Lamentazioni di Eleazar ha-Qalir

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  1. Abramo
     
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    עם ישראל חי

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    CITAZIONE (Cochav YaM @ 15/1/2009, 15:08)
    E' la stessa Mishnah Hard, ne avevamo parlato in qualche discussione datata. Le due komot non sono altezze d'uomo come sostiene Epstein, ma altezze di abitazione d'uomo, cioè un'altezza equivalente a due piani, circa sei metri d'altezza.

    Da quanto spiegato nella Ghemarà, pare si tratti di altezza d'uomo.

    Per Hard Rain:

    Dalla descrizione della Ghemarà pare trattasi di una costruzione apposita, primo perché viene data un'altezza precisa che non poteva essere più alta perché altrimenti la morte sarebbe stata troppo crudele, ma nemmeno troppo bassa perché il condannato doveva morire il più rapidamente possibile. Bisogna considerare anche che il condannato veniva fatto salire alla Bet haskilà, non si trattava quindi di un burrone. La Ghemarà spiega anche che la caduta minima per provocare la morte è di 10 tefachim, che corrispondono a circa un metro, ma si consideri anche che il condannato veniva spogliato nudo e legato. Qui ci vorrebbe un esperto di traumatologia per stabilire se una caduta di un metro può causare la morte. A me pare che si possa dedurre dalla Ghemarà che oltre ad essere nudo, legato e cadere da un'altezza di un metro, qui manchi un'altro fattore per causare la morte e forse può trattarsi di un pavimento apposito, costruito in modo da farlo corrispondere, all'atto dell'esecuzione, ad un lancio di pietra a un punto vitale. Infatti è spiegato che la caduta doveva corrispondere esattamente ad un lancio di pietra.
    Per far morire il condannato più rapidamente e farlo soffrire il meno possibile si è stabilita un'altezza 4 volte superiore all'altezza minima di10 tfachim per un totale quindi di 40 tfachim, che corrispondono a circa 4 metri di altezza. Pertanto l'altezza di queste due komot è di circa 4 metri. La Bet haskilà era progettata in modo tale che se dopo la caduta, il condannato non moriva subito, ciò era da considerarsi una fatalità perché da quell'altezza la morte era quasi certa e il prolungarsi della sofferenza era nelle mani di D-o.

    Chiediamo consulenza a Negev, che è esperto di traumatologia.

    Dal racconto del cap. 4 di Luca si evince che l'ira dei presenti fu causata dall'autoproclamazione di Gesù di essere un profeta di un livello paragonabile ad Eliahu ed Elisha dopo che lo stesso lesse in pubblico in una sinagoga, l'haftarà di Parashat Nizavim presa da Ishaia 61. In un primo momento il pubblico apprezzò il discorso di Gesù forse perché era chiaro che l'interpretazione di quel capitolo era riferito allo stesso Ishaia, ma quando Gesù lo applicò a se stesso paragonandosi egli stesso ai grandi profeti, fu subito identificato come falso profeta. Ora è da considerare che non è possibile interpretare il tentativo di gettare Gesù da un burrone come un'esecuzione della lapidazione e per tre motivi. Primo, perché la la condanna della lapidazione poteva essere inflitta solo dal tribunale di 23 giudici e questo il racconto evangelico non lo riporta. Secondo, perché la condanna stabilita per il falso profeta è il soffocamento e non la lapidazione. Terzo perché il falso profeta poteva essere giudicato solamente nel gran Sinedrio di 71 giudici.

    Shabbat Shalom


     
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