Cronologia della Passione di Gesù Cristo

Analisi del testo greco

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  1. Hard Rain
     
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    L'usanza non è storicamente accettata cioè non abbiamo nessuna testimonianza che un procuratore della Giudea usasse rilasciare un detenuto, soprattutto se pericoloso. Solo i Vangeli citano un caso simile.

    Tuttavia:

    1) esiste un papiro che attesta che il prefetto d'Egitto rilasciò un pericoloso detenuto in circostanze simili a quelle di Gesù cioè in prossimità di una festa locale; ora non ho a disposizione i riferimenti bibliogarfici del caso;

    2) anche se sembra un assurdo liberare un criminale, come ho detto altrove Giuseppe Flavio afferma che Albino e Gessio Floro erano soliti liberare dei pericolosi crimininali appena arrestati se qualcuno si presentava con grandi somme di denario e questo scandalizzava molto la stessa opinione pubblica giudaica. I procuratori erano difatti molto avidi di denaro e vedevano la Giudea come una terra da depredare per i loro vantaggi personali, non è un caso se la popolazione giudaica verrà stressata a tal punto da rivoltarsi contro Floro nel 66.

    Siamo davanti alla solita questione: il Nuovo Testamento racconta una storia particolare in un'epoca particolare che contrasta le regole politically correct delle istituzioni romane e giudaiche del tempo, ne abbiamo già discusso a lungo. Io non eslcudo che anche Pilato, che era avido di denaro, facendo finta di rilasciare dei briganti per ingraziarsi l'opinione pubblica in realtà esigesse di nascosto delle tangenti, come fecero altri. Ora, Gessio Floro e Albino sono vissuti dopo il regno di Agrippa, quindi Giuseppe Flavio, che nacque nel 37 d.C., è stato testimone di quegli anni e conosceva meglio la situazione. Gessio Floro fu l'ultimo procuratore prima della rivolta del 66, Albino iniziò il suo mandato dopo il 62. Pilato è da collocarsi negli anni '30 quando Giuseppe non era ancora nato quindi ci dà meno informazioni su Pilato e quel periodo anche perchè non lo vide di persona.

    Stella Maris ha scritto:

    CITAZIONE
    Il verso è riferito ai sacerdoti che non possono contaminarsi con "tum'at met" perchè per purificarsi da questa impurità sono necessari 7 giorni e chi si contamina in meno di una settimana dal 14 non può offrire il qorban pesach e dovrebbe rimandare a pesach shenì, al mese successivo, il 14 di Yar. Per un cohen gadol ciò è una gran brutta complicazione perchè verrebbe sostituito da un Cohen Gadol per servizi di supplenza.

    Sì ma non è che i sacerdoti hanno iniziato a non contaminarsi da quel momento, il loro periodo di purezza era già iniziato al tempo giusto e non volevano entrare nel pretorio per non interromperlo e rimanere puri per la Pasqua. Infatti non entrano nel pretorio. A parer mio il verso citato da Jesuslives non implica che il periodo di purità rituale dovesse inziare quel giorno in cui i sacerdoti si rifiutano di entrare nel pretorio.
     
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63 replies since 15/5/2007, 18:26   2252 views
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