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CITAZIONE (Negev @ 21/3/2012, 21:23)Infatti i demoni sono concetti cristiani, non ebraici. I vangeli non sono opere ebraiche.
Il serpente, "nachash" in ebraico è solo un simbolo e rappresenta lo "yetzer harà", cioè la natura materiale dell'uomo che non è affatto deteriore e negativa, ma qualcosa di indispensabile per vivere, mangiare, procreare ecc. ma che deve essere regolata dall'"yetzer hatov", cioè la buona inclinazione: la morale, l'etica, il rispetto delle leggi, il senso del dovere.
Nella genesi, la natura materiale, la curiosità, il senso di indipendenza e la voglia di scoprire, di sottrarsi alle regole, sono simboleggiate dal serpente. E' la natura umana di Eva che parla a se stessa e si chiede perché mai non debba cogliere dall'albero della conoscenza. Non dovrebbe farlo semplicemente perché lo ha detto D-O. unica limitazione in mondo ddi assoluta libertà e di assoluto benessere e felic ità. La natura umana però è posta di fronte alla scelta dell'ubbidienza o della libertà di sbagliare.
L'uomo ha delle regole che a volte non comprende (o molto spesso). L'osservanza non sempre ha una motivazione logica. Lo ha stabilito D-O e dovrebbe bastare. allo stesso modo, per l'ebreo non vi è una logica sul perché non è permesso mangiare il maiale o i molluschi: è una legge della Torah e questo è sufficiente, senza cercare di capirne le motivazioni.
Il serpente quindi non c'entra nulla con satana, anche perché "satan" in ebraico è sempre il contrappositore, sempre la cattiva inclinazione "yetzer harà" (indispensabile) e non è mai un essere siprituale, ma solo un concetto espresso da un termine che non indica mai una entità e che è sempre preceduto dall'articolo "ha", "hasatan", il satan" e mai inteso come Satana, nome proprio.
Anche nel libro di Giobbe Il satan è sempre una voce umana, di un nemico umano, un accusatore umano. In un tribunale il satan è come la pubblica accusa, cui deve contrapporsi la difesa.
I concetti demonologici e angelologici sono totalmente estranei all'ebraismo e provengono dalle correnti enochiche, presenti in quella regione intorno ai primi due secoli prima dell'era volgare e molti si ostinano a considerare ebraiche, ma che erano tutt'altro, probabilmente costituite da individui provenienti da altre regioni circostanti, da Babilonia e altro, con mitologie e concetti estranei. Non bisogna dimenticare che erano terra di grandi spostamenti e di trasmigrazioni.
Prbabilmente Paolo fu influenzato da quelle culture e questo si sposa molto male con la sua autodefinizione ( o da parte di chi per lui redigeva), di essere Giudeo, della tribù di Biniamin e allievo di Gamliel (questi era una grande autorità rabbinica dell'epoca e se Paolo era suo allievo allora aveva davvero caqpito poco del suo insegnamento).
Ps: conviene che affronti un argomento per volta
Negev, se il serpente è solo un simbolo, perchè mai :
"Poiché tu hai fatto questo,
sii tu maledetto più di tutto il bestiame
e più di tutte le bestie selvatiche;
sul tuo ventre camminerai
e polvere mangerai
per tutti i giorni della tua vita.
[15]Io porrò inimicizia tra te e la donna,
tra la tua stripe
e la sua stirpe:
questa ti schiaccerà la testa
e tu le insidierai il calcagno».
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