Cosa ne pensate della traduzione fatta da Mauro Biglino della Torah

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    אריאל פינטור

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    non mi sembra strano perché i Vangeli cercano sempre un appoggio scritturale .
    certamente i 40 giorni hanno un significato anche nella Torah.
    anche la festa di Shavuot (primizie) cade sei settimane dopo la Pasqua ebraica (circa 40 giorni) e anche la peregrinazione nel deserto durò 40 anni.
    mi informerò meglio sui 40 giorni e ti dirò sul significato allegorico o omiletico
     
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  2. kundal
     
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    Negev, quindi la traduzione di Biglino è una delle traduzioni possibili, non è possibile dire che sia totalmente sbagliata?

    Edited by kundal - 6/11/2011, 22:35
     
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    אריאל פינטור

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    E' ovvio che bene o male ogni tradurttore riesce a tradurre. Io ti confesso che non ho avuto il tempo di ascoltarla, perché ho molti impegni, ma ciò che mi fa inquadrare la persona è l'approccio, la mentalità delle prime frasi. Da quello si capice che non conosce molto di ebraico, ma soprattutto di cultura e metodologia ebraica
     
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    CITAZIONE (kundal @ 1/11/2011, 17:07) 
    Vorrei conoscere il giudizio dato da Voi alla traduzione fatta da Mauro Biglino circa La Torah
    posto i due link

    Parte prima
    www.youtube.com/watch?v=e-jsbwFMK2E

    Parte seconda
    www.youtube.com/watch?v=kGVxRZe3mck

    Grazie! ^_^

    Alcune considerazioni sulla traduzione del primo verso di Genesi.
    La bet di compiacimento non esiste, ברא non può essere composto di bet + רא col senso di "vedere" (come dice il prof.). "Vedere" è infatti di radice "ראה" e "רא" è invece di radice "ירא"(temere). Il prof può far dire quello che gli piace al primo verso di Genesi se estrapolato dal suo contesto, ma poi... della grammatica che se ne fa? Il primo termine "בראשית" significa "nel principio di" e non semplicemente "nel principio", questo termine si attacca sempre al successivo. Quindi abbiamo " nel principio di creare" con "ברא" vocalizzato all'infinito. Il professore ha poi detto che il testo parli di elohim al plurale. Una cosa che desta non poca meraviglia che un professore di ebraico non sappia distinguere un semplice plurale da un plurale di astrazione, che è un singolare a tutti gli effetti. I verbi ad esso collegati sono infatti singolari ed "Elohim" non ha l'articolo determinativo ed è quindi un nome proprio essendo i nomi propri autodeterminati. Il singolare è "Eloha" di radice "alah"=comporre norme giuridiche. Quindi significa "Legislatore" che con il plurale di astrazione ("Elohim) diviene: Legislatore Supremo.
    Il termine "shemim" di cui parla il prof. non esiste, il termine rimane "shammaim" anch'esso plurale di astrazione, che significa "Cielo". Il termine "רקיע" è di radice "רקע" da cui deriva anche il termine "קרקע" che significa "suolo".
    Il professore dice che le sue deduzioni provengono dalla Bibbia, ma a me pare che sono solo frutto della sua fantasia o qualcos'altro.

    Secondo voi ci verrebbe sui nostri forum per chiarire gli altri punti?
    Ma questo professore ha davvero tradotto la Bibbia delle edizioni paoline come egli stesso dichiara? Se tutti i traduttori sono come lui...

    Shalom


     
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    אריאל פינטור

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    E' patetico. Ieri un mio assistente mi ha detto che sta leggendo il suo libro: dopo che gli ho chiarito qualche nozione elementare, come il plurale di astrazione ci è rimasto male...
     
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  6. Hannah1
     
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    CITAZIONE (Pier Tulip @ 3/11/2011, 20:58) 
    Dicendo che ognuno ci legge quello che vuol leggere, volevo dire che certamente non considero che le descrizioni bibliche siano storiche.
    Ma un'esegesi biblica non l'ho affrontata.
    Nella mia ricerca però mi sono interessato di Mosè e solo su di esso posso esprimere un parere, ed è quello che si può leggere nel link a storiaepolitica riportato in un post precedente.
    Lo sintetizzo di nuovo facendo riferimento anche alla conferenza di Baglino.
    Non mi esprimo sul roveto ardente che appunto può rientrare in quel tipo di interpretazioni dette prima e cioè personali ed aleatorie. Conterrà sicuramente un significato allegorico che però non colgo o semplicemente è dovuto alla fantasia del narratore. Ma la mia esperienza mi dice che c'è sempre un significato allegorico o ermetico.

    Mosè discende dal monte con la cornuta facies riportata dalla traduzione di S. Girolamo, poi tradotta raggiante, e questo ci fa capire che si può cambiare la traduzione dall'ebraico a piacere e convenienza.
    Poi Mosè spezza le tavole perchè trova che il suo popolo sta adorando il bue. Questa, insieme alla cornuta faccia di Mosè, è certamente una descrizione allegorica che si spega solo considerando Mosè come il traghettatore dall'Era del Toro all'Era dell'Ariete. Mosè-Ariete distrugge il Toro perchè è sorta la nuova Era dell'Ariete, ed è questo il sacrificio che ora occorre fare a D-o. Infatti è Mosè che introduce nella legge il sacrificio dell'agnello alla luna piena dell'equinozio di primavera, la Pasqua, esattamente come si faceva in Egitto, nello stesso giorno, sacrificando il toro.

    Non so come questo episodio sia stato interpretato dagli ebrei e dai cattolici.
    Certamente nella descrizione della crocifissione è descritta la stessa cosa: il sacrificio di Gesù, traghettatore dall'Era dell'Ariete a quella dei Pesci, è la sublimazione salvifica degli antichi sacrifici. Gesù-Ariete sacrifica se stesso per la salvezza dell'umanità. (Ma su questo c'è molto da dire perchè questa descrizione probabilmente non era inclusa nei primitivi vangeli).

    Concordo in pieno con Pier Tulip con l'interpretazione secondo le cosiddette ere astrologiche. In ogni era c'è stata un'intepretazione o una rivelazione di di D-o che ha seguito un certo modello. Se per un credente "ortodosso", le diverse interpretazioni sono inconciliabili e lo capisco, se si riesce ad uscire dal guscio, il discorso è perfettamente coerente. Non è una distruzione del precedente ma un'evoluzione. Sono convinta che gli stessi cristiani se rimarranno fossilizzati nelle scritture non riusciranno a cogliere la Nuova Era. Certo non possiamo nemmeno pensare che una Nuova Era, quella dell'acquario, corrisponda a tutto quello che ruota intorno alla New Age ma del resto anche le precedenti posizioni nel momento in cui si sono consolidate e sono divenute "ortodosse" hanno voluto fare piazza pulita di altre idee. Forse è stato un errore ma forse era inevitabile. E' un cammino, un percorso che va ad aggiungere essenzialità e non a togliere quello che è stato acquisito sul piano spirituale. Il che significa che la famiglia si allarga ma nessuno rimarrà fuori a meno che non lo voglia ed ognuno avrà la possibilità di viverlo come desidera, legato al passato e alle sue tradizioni o prendendo anche dal nuovo. L'essenza non cambia. Inoltre, noto la possibilità di un enorme arricchimento umano.

    Edited by Hannah1 - 11/11/2011, 11:21
     
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  7. fabio.aste
     
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    CITAZIONE (Hannah1 @ 11/11/2011, 10:16) 
    CITAZIONE (Pier Tulip @ 3/11/2011, 20:58) 
    Dicendo che ognuno ci legge quello che vuol leggere, volevo dire che certamente non considero che le descrizioni bibliche siano storiche.
    Ma un'esegesi biblica non l'ho affrontata.
    Nella mia ricerca però mi sono interessato di Mosè e solo su di esso posso esprimere un parere, ed è quello che si può leggere nel link a storiaepolitica riportato in un post precedente.
    Lo sintetizzo di nuovo facendo riferimento anche alla conferenza di Baglino.
    Non mi esprimo sul roveto ardente che appunto può rientrare in quel tipo di interpretazioni dette prima e cioè personali ed aleatorie. Conterrà sicuramente un significato allegorico che però non colgo o semplicemente è dovuto alla fantasia del narratore. Ma la mia esperienza mi dice che c'è sempre un significato allegorico o ermetico.

    Mosè discende dal monte con la cornuta facies riportata dalla traduzione di S. Girolamo, poi tradotta raggiante, e questo ci fa capire che si può cambiare la traduzione dall'ebraico a piacere e convenienza.
    Poi Mosè spezza le tavole perchè trova che il suo popolo sta adorando il bue. Questa, insieme alla cornuta faccia di Mosè, è certamente una descrizione allegorica che si spega solo considerando Mosè come il traghettatore dall'Era del Toro all'Era dell'Ariete. Mosè-Ariete distrugge il Toro perchè è sorta la nuova Era dell'Ariete, ed è questo il sacrificio che ora occorre fare a D-o. Infatti è Mosè che introduce nella legge il sacrificio dell'agnello alla luna piena dell'equinozio di primavera, la Pasqua, esattamente come si faceva in Egitto, nello stesso giorno, sacrificando il toro.

    Non so come questo episodio sia stato interpretato dagli ebrei e dai cattolici.
    Certamente nella descrizione della crocifissione è descritta la stessa cosa: il sacrificio di Gesù, traghettatore dall'Era dell'Ariete a quella dei Pesci, è la sublimazione salvifica degli antichi sacrifici. Gesù-Ariete sacrifica se stesso per la salvezza dell'umanità. (Ma su questo c'è molto da dire perchè questa descrizione probabilmente non era inclusa nei primitivi vangeli).

    Concordo in pieno con Pier Tulip con l'interpretazione secondo le cosiddette ere astrologiche. In ogni era c'è stata un'intepretazione o una rivelazione di di D-o che ha seguito un certo modello. Se per un credente "ortodosso", le diverse interpretazioni sono inconciliabili e lo capisco, se si riesce ad uscire dal guscio, il discorso è perfettamente coerente. Non è una distruzione del precedente ma un'evoluzione. Sono convinta che gli stessi cristiani se rimarranno fossilizzati nelle scritture non riusciranno a cogliere la Nuova Era. Certo non possiamo nemmeno pensare che una Nuova Era, quella dell'acquario, corrisponda a tutto quello che ruota intorno alla New Age ma del resto anche le precedenti posizioni nel momento in cui si sono consolidate e sono divenute "ortodosse" hanno voluto fare piazza pulita di altre idee. Forse è stato un errore ma forse era inevitabile. E' un cammino, un percorso che va ad aggiungere essenzialità e non a togliere quello che è stato acquisito sul piano spirituale. Il che significa che la famiglia si allarga ma nessuno rimarrà fuori a meno che non lo voglia ed ognuno avrà la possibilità di viverlo come desidera, legato al passato e alle sue tradizioni o prendendo anche dal nuovo. L'essenza non cambia. Inoltre, noto la possibilità di un enorme arricchimento umano.

    ...non so Anna, sono assai dubbioso...come si può parlare di "diverse rivelazioni di D-o a seconda delle ere-astrologiche"?....cosa sono le "ere astrologiche"?....da che punto di osservazione vengono calcolate?...cosa determina davvero il cambiamento da un'era all'altra?....inoltre mi pare quantomeno strano che l'eventuale D-o Creatore si Riveli in una certa "era", per autoconfutarsi...nell'era successiva...ed ancora nell'era dopo...ecc...ecc.....Poniamo il caso (visto che siamo in un forum ebraico) che la Torah...sia la Rivelazione di D-o all'uomo...Essa deve essere eterna ed immutabile...non si scappa, può aumentare solo la nostra comprensione di Essa; mentre qualunque tentativo di superarla sono da considerarsi un atto simile all'usurpazione e chi la propone un imbroglione, anche se in buona fede. Cosa ne pensi/pensate? :)
     
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    ....inoltre mi pare quantomeno strano che l'eventuale D-o Creatore si Riveli in una certa "era", per autoconfutarsi...nell'era successiva...ed ancora nell'era dopo

    Non si tratta di autoconfutazione ma di evoluzione del messaggio salvifico (il credere poi che questo messaggio sia divino o umano dipende poi naturalmente dalle personali convinzioni religiose).
    Questo influsso delle ere, a mio avviso, è contenuto nel messianismo, sia ebraico che cristiano.
    Le aspettative messianiche ebraiche sono millenariste e quelle gesuane sono più precisamente individuate nelle ere che coprono periodi di tempo di 1000-2000 anni.
    Ho già parlato diffusamente in questo forum che il tempo della parusia o della rinascita e resurrezione dell'umanità è indicata da Gesù con la nuova era dell'Acquario.
     
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  9. Hannah1
     
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    Cosa ne pensi/pensate?

    Al momento ti rispondo in maniera semplicistica: educheresti un bambino di oggi nello stesso modo di un bambino di 2000 o 3000 anni fa o viceversa?

    D-o è immutabile ma gli uomini vivono diverse epoche e recepiscono lo stesso messaggio in modi diversi. E' emblematico l'episodio della torre di Babele, quando gli uomini parlavano un'unica lingua e volevano costruire una torre per raggiungere il cielo. D-o stesso scese sulla terra, secondo il racconto biblico, e glielo impedì facendo in modo che parlassero lingue differenti. Perché?

    Il discorso astrologico è indipendente dal messaggio di D-o e allora perché in quella che viene definita l'era del toro, gli uomini sacrificavano tori in nome di D-o, in quella dell'ariete, si sacrifcavano gli arieti, mentre nell'era dei pesci si afferma il messaggio di un uomo-D-o, che ha una duplice natura?
    Per quel che riguarda i racconti evangelici, non a caso i magi videro la stella di Gesù seppure appartenevano ad una religione più antica.
    Ora tutte le religioni parlano di una fine dei tempi e dell'inizio di un'altra era definitiva. In questo vedo elementi di comunanza.
     
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  10. Hannah1
     
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    Non vorrei andare off topic ma vorrei concludere il discorso, riportando questo che ho trovato.

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    Le intuizioni di Gioacchino da Fiore [modifica]Secondo Gian Luca Potestà nella sua recensione a Refrigerio dei Santi, Gioacchino da Fiore, "segna comunque una svolta nella coscienza escatologica medievale, in quanto è il primo a rompere il "tabù agostiniano" riguardo ad Apocalisse 20 e ad avanzare, in modo cauto ma netto l'idea che la ligatio Sathane per annos mille vada riferita al tempo imminente di pace terrena, situato fra la prossima venuta dell'Anticristo e le persecuzioni finali di Gog e Magog." Sulla stessa linea si pone Robert E. Lerner che evidenza come il teorema di Sant'Agostino, della suddivisione della storia in tre periodi: Ante legem, sub lege, sub gratia, viene rivisto da Gioacchino che introduce nel dramma il quarto atto: Itaque tempus ante legem, secundum sub lege, tertium sub evangelio, quartum sub spiritali intellectu", dimostrando così la sua straordinaria originalità interpretativa delle Sacre Scritture.

    Gioacchino da Fiore tra le tante ebbe tre interessanti e originali intuizioni.

    Ha cercato e provato che esistono diverse forme di concordia tra l'Antico e il Nuovo Testamento, il primo indissolubilmente legato al periodo del Padre, il secondo indissolubilmente legato al periodo del Figlio. Da questo concetto, noto come modello "binario della teologia della storia", data la piena proporzionalità da egli riscontrata, intuisce la possibilità di "proiettare con fiducia il corso della storia cristiana oltre l'età apostolica sino al presente, e da qui verso il futuro." (Lerner) Sulla base di questo sistema di concordanza tra i due Testamenti, attraverso lo studio accurato delle Scritture, ritiene di poter scrutare nel futuro, assicurando che i due Testamenti assicuravano le medesime certezze. Dopo di che passa ad interpretare l'Apocalisse, l'ultimo libro del Nuovo Testamento, e anche qui ritrova a suo modo di dire la continuità dell'intera storia della chiesa, passata, presente e futura. Gioacchino ha sempre sostenuto a chiare lettere di essere un interprete ispirato della Scrittura, piuttosto che un profeta, egli, infatti, rifuggì dal rappresentare il tempo finale con parole diverse da quelle direttamente tratte dalla Scrittura.
    Da questo concetto binario, Gioacchino elabora un "modello ternario", connesso strettamente alla santissima Trinità, dimostrandolo alcuni concetti fondamentali attraverso l'analisi teologico-iconografica delle lettere "ALFA" e "OMEGA".
    Dallo sviluppo di queste due concezioni basilari Gioacchino approdò allo sviluppo dei concetti riferiti alle "tre Età della Storia terrena", sostenendo che se c'era stato il tempo in cui ha operato prevalentemente il Padre e il tempo in cui ha operato prevalentemente il Figlio, allora doveva esserci anche un tempo in cui opererà prevalentemente lo Spirito Santo, che procede da Padre e dal Figlio. La scansione del tempo che l'abate di Fiore elabora si basa sulle tre epoche fondamentali:
    Età del Padre: corrispondente alle narrazioni dell'Antico Testamento, estesa nel tempo che va da Adamo ad Ozia, re di Giuda (784-746);
    Età del Figlio: rappresentata dal Vangelo e compresa dall'avvento di Gesù, estesa nel tempo che va da Ozia fino al 1260;
    Età dello Spirito Santo: estesa nel tempo che va dal 1260 fino alla fine del "millennio sabbatico", ovvero quel periodo in cui l'umanità attraverso una vita vissuta in un clima di purezza e libertà avrebbe goduto di una maggiore grazia.
    Con tale teorema Gioacchino estende il tempo della storia, proponendo la dilazione del tempo della salvezza. Gioacchino elabora pertanto, prima il modello dell'albero dei due avventi, poi i tre alberi, quello sviluppato nell'età del Padre, quello sviluppato nell'età del Figlio e quello che si svilupperà nell'età dello Spirito Santo. L'inesorabilità della storia, secondo Gioacchino, è data da un ossessionante computo delle generazioni, che a volte valgono un'estensione di tempo a volte no. Con questo meccanismo complesso elabora una sorta di "linea del tempo", che va dalla "Genesi" al "Giudizio Universale". I due capi segnano i confini estremi della storia della salvezza che si sviluppa all'interno di questa linea del tempo. Gioacchino si chiede quanto è lunga questa linea del tempo e a quale punto di questa linea egli si trova, quindi da qui sviluppa una serie di calcoli e combinazioni teologiche del tutto originali. Robert E. Lerner sostiene che "Nella sua visione, ciò poteva essere conseguito soltanto con lo studio il più approfondito della Scrittura ed egli si sentiva fiducioso che, mediante nuove strategie di lettura, sarebbe stato in grado di portare alla luce messaggi predittivi della Scrittura, che sino ad allora erano rimasti segreti." Tutta la sua attività ha finito per qualificarlo come un ambizioso pensatore cristiano, ricercatore irrefrenabile di parallelismi, allusioni e predizioni.
    cit. da http://it.wikipedia.org/wiki/Gioacchino_da_Fiore

     
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  11. fabio.aste
     
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    CITAZIONE
    Al momento ti rispondo in maniera semplicistica: educheresti un bambino di oggi nello stesso modo di un bambino di 2000 o 3000 anni fa o viceversa?

    :) ...certamente sì! I valori fondanti e fondamentali per la convivenza e la società umane e il rispetto per il Creato sono gli stessi, immutabili (devono esserlo), sono diverse solo le tecnologie che utilizziamo.......... :D
     
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    Occorre fare delle correzioni alla tempistica di Gioacchino da Fiore, naturalmente in base ai miei personali "messaggi predittivi della Scrittura".

    Età del Padre: corrispondente alle narrazioni dell'Antico Testamento, estesa nel tempo che va da Adamo fino al 70 a.C.;
    Età del Figlio: rappresentata dal Vangelo e compresa dall'avvento di Gesù, estesa nel tempo che va fino al 2610 (guarda caso è una permutazione di 1260);
    Età dello Spirito Santo: estesa nel tempo che va dal 2610 fino alla fine dell'era dell'Acquario.

    Gioacchino però dimentica che c'è stata anche l'età di Mosè. Per cui l'età del Padre si divide almeno in due parti.
    E prima di Adamo che c'era l'età del Nonno?
    La fine del mondo avverrà però secondo Gesù proprio all'inizio dell'era dell'Acquario, per cui l'Età dello Spirito Santo sarà molto breve.
    Chi vivrà vedrà.

    Chiedo scusa di questo intervento sarcastico, ma quanno ce vo', ce vo'.

    Quando leggo:
    CITAZIONE
    Il Centro Internazionale Studi Gioachimiti cura l'edizione critica delle opere scritte da Gioacchino da Fiore, conservate in diversi codici manoscritti sparsi in diversi luoghi del mondo. Esso opera attraverso un Comitato Scientifico Internazionale e un Comitato Editoriale Internazionale e promuove ogni cinque anni un Congresso Internazionale di Studi a tema, relativo a Gioacchino dal Fiore e al Gioachinismo. A cadenza annuale stampa la rivista Florensia che contiene studi connesse a Gioacchino e al Gioachimismo.

    mi prende lo sconforto.
     
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  13. Hannah1
     
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    CITAZIONE (Pier Tulip @ 11/11/2011, 18:05) 
    Occorre fare delle correzioni alla tempistica di Gioacchino da Fiore, naturalmente in base ai miei personali "messaggi predittivi della Scrittura".

    Età del Padre: corrispondente alle narrazioni dell'Antico Testamento, estesa nel tempo che va da Adamo fino al 70 a.C.;
    Età del Figlio: rappresentata dal Vangelo e compresa dall'avvento di Gesù, estesa nel tempo che va fino al 2610 (guarda caso è una permutazione di 1260);
    Età dello Spirito Santo: estesa nel tempo che va dal 2610 fino alla fine dell'era dell'Acquario.

    Gioacchino però dimentica che c'è stata anche l'età di Mosè. Per cui l'età del Padre si divide almeno in due parti.
    E prima di Adamo che c'era l'età del Nonno?
    La fine del mondo avverrà però secondo Gesù proprio all'inizio dell'era dell'Acquario, per cui l'Età dello Spirito Santo sarà molto breve.
    Chi vivrà vedrà.

    Chiedo scusa di questo intervento sarcastico, ma quanno ce vo', ce vo'.

    Quando leggo:
    CITAZIONE
    Il Centro Internazionale Studi Gioachimiti cura l'edizione critica delle opere scritte da Gioacchino da Fiore, conservate in diversi codici manoscritti sparsi in diversi luoghi del mondo. Esso opera attraverso un Comitato Scientifico Internazionale e un Comitato Editoriale Internazionale e promuove ogni cinque anni un Congresso Internazionale di Studi a tema, relativo a Gioacchino dal Fiore e al Gioachinismo. A cadenza annuale stampa la rivista Florensia che contiene studi connesse a Gioacchino e al Gioachimismo.

    mi prende lo sconforto.

    Ciao Pier, il testo citato era solo per esprimere l'idea delle tre ere. Anche perché viste così come Padre, Figlio e Spirito Santo non c'è incompatibilità se non per il problema del monoteismo assoluto. Inoltre Gesù ha sempre detto che il Padre è il più grande e, quindi, non c'è nessuna sostituzione. Inoltre se YHWH ha una sposa, cioè Israele, perché non può avere anche un figlio, rappresentato da Gesù e dal popolo dei non ebrei?

    Non ho capito il discorso della permutazione 1260-2610. Ma qualcuno non dice che l'età dell'acquario inizia nel 2012?
    E poi secondo te il fenomeno delle cosiddette apparizioni mariane (su queste sono molto scettica) può essere in qualche modo legato alle cosiddette profezie dello Spirito Santo o è la riproposizione di un archetipo più antico?
     
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    Ciao Hannah mi fa piacere che le mie idee trovino riscontro, anche se parziale e dettato da tutt'altre motivazioni, in un beatificando dottore della Chiesa.

    CITAZIONE
    Non ho capito il discorso della permutazione 1260-2610.

    No, niente di particolare, notavo che, per puro caso, le due date sono formate dagli stessi numeri.

    CITAZIONE
    Ma qualcuno non dice che l'età dell'acquario inizia nel 2012

    No il 2012 non c'entra con le ere, deriva da una presunta predizione maya forse basata sull'allineamento dei pianeti, ma non ho investigato. Se questo allineamento è vero, ma ho dei dubbi, allora non credo proprio che sia una predizione così antica.
    Wiki dice che è una invenzione della New Age in base al fatto che nel 2012 finirebbe un ciclo del calendario maya.
    L'era dei Pesci termina nel 2610, più o meno perchè non c'è un confine preciso fra le costellazioni.
    Ogni era ha una durata diversa a causa delle dimensioni delle costellazioni.
    Riporto dal mio libro visto che non è uno dei risultati qualificanti del mio lavoro, ma un semplice inciso, riportato, anche se a volte con leggere variazioni, anche da altri autori:

    CITAZIONE
    ERA DEL LEONE 10000 – 8000 a.C.
    ERA DEL CANCRO 8000 – 5800 a.C.
    Preistoria.
    Nascita dei primi Dei. La Dea Madre.

    ERA DEI GEMELLI 5800 – 4540 a.C.
    Adamo - Il peccato originale.
    Età della comunicazione e del commercio.

    ERA DEL TORO dal 4540 a.C. al 1870 a.C.
    Noè - La salvezza dal diluvio.
    Età del bronzo.
    Dal 3500 Inizio della storia umana con l'invenzione della scrittura.

    ERA DELL'ARIETE dal 1870 a.C. al 70 a.C.
    Mosè - La salvezza dalla schiavitù dell'Egitto.
    Età del ferro.
    Il mito del vello d'oro.
    Non potrò mai dimenticare la scena del ritorno di Mosè dal roveto ardente nel film I dieci comandamenti di Cecil B. DeMille e la delusione che mi prese insieme all'ira di Mosè nel vedere che il popolo ebreo era ritornato all'adorazione del bue Api (Toro) mentre invece occorreva da quel giorno adorare l’Ariete. Fu infatti Mosè ad introdurre il sacrificio dell’agnello all’equinozio di primavera e per conservare la consuetudine con la festività egiziana si celebrò nel giorno di luna piena successivo.

    ERA DEI PESCI 70 a.C. al 2610 d.C.
    Gesù - La salvezza dell'anima.
    L’ultimo traghettatore che libera l'uomo dal peccato e gli apre le porte del Regno dei Cieli. Gesù è stato rappresentato spesso col simbolo del Pesce che rappresenta la nuova Era anche se i cristiani preferiscono far derivare questo simbolo da ichthýs che è l'acronimo di Iēsoùs Christòs Theoù Yiòs Sōtèr, Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore. Il simbolo di Gesù rimane comunque I Pesci che non poteva essere utilizzato per rappresentare il sacrificio.

    Sia Mosè che Gesù sono presentati come un ariete: Mosè, come Mitra, rappresenta l’inizio della nuova era mentre Gesù rappresenta la fine di essa e viene sacrificato (Agnus Dei, agnello sacrificale).


    Pier Tulip, KRST, Pagg. 120-121

    Come vedi l'Età del Padre deve essere divisa in tre parti, Adamo-Gemelli, Noè-Toro e Mosè-Ariete.

    CITAZIONE
    E poi secondo te il fenomeno delle cosiddette apparizioni mariane (su queste sono molto scettica) può essere in qualche modo legato alle cosiddette profezie dello Spirito Santo o è la riproposizione di un archetipo più antico?

    Le apparizioni mariane possono essere semplicemente bugie o suggestioni dettate da una attesa apocalittica inculcata in poveri pastorelli a cui hanno fatto il lavaggio del cervello, o generate per emulazione a fini solamente economici.
     
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  15. Hannah1
     
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    CITAZIONE (Pier Tulip @ 11/11/2011, 20:43) 
    Ciao Hannah mi fa piacere che le mie idee trovino riscontro, anche se parziale e dettato da tutt'altre motivazioni, in un beatificando dottore della Chiesa.

    CITAZIONE
    Non ho capito il discorso della permutazione 1260-2610.

    No, niente di particolare, notavo che, per puro caso, le due date sono formate dagli stessi numeri.

    Io nemmeno lo conoscevo Gioacchino da Fiore. Beh per l'epoca non era male...

    Continua a sfuggirmi il significato del 1260: a cosa si riferisce?


    Io credo che l'età del Padre comprenda anche altri pezzi importanti come Abramo, Davide e Salomone.


    Secondo me, sarebbe il caso di rivalutarlo un po' questo Gioacchino. Look here www.calabrianotizie.it/2008/08/28/o...la-casa-bianca/ :B):

    Poi per la serie Sincronicità, episodio ennesimo, http://www.centrostudigioachimiti.it/Downl...VEMBRE_2011.pdf

    Edited by Hannah1 - 11/11/2011, 22:08
     
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646 replies since 1/11/2011, 17:07   116722 views
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