Cosa ne pensate della traduzione fatta da Mauro Biglino della Torah

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    Vi riporto cosa doce Biglino su Kevod ed Elohim...

    Da Mauro Biglino: Buon giorno, come premessa dico che nessuno studioso al mondo sa con esattezza cosa significhi il termine Elohim, non a caso viene tradotto in tanti modi diversi e la cosa più saggia è non tradurlo: ogni affermazione su un suo significato certo è infatti priva di qualunque fondamento.
    Se poso permettermi, suggerisco di prendere conoscenza degli studi rabbinici pubblicati dalla Jewish Publication Socitey (Rabbinical Assembly di cui fanno parte i Rabbini docenti a Yale, Philadelphia, Berkley, ecc ecc… e che presiedono le più importanti sinagoghe USA).
    Personalmente rimango convinto del fatto che chiunque legga senza pregiudiziali monoteistiche la normale Bibbia che abbiamo in casa capisce il termine Elohim indica una pluralità di individui, distinti e diversi dagli adam: Elohim fanno (verbo al plurale) gli adam: i figli degli Elohim si uniscono (verbo al plurale) con le femmine adam; gli Elohim muoiono (10 verbi al plurale) come gli adam: che senso avrebbero queste distinzioni se fossero solo dei legislatori, cioè uomini come tutti gli altri adam?
    Tra le tantissim incongruenze che deriverebbero da una tale traduzione, risulterebbe ad esempio che:
    Noi siamo stati creati da un legislatore (verbo al plurale)
    Mosè seguiva un legislatore.
    Noi non dobbiamo avere altro legislatore oltre a Yahweh (tralascio i commenti talmudici che sono molto significativi in tal senso e che rendono ancora più inaccettabile tale traduzione)
    Un legislatore “camminano” (verbo al plurale) davanti al popolo nel deserto
    Giosuè chiede al suo popolo se vuole seguire il legislatore che seguivano Abramo, Isacco e Giacobbe quando vivevano nella terra dei due fiumi.

    Un altro esempio:
    2 Re 17:29-33
    “Tuttavia ogni popolazione si fece i propri Elohim nelle città dove abitava e li mise nei templi degli alti luoghi che i Samaritani avevano costruiti. 30 Quelli provenienti da Babilonia fecero Succot- Benot; quelli provenienti da Cuta fecero Nergal; quelli provenienti da Camat fecero Asima; 31 quelli provenienti da Avva fecero Nibaz e Tartac; e quelli provenienti da Sefarvaim bruciavano i loro figli in onore di Adrammelec e di Anammelec, Elohim di Sefarvaim. 32 Temevano anche Yahweh; e si fecero dei sacerdoti per gli alti luoghi scegliendoli tra di loro, i quali offrivano per loro dei sacrifici nei templi degli alti luoghi. 33 Così temevano Yahweh e servivano al tempo stesso i loro Elohim, secondo le usanze delle regioni da cui erano stati deportati in Samaria.”

    Tutti legislatori questi Elohim che le varie genti servivano?
    Ma questa è solo una piccolissima parte, ci sarebbe una quantità di esempi che richiederebbe un trattato.
    Ripeto quindi che saggezza vuole che non lo si traduca e che, indipendentemente da ogni questione filologica su cui si può discutere all’infinito, la “pluralità” concreta degli Elohim è un dato assolutamente incontrovertibile nella normale Bibbia che abbiamo in casa.

    Per kevod conosco ovviamente bene la differenza tra stato assoluto e stato costrutto, altrimenti non potrei tradurre. Normalmente uso la pronuncia del costrutto anche nelle conferenze perché è quella più presente nell’AT ed è quindi quella che si sente leggere con maggiore frequenza ma, come sappiamo bene, il significato del termine non cambia anche se è letto nella forma del genitivo.
    Ciò detto, come scrive il prof Garbini, ordinario di filologia semitica alla Sapienza, nessuno al mondo sa come fosse vocalizzata la Bibbia in origine e nessuno consoce le possibili differenze di significato derivanti da possibili diverse inflessioni nella pronuncia degli stessi suoni vocalici (Storia e ideologia nell’Israele antico)
    Noi conosciamo le vocali messe dai masoreti di cui Kamal Suleiman Salibi, docente all’Univ di Beirut e presidente dell’istituto per i rapporti interconfessionali tra le religioni, scrive “probabilmente non conoscevano l’ebraico perché non lo parlavano” (The arabia Bible revisited)
    Per quanto riguarda invece la sostanza del kavod e del ruach rimando alle 70 pagine del nuovo libro delle quali ovviamente non posso anticipare nulla: ma col progrdire degli studi ho sempre più convinzioni sulla fondatezza delle mie ipotesi, anzi le nuove rilevanze mi hanno dato ulteriori forti conferme e la documentazione sarà estremamente accurata.
    Per quanto concerne il significato di ruach come spirito (anima) ricordo solo che in Qo 3,19 è scritto chiaramente (non traduzioni mie) che l’uomo è uguale agli animali e non ha “nulla di più” risputo a loro, cioè non ha anima, non ha spirito. Se si vuole sostenere che in altre arpti dell’AT si afferma che l’uomo è dotato di spirito bisogna prendere atto del fatto che la Bibbia non sa quello che dice.


    Cosa ne pensate??
     
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646 replies since 1/11/2011, 17:07   116800 views
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