti hanno insegnato.
    Ma è evidente che tu esprimi concetti senza sapere bene di che cosa parli. Chi ti ha detto che la tradizione è un'interpretazione di uomini?
    e' molto più arbitrariamente umana l'interpretazione falsa che ti ha propinato il cristianesimo, il cui scopo era solo di creare un distacco inciolmabile con l'ebraismo
     
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  11. cogito
     
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    CITAZIONE (Negev @ 2/3/2014, 00:50) 
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    La Torah orale? Vorresti dire le interpretrazioni umane della Torah.

    No, non è un'interpretazione: per gli ebrei la Torah orale fu data contemporaneamente a Mosè.
    vi è una spiegazione linguistica inequivocabile:
    Il testo dice che D-O diede a Mosè "Hukkim" e "Mishpatim"
    Hukkim (Leggi), implica, nella sua radice, il concetto di "incidere", mentre "mishpatim" (Senteze-precetti), che è la stessa radice di "Sfataim" (labbra), implica il concetto di trasmissione orale.
    lo so che a te non interessa nulla che non sia cristiano, ma si dà il caso che il testo è in ebraico e la parola ebraica è precisa. non vi è nessuna possibilità di comprendere il testo scritto senza l'ausilio della Torah orale, per nulla interpretazione umana ma strettamente contemporanea alla Torah scritta.

    Vedi Armando, si capisce che tu sei sincero e sei una brava persona, per questo non riesco ad arrabbiarmi con la tua ottusità nel ritenere che sia giusta la tua tradizione cristiana e quanto ti hanno insegnato.
    Ma è evidente che tu esprimi concetti senza sapere bene di che cosa parli. Chi ti ha detto che la tradizione è un'interpretazione di uomini?
    e' molto più arbitrariamente umana l'interpretazione falsa che ti ha propinato il cristianesimo, il cui scopo era solo di creare un distacco inciolmabile con l'ebraismo

    Dopo quello che Lei ha detto sorge spontanea una domanda, egr.Negev, e cioè: Chi sono stati e chi sono, oggi, i detentori di questa "tradizione orale"?
    Forse , la casta sacerdotale, i Cohanim, i rabbini di oggi, oppure è una tradizione trasmessa oralmente "da padre in figlio",( o figlia, visto che esistono anche rabbini donne, se non sbaglio)?
    Francamente, ho difficoltà a credere che una tradizione semplicemente orale possa mantenersi pura e inalterata durante tutto il corso dei secoli, a partire da Mosè, considerando poi che la diaspora ha, necessariamente, frammentato e separato il popolo rendendo difficile, se non impossibile, l'originale identità di coesione .
    Ancora una domanda. Supponiamo che una persona si converta da un'altra religione all'Ebraismo, può essa, desiderandolo, venire ammessa alla conoscenza delle "segrete cose" della tradizione orale?
    Un' ultima considerazione è poi doverosa.
    Anche la Chiesa cattolica parla di una "tradizione orale" trasmessa da Gesù ai suoi apostoli...
    Allora, bisogna dire, che è un "vizio di famiglia",ovvero, Qualis Pater, talis Filius...
    Anche Gesù, parlava "in parabole", più per velare che per svelare la verità alla gente, e, molte di queste parabole, a volte oscure, sono state "registrate" nei Vangeli che noi leggiamo. Ai suoi discepoli, invece, "spiegava" tutto in camera caritatis...
    Plus ça change, plus c'est la meme chose..o, come diceva il compianto Totò.." Questa è la vita! Chi ha avuto tanto e chi nunn'ave niente.."
    Con la scusa di "non buttare le perle ai porci" il popolo muore di ignoranza!
     
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    In linea di principio era ed è probito scrivere la Torah orale, ma proprio l'osservazione che hai proposto, circa i pericoli della diaspora, fece sì che una parte di essa, con l'esiolio babilonese confluisse nei Talmud. l'accorgimento fu quello di scriverlo in maniera incomprensibile per i gentili: parti in ebraico, parti in aramaico, parti in enrtrambe le lingue, parti in ebraico con parole aramaiche e viceversa. il tutto con un linguaggio molto criptico e allegorico, comprensibile solo (ancora oggi) con la guida di un esperto.
    inoltre la tradizione orale è sempre stata molto pedissequa e fedelissima e lo prova il fatto che i ritrovamenti di Qumran sono esattamente identici al più antico rotolo della Torah in possesso degli Ebrei, che data di circa 1000 anni. Quindi, se in 1000 anni nemmeno uno iod è cambiato, a maggior ragione non era cambiato nulla nei 2000 anni precedenti, essendo la redazione una pratica ancor oggi manuale, controllata lettera per lettera da più persone e nella quale anche una sbavatura del testo non lo rende idoneo alla lettura.
    Infati per questa ragione, poichè il tempo deteriora, da sempre il Tanach è sostituito con un testo è sotterrato nella ghenizà.
    se si osservano varie lettere, talvolta molto simili graficamente tra di loro, si capisce questo timore, perchè un errore minimo le rende indistinguibili tra di loro cambiando radicalmente il senso della parola:
    ghimmel, nun, caf, bet: ב כ נ ג
    dalet, caf finale di parola, resh: ר ך ד
    tav, he, het: ח ה ת
    nun finale di parola, vav: ו ן
    zadi, zadi finale di parola, ain: ע ץ צ
    samech, mem finale di parola: ם ס
    Questi non sono problemi da poco e ancora oggi leggendo occorre fare molta attenzione.
    Pensa che è tamente faticoso e lungo fare tutto a mano (oggi vi sono anche dei software che controllano il lavoro finale, ma prima no, che un intero rotolo della Torah, di quelli che vengono letti in Sinagoga, non costa meno di 30.000 - 40.000 euro.
    Anche la mezuzà (il piccolo astuccio posto su ogni porta di casa (o della città) contenen te un rotolino con un passo della Toràh, per essere kasher (idoneo e valido) deve essere prodotto con la stessa cura e con gli stessi controlli.
     
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    il discorso cambia se lo si affronta da un punto di vista strettamente di fede o no.
    Innanzi tutto, in questo forum, ognuno parla a nome proprio e non è portavoce del Giudaismo.
    Il Tanach è un testo non relòigioso, ma di Storia e legislazione ebraica.
    La religione non viene dalla TORAH , ma dagli scritti talmudici. in altri termini, la Torah è discussa, interpretata secondo il proprio bagaglio culturale e le proprie idee. Ciò non toglie nulla alla religione. La religione, intesa come un insieme di precetti, di obblighi, di tradizioni da osservare, è racchiusa nell'halachà, cioè nell'insieme legislativo che si fonda soprattutto sullo "shulchan aruch" (tavola apparecchiata), redatta da vari saggi e in particolare da Maimonide.
    Essa non è discutibile: la si può solo osservare fedelmente. Al contrario, Sul Tanach si può discutere, si può non essere d,accordo, di può dire che il mar rosso non si è mai aperto ecc.
    Questa è la differenza tras l'approccio ebraico e l'approccio di altre religioni. All'ebreo non interessa se D-O ha ispirato o ha dettato la Torah, se ci sta farina personale del sacco di Mosè o se è verità assoluta. Tra gli ebrei sono presenti tutte queste posizioni.
    Per l'ebreo si tratta della sua Storia, della stesura delle leggi comprese principalmente nel Libro del Levitico e può anche intendere che quelle Leggi non le abbia stese "Elohim" nel senso di D-O, ma legittimamente pensare (anche linguisticamente parlando) che le abbia redatte "Elohim" inteso come "Grande Assemblea" (infatti "Elohim" indica la massima autorità legislativa e anche giudicante, non è solo un attributo divino).
    Il concetto di ispirato o dettato, non è ebraico.
    L'ebreo di natura è critico, pone obiezioni, instaura discussioni. Questo in linea di massima.
    E' ovvio che ci sono anche i fedelissimi religiosi che ritengono il tutto di provenienza divina ma ci sono quelli che ritengono l'opposto e anche coloro che ritengono che su un dettame divino ci sia anche l'aggiunta dell'uomo legislatore Mosè o dei Giudici suoi successori.
     
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  14. Armando(86)
     
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    CITAZIONE (Negev @ 2/3/2014, 00:50) 
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    La Torah orale? Vorresti dire le interpretrazioni umane della Torah.

    No, non è un'interpretazione: per gli ebrei la Torah orale fu data contemporaneamente a Mosè.
    vi è una spiegazione linguistica inequivocabile:
    Il testo dice che D-O diede a Mosè "Hukkim" e "Mishpatim"
    Hukkim (Leggi), implica, nella sua radice, il concetto di "incidere", mentre "mishpatim" (Senteze-precetti), che è la stessa radice di "Sfataim" (labbra), implica il concetto di trasmissione orale.
    lo so che a te non interessa nulla che non sia cristiano, ma si dà il caso che il testo è in ebraico e la parola ebraica è precisa. non vi è nessuna possibilità di comprendere il testo scritto senza l'ausilio della Torah orale, per nulla interpretazione umana ma strettamente contemporanea alla Torah scritta.

    Vedi Armando, si capisce che tu sei sincero e sei una brava persona, per questo non riesco ad arrabbiarmi con la tua ottusità nel ritenere che sia giusta la tua tradizione cristiana e quanto ti hanno insegnato.
    Ma è evidente che tu esprimi concetti senza sapere bene di che cosa parli. Chi ti ha detto che la tradizione è un'interpretazione di uomini?
    e' molto più arbitrariamente umana l'interpretazione falsa che ti ha propinato il cristianesimo, il cui scopo era solo di creare un distacco inciolmabile con l'ebraismo

    Forse nn mi sono espresso io bene. La tradizione è anche la trasmissione orale della parola di Dio. Anche i Vangeli inizialmente venivano trasmessi oralmente per poi essere messi per iscritto. Quindi la trasmissione orale della parola di Dio è la tradizione. Probabilmente anche il pentateuco veniva trasmesso oralmente per poi essere messo per iscritto.

    C'è poi la tradizione che riguarda la letteratura che affianca il testo ispirato. Nel Cristianesimo esiste la cosidetta ''tradizione'' o ''patristica'' che affiancano la scrittura ispirata. Nel cattolicesimo oltre alla scrittura esiste il magistero e la tradizione o patristica.
    Quello che è scritto nei talmud sono insegnamenti di maestri circa i significati e le applicazioni dei passi della Torah scritta. Per me i talmud sono come la patristica nel Cristianesimo.
     
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    Forse nn mi sono espresso io bene. La tradizione è anche la trasmissione orale della parola di Dio. Anche i Vangeli inizialmente venivano trasmessi oralmente per poi essere messi per iscritto. Quindi la trasmissione orale della parola di Dio è la tradizione. Probabilmente anche il pentateuco veniva trasmesso oralmente per poi essere messo per iscritto.

    C'è poi la tradizione che riguarda la letteratura che affianca il testo ispirato. Nel Cristianesimo esiste la cosidetta ''tradizione'' o ''patristica'' che affiancano la scrittura ispirata. Nel cattolicesimo oltre alla scrittura esiste il magistero e la tradizione o patristica.
    Quello che è scritto nei talmud sono insegnamenti di maestri circa i significati e le applicazioni dei passi della Torah scritta. Per me i talmud sono come la patristica nel Cristianesimo

    io credo che tu sia ormai irrecuperabile al dialogo.
    "per me i Talmud sono come la patristica....."
    Come se tu sapessi che cosa sono i Talmud e dopo 40 anni di studio potessi esprimere un giudizio.
    Cominciamo con il dire che "La parola di D-O" è un concetto solo cristiano che non esiste nel Giudaismo.
    I talmud non sono altro che la trascrizione di parte della Torah orale. la patristica al contrario è paraola, per giunta arbitraria di uomini (tra l'altro totalmente ignoranti di cose ebraiche"
    ma, come ho già scritto in altro post: pur di farti interrompere questa fastidiosa predicazione, sono disposto ad ammettere qualsiasi cosa
     
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