IPOTESI SU GESU' RABBI

e il suo eventuale matrimonio.

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    Bibliothecarius Arcanus

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    CITAZIONE (paola860 @ 20/7/2009, 19:35)
    CITAZIONE
    Edgar Cayce è un medium, e con lui siamo totalmente nel campo della new age; viene spesso citato non a caso insieme con il vangelo acquariano. Siamo in un tipo di speculazioni ben diverse dalla seria ricerca storica. Associazioni tra il nome Esseni e quello di Nazareni non ce ne sono per ora, nelle fonti note all'umanità, te lo posso garantire.

    Idem, mi citi la fonte?

    David S. Katz: La tradizione occulta. Dal rinascimento a oggi, templari, massoni, rosacroce, teosofi, seguaci del new age, fondamentalisti; Garzanti 2007, p. 228.

    Ma qualsiasi libro sull'occultismo-esoterismo-acquarianesimo lo riporta.

    Per il resto, inutile dire che concordo con Yitro.
     
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  2. Yitro ha Kushi
     
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    QUOTE (paola860 @ 20/7/2009, 19:35)
    Caro Yitro, sia ben chiaro io non sostengo la tesi di nessuno, come tu stai facendo intendere . Le tesi di Epifanio, di Flavio o Filone per me l'una vale l'altra, quindi non mi soffermo su cosa dicono ma cerco di capire ed esporre quello che per loro è pura verità, compresa la tua.
    Del resto Flavio e Filone, mi sembra di capire, non sono concordi con la tesi di Epifanio, si può ipitizzare ma nessuno conosce esattamente le origini degli esseni, dei nazareni o nasarei.

    Paola, forse non mi spiego. Questi autori antichi non propongono delle "tesi" da dimostrare, danno solo informazioni che hanno. Non è che stiamo discutendo le tesi di qualcuno. Qui si stava solo parlando di cosa Epifanio dice, che è un fatto oggettivo. Quello che è scritto nel suo testo è oggettivo, per questo ho detto "punto e basta", perchè così è scritto e non è che possiamo inventare altro. Poi che le cose stiano o no come dice Epifanio, tu sei libera di credere come vuoi. Per me puoi credere a qualsiasi cosa, ma quello che Epifanio dice nell'opera non lo possiamo inventare, è scritto per chi vuole leggerlo. Sono dati da valutare, da apprezzare, da rifiutare, ma ciò non cambia quello che c'è scritto, altrimenti ogni parametro di oggettività storica viene meno.

    Io potrei dire che Cesare nel De Bello Gallico dà una descrizione più o meno forzata dei suoi nemici, ma non posso cambiare la sostanza di ciò che c'è scritto.

    Così, Epifanio non parla affatto, come tu hai sostenuto, di Esseni Nazareni e Esseni Ossaiani. Questo tipo di schematizzazioni della sua opera sono tipiche di certa letteratura, rispetto alla quale io ti ho semplicemente voluto mettere in guardia. Di quelle cose Epifanio non parla e basta, non c'entra la mia o la tua opinione, non parla di simili categorie religiose. In questo senso si può dire, senza minacce, ma ad onor del vero, punto e basta.

    Se poi vuoi continuare a pensare che è vero come dici tu, non so cosa dirti Paola. Ma rifletti bene se questa cosa l'hai letta tu dall'opera di Epifanio o l'hai invece letta da qualche opera terza.

    Peraltro, Filone e Giuseppe non parlano mai dei Nazorei né dei Nasarei, quindi non vedo come potrebbero conoscerne le origini.

    QUOTE
    QUOTE
    Epifanio non parla MAI di nazareni. Conosce solo i Nasarei, che sono un gruppo ebraico pre-cristiano, e i Nazorei, che sono un gruppo ebraio-cristiano. Si tratta di due gruppi ben diversi, e nessuno dei due coincide con l'essenismo.
    Gli Ossei sono un altro gruppo ebraico pre-cristiano, per Epifanio, e sono alcuni studiosi moderni a vedervi un riferimento agli Esseni. Ma cioò non significa che esisterebbero degli Esseni Ossaiani, che è una tautologia, perchè Ossei è solo il modo in cui Epifanio denomina gli Esseni, punto e basta.

    Citami la fonte, magari posso approfondire meglio. Quel punto e basta mi sembra una minaccia :D

    Come sarebbe? La fonte è il Panarion di Epifanio, è di quello che stiamo parlando. I Nasarei sono la notizia 18. I Nazorei la notizia 29, dunque ben distinte.

    QUOTE (paola860 @ 20/7/2009, 19:35)
    Perchè gli ebiomiti erano chiamati anche esseni nazareni.

    Ma da chi? Quando mai? Mi citi un solo autore, uno solo? Non esiste autore antico che associ i due termini Esseni e Nazareni, come ti ho già detto. Sono tre gruppi diversi. Se poi ci aggiungiamo i Nasarei sono 4.

    Alcuni confondono Ebioniti e Nazareni, ma non di certo questi due con gli Esseni. E comunque anche Nazareni ed Ebioniti sono due gruppi diversi. Epifanio dedica due notizie diverse, la 29 per i Nazorei, la 30 per gli Ebioniti. La 18 è per i Nasarei. Esseni e Ossei occupano altre due notizie ben distinte.

    Gli Ebioniti e i Nazorei sono due gruppi diversi, di epoca cristiana. Gli Esseni sono pre-cristiani, come i Nasarei. Che molti Esseni abbiano potuto accettare Yeshua come Messia e diventare o Nazorei o Ebioniti, è tutt'altra cosa.

    Solo J.M. Magnin ha proposto una definizione di "Eboniti essenizzati", ma è una definizione analitica contemporanea, di tipo convenzionale, non un nome realmente portato da qualche gruppo nell'antichità. Con quella definizione ha voluto dire che molti esseni divenendo cristiani potevano essere entrati nelle fila degli Ebioniti, non intendeva dire che Ebioniti ed Esseni siano tout court la stessa cosa.

    QUOTE (paola860 @ 20/7/2009, 19:35)
    QUOTE
    Edgar Cayce è un medium, e con lui siamo totalmente nel campo della new age; viene spesso citato non a caso insieme con il vangelo acquariano. Siamo in un tipo di speculazioni ben diverse dalla seria ricerca storica. Associazioni tra il nome Esseni e quello di Nazareni non ce ne sono per ora, nelle fonti note all'umanità, te lo posso garantire.

    Idem, mi citi la fonte?

    Beh se quelle cose le hai lette su quel libro, la fonte è la sua stessa inesattezza.

    Shalom
     
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    Negev e Way

    Pardon , sono sulle Alpi e leggo solo quando scendo a valle ...

    zio ot :rolleyes: :B):
     
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    CITAZIONE (-Waylander- @ 16/7/2009, 11:32)
    CITAZIONE (Negev @ 16/7/2009, 01:11)
    allora forse non ho capito bene la tua domanda

    Gli studiosi sono concordi che non esisteva ai tempi di Gesù l'istituto formale del rabbinato, bensì che quello di rabbi fosse solo un titolo informale e onorifico. ora, se questo è vero, come probabilmente lo è, l'essere chiamato rabbi non può comportare alcun obbligo formale, e quindi neppure quello di essere sposato, poichè non vi era un organismo preposto a questo controllo che escludesse dal titolo coloro che non lo erano.

    Ogni bene

    Ne abbiamo parlato in vari topic , Rain ne parla nel suo studio su Barabba , sappiamo bene che lo " Status Juridicus " ufficiale di Rabbi risale al II SECOLO,

    ma trovo completamente sbagliata la tua deduzione conseguente , quella di pretendere una " possibile vacuità o inesistenza " di " obblighi formali " per quanto

    concerne il periodo precedente.

    E la cosa che me lo fa pensare è proprio l' appartenenza di Gesù alla Nazione Ebraica , una civiltà dove la Tradizione Orale , la Torah she' be' àl pe , ha garantito

    un' unità e legame alla propria storia probabilmente unica tra tutte le civiltà comparse nel pianeta.

    Di fatto , anche se lo status juridicus era inesistente , il Rabbi era la cuspide dell' osservanza assoluta alla Torah , e quindi la sua condizione di ammogliato

    non era legge , ma Tradizione di Israel , una mesorah o masoret , più forte di qualsiasi obbligo giuridico.

    Ed è per capire questo legame totale , nel suo carattere , nelle sue forme , tra il periodo della legge orale e quello della legge scritta , che ho chiesto la consulenza di

    Abramo , infatti si tratta di focalizzazioni specifiche che il mio status di Goym ( termine che, tra l' altro , mi piace un tot , fa punk un casino :lol: ) non mi permette

    di " sentire " ...

    Tra l' altro non ho mai capito perchè possa essere un problema per gli esegeti cattolici la figura di un Gesù ammogliato e con allegra prole al seguito .



    zio ot nacht in Merano :rolleyes:

    Edited by barionu - 5/9/2009, 15:12
     
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  5. Hard-Rain
     
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    Scusate ma io non capisco questo problema dell'obbligo di sposarsi, cioè non capisco che attinenza abbia con Gesù Cristo, quando sappiamo che per secoli un particolare gruppo di Esseni non si sposava per libera scelta di vita. Ancora una traccia che ci porta nella direzione del Gesù proveniente dal mondo essenico.

    CITAZIONE
    Tra l' altro non ho mai capito perchè possa essere un problema per gli esegeti cattolici la figura di un Gesù ammogliato e con allegra prole al seguito .

    se non lo era perchè a tutti i costi dobbiamo dire che lo era? Uno non può non sposarsi? Inoltre è abbastanza vero - e, personalmente, condivido questo punto di vista - che l'attività di predicazione, studio, approfondimento delle Scritture condotto in modo solitario, senza cioè gli obblighi materiali e affettivi verso una famiglia, riesce molto meglio. La dedizione totale allo studio richiede una enorme quantità di tempo nel corso della giornata e chi non ha tutto questo tempo perchè deve lavorare o provvedere alla famiglia sarà sempre e comunque svantaggiato.
     
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  6. Yitro ha Kushi
     
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    QUOTE (Hard-Rain @ 6/9/2009, 12:57)
    Scusate ma io non capisco questo problema dell'obbligo di sposarsi, cioè non capisco che attinenza abbia con Gesù Cristo, quando sappiamo che per secoli un particolare gruppo di Esseni non si sposava per libera scelta di vita. Ancora una traccia che ci porta nella direzione del Gesù proveniente dal mondo essenico.

    QUOTE
    Tra l' altro non ho mai capito perchè possa essere un problema per gli esegeti cattolici la figura di un Gesù ammogliato e con allegra prole al seguito .

    se non lo era perchè a tutti i costi dobbiamo dire che lo era? Uno non può non sposarsi? Inoltre è abbastanza vero - e, personalmente, condivido questo punto di vista - che l'attività di predicazione, studio, approfondimento delle Scritture condotto in modo solitario, senza cioè gli obblighi materiali e affettivi verso una famiglia, riesce molto meglio. La dedizione totale allo studio richiede una enorme quantità di tempo nel corso della giornata e chi non ha tutto questo tempo perchè deve lavorare o provvedere alla famiglia sarà sempre e comunque svantaggiato.

    Sono d'accordo: l'idea di pensare che gli Ebrei-Cristiani del I secolo avessero dovuto, potuto o voluto nascondere il matrimonio di Yeshua non si comprende sotto nessun profilo; chi propone la tesi di una simile cospirazione, con la pretesa di combattere la sessuofobia del cristianesimo tardo, non fa altro che riproporlo, trasponendone cioè i principi al I secolo, ove invece simile sessuofobia, in ambito ebraico, non esisteva. Perché mai gli Evangelisti avrebbero dovuto nascondere simile particolare come fosse vergognoso? Chi pensa che possano averlo fatto ammette che essi avrebbero dovuto ritenere vergognoso simile particolare solo perché lo avrebbero ritenuto vergognoso Agostino, Gerolamo o Tommaso d'Aquino secoli dopo.

    Personalmente, pur sapendo che gli Ebrei non saranno d'accordo, non credo che il celibato fosse esclusivamente diffuso in ambito essenico - sempre inteso, sia chiaro, come scelta occasionale, libera, estemporanea e non considerata imponibile né esemplare in senso assoluto. Anche il Talmud riporta la medesima pratica in Rabbi Ben Azzai (Yebamot 63 b), innamorato della Torah. Vi è anche l'idea nel giudaismo che Moshe si astenne dal contatto sessuale definitivamente dopo la teofania del Sinai. Nell'Antico Testamento questo ha un valore anche in termini di purità rituale, non solo per questioni di studio, sebbene ciò non vuol dire ovviamente che il sesso kosher fosse ritenuto peccaminoso. Il matrimonio certo è la via naturale, ma forse l'atteggiamento di chiusura totale verso la facoltà puramente opzionale e libera di celibato maturò in seguito in atteggiamento di difesa. Questa è la mia opinione, Shalom
     
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    Yitro, la sessuofobia qui non c'entra niente, ho chiesto un parere su una precisa usanza dell' epoca.

    e infatti, caro Rain, come ho spiegato bene nel mio post, non sono interessato a un contadino, o pastore, o artigiano Ebreo abitante in Israel che non si sposava poichè sfortunato in amore o per alitosi devastante,

    sto parlando di un possibile Maestro della Torah.

    Ma attendo il parere di Abramo.


    zio ot
     
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    CITAZIONE (Yitro ha Kushi @ 6/9/2009, 22:06)
    Personalmente, pur sapendo che gli Ebrei non saranno d'accordo, non credo che il celibato fosse esclusivamente diffuso in ambito essenico - sempre inteso, sia chiaro, come scelta occasionale, libera, estemporanea e non considerata imponibile né esemplare in senso assoluto. Anche il Talmud riporta la medesima pratica in Rabbi Ben Azzai (Yebamot 63 b), innamorato della Torah.

    Nel passaggio citato di Yebamot, lo stesso Ben Azai dichiara "che chiunque non compie il comandamento di essere fecondi e moltiplicarsi è come se versasse il sangue. Gli rimproverarono di essere un bravo oratore, che non mette in pratica il comandamento della Toràh e a ciò egli rispose che desiderava così tanto lo studio della Toràh e che il mondo poteva senz'altro continuare senza di lui. Ma questa idea non era condivisa dai maestri i quali ribadirono in diverse occasioni che chi non si sposa "è come se spargesse sangue umano". E' pure detto nella pagina talmudica seguente che chi "non ha figli è reo di morte" e questa lo sopraggiunge appena commette un'altra grave trasgressione. A tal proposito viene citato l'episodio di Nadav e Avihu, i quali, dicevano i maestri, che se avessero avuto figli, non sarebbero stati condannati a morte a causa del loro grave errore, il verso biblico infatti specifica che "essi non avevano figli" e i maestri interpretarono come una grave trasgressione esercitare il sacerdozio astenendosi dal procreare. Pertanto la mentalità ebraica di quei tempi non ammetteva la possibilità di essere dei bravi oratori, senza compiere questo primario comandamento del procreare perché ogni maestro ha il dovere di dare egli per primo l'esempio.
    Che forse Gesù morì per aver commesso qualche altro peccato grave oltre quello di astenersi dal procreare?

    CITAZIONE
    Vi è anche l'idea nel giudaismo che Moshe si astenne dal contatto sessuale definitivamente dopo la teofania del Sinai. Nell'Antico Testamento questo ha un valore anche in termini di purità rituale, non solo per questioni di studio, sebbene ciò non vuol dire ovviamente che il sesso kosher fosse ritenuto peccaminoso. Il matrimonio certo è la via naturale, ma forse l'atteggiamento di chiusura totale verso la facoltà puramente opzionale e libera di celibato maturò in seguito in atteggiamento di difesa. Questa è la mia opinione, Shalom

    Moshè era sposato e aveva già procreato dacché l'esempio non è pertinente.
    Moshè si separò dalla moglie con il permesso divino perché gli erano state affidate grandi responsabilità e doveva rimanere a disposizione di HaShem giorno e notte. Così è spiegato dai saggi.

    Shalom
     
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    Mi sembra di poter concludere che SE Gesù era un Rabbi , le probabilità che fosse sposato sono al 99.9999( PERIODICO ) %

    Infatti Geza Vermes cita il caso di Ben Azai , e solo accenna ai rimproveri che gli vengono mossi.

    Mentre la citazione estesa di Abramo chiarisce il brano da Yebamot.

    Un sentito grazie a ( Rav Rashì :lol: ) Abramo.



    zio ot
     
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    Diego Cuoghi , in questo forum

    http://www.renneslechateau.it/public/forum...&st=0&sk=t&sd=a


    mi fa queste interessanti osservazioni.

    Lui ritiene ostativi a un gesù Rabbi i seguenti elementi



    cit da Cuoghi



    Se Gesù fosse stato un fedele osservante delle rigide regole etiche/religiose/sociali della cultura ebraica dell'epoca, non avrebbero senso scene riportate dai vangeli che lo vedono continuamente come un trasgressore delle regole etiche/religiose/sociali della cultura ebraica dell'epoca.

    Esempi:

    - la scena in cui l'emorroissa (ovvero una donna perennemente mestruata, quindi intoccabile, impura ogni giorno della sua vita, tanto da rendere impure anche le persone o le cose da lei anche solo sfiorate) tocca la veste di Gesù convinta che così facendo otterrà la guarigione. E lui dopo aver ascoltato le parole della donna (che "gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità"), invece che inorridire e scacciarla come avrebbe fatto ogni pio credente dell'epoca, le risponde "la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male"

    - La scena dell'incontro vicino al pozzo con la samaritana, altra donna impura (in quanto appartenente a un popolo considerato "bastardo" e derivato da incroci etnici proibiti), infedele (i samaritani non seguivano la religione ebraica, erano considerati idolatri), peccatrice (l'uomo col quale sta non è suo marito, e in passato ha avuto molti mariti) ... alla quale Gesù chiede dell'acqua. Nessun ebreo osservante avrebbe anche solo rivolto la parola a una samaritana, e tantomeno le avrebbe chiesto dell'acqua.
    La donna è infatti sconcertata dalla richiesta quasi blasfema "come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me che sono una donna samaritana?"
    E non serve controbattere che Gesù nel dialogo che segue cerca di convertire la samaritana. Nessun rabbi ebreo osservante avrebbe mai desiderato convertire estranei, perché ebrei lo si è "di nascita" non per conversione.

    - la scena del discepolo al quale è appena morto il padre, al quale Gesù dice "lascia che i morti seppelliscano i loro morti". Nessun ebreo osservante delle regole avrebbe mai distolto un figlio dall'adempimento dei rigidissimi riti familiari, perché il seppellimento del padre era un compito dei figlii maschi, che dovevano chiudergli gli occhi, distenderlo a terra, avvolgerlo nel lenzuolo, dirigere le preghiere...

    - stesso significato ha la scena in cui alle persone che lo avvertono che sua madre e i suoi fratelli lo aspettano e hanno bisogno di parlargli, Gesù risponde "Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?". Quindi un altro rifiuto delle regole sul rispetto della famiglia. Ancora... nessuno ricorda la frase in cui Gesù afferma "Non sono venuto a portare la pace, ma la spada. Perchè sono venuto a dividere il figlio dal padre, la figlia dalla madre..."? Ancora trasgressioni alle regole sociali ebraiche.

    - Gesù dà scandalo guarendo i malati nel giorno di sabato e infrangendo così una regola rigidissima, ed afferma che "Il sabato è fatto per l'uomo, non l'uomo per il sabato".

    E ancora, la considerazione per "pubblicani e prostitute" che potranno redimersi ed entrare nel regno dei cieli, a differenza dei farisei osservanti della legge... Un Gesù che afferma: "È venuto il Figlio dell’uomo, che mangia e beve, e dicono: Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori."

    Gesù dunque infrange continuamente le regole della società/religione ebraica, ed è quindi assurdo pretendere che, proprio in base alle regole ebraiche, Gesù DOVESSE assolutamente avere moglie come ogni Rabbi rispettoso della legge, come si legge spesso in tanti testi e siti, e come tu stesso ripeti in continuazione basandoti sulla filologia. Se filologia deve essere, allora prendi in considerazione anche gli innumerevoli brani dei vangeli in cui Gesù trasgredisce quelle regole.






    Il parere di Abramo, Negev e di tutto il forum Ebraico è altamente auspicato et atteso.



    zio ot :rolleyes:
     
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    אריאל פינטור

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    - la scena in cui l'emorroissa (ovvero una donna perennemente mestruata, quindi intoccabile, impura ogni giorno della sua vita, tanto da rendere impure anche le persone o le cose da lei anche solo sfiorate) tocca la veste di Gesù convinta che così facendo otterrà la guarigione. E lui dopo aver ascoltato le parole della donna (che "gli si gettò davanti e gli disse tutta la verità"), invece che inorridire e scacciarla come avrebbe fatto ogni pio credente dell'epoca, le risponde "la tua fede ti ha salvata. Va' in pace e sii guarita dal tuo male"

    Inorridire e scacciare la donna non è da pio credente ma da idiota e da miscredente. Il primo comandamento è l'amore per D-O. Il secondo è l'amore per il prossimo

    CITAZIONE
    - La scena dell'incontro vicino al pozzo con la samaritana, altra donna impura (

    A parte la regola di sopra (amore per il prossimo) che vale anche, ovviamente in questo caso, il Goy (non Ebreo), non può rendere impuro l'Ebreo. Questa nozione è nota da sempre, anche a quell'epoca.

    CITAZIONE
    Nessun rabbi ebreo osservante avrebbe mai desiderato convertire estranei, perché ebrei lo si è "di nascita" non per conversione.

    Nessun Ebreo cerca di convertire nessuno, perché il proselitismo è proibito. Quanto all'essere Ebreo: il convertito (Gher) diventa Ebreo a tutti gli effetti ed è tenuto in grandissima considerazione nell'Ebraismo, in quanto lo fa per scelta consapevole, potendo egli limitarsi ad essere un Pio osservando le sette leggi di Noach, sceglie invece di entrare nel Popolo Ebraico a tutti gli effetti, sottoponendosi all'obbligo di osservare 613 mitzvot (precetti).
    La nonna del Re David era una convertita.

    CITAZIONE
    - la scena del discepolo al quale è appena morto il padre,

    Il Talmud afferma chiaramente che il Maestro ha la priorità rispetto al Padre naturale (non ricordo la referenza, la cercherò con calma)

    CITAZIONE
    "Non sono venuto a portare la pace, ma la spada. Perchè sono venuto a dividere il figlio dal padre, la figlia dalla madre..."?

    Questo è di più difficile discussione

    CITAZIONE
    - Gesù dà scandalo guarendo i malati nel giorno di sabato

    Nessun Ebreo si scandalizza per questo: fare del bene e alleviare le sofferenze è UN DOVERE.
    Si può discutere se era urgente farlo: chiaramente se non è urgente per la vita e non vi è dolore, si rimanda, ma se vi è dolore, del corpo o dello spirito) allora è peccato non operare la guarigione.
    Se vogliamo parlare di trasgressione dello Shabbat, non è la guarigione che bisogna considerare, ma la raccolta delle spighe nel campo (peraltro raccolte dai discepoli e non da Gesù)

    CITAZIONE
    ed afferma che "Il sabato è fatto per l'uomo, non l'uomo per il sabato".

    Questa non è una frase di Gesù. Gesù l'ha presa dal Tanach. Vuol dire che lo Shabbat è un dono per l'uomo, non un oneree va santificato con la gioia del riposo.

    CITAZIONE
    E ancora, la considerazione per "pubblicani e prostitute" che potranno redimersi ed entrare nel regno dei cieli, a differenza dei farisei osservanti della legge...

    Non dei Farisei osservanti, ma, al contrario, dei farisei e di tutti coloro che sono falsamente osservanti o osservanti per l'esteriorità, particolarmente i sadducei, amici e conniventi con i Romani. Dei Farisei, Gesù riconobbe l'autorità, quando affermò che siedono sulla cattedra di Mosè.

    CITAZIONE
    Gesù dunque infrange continuamente le regole della società/religione ebraica,

    Gesù era certamente un Maestro un po' sui generis ma le regole le seguiva:
    -Nasce da genitori Ebrei
    -Circoncisione all'ottavo giorno
    -presentazione al Tempio
    -Feste ebraiche (sukkot, Pesach)
    -"Si siede ad ammaestrare la gente" atteggiamento tipico del Mastro
    -"si alza a parlare" (leggere la Torah) in Sinagoga (cosa non concessa a chiunque, allora, come oggi)
    -Parla nel Tempio

    Edited by Negev - 3/12/2009, 23:45
     
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    אילון

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    CITAZIONE
    Negev,3/12/2009, 21:56

    CITAZIONE
    ed afferma che "Il sabato è fatto per l'uomo, non l'uomo per il sabato".

    CITAZIONE
    Questa non è una frase di Gesù.

    Infatti, ma quanti lo sanno?


    "Rabbi Yochanan ben Joseph disse: 'E' scritto nella Torah: Osserverete lo Shabbat,
    perchè è santo per voi'.
    [Esodo 31, 14].
    Questo implica che lo Shabbat è fatto per voi, non voi per lo Shabbat..."
    Talmud Yoma 85b

     
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  13. Veritas
     
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    CITAZIONE (Aialon @ 29/12/2009, 21:00)
    CITAZIONE
    Negev,3/12/2009, 21:56

    CITAZIONE
    ed afferma che "Il sabato è fatto per l'uomo, non l'uomo per il sabato".

    CITAZIONE
    Questa non è una frase di Gesù.

    Infatti, ma quanti lo sanno?

    "Rabbi Yochanan ben Joseph disse: 'E' scritto nella Torah: Osserverete lo Shabbat,
    perchè è santo per voi'.
    [Esodo 31, 14].
    Questo implica che lo Shabbat è fatto per voi, non voi per lo Shabbat..."
    Talmud Yoma 85b

    .

    Ci sono diversi altri passaggi nel contesto neotestamentario che denunciano, per ciò che concerne gli autori evangelici, la palese conoscenza del Talmud. Questo non solo conferma il fatto che la redazione dei testi evangelici è molto più tarda di quello che i falsari delle origini cristiane hanno sempre cercato di far credere, ma conferma anche una data più precoce per il Talmud. Infatti, il culto catto-cristiano data la sua origine intorno al periodo 140-150 della nostra era, ed è quindi evidente che a quella data il Talmud già 'circolava', contrariamente a quello che si cerca di far credere, vale a dire che la sua redazione non avvenne prima del finire del II secolo d.c.


    Saluti


    Veritas
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    Edited by Veritas - 19/1/2010, 19:37
     
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  14. Shazarahel
     
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    User deleted


    domanda:
    mi sfugge perché sia così tanto importante per voi sapere se Gesù fosse sposato o no: cosa cambierebbe al suo personaggio e al suo messaggio per i cristiani?

     
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  15.  
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    אריאל פינטור

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    mi sfugge perché sia così tanto importante per voi sapere se Gesù fosse sposato o no: cosa cambierebbe al suo personaggio e al suo messaggio per i cristiani?

    Suppongo perché sconfesserebbe l'assurdità del celibato del matrimonio che dal 1100 circa la Chiesa ha imposto , sulla base del celibato del Nazareno e sul famoso "Lascia tutto ciò che hai e seguimi". (in realtà era solo per evitare che i beni dei preti andassero agli eredi e non piuttosto alle casse della chiesa)
     
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505 replies since 1/6/2009, 11:12   24711 views
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