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Ditocorto.
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QUOTEed invogliare alla missione di proselitismo
Penso che nemmeno gli apologeti cristiani si spingano in tale interpretazione di Gesu' come direttore del settore marketing religioso . A parte gli scherzi, nel Gesu' business l'esperto dovrebbe essere stato Paolo di Tarso, invece.
Poi non capisco, se vedi tutta la storia come una gigantesca allegoria, a parte riconoscere l'esistenza di un qualche predicatore dal nome Gesu' (seminegazionismo), cosa ti spinge a riconoscere la storicita' di questo passo (dal momento che neghi la storicita' di tutti gli altri).
Le seguenti parole di Weiss (rifetite a Veroheven) mi lasciano decisamente di stuccoQUOTENon è possibile però sorvolare sulla sua fortissima tendenza alla psicologizzazione e alla costruzione di uno sviluppo della personalità e della biografia di Gesù che, dal punto di vista scientifico (come probabilmente saprà anche lui) è del tutto gratuito.
quando lo stesso Weiss ha esaltato Jossa, pur riconoscendo a quest'ultimo insieme a Gnilka il vizio di psicologizzare troppo Gesu' e i suoi mutamenti di visione del mondo (e poi scusate, ma non e' Jossa che ha scritto una ''biografia'' di Gesu' a livello divulgativo, nella sua ormai eterna opera di confutazione di quanto ripete Pesce sul tradimento del cristianesimo?)
ma (per citare Barionu) ''non c'e' limite al peggio'':QUOTEIn definitiva, penso che il libro di Verhoeven possa costituire una gustosa lettura da spiaggia (o da tazza del cesso), per chi sentisse il bisogno di rilassarsi un poco da tomi più impegnativi.
http://apocalitticamente.blogspot.it/2010/...-fronte-al.html
eppure anche Robocop, come Weiss, ha il vizio di ostentare lunghissime bibliografie, ed almeno qualifica i suoi colleghi nello studio del Gesu' storico - dando prova di un notevole senso dell'umorismo - come ''teologi'' e non come ''storici''.QUOTEReflecting an astonishing familiarity with the trends of scholarship during the last 150 years, Paul Verhoeven's Jesus of Nazareth displays a virtue rare among theological
books.... It is highly ironic, Verhoeven concludes, that Jesus' mistaken view of reality led to the most significant ethical revival in the past two thousand years. Both scholars and laypersons will learn from this impressive work by a non-specialist. I recommend it with the utmost enthusiasm.
-Dr. Gerd Lüdemann, Professor of History and Literature of Early Christianity at the University of Göttingen, GermanyCODEVerhoeven certainly knows whereof he speaks, having as a boy experienced the boot of Nazi occupation in his native Holland. His Jesus is, therefore, fresh and invigorating, and thoroughly more historical and convincing than earlier ones.
-<b>Robert Eisenman</b>, author of James the Brother of Jesus and The New Testament Code
Perche', e lo dico senza alcun desiderio di offendere (e sono assolutamente sincero in questo), alcuni di questi storici/teologi (riferimenti puramenti casuali...) mi sembrano assolutamente dei mezzi-preti? (E guardate che lo dico senza voler suscitare risa ma in tutta serieta'...)
ciao
Ditocorto
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