Cosa ne pensate della traduzione fatta da Mauro Biglino della Torah

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  1. Abramo
     
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    עם ישראל חי

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    A pag 134 Biglino riporta in ebraico, il verso di Deut. 32:12,

    יהוה בדד ינחנו ואין עמו אל נכר
    che così traduce: "Y a h w è h da solo conduce lui e non con lui El straniero" e che definisce: "un'affermazione estramamente importante".

    In sostanza Biglino, per tradurre si è appoggiato ad altre traduzioni come ad esempio quella cattolica della C.E.I. che così traduce:
    Il Signore lo guidò da solo,
    non c'era con lui alcun dio straniero.


    Il verbo "ינחנו" può derivare sia dalla radice נחה =condurre, che dalla radice נוח riposare, lasciare, posare.

    Il termine "בדד" è un avverbio e, da come si evince da versi paralleli, si applica al popolo e non a Y a h w è h.

    Tale che se si applicasse alla radice נחה, come interpreta il Biglino, acquisterebbe il senso di: "condurre solitariamente".

    Ma la Bibbia interpreta se stessa ed è consueto consultare altri versi per vedere se ci sono riscontri. Ma è anche bene consultare gli antichi scritti per vedere come veniva letta ed intesa la Bibbia. Secondo la tradizione orale il verbo in questione è di radice נוח riposare, lasciare, ed abbiamo i seguenti versi che lo dimostrano:

    Numeri 23:9

    הן-עם לבדד ישכן ובגוים לא יתחשב.

    C.E.I.:
    ecco un popolo che dimora solo


    E poi continua:

    e tra le nazioni non si annovera.
    Questo spiega il senso di : "non c'era con lui alcun dio straniero". Ciò naturalmente se si restituisce al termine "el" (tradotto con "dio") il senso di "potente" ovvero colui che detiene il potere, un re. Nessun re delle nazioni prese in considerazione questo popolo per allearsi con lui ed aiutarlo ad insediarsi nella sua terra.

    Citiamo anche Deuteronomio 33:28.

    וישכן ישראל בטח בדד עין יעקב, אל-ארץ דגן ותירוש; אף-שמיו, יערפו טל
    C.E.I.:
    Israele abita tranquillo,
    la fonte di Giacobbe in luogo appartato,
    in terra di frumento e di mosto,
    dove il cielo stilla rugiada.

    Biglino continua poi a commentre gratuitamente come segue:

    "L'EL (probabile forma singolare di Elohim) che si chiamava Y a h w è h si occupava da solo di quel popolo, non aveva e non chiedeva aiuto ai suoi colleghi"

    "colleghi" ?

    El (אל) deriva dalla radice אול = potere, ed ha già il suo plurale: אלים (elim). A questo punto è bene ricordare ancora una volta che, in ebraico, tale termine plurale non è mai usato per designare il D-o di Israel.

    E' bene precisare anche, che se il senso fosse veramente quello del "dio straniero" (che per Biglino è un "collega"), non sarebbe certo una prova di politeismo. Il senso sarebbe quello che fra il popolo di Israel non vi erano divinità straniere.

    Chi conosce bene la Bibbia sa bene che questa non attribuisce mai agli dèi stranieri poteri soprannaturali, né miti di alcun genere per descrivere la loro esistenza. La Bibbia prende solo atto che i popoli stranieri li consideravano "dio", ma spiega bene che le loro divinità erano un nulla.

    Shalom






     
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646 replies since 1/11/2011, 17:07   116802 views
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