Il Giudaismo di Gesù dal libro di Mario Javier Saban

El Judaismo de Jesus autor Mario Javier Saban

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  1. Negev
     
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    אריאל פינטור

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    Certo che un Gesù "umile Rabbino di Galilea", il cui insegnamento è stato successivamente paganizzato; mi sembra teoria ben lontana e ben diversa da quella di un Gesù di Nazareth = Giovanni di Gamala = potente e crudele capo patriota rivoluzionario...o no??!!

    Nulla ci vieta di pensare che Gesù fosse il "riferimento", per così dire l'ideologo, cui si ispiravano veri e propri rivoluzionari, essendo il suo movimento molto eterogeneo
    Per fare un esempio: "Simone lo zelota"
    Vi è un libro, "La chiave di Hiram" di Christopher Knight e Robert Lomas, nel questa posizione è fortemente sostenuta. Spesso il confine tra riformatori religiosi e riformatori politici non è ben definito.
    Vi è sempre "una mente" e un "braccio" .
    Può darsi che Gesù, coscientemente, o magari suo malgrado, fosse la mente, il leader carismatico ed altri, che possiamo chiamare Barabba o altro, fossero il braccio armato

    prendiamo ad esempio Matteo 22: il famoso "Rendete a Cesare quel che è di Cesare".

    «Maestro, sappiamo che sei veritiero e insegni la via di Dio secondo verità e non hai soggezione di nessuno perché non guardi in faccia ad alcuno. Dicci dunque il tuo parere: È lecito o no pagare il tributo a Cesare?». Ma Gesù, conoscendo la loro malizia, rispose: «Ipocriti, perché mi tentate? Mostratemi la moneta del tributo». Ed essi gli presentarono un denaro. Egli domandò loro: «Di chi è questa immagine e l'iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». Allora disse loro: «Rendete dunque a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio». A queste parole rimasero sorpresi e, lasciatolo, se ne andarono. » (Matteo 22,15-22)
    In questo caso, Gesù chiede che gli venga mostrata una moneta, dimostrando, che Egli non l'aveva, cioè che innanzitutto non profanava il Tempio né infrangeva la Torah, portando con sé una effigie idolatrica (l'imperatore era considerato un dio dai romani).
    In secondo luogo dice di rendere a "Cesare ciò che gli appartiene" ( Dice "rendere" e non "dare": per il diritto dell'epoca l'immagine sulla moneta ne identificava il proprietario).
    In questo modo, non solo si mette al riparo dal tranello di incitare al non pagamento dei tributi (reato gravissimo e passibile di morte) ma si mette anche al riparo dal non dire che andava pagato (in tal caso avrebbe deluso i suoi seguaci e probabilmente l'intero Popolo). Non credo di esagerare affermando che tutto il Popolo era animato da un forte sentimento anti-romano, non solo i più accesi sicari. Che poi vi fossero i soliti collaborazionisti e traditori per convenienza, questo avviene in ogni epoca e in ogni cultura.
    La risposta di Gesù è molto abile e pronta, degna di un sottile politico e diplomatico.

    Edited by Negev - 27/9/2009, 13:12
     
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